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Sono pugliese, della provincia di Bari. Avevo solo 7 anni, ma ricordo bene il terrore di quel 23 novembre 1980, quando tutto tremava per il terremoto dell’Irpinia.
Spero che la nostra solidarietà si trasformi in aiuti concreti che ciascuno potrà privatamente portare ai nostri connazionali colpiti.
Detto ciò, capisco bene che non sia questo il momento delle polemiche (leggi denuncia a Giuliani per procurato allarme), ma dell’unità.
Tuttavia spero, da ingegnere, che in Italia venga FINALMENTE adottata una legge-quadro e dei regolamenti attuativi per le costruzioni antisimiche degli edifici, sulla falsariga di quella adottata in Giappone, dove terremoti di questa magnitudo si registrano ogni anno e non causano vittime né crolli. La Tecnica delle Costruzioni lo permette!
Questo per far sì che almeno le nuove costruzioni siano edificate con criteri antisismici e la si smetta di piagnucolare DOPO le catastrofi, dicendo bestialità come quelle che ho ascoltato in tv stamattina da parte di autorevoli politici circa l’inevitabilità di questi danni.
Faccio notare che a l’Aquila è crollato anche un moderno e famoso albergo in cemento armato.
Certo, rimarrebbe comunque il rischio delle vecchie costruzioni in pietra, ma da qualche parte bisogna pure iniziare: investiamo in sicurezza e cerchiamo di non dimenticare il tragico crollo della scuola di San Giuliano in Molise, qualche anno fa, sopraelevata senza nessun criterio.
La natura a volte si scatena, ma sta a noi far in modo di evitare che gli effetti siano devastanti. Le conoscenze tecniche ci sono: il Governo imponga norme adeguate per le nuove costruzioni, invece di permettere l’edificazione di interi paesi abusivi in alcune regioni meridionali, ampliamenti scriteriati e condoni come quelli del passato! Si parlerebbe di catastrofe imponderabile e inevitabile se il Vesuvio, che Dio non voglia, si risvegliasse e distruggesse le migliaia di case abusive alle sue pendici??? Ma questo è un altro discorso.
Abruzzesi, vi abbraccio.
Francesco
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Citazione:
Faccio notare che a l’Aquila è crollato anche un moderno e famoso albergo in cemento armato.
Il 90% dell'ospedale civile è inagibile ed è stato costruito 15 anni fa!
L'università che c'è di fronte è stata fatta prima e a quanto pare non sembra aver riportato danni.
Comunque è alquanto strano che in una zona sismica neanche le principali strutture pubbliche siano pensate per resistere ad un terremoto: se crolla l'ospedale che c'è rimasto per dare una mano ai feriti?
Non attacco nessuno ma prendo solo atto che un po' di serietà in più non guasterebbe.
Forza L'Aquila!
In qualche modo ne uscirai fuori come hai sempre fatto.
Ciao.
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Queste sono le notizie che non vorresti mai sentire..il senso di impotenza che ne deriva è davvero enorme. Mi unisco naturalmente anch'io agli altri forumer nell'esprimere la massima slidarietà alle famiglie colpite dal sisma.
Chiaramente non sono un sismologo, ma, se è sufficiente una scossa di neppure 6 gradi (anche se durata diversi secondi) per mettere in ginocchio intere popolazioni, è lecito che sorga qualche dubbio su come siano costruite certe abitazioni.
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Voglio comunicare ank'io la solidarieta' per il popolo abruzzese.... e sono davvero addolorato per quello che e' successo.
Qui ad isernia mi e' ballato il letto per un 5-6 secondi... una sensazione assurda...
Per quanto riguarda le costruzioni lasciatemi dire qualcosa... ( e lungi da me fare polemiche..)
Lavoro nel settore calcestruzzo da qualche anno... per una grossa azienda cementiera italiana...
Sui cantieri posso dirvi che succede di tutto e posso dirvi che l'ignoranza dilaga.... sia da parte degli operai che da parte di notissimi ingegneri e progettisti che non danno il giusto peso nella posa in opera e nella scelta del giusto calcestruzzo per il tipo di opera....
Ho visto gettare pilastri portanti con agggiunte di 150 litri d'acqua su 10 metri cubi di calcestruzzo... abbassando la resistenza della struttura di almeno un 20%
La direzione lavori... CHE E' OBBLIGATA DALLA LEGGE ITALIANA... a confezionare provini cubici ogni 100 metri cubi di calcestruzzo posto in opera.... SE NE FREGA DELLE NORMATIVE e COMPRA PROVINI CUBICI CONFEZIONATI AD ARTE IN SEPARATA SEDE quindi lontani anni luce dall'effettiva resistenza dell'opera in se...
Per quanto riguarda le normative tecniche di costruzione... si pensi che secondo le nuove normative europee (che sarebbero dovute entrare in vigore da giugno 2009 E OVVIAMENTE POSTICIPATE) tutta l'italia e' considerata zona sismica.... quindi i progettisti sono tenuti a realizzare opere in grado di resistere a sollecitazioni come quelle dell'aquila senza che la struttura crolli....
Si pensi anche che per opere pubbliche (quali ospedali, caserme, auditorium) i progettisti SONO GIA' TENUTI A PROGETTARE codeste opere
seguendo criteri di antisismicita'....
concludo dicendo che... se e' vero che le opere pubbliche dovrebbero essere piu' sicure per quanto detto sopra.... come mai l'ospedale dell'aquila e' per il 90% inagibile?
Come mai le scuole di isernia campobasso venafro... qui in molise sono state chiuse per "sicurezza"?
La sicurezza si dovrebbe avere in fase di progetto.......
P.s. scusate ma certe cose vanno dette....
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Un altro momento drammatico per il nostro paese..:( .. Solidarietà alle popolazioni colpite da questa immane catastrofe e profonda partecipazione al dolore per le vittime, tra cui i cinque poveri angeli:cry: :cry:
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Citazione:
Originariamente scritto da chiaro_scuro
In merito a questa vicenda posso capire che non si può sfollare mezza regione basandosi su questi studi ancora acerbi ma una cosa potevano farla: preparare la protezione civile e tutte le forze dell'ordine (e a L'Aquila ce ne sono tante a partire dalla Finanza per finire con i militari) a rispondere adeguatamente ad un terremoto.
premesso che sono un volontario di P.C.
già 10 anni fa nei corsi ci veniva detto che le fughe di radon non significano terremoti:
dopo una fuga il terremoto ci può essere oppure no
il tizio (questo detto al TG) lo aveva previsto a Sulmona
immaginate se avevano spostato le persone all'Aquila...
cosa significa rispondere adeguatamente ad un terremoto?
Gli italiani sono tra i più rapidi
e l'Italia è praticamente tutta sismica
Guido
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Bravo, Pablitho!
Circa la normativa, mi riferivo al recepimento di alcune tecniche costruttive che vengono adottate in Giappone.
Bisognerebbe aggiornare le normative e FARLE APPLICARE (leggi: FARE I CONTROLLI).
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Citazione:
Originariamente scritto da Pablitho
La direzione lavori... CHE E' OBBLIGATA DALLA LEGGE ITALIANA... a confezionare provini cubici ogni 100 metri cubi di calcestruzzo posto in opera.... SE NE FREGA DELLE NORMATIVE e COMPRA PROVINI CUBICI CONFEZIONATI AD ARTE IN SEPARATA SEDE quindi lontani anni luce dall'effettiva resistenza dell'opera in se...
Le solite cose fatte all'italiana...ma mi chiedo, se queste cose le sia tu che ci lavori, perchè gli organi competenti non ne sono al corrente? e se lo sono, perchè non si fa nulla finchè non arriva la catastrofe?
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Forse perchè abbiamo a che fare con il solito magna magna?
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Citazione:
Originariamente scritto da guido
il tizio (questo detto al TG) lo aveva previsto a Sulmona
immaginate se avevano spostato le persone all'Aquila...
Giuliani l'aveva previsto a Sulmona....ed infatti il 29 marzo c'è stato un terremoto del quarto grado della scala Richter a Sulmona...
Io inizierei a prendere molto sul serio le sue ricerche...
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chissa' se anche queste persone verranno messe nelle solite baraccopoli vita natural durante ?!?
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io ti posso dire che i fondi del terremoto dell'irpinia dell'80 mi sono stati dati 7 anni fa dopo mille peripezie perchè intanto i miei si erano rimboccati le maniche e dopo 15 anni di sacrifici e di risparmi si sono comprati una nuova casa. Se fosse stato per lo Stato, avrei dovuto vivere in una baracca per 30 anni circa (cosa che altri hanno dovuto fare).
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Fino a che non finirà in galera chi ha progettato, chi ha realizzato e chi NON ha controllato l'esecuzione di costruzioni crollate e, sulla carta, sicure, non andremo da nessuna parte, staremo sempre qui a piangere sull' "ineluttabile".
Mi auguro davvero che questa volta la ricostruzione (e sì, dobbiamo anche guardare avanti!) si faccia rapidamente ma con serietà. Lo dobbiamo come Nazione a tutti questi morti innocenti.
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i costi "politici" per la prevenzione sono troppo alti
dichiarare un terreno zona di esondazione e impedirne l'urbanizzazione
quando non hai straripamenti da da 30/40 anni costa molti voti in meno
non si sa quando, ma il Vesuvio deve fare il botto, ormai hanno costruito in troppi sulle sue falde
per poterli far evacuare così ogni sindaco, ateo o meno, dopo l'elezione
va ad accendere ceri a S.Gennaro
PS ogni comune ha per legge dovuto fare un piano d'emergenza in base ai propri rischi
chiedete se il vostro ce l'ha (il 90% non ce l'ha)
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Citazione:
Originariamente scritto da guido
dichiarare un terreno zona di esondazione e impedirne l'urbanizzazione
quando non hai straripamenti da da 30/40 anni costa molti voti in meno
...Poi, però, quando ci sono le alluvioni, si piangono lacrime di coccodrillo e si grida: natura assassina!
Citazione:
Originariamente scritto da guido
PS ogni comune ha per legge dovuto fare un piano d'emergenza in base ai propri rischi
chiedete se il vostro ce l'ha (il 90% non ce l'ha)
Il mio ha questo piano d'emergenza, in base al quale sono ora considerate zone alluvionali alcune aree edificabili e altre dove sorgono due quartieri regolarmente edificati negli scorsi decenni... Cosa si fa, si ordina lo sgombero?!?