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Sul punto essenziale, cioè che una metafora non dimostra nulla, non posso che essere d'accordo, né intendevo veramente contrapporre un ragionamento basato su una metafora alle evidenze tecniche.
Tuttavia se parliamo di estetica non lascerei decidere tutto al mio io-tecnico cercherei di liberare il mio io-creativo (dico così perché i miei progetti hanno un solo addetto: me stesso): chiunque sa distinguere una casa progettata da un architetto dalla casa progettata da un (con rispetto parlando) geometra anche se per costruire entrambe ci vuole un geometra altrimenti la casa non sta in piedi.
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Sull' estetica non si può discutere, è totalmente soggettiva. Nel mio lavoro, l'estetica è responsabilità degli architetti, che tendenzialmente creano problemi a me e all'ingegnere acustico. Il difficile è mediare tra le esigenze dei tre. Io, secondo alcuni, ho un minimo di competenza nella porzione di mia competenza e di questo mi accontento.
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Ti ringrazio per la pazienza con cui mi hai seguito in questi ultimi ragionamenti e sui voli pindarici su suoni riflessi lanciati sulle pareti come pennellate :) ...
...sicuramente mi hai fatto capire molto, e poi, come hai detto fin dall' inizio, questo è un forum tecnico e tante cose andavano precisate, ci potrebbero essere altri a leggere ed a trarne vantaggio, al di là della mia personale volontà ma anche capacità tecnica di metterle in pratica. :)
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Indubbiamente mi trovo più a mio agio tra crossover e formule, piuttosto che materie più filosofiche. Aggiungo una precisazione sul discorso del ritardo regolabile. Tale funzione, permette di allineare le due emissioni, frontale e posteriore, senza spostare fisicamente il diffusore, che invece è il metodo tradizionale, ma che porta spesso a dover cercare dei compromessi con le possibilità offerte dall'ambiente.