Re: Re: Re: Re: Rispondo a Riccardo e Michele
Citazione:
AlbertoPN ha scritto:
Perchè .. non sono neppure "parenti" di quelle installate sulle auto ;)
anche se si ... lo sappiamo che il marketing Sony non è secondo proprio a nessuno (a pari livello con quello B&W credo :D ) !
Mandi!
Alberto :cool:
Oramai abbiamo fatto 30 (OT), facciamo 31!!
In che cosa differiscono??Il sistema a scarica di gas dovrebbe essere lo stesso così come lo spettro di emissione a parità di gas(se non ci sono filtri):confused: ;)
Rispondo a Riccardo e Michele
Citazione:
erick81 ha scritto:
Oramai abbiamo fatto 30 (OT), facciamo 31!!
In che cosa differiscono??Il sistema a scarica di gas dovrebbe essere lo stesso così come lo spettro di emissione a parità di gas(se non ci sono filtri):confused: ;)
Il gas utilizzato ed il tipo di igniction sono simili. Quello che fondamentalmente cambia dei due è l'utilizzo al quale sono chiamati :
in un'auto deve "illuminare il più possibile" (anche se con dominanti colorate spurie), scaldare il meno possibile le parabole (altrimenti "le lampadine" salterebbero come i pop-corn, soprattutto d'estate) e non essere troppo "esosi" in termini di alimentazione richiesta (stà povera batteria da 12V, 13,8V/14,4 V stabilizzati col motore acceso, non può fare miracoli) per permettere di avere circuiti di alimentazione/accensione semplici e che non inducano disturbi nelle sempre più complesse reti BUS interne alle automobili.
in un VPR deve garantire un degrado della luminosità in più lineare possibile al passare del tempo; uno spettro colore il più possibile neutro (privo di dominanti cromatiche), una durata il più possibile elevata in relazione alla potenza erogata e soprattutto non deve flickerare ed indurre disturbi elettromagnetici a tutto il resto dell'hardware.
Questi ultimi due aspetti di solito vengono "sbrogliati" dal ballast (l'alimentatore della lampada), ma concorrono molto altri fattori costruttivi al raggiungimento di questi obiettivi. Il fatto di lavorare "con una frequenza" sincrona con quella di quadro, costringe queste lamapde ad avere tolleranze di lavorazioni mimine, resistenze allo stress termo/meccanico ed elettrico elevatissimo ed affidabilità buona.
Non a caso, se non mi sbaglio, dichiarano un ciclo di vita inferiore alle 2000 ore .... che sono un risultato assolutamente niente male se rapportato alla "complessità tecnologica" che stà dietro a tutto ...
Mandi!
Alberto :cool: