4 multisub (multiple subwoofers)
@ kabuby 77
avere punti di vista diversi permette di approfondire meglio un argomento.
ti concedo di darmi dell'asino perchè sono convinto che le tue nozioni tecniche siano superiori alle mie (mi sto applicando per completare tutte le mie lacune) e un tuo parere da esperto è sempre e comunque ben accetto, in tutti i casi! quello che non approvo è che leggendo la tua risposta altri utenti del forum che non hanno letto il pdf di cui sopra traggano conclusioni sbagliate da quello che scrivi essendo l'unico commento a riguardo. per argomentare serve un dibattito ed è giusto fare chiarezza sul pdf che ho postato perchè dubito che tu l'abbia letto a questo punto. quindi mi piacerebbe analizzare questa soluzione multisub approfondendo il concetto che gli autori ci hanno regalato.
cito:
kabuby77
C'è spiegato quello che volevo dire io, e cioè che la prestazione migliore si ottiene con un ' elaborazione intelligente del segnale, calcolando i filtri da usare e non smanettando col delay ed equi.
non è esatto, secondo loro un elaborazione intelligente del segnale per migliorare notevolmente le prestazioni è eliminare i livelli esuberanti con combinazioni di ritardi. la performance data da un sub dipende da alcune regole su una specifica stanza, dimensioni e forma principalmente e prima di tutto in base alla posizione delle sedute. gli autori dopo aver analizzato oltre 100.000 (centomila) combinazioni multisub da 1 a 18 subwoofer concludono che le migliori performance si ottengono con 4 sub, con ll'aggiunta di ulteriori sub il risultato non trae maggiori vantaggi o benefici, quindi più di 4 non sono necessari per il massimo della percezione sonora o almeno non sono indispensabili: superflui. concludono che il fattore più importante è il POSIZIONAMENTO DEI DIFFUSORI. morale: equalizzare ogni canale come sono localizzati nella stanza in base alle sedute, ottimizzando la relazione tra un segnale sub e un altro (fase). se si separa il segnale e quindi ogni subwoofer virtualmente riprodurrebbe separatamente ogni canale, ogni sub sarebbe ottimizzato singolarmente ma questo divide il numero dei sub nell'ottimizzazione per il numero dei canali, riducendo moltissimo l'efficenza. morale: devono lavorare come uno solo. ma ricominciamo dall'inizio. questa teoria serve ad utilizzare una configurazione multisub con qualsiasi filtro e con POSIZIONE DEL SUB DETERMINATA in un arbitraria genere di stanza e con arbitraria posizione di ascolto, riassumendo si lavora con l'ottimizzazione della posizione del sub combinata a una minima elaborazione del segnale, tramite un settagio di sempici IIR filter che di fatto ormai oggi è su tutti, anche i low cost commerciali, microprocessori dsp o già icorporato nei sub attivi. è semplicemente un miglioramento delle elettroniche che hai già a casa.
il calcolo dei filtri da usare a cui ti riferisci presumo siano i filtri fir che loro sconsigliano. da esperto saprai che per un miglioramento al filtro fir
http://www.dspguru.com/dsp/faqs/fir
.. e quindi basta duplicare una singola istruzione inserend0 un campionamento di informazioni nella linea di ritardo (delay). ripeto con parole più semplici: servono due cose semplici: un campionamento di ritardo e un gruppo di coefficenti calcolato tramite apposito programma.
devi moltiplicare ogni campionamento del ritardo per il corrispondente coefficente e accumulare il risultato, dopo sostituire il ritardo di un campionamento con il nuovo campionamento ottenuto. senza entrare ad approfondire formule dove diventerei noioso lavorare a fondo sui filtri nel multisub non converge a una soluzione ma introducono latenza e problemi in molte situazioni. morale: degradano i risultati.
:confused: ..non c'è spiegato quello che volevi dire te..:confused: calcolando i filtri da usare serve a equalizzare globalmente il risultato poichè considerato un vantaggio ma di contro non è un vantaggio se si ricerca un'equalizzazione globale più sofisticata della risposta in frequenza. come un equilibrio. la soluzione più semplice è limitare il guadagno disponibile di qualche altoparlante (diffusore non sub) a qualche particolare frequenza riducendo le varie equalizzazioni sui filtri si avvantaggia la risultante latenza.
ho scritto anche troppo ma per concludere tutta la teoria restringendo un campo di azione sonoro ottimale ci guida dopo svariati test al POSIZIONAMENTO DEI SUB nella stanza in relazione ai punti di ascolto tramite numero e posizione dei sub, guadagno del sub, ritardo del sub, frequenza centrale, attenuazione.. morale: tramite semplici processioni del segnale e una flessibilità nel posizionamento dei sub è possibile usare una soluzione multisub con le elettroniche di cui siamo già in possesso.