Visualizzazione Stampabile
-
Ciao a tutti,esprimo anche io la mia opinione su questo film che ho visto due volte,leggendovi vi dico che mi piacerebbe avere le certezze che hanno molti di voi e dico proprio in generale nella vita,ho letto giudizi lapidari e all'apparenza incontrovertibili,personalmente credo che tutte le cose si possono vedere e giudicare in modo diverso senza che nessuna opinione sia la più giusta in senso assoluto.
Partendo da questo presupposto dico che secondo me questo film è uno dei più belli degli ultimi anni,intanto da Romano ringrazio
Sorrentino perché il suo lavoro è uno spot per la città di Roma e le sue bellezze,è innegabile che ora dopo la vittoria dell'oscar verrà visto in tutto il mondo e dopo lo scempio fatto da woody Allen della capitale in quel film dove oltretutto vi erano trattati i peggiori stereotipi di noi italiani,si sentiva quindi il bisogno di un ritratto diverso.
Detto questo dico che dopo un centinaio di anni di cinema è difficile trovare l'originalità degli argomenti,anche se citando il paragone che è stato fatto con Fellini dopo 50/60 anni ci sono spunti e personaggi diversi,tipo il guru-chirurgo estetico-la cocaina,i cinesi a Roma :D
L'argomento principale, se ho capito il film, è il bilancio della vita di un uomo anziano e il risultato è la consapevole amarezza di aver vissuto una vita effimera e di rimanere alla fine con un pugno di mosche in mano.
Il continuo bisogno dell'uomo,di dare un senso alla propria vita cercando delle risposte da chiunque..e ci prova anche con un cardinale(uno degli uomini sulla terra dovrebbe essere più vicino a dio ) ma questi non parla altro che di cucina...
Ho trovato bello il parallelismo della vita come un gioco di prestigio ( la scena della giraffa) la vita è un trucco,ci sei dopo un attimo sparisci.
A parte il contenuto sono ricercate e belle le inquadrature,i movimenti di macchina,la fotografia e la colonna sonora,ancora di più se poi penso ai costi del film.
Insomma dove è la verità è meritato l'oscar? Dipende quali sono i canoni..il gladiatore ha vinto 10 oscar,bellissimo kolossal americano,ma mentre tornavo a casa dal cinema non pensavo a maximo decimo meridio,mentre quando tornavo dalla grande bellezza avevo quel senso di amarezza che sembrava avere Jep,il film mi ha colpito.
Dopo non mi interessa se ha scopiazzato da Fellini il personaggio della nana o altro,per me l'importante è che mi abbia lasciato qualcosa anche dopo la visione in sala.
È chiaro che il film non può piacere a tutti,perché non tutti abbiamo la stessa sensibilità agli argomenti trattati o lo stesso gusto dell'immagine,scusate ma trovo stupido discutere così animatamente da arrivare addirittura alle offese per un argomento talmente soggettivo.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
JENA PLISSKEN
Bene abbiamo scavato fino al nocciolo... cos'è l'arte... nella treccani, infatti, è scritto chiaramente espressione """originale""" di un artista, ditemi dove si sarebbe nascosta l'originalità in questo film.
Ma come si fa a parlare di arte partendo da una pura definizione del termine? Ed anche a volerlo fare, cos'è che ti fa credere che la parola "originale" in quella frase stia a significare che gli argomenti proposti debbano necessariamente non essere mai stati trattati?
Se così fosse di film originali non ne avremmo più da molto tempo! Ed anche i più recenti oscar italiani di originale nel senso che intendi tu non avrebbero proprio nulla, addirittura uno di questi (Mediterraneo) è una scopiazzatura di due precedenti film dello stesso regista!
Al contrario secondo me quella definizione fa chiaramente intendere che un opera debba essere il frutto di un'idea dello sceneggiatore/regista, poco importa se poi quest'idea è stata trasposta da un libro, un saggio, un romanzo, un articolo od un insieme di citazioni/spunti presi da altri film...
Dal punto di vista dei contenuti cosa c'è di originale nei film di Kubrick? Eppure guai a non definirlo artista e guai a non definire i suoi film dei capolavori...
-
Una via di mezzo fra "La dolce vita" e "Eyes wide shut" ...il tutto abbondantemente diviso per 10. Questo film è perfetto per far capire la differenza che passa fra l'artigianato lezioso e l'arte.
Visto che nelle interviste è stato tirato in ballo "el pibe de oro" direi che se La dolce vita è Maradona, La grande bellezza è Hugo Sanchez :D
-
Citazione:
Originariamente scritto da
robertocastorina
Ma come si fa a parlare di arte partendo da una pura definizione del termine? Ed anche a volerlo fare, cos'è che ti fa credere che la parola "originale" in quella frase stia a significare che gli argomenti proposti debbano necessariamente non essere mai stati trattati?
Se così fosse di film originali non ne avremmo più da molto tempo! Ed ..........[CUT]
Roberto, premesso che :
1) non vinciamo nulla difendendo a spada tratta le ns tesi
2) purtroppo si scrive su un forum... ed un minimo concisi bisogna esserlo. Non scambiate l'essere concisi con l'essere arroganti... però ;)
La definizione è solo l'incipit, per me l'arte, o meglio, il capolavoro artistico deve emozionare, ma soprattutto deve stimolare alla riflessione e sfociare nell'originalità pur partendo da schemi già collaudati. Ed è proprio nella netta separazione fra la citazione che porta al nuovo ed il copiaincolla sterile che si annida il "capolavoro".
Io in questo film non ci vedo nulla di nuovo, il regista ha solo aggiornato vestiti e musiche.
È un po' come quando al liceo copiavo sul treno le versioni e cambiavo i termini con dei sinonimi altisonanti per cercare di imbrogliare la prof. Alla fine era solo una camuffamento paraculoide... nulla di più
-
Kubrick come Fellini sono riconosciuti come maestri inarrivabili perchè hanno maestrìa tecnica e perchè i loro lungometraggi oltre ad un senso immediato hanno un senso lato di difficile comprensione, la lettura di alcuni dei loro film è complessa data la loro cripticità e quindi si è sempre stimolati ad una ricerca di varie letture su internet di cui poi si sceglie quella che più si avvicina al nostro stato d'animo, ma, sottolineo, il tutto è vincolato magistralmente entro un seminato ben definito, entro dei confini palettati dal regista stesso, perchè una cosa è la lettura polivalente ed altro è il contenitore "vuoto" come in questo caso.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
enrikon
Una via di mezzo fra "La dolce vita" e "Eyes wide shut" ...il tutto abbondantemente diviso per 10. Questo film è perfetto per far capire la differenza che passa fra l'artigianato lezioso e l'arte.
Visto che nelle interviste è stato tirato in ballo "el pibe de oro" direi che se La dolce vita è Maradona, La grande bellez..........[CUT]
Bella questa...
-
Io leggo parole e paroloni ma in sostanza cosa non vi è piaciuto?e quale altro film italiano degli ultimi anni è superiore a questo?
-
@ Jena ma perché continui a fare dei paragoni con dei mostri sacri del cinema?non credo minimamente che Sorrentino osi solamente essere accostato a questi....
Mi pare che fate tutto da soli....
-
Citazione:
Originariamente scritto da
mario
@ Jena ma perché continui a fare dei paragoni con dei mostri sacri del cinema?non credo minimamente che Sorrentino osi solamente essere accostato a questi....
Mi pare che fate tutto da soli....
Ciao... faccio dei paragoni perché gli altri lo definiscono un capolavoro e lo paragonano ai mostri sacri. Per me non è un capolavoro e quindi non si avvicina minimamente ai mostri sacri... e cerco di motivare le mie affermazioni.
Tutto qui
-
Citazione:
Originariamente scritto da
JENA PLISSKEN
.faccio dei paragoni perché gli altri lo definiscono un capolavoro e lo paragonano ai mostri sacri. Per me non è un capolavoro e quindi non si avvicina minimamente ai mostri sacri...*
Come dire o si è Fellini oppure una schiappa di regista! Cioè, o uno è un mostro sacro oppure non gli si potrà mai riconoscere di aver realizzato nemmeno un misero capolavoro! Non posso che essere in totale disaccordo!
-
Citazione:
Originariamente scritto da
mario
@ Jena ma perché continui a fare dei paragoni con dei mostri sacri del cinema?non credo minimamente che Sorrentino osi solamente essere accostato a questi....
Mi pare che fate tutto da soli....
Perchè si continua a celebrare questo film a sproposito come opera d'arte e capolavoro. Il paragone con i mostri casi è quindi inevitabile.
Complessivamente parliamo di un film di fattura più modesta che con queste categorie ha poco a che fare tranne che farne il verso con citazioni continue e "meccaniche".
Sarà pure il capolavoro di Sorrentino, ma il cinema italiano ha visto di meglio.
Non serve arrivare per forza arrivare alla dignità di un'opera d'arte per emozionare e piacere.
L'opera arte o il capolavoro assoluto sono obiettivi estremamente ardui da raggiungere...non potrebbe essere diversamente.
Citazione:
Originariamente scritto da
JENA PLISSKEN
Roberto, premesso che :
La definizione è solo l'incipit, per me l'arte, o meglio, il capolavoro artistico deve emozionare, ma soprattutto deve stimolare alla riflessione e sfociare nell'originalità pur partendo da schemi già collaudati. Ed è proprio nella netta separazione fra la citazione che porta al nuovo ed il copiaincolla sterile che si annida il "capolavoro".
Io in questo film non ci vedo nulla di nuovo, il regista ha solo aggiornato vestiti e musiche.
È un po' come quando al liceo copiavo sul treno le versioni e cambiavo i termini con dei sinonimi altisonanti per cercare di imbrogliare la prof. Alla fine era solo una camuffamento paraculoide... nulla di più.....[CUT]
Citazione:
Originariamente scritto da
JENA PLISSKEN
Ciao... faccio dei paragoni perché gli altri lo definiscono un capolavoro e lo paragonano ai mostri sacri. Per me non è un capolavoro e quindi non si avvicina minimamente ai mostri sacri... e cerco di motivare le mie affermazioni.
Tutto qui
Perfettamente d'accordo. Anche sul "camuffamento paraculoide"... :)
-
ma lasciate perdere, questi sono paragoni che proprio non si possono fare,stiamo parlando di due epoche diverse di registi con decine di film alle spalle e già passati a miglior vita,il cinema italiano all'epoca aveva una storia ed attori di ben altro spessore.
Sorrentino è solo al terzo film,Fellini e kubrik avevano alle spalle delle vere case di produzioni,dei giganti rispetto alla miseria che può produrre il cinema italiano odierno,ci avete minimamente pensato?
nel cinema non basta avere l'idea ci vogliona anche i mezzi.
é un paragone impossibile l'italia di Fellini (gli anni d'oro )era una paese in piena ripresa,un paese ottimista,ora siamo nella cacca più totale,se ci viene riconosciuta una cosa no, noi dobbiamo distruggerla.
Ripeto in Italia avete visto film migliori di questo ultimamente? e santo dio meno male che è qualcosa di buono è stato fatto.
ma perchè bisogna criticare a prescindere qualcosa che è stato riconosciuto universalmente,ha vinto tutti i premi intenazionali più importanti questo film,tra le giurie ci sarà stato qualcuno che un pochino ci capiva più di voi?????
cercate di essere positivi e vedere il lato positivo delle cose,questo premio è qualcosa che fà bene all'italia in generale ed in particolare al movimento del cinema italiano.
Bisogna rispettare i gusti di tutti,i film possono piacere o non piacere ma chi siete voi per guidicare e sentenziare che questa non è arte? specie dopo tutti i riconoscimenti che ha avuto questo film.
Io non lo sò se "la grande bellezza" è arte ma di certo non sono nessuno per dire il contrario,specie se tale lo ha definito chi fà il critico di professione.
consiglio un bagno di umiltà...
-
Mi piace quest'ultimo post,anche se Sorrentino ne ha fatti 7/ 8 di film.
-
-
Citazione:
Originariamente scritto da
mario
ma lasciate perdere, questi sono paragoni che proprio non si possono fare,stiamo parlando di due epoche diverse di registi con decine di film alle spalle e già passati a miglior vita,il cinema italiano all'epoca aveva una storia ed attori di ben altro spessore.
Sorrentino è solo al terzo film,Fellini e kubrik avevano alle spalle delle vere case di produzioni,dei giganti rispetto alla miseria che può produrre il cinema italiano odierno,ci avete minimamente pensato?
nel cinema non basta avere l'idea ci vogliona anche i mezzi....[CUT]
Ci vogliono più mezzi? Forse ci vorrebbero più idee originali.
Sorrentino per il film ha dichiarato un costo industriale di 9 milioni di euro. Federico Fellini spese nel 1960 540 milioni di lire che corrispondono da indici di rivalutazione monetaria ISTAT a circa 6,9 milioni di euro. Era il suo settimo film
Che avesse più soldi o una carriera più lunga alle spalle è una condizione smentita.
Il punto non è un confronto tra carriere o soldi (che mi costringi a fare comunque) e se piaccia o no, ma sul valore artistico dell'opera.
Citazione:
Originariamente scritto da
mario
Ripeto in Italia avete visto film migliori di questo ultimamente? e santo dio meno male che è qualcosa di buono è stato fatto.
ma perchè bisogna criticare a prescindere qualcosa che è stato riconosciuto universalmente,ha vinto tutti i premi intenazionali più importanti questo film,tra le giurie ci sarà stato qualcuno che un pochino ci capiva più di voi?????
Eccone un'altro che si trincera dietro la critica ed i premi internazionali e l' "IPSE DIXIT"... degno di nota l'elemento patriottico.
Se ho visto in Italia film migliori di questo? No Sorrentino è il migliore! E' proprio per questo che considero il cinema italiano morto stecchito da un pezzo. Un corpo in putrefazione che ha trovato il suo dott. Frankenstein.
Citazione:
Originariamente scritto da
mario
Bisogna rispettare i gusti di tutti,i film possono piacere o non piacere ma chi siete voi per guidicare e sentenziare che questa non è arte? specie dopo tutti i riconoscimenti che ha avuto questo film.
Io non lo sò se "la grande bellezza" è arte ma di certo non sono nessuno per dire il contrario,specie se tale lo ha definito chi fà il critico di professione.
consiglio un bagno di umiltà...
A parte che esiste un buon numero di critici di professione che questo film lo ha accolto con uno sbadiglio quando non l'ha ferocemente criticato. Inoltre nessuno contesta il gusto, ma l'attribuzione a sproposito del titolo di opera d'arte. Ma il tempo è galantuomo. Vedremo quanto ci metterà questo film a sparire dalla memoria collettiva...
Poi se permetti per riconoscere un pezzo d'arte basta avere un minimo di preparazione artistica e culturale: se hai amato e studiato l'arte, quella vera, al liceo, all'università, vivi in una delle principali città d'arte italiane approfittando delle occasioni che ti offre per esercitare quotidianamente un certo occhio, puoi essere un ciuco, ma alla fine la riconosci.
Per certi corsi l'arte è materia di studio come chi all'itis studia i circuiti elettrici.
Capisco che questo possa suonare strano nel paese dove i licei classici ed artistici, le ore di storia dell'arte, le facoltà umanistiche sono considerati inutili, dove i musei rischiano la chiusura per mancanza di afflusso, dove Pompei crolla mentre si plaude a Sorrentino...ma è così.