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Originariamente scritto da
nexus.av
Scusami... "consigli" l'ascolto in stereo per ritenerla migliore a quella multi, oppure perche' quello che possiedi e' inciso solamente in 2 ch ?
Il sacd è solo stereo. Ti indico una vera chicca in mch (a mio modesto parere):
- Poncho Sanchez: Conga Blue (Concord Records); ora è un pò difficile da trovare ma è proprio super, ovviamente se piace il genere. Altrimenti puoi orientarti sull'altrettanto valido:
- Poncho Sanchez: Out of Sight!, che è molto più semplice da reperire in giro. Entrambi dimostrano la capacità di coinvolgimento della musica multicanale.
Attendo dritte dai forumers. Ciao.
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E' vero che ci possono essere dischi ben fatti in multichannel e che riescono a coinvolgerti (nel mio caso i pink floyd) ma devo dire che la musica per me va ascoltata in stereo. L'ascolto in stereo mi da maggior realismo e dettaglio. Con il giusto posizionamento delle casse la scena sonora e' perfettamente ricostruita in 2 canali e si colloca davanti a te come e' giusto e corretto che sia. E poi a che serve il sub ? E il centrale ? Facevano bene i pink floyd a limitarsi a 4.0 ch
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Il sacd di Ziggy stardust qualcuno lo possiede? Vorrei sapere se vale la spesa..
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Citazione:
Originariamente scritto da
Marco Marcelli
E poi a che serve il sub ? E il centrale ? Facevano bene i pink floyd a limitarsi a 4.0 ch
Marco, anche io ero un fervido sostenitore della "quadrifonia", poi però mi sono ricreduto. Con un centrale ed un sub "adeguati" (si tende spesso, per evidenti motivi di budget e/o di spazio a sottodimensionarli, rispetto agli altri altoparlanti) il vantaggio del 5.1 è notevole. Senz'altro il meglio di sé un impianto multicanale lo dà con brani che sono stati pensati e registrati in formato SACD con questa modalità, con il dovuto equilibrio tra i canali anteriori e posteriori, le voci sul centrale e un uso pensato del sub, però a parte certi grotteschi spostamenti di strumenti sui canali posteriori (che talvolta, in verità, sono anche piuttosto piacevoli, ma che restano un po' innaturali) essere "al centro" della scena è spesso una eccellente esperienza acustica...
Rimane poi il fatto che molte registrazioni su SACD sono semplicemente eccellenti, ai vertici del possibile. Talvolta ho come idea che nel remastering SACD si agisca pesantemente sull'equilibrio tonale originario, ma di certo che quel che ne vien fuori spesso è da primato assoluto, quasi sempre poi semplicemente inconfrontabile con l'analogo CD!
Lunga vita al SACD, anche se prodotto in piccoli numeri...
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Io non sono d'accordo. Certo se si ha un impianto non adeguato il sub serve, ma se si possiedono due casse frontali adeguate il sub crea solo problemi. Ne ho avuto diretta esperienza: ascoltando un brano in 5.1 (nella fattispecie Diana Krall) la presenza del sub la trovo invadente a tal punto da far perdere dettaglio. Ascoltando lo stesso brano in 2 ch si ha più dettaglio non solo dei bassi ma anche delle altre frequenze che evidentemente restano coperte dal sub. Il missaggio della versione 5.1 è evidentemente diverso dalla versione 2.0 anche per quanto riguarda la presenza della voce. La voce può essere perfettamente centrale anche con le 2 casse frontali senza bisogno della cassa centrale. La corretta collocazione degli strumenti, voce compresa, la si ricrea solo attraverso le casse frontali, il centrale non serve a nulla anzi è un corpo estraneo.
Sulla qualità dei sacd sono pienamente d'accordo con te. Personalmente, vado un po OT, ho abbandonato il sacd per la liquida che mi permette di salire ancora di più in qualità e soprattutto di superare i limiti del disco e dei lettori. Peraltro molte case, pur non producendo sacd, o non producendone più, iniziano a vendere file in alta risoluzione. Se vai su hdtraks ne avrai la prova.
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Se mi permetti prendo volentieri atto del tuo punto di vista ma mantengo il mio, dopo aver sperimentato a lungo entrambe le soluzioni ed essere stato un fermo sostenitore della tua tesi per anni, compresi innumerevoli esperimenti effettuati con canale centrale phantom.
Circa il sub che copre il resto del messaggio sonoro è evidente quanto il fenomeno sia correlato (a parte dalla qualità dei componenti, che do per scontata) al volume che imposti per l'ascolto: i sub moderni da anni dispongono di un telecomando che consente qualsiasi tipo di regolazione fine. Mentre credo sia inequivocabile la migliore capacità di un sub di riprodurre a dovere le frequenze per cui è progettato, anche rispetto ad una coppia di grandi altoparlanti (che non tutti, però, per motivi di spazio e costo, possono permettersi).
Se però si tratta di una posizione filosofica di "purismo" o "esoterismo" audio, allora alzo le mani perché la questione assume tutta un'altra valenza.
Ascolto molto volentieri la liquida di Hdtracks e di altri fornitori di contenuti, anche italiani (NewMediaPro). Convengo anche sul fatto che talvolta sia di eccellente/strabiliante qualità. Anche se ritengo che non sia il formato di fruizione che faccia la qualità del pezzo, piuttosto la cura nell'incisione: il sampler in 2 dischi, il primo SACD ibrido MCH 5.1 DSD e Stereo DSD, il secondo Pure Audio blu-ray in DTS HD Master Audio 192kHz/24 bit 5.1 e LPCM 192 kHz/24 bit stereo della norvegese 2L ne è un esempio lampante (non mi riferisco alla qualità artistica, eh)...
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Personalmente penso debba dipendere dal tipo di musica. I Pink Floyd o J.M. Jarre in mch mi danno quel "in più". La Krall o R. Pidgeon mi danno lo stesso anche semplice stereofonia. Un live invece, sempre per me, deve essere multicanale: nel senso che il pubblico lo devi sentire anche dietro a te e, effetti strani a parte, la musica e la voce viene dal fronte anteriore.
Nota a parte registrazioni create ad oc, con gli strumenti che circondano il punto di ascolto (i SACD della 2L) che devono essere ascoltate in mch.
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Ma infatti io parlo del mio gusto personale, ed ognuno ha il suo ci mancherebbe altro. Nel mio caso non e' neanche questione di esoterismo audiofilo, e' solo gusto personale. Ho anche io quel demo sacd della 2L ed e' di assoluto riferimento. Ho parlato della liquida non in contrapposizione del sacd ma solo per rimarcare che brani in alta risoluzione se ne trovano di piu' in formato liquido piuttosto che in sacd o peggio in dvd-a, supporti questi, purtroppo, sempre piu' rari. Peraltro ho visto che i sacd non possono essere convertiti in file liquido, cosa che invece riesco a fare con i dvd-a. Inolte ho verificato che il mio dac esterno non riconosce il segnale di un sacd via cavo ottico o coassiale. Non ho ben capito se la cosa e' normale o meno.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Marco Marcelli
Ma infatti io parlo del mio gusto personale, ed ognuno ha il suo ci mancherebbe altro. Nel mio caso non e' neanche questione di esoterismo audiofilo, e' solo gusto personale. (...)
Ma sì, figurati: siamo qui per condividere le nostre opinioni.
Citazione:
Originariamente scritto da
Marco Marcelli
(...) Inolte ho verificato che il mio dac esterno non riconosce il segnale di un sacd via cavo ottico o coassiale. Non ho ben capito se la cosa e' normale o meno. (...)
E' normale. E' una protezione che hanno messo sui SACD: puoi estrarre il solo segnale analogico, non il digitale (né su ottico né su coassiale). Dei SACD ibridi (quasi tutti) puoi teoricamente fare una copia di sicurezza con i soliti programmi del tipo di Foobar, ma questa copia interessererà la sola parte dati CD e non "gli addendum" del SACD. E' come se ti copiassi il CD equivalente, insomma. Si dice che solo le vecchie Playstation 3 "fat", con un certo firmware onboard, siano in grado di copiare un SACD... Ma insomma, non è argomento che ci interessi...
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La cosa mi secca non poco perche' mi trovo nella impossibilita' di poter utilizzare il dac esterno con i sacd che possiedo (non sono pochi). Sono costretto quindi a riprodurli con il mio oppo 83 il cui dac interno non e' il massimo in questo ambito. Potrei veicolare il segnale dsd e farlo decodificare all'onkyo 906 ma non avrei la stessa qualita' del dac esterno. Peccato !
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Ho avuto il tuo stesso problema (e disappunto) relativamente all'utilizzo di un dac esterno per i sacd.
Per risolvere ho venduto lettore e DAC ed acquistando una sorgente compatibile che avesse un buon dac integrato.
Comunque avevo scoperto che si poteva risolvere parzialmente il problema, almeno per la traccia stereo, facendo convertire al lettore da dsd a pcm ed accendendo il tv collegato con hdmi (che è l'unica uscita abilitata a passare il segnale digitale dei sacd) automaticamente doppiava l'uscita digitale anche sulla coassiale ed in questa maniera potevo mandare al dac la traccia a risoluzione maggiore. La rottura è che bisognava accendere il televisore anche per sentire solo la musica.
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Interessante, questo workaround, Patrìck!
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Non saprei se funziona alla stessa maniera su tutti i lettori, ma provare non costa nulla ;)
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Ammazza che chicca che mi hai dato !!!
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Il sacd credo sia l'unico formato rimasto rimasto integro nella sua protezione anticopia e antipirateria.....qualcuno dice che sia il motivo della sua mancata affermazione sui grandi numeri....
riguardo la discussione è evidentemente interessante perché l'idea di poter in futuro estrarre il dsd e archiviarlo insieme agli altri file di liquida una volta organizzato tutti i componenti (dac etc....)è ottima, ma credo che al momento sia impossibile.....correggetemi se sbaglio....
l'inviare il segnale digitale convertito in pcm via coassiale al dac è una possibità.....se si può fare....ma adatta a chi non ha un ottimo lettore e poi la conversione in pcm dovrebbe degradare un po....