Originariamente scritto da andrea aghemo
Gianluca, posso richiamare la tua attenzione alle mie parole? Mi permetto di farti questo piccolo appunto perchè tendo a sforzarmi di essere estremamente chiaro e preciso, nell forma scritta.
Io ho sempre parlato, sinora, di confronti tra cavi analoghi. Mi trovi perfettamente d'accordo quando mi dici di essere convinto di dimostrare la udibilità di due cavi realizzati in materiali diversi ma di analoghi parametri elettrici (resistenza, induttività, capacità): mi sta bene, in quanto io credo che siano, invece, perfetamente indistinguibili.
Non ho mica parlato di verifica alle misure: intendo verifiche all'ascolto, ma con la certezza che la risposta sia data solo ed unicamente in base all'ascolto stesso.
Realizziamo i commutatori come quelli di Gow, se ti va bene, e facciamo a prova di questi due cavi (dopo aver verificato che i loro valori siano effettivamente omologhi), secondo le corrette modalità, ossia che chi ascolta deve identificare se si tratta di A o B senza poter sapere quale cavo sia effettivamente collegato in quel momento, dato che la commutazione viene effettuata da terzi in modo invisibile all'ascoltatore.
Questa, per me, è una prova scientifica: se l'ascoltatore ci azzecca con una percentuale superiore ad un 70%, mi inchino di fronte alla inevitabile dimostrazione che i due cavi sono effettivamente riconoscibili AL SOLO ASCOLTO ed inibendo le altre funzioni sensoriali (vista, tatto, etc).