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Calcola che:
La maggior parte dei film odierni (praticamente tutti) sono intermediati digitalmente a 2K che è praticamente di poco superiore all'HD attuale.
Che anche se non ci fosse il Digital Intermediate è ormai dimostrato che un positivo colore che vedi al cinema, anche se ben stampato non supera i 2K percepiti di risoluzione, anche prechè sarebbe di terza generazione (in pratica la copia della copia di una copia).....altro che 4K, quelli li trovi sul negativo! Peccato che non proietti quello;).
Quindi a parte la compressione e lo spazio colore, si può dire che il BD attuale sia già più che sufficiente.
E' vero che adesso la scansione dei Digital Intermediate a 4K comincia ad essere meno costosa, e stanno aumentando i film che hanno il DI a questa risoluzione (vedi i Columbia Sony), ma in ambito casalingo non so quanto possa essere realmente utile. Al di la di questo, io sono assolutamente a favore!
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E poi,cosa succederebbe? Dopo una settimana dall'avvento del 4K comincereste subito con:ma te lo immagini questo film in 8K? :rolleyes:
Non ci siamo,cosi' si entra in un circolo vizioso assurdo e dal quale non si esce piu'...almeno questo e' il mio pensiero.
Anche perche' non e' che basta comprare il nuovo supporto e morta li',bisogna ogni volta rifare da capo l'impianto...
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Dunque Alpy,un supporto 4K renderebbe al massimo solo se riversato direttamente da pellicola originale pre-DI?
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infatti MAX io sarei molto più contento se anzichè unsupporto casalingo con più risoluzione, ci fosse una parificazione cn lo spazio colore e compressione uguale al D-cinema vero, (su supporti che lo permettano ovviamente).
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Citazione:
Originariamente scritto da alpy
Calcola che:
Che anche se non ci fosse il Digital Intermediate è ormai dimostrato che un positivo colore che vedi al cinema, anche se ben stampato non supera i 2K percepiti di risoluzione, anche prechè sarebbe di terza generazione (in pratica la copia della copia di una copia).....altro che 4K, quelli li trovi sul negativo! Peccato che non proietti quello;).
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Una spiegazione più semplice per noi comuni mortali? :confused:
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Citazione:
Originariamente scritto da GIANGI67
Dunque Alpy,un supporto 4K renderebbe al massimo solo se riversato direttamente da pellicola originale pre-DI?
Diciamo che se il film ha avuto un DI a 2K ed è pieno di effetti speciali, anch'essi a 2K, non sta più niente da fare.
Credo invece che se il film è stato fatto con DI 2K, ma non presenta scene complesse a livello di effetti (difficile, perchè oramai anche la commedia più cretina li ha) ed esiste ancora il negativo originale il discorso potrebbe cambiare. Non so se ti ho risposto.....
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Citazione:
Originariamente scritto da Emanuele1088
Una spiegazione più semplice per noi comuni mortali? :confused:
Il Digital Intermediate (DI per abbreviare) è quel processo che prevede la scansione mediante film-scanner del negativo di macchina delle scene ritenute valide dal regista.
In genere l’acquisizione viene fatta a risoluzione 2K (2048 punti orizzontali), ma ultimamente anche a 4K (4096 punti orizzontali), dato che i costi stanno scendendo progressivamente. Fino a poco tempo fa infatti il 4K era esclusivo appannaggio per il restauro dei negativi di vecchi classici, per via dei costi elevati.
A volte viene fatta l’acquisizione del negativo a 4K e il DI a 2K, in quanto è dimostrato che più è alta la risoluzione della sorgente, migliore sarà il risultato in termini di definizione e dettaglio anche sulle copie a minor risoluzione.
Da questa fase in poi, tutte le lavorazioni di post-produzione, cioè il montaggio, l’inserimento di eventuali effetti e la correzione del colore avvengono nel dominio digitale. E da questo master digitale si traggono poi tutte le versioni, sia per le sale cinematografiche che per l’home video: le stampe tradizionali su pellicola 35mm (ri-scritte tramite film-recorder al laser, in pratica come una stampante), i DCP (Digital Cinema Pakaging) cioè gli Hard Drive per il cinema digitale, i Blu-ray e i DvD.
Supponendo come di media avviene, che il film sia girato in Super35 (una pellicola analoga al 35mm ma senza la pista audio, in modo da avere maggior area disponibile per il registro dell’immagine) e l’acquisizione venga fatta a 2K, la risoluzione della scansione del fotogramma sarà 2048x1556 pixel. Se l’Aspect Ratio finale del film sarà ad esempio 2,35:1, dalla risoluzione appena citata si estrae una “striscia” di 2048x858 punti. Se il film viene messo su pellicola, il fotogramma sarà compresso anamorficamente per fare lo scope con rapporto 1,15:1 e riportato alle proporzioni corrette di 2,35:1 dall’ottica anamorfica 2X del proiettore durante la proiezione.
Per le versioni D-cinema e per l’Alta Definizione, non viene fatta nessuna anamorfizzazione. Per l’edizione DvD 16:9 invece l’immagine viene ridotta per lo standard PAL a 720x576 e quindi compressa anamorficamente per iscriverla nel 4:3. Sarà poi l’anamorfico elettronico del televisore 16:9 o del proiettore a riportarla nelle proporzioni corrette, un po’ come avviene otticamente per il film su versione pellicola citato poco prima.
Per la produzione delle copie su pellicola 35mm, una volta che il film-recorder stampa l’interpositivo, si ritorna nel dominio analogico.
Dall’interpositivo è necessario stampare degli internegativi, che verranno spediti ai laboratori per stampare i positivi finali che giungeranno nelle sale cinematografiche. Va da se che tutti e tre i passaggi provocano una perdita di dati che farà si che la risoluzione finale del positivo, sia di solito al di sotto dei 2K nominali, nonostante il film-recorder scriva i dati senza compressione in formato raw.
Inoltre la proiezione meccanica ha dei difetti che le impediscono di essere efficiente. In particolare le vibrazioni dovute al passaggio del film nei meccanismi del proiettore, il fatto che il film stesso cambi da moto continuo a intermittente per consentire la proiezione a 24 fotogrammi al secondo (che si traduce nel micromosso) e il passaggio dell’immagine attraverso le ottiche, produrrà un ulteriore calo qualitativo nella percezione dell’immagine.
Per ciò che concerne il restauro, oggi, come detto sopra, è possibile tramite la tecnologia del DI effettuare la scansione dei negativi originali o dei materiali di archivio che più si avvicinano a livello di generazione al negativo, (qual’ora quest’ultimo non fosse disponibile perché andato perso o perché alcuni effetti ottici sono stati inseriti in generazioni successive).
Dopo l’acquisizione in digitale mediante il film-scanner è possibile lavorare tramite software alla pulizia delle immagini, alla correzione colore ecc. in maniera molto più efficiente rispetto al restauro fotochimico. E’ anche possibile riuscire a ricostruire parti di frame mancanti e in generale dare nuova vita e una conservazione indefinita nel tempo a pellicole che si sarebbero altrimenti deteriorate.
Di conseguenza, analogamente ad un film attuale, è possibile stampare un nuovo interpositivo anche per stampe su pellicola o per D-Cinema, nel caso siano previste riedizioni per la sala cinematografica e ovviamente i relativi supporti home video.
Per i restauri di film particolarmente importanti, l’acquisizione del negativo è fatta anche ad 8K (oltre 8000 pixel orizzontali) specie se il film è girato su negativi di grosso formato come il VistaVision orizzontale o il 65mm (70mm sul positivo). Il restauro viene poi effettuato per questioni di “snellezza” sul “dawn-scaling” 4K.
In genere si considera comunque il 4K come la risoluzione che consente di catturare tutta l’informazione presente su di un negativo fotografico 35mm, anche se è possibile andare oltre. C’è anche da dire che le ultime pellicole negative 35mm, in condizioni ideali, possono arrivare a catturare un dettaglio più o meno equivalente a 6K di un immagine digitale.
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Citazione:
Originariamente scritto da Rosario
Veramente sul BD i contenuti a 50 e 60 Hz
Rilancio Rosario .... non ha senso parlare di contenuti progressivi od interlacciati, ma solo della risoluzione del contenuto ..... vediamo se sei d'accordo :Perfido:
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alpy, quante cose sai...
Complimenti e grazie!
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Citazione:
Originariamente scritto da GIANGI67
Non tutti,ma tanti si'.
Escludi pure tutti i film girati in digitale, e con DI 2k ;)
Senza considerare quelle pellicole che non superano fisicamente il 2k ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da alpy
E' vero che adesso la scansione dei Digital Intermediate a 4K comincia ad essere meno costosa
Vero, però film con molta CGI ancora vengono creati con DI 2k (causa costo assurdo). Questo dimostra quanto la risoluzione 2k sia già un'ottimo traguardo.
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Citazione:
Originariamente scritto da Emanuele1088
Questo è il problema per il quale ho aperto questa discussione. Ricomprarli è una cs che scoccia ma se vuoi passare ad una definizione superiore non hai scelta. Quindi sono combattuto tra lo sperare che il formato attuale sia il definitivo e il desiderare "un livello successivo"...
Questo per chi si fa continuamente pi**e mentali. Il problema è molto più semplice. Il maketing complica solo la questione, facendo vivere la gente con l'ansia di cosa esce domani.
Io ho iniziato ad acquistare BD, cosa che con i DVD non facevo (o di rado). Come ho detto il motivo è semplice e dovrebbe essere uno spunto per tutti.
Anche alla nascita del DVD era chiaro che non era il supporto definitivo, sia per il fatto che aveva una risoluzione inferiore rispetto alla pellicola che si vedeva in sala, sia non era possibile raggiungere dimensioni notevoli senza compromettere la qualità. Ora con il BD abbiamo per la prima volta la possibilità di avere una copia "virtuale" del DI (altro che pellicola distribuita in sala :eek: ).
E invece di apprezzare la cosa (rivoluzionaria) state ancora pensando al domani. Vivete il presente! Il supporto è uno strumento, non un fine. Il BD replica fedelmente la pellicola. Che altro vi serve? Il 4k? Per far cosa? A cosa serve?
Questo tipo d'innovazioni lasciatelo a chi vi vuole spennare :rolleyes:
Il 4k è utilissimo nella post produzione e nei restauri, ma nella visualizzazione l'andamento di percezione del dettaglio è in scala logaritmica, e con il 2k siamo già ad un livello elevato.
Anche perchè nessuna persona sarebbe in grado di distinguere il 2k con il 4k in ambito home. Ovviamente il discorso vale se guardate il film, perchè se il vostro scopo è "scovare" i pixel allora nemmeno l'8k vi basterà :p
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ottima analisi vincent.;)
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quoto vincent89 al 100%
Il 4k, in ambito casalingo, non serve a nessuno. Tranne a quei pochi che hanno una saletta HT con uno schermo immenso. Solo a livello professionale, per la proiezione nei cinema, la cosa ha un senso.
Rendiamoci conto che c'è ancora chi chiede se da 3 metri è opportuno passare dal 32 al 37 pollici... Figuriamoci portare in casa il 4k...
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Citazione:
Originariamente scritto da Emanuele1088
ho già speso davvero molto per blu ray e mi sta venendo la paura che nel giro di qualche anno saranno tutti soldi buttati e che i blu ray diventeranno vecchi e di qualità inferiore
qualsiasi cosa in campo tecnologico che ha che fare con performance o grafica è destinata all'obsolescenza. se è questo il cruccio tanto vale cambiare hobby.
i blu ray non fanno eccezione e sebbene il vantaggio su molte pellicole i cui limiti sono già raggiunti con il 2k sia infimo quantomeno come speculazione delle major è assicurato che saranno rilasciati in un nuovo formato.
per l'utente finale la percezione di qualità inferiore avverrà in corrispondenza del rilascio di nuovi televisori dove la risoluzione simil 4k sarà standard è un formato a risoluzione fullhd causa rescaling perderà qualità, a meno di tenersi stretto il vecchio televisore l'appassionato sarà spinto ad aggiornare il suo catalogo.
discorso diverso per il digitale nel quale il 4k è lo standard futuro per cui quantomeno un apprezzabile vantaggio sarà possibile data la qualità 1:1 tra girato e formato.
come speculazione direi che il prossimo standard saranno dischio olografici,che già esistono da molto tempo ma che ovviamente non sono in commercio.
E per chi dice che la differenza non si nota,si nota,poco o tanto è soggettivo e dipende dalla distanza di visione ma c'è,e ovviamente non consiste nel contare o meno i pixel di differenza ma nell'impressione di nitidezza dell'immagine.