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Ma perchè dire che è una ca...immane ? Sentivo dire la stessa cosa quando da 4:3 si voleva passare al 16:9, ma con la differenza che lo dicevano i comuni fans delle soop opera e dei telegiornali non certo da veri appassionati di film. Qui secondo me per apprezzare bisogna essere appassionati di Home cinema.
Il fatto è che molti di noi soffrono di una sorta di frustrazione data dalla tecnologia che avanza e che non ci permette di tenere il passo con tutto. Però bisognerebbe essere obiettivi ed eventualmente cercare di orientare il mercato su soluzioni più pratiche che consumistiche proprio per evitare errori stupidi ( per fare un esempio ) come i sottotitoli inseriti nelle bande nere del 16:9...:rolleyes:
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La risoluzione è di 2560x1080 (fonte AVSForum), quel 21:9 è approssimativo. Niente porcate tipo non-square pixel, è questo è bene.
Certo, "l'effetto Cinema" con 56"... mah.
Ne riparliamo quando usciranno i primi proiettori, allora sì che la cosa diventerà interessante... a patto di avere il "coraggio" di sedersi alla distanza giusta, che rimane quella di circa 3 volte l'altezza del fotogramma Cinemascope.
Un setup CIH (ad altezza costante) serve proprio a questo: a consentire all'immagine Scope di essere più coinvolgente di quella Flat e 16:9, e la distanza di visione è tutto. Se ci si siede più lontano, non ha senso.
Edit: ho appena notato una cosa...
Citazione:
Personalmente, mi sono sempre chiesto perchè per il mercato Cinema non abbiano sviluppato una matrice 2:39 nativa (o anche qualcosa di simile, tipo un 2560x1080 per consentire comodamente la postproduzione sugli attuali schermi LCD da 30" e poi scalare direttamente a 1920x810 per le uscite home). Avrebbero reso molte procedure più immediate, e evitato la querelle zoom/anamorfico.
Scritta dal sottoscritto sei mesi fa... mai avrei creduto che una cosa del genere l'avremmo vista prima nel mercato home.
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Citazione:
Originariamente scritto da tsunami
Ma perchè dire che è una ca...immane ?
..infatti...se fosse esente dai problemi accennati prima secondo me come tv da impianto sarebbe l'ideale...io al momento sulla tv per l'impianto non ho neanche collegata l'antenna per cui la uso esclusivamente per i film...certo il vpr é tutta un'altra cosa ...ma questo é un'altro discorso...anzi speriamo di vedere a breve applicazioni simile anche sui vpr ;)
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Direi che per il momento l'unica fonte adatta per uno schermo del genere sarebbe il PC... giocando con ffdshow gli si potrebbe dire di:
- Togliere le bande nere se AR > 16:9
- resizare l'immagine risultante dal taglio a 2560*1080
- Mettere i sottotitoli nella posizione che si vuole...
Non so se però sarebbe possibile usare ffdshow come postprocessor con i vari PowerDVD o TMT... di sicuro sarebbe possibile se il file fosse un mkv :D
Invece collegata a un normale lettore BR sarebbe un vero e proprio disastro :cry:
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Problema 1: solo i film girati con lente anamorfica sono superiori all'1.85:1
Problema 2: l'anamorfico 2.39:1 è anche più alto dell'1.85:1
Problema 3: il suddetto TV è 2.37:1, mentre il formato scope è 2.39:1 da circa 30 anni
Problema 4: non esiste attualmente software cinematografico che sfrutti pienamente la risoluzione nativa
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I formati utilizzati sono una marea.
Non è solo questione del supporto, ma anche di scelta artistica.
Su un televisore infatti lo trovo un po' inutile quel formato, o forse troppo in anticipo.
Forse dovevano partire dai proiettori. Campo in cui diversi appassionati si stanno dirigendo verso lo schermo panoramico, stile cinema.
A me comunque il fatto di aver fissato i 1080 pixel sul verticale, sembra una cazzata.
I 1920 pixel di base sono veramente tanti ed assolutamente sufficienti per la visione. Ancora non sfruttano appieno il supporto, per cui l'upscaling l'avrei assolutamente evitato.
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Ma i sottotitoli al cinema non stanno pure a coprire il film?
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Ma sui bluray i sottotitoli sono ancora disegnati direttamente dal lettore, o sono elaborabili successivamente, ad esempio da uno scaler?
Riferendomi ad uno streaming costante, non un post-processamento.
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Citazione:
Originariamente scritto da tsunami
Ma perchè dire che è una ca...immane ? Sentivo dire la stessa cosa quando da 4:3 si voleva passare al 16:9,
dal 4:3 al 16:9 è tutta un'altra cosa.
qui stiamo parlando di un cambiamento inutile. quando il formato 1:xx è ancora ampiamento usato e certamente non pattone come il 4:3.
Non dovresti lasciarti trascinare troppo dalle novità ma valutare se effetivamente è un'idea buona o solo per boccaloni.
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Guarda il mio impianto in firma e poi dimmi se sono uno che si fa trascinare dalle novità :rolleyes: .
Forse ho i paraocchi perchè è sempre stato un mio desiderio quello di avere una matrice in formato scope, parlando anche di TV e non solo di VPR.
I programmi televisivi li guarderei in 4:3 e non penso di avvertire perdite e anche se fosse non sarebbe un problema, i pochi film in 16:9 li vedrei ugualmente in risoluzioni altissime idem i documentari ed i programmi in HD, ma la vera chicca sarebbe la visione piena di un film in un TV 21:9 con lo schermo riempito per intero !!! Penso che non sia una questione di qualità ma solo di gusti personali.
La soluzione migliore è quella di utilizzare un altezza fissa ed eventualmente modificare la larghezza, come si fa nelle sale cinematografiche, tutto qui ! Trovo di pessimo gusto vedere l'immagine cambiare di altezza in continuazione da un film all'altro...Panasonic l'ha capito ed ha ovviato con il PT-3000.
Meditate gente...:cool:
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Accidenti, noto che per il lettore medio di avmagazine le proporzioni e il teorema di pitagora sono decisamente off-limits!!
Posto questa piccola tabellina sperando di non aver cannato i calcoli, in quel caso la denigrazione pubblica sarebbe giustificata :D
Ho cercato di confrontare il tv oggetto della news e un 56" in formato 16:9 canonico:
http://www.freeimagehosting.net/uploads/1ed87e8acd.png
Nella parte alta ci sono le dimensioni in pollici dell'area (diagonale, lato lungo e corto) visualizzata in caso di immagini in 21,33 : 9 (derivata dalla risoluzione nativa 2560:1080), 16:9 e 4:3. Nella metà inferiore gli stessi calcoli sono applicati appunto a un tv 56" in 16:9.
Secondo me i vantaggi di una tale formato sono davvero limitati: nel caso di film con rapporto 21,33 : 9 (nativo), l'immagine visualizzata è superiore di 7,08 cm sul lato lungo e meno di 3 cm sul lato corto, di contro in 16:9 perde ben 25 cm sul lato lungo! In 4:3 la differenza è inferiore e pari a 19 cm, sempre sul lato lungo.
In sostanza questo tv equivale ad un 44,40" 16:9 e 36,28" 4:3.
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Dipende tutto da quanto la faranno pagare: se costerà come un 55", non sarà facile da giustificare. Ma se sarà competitiva come prezzo con i 42" (38cm in meno di larghezza nella riproduzione di immagini Scope) o anche con i 50" (20cm in meno), allora il discorso cambia.
Inoltre, e so che sono ripetitivo, IMHO l'altro vantaggio sta nel fatto che si potrà installare alla distanza giusta per il cinema (nel caso specifico 165, *massimo* 200cm se proprio non ce la fate), per poi, dalla stessa seduta, vedere il TG senza rischiare l'effetto IMAX :)
Per un appassionato di Cinema, il frame Cinemascope *deve* essere più largo del Flat (1.85:1), che a sua volta *deve* essere più largo dell' 1.33:1. I registi il formato mica lo scelgono per caso... quindi, per iniziare ben venga questo Philips, e speriamo che altri (leggi: TI, JVC o Sony) seguano a breve...
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Se calcoli l'area (1123 pollici quadrati) è equivalente a quella di un 51" 16:9, quindi è altamente improbabile che venga prezzato come un 42"...
Non capisco il discorso della distanza giusta: cosa cambia dai tv in vendita attualmente?
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Citazione:
Originariamente scritto da Aidoru
Per un appassionato di Cinema, il frame Cinemascope *deve* essere più largo del Flat (1.85:1), che a sua volta *deve* essere più largo dell' 1.33:1. I registi il formato mica lo scelgono per caso...
Non è del tutto corretto: i film in 2.39:1 girati con lente sferica sono INFERIORI rispetto all'1.85:1.
Mentre i veri widescreen sono i film girati con lente anamorfica aventi un frame anche più alto dell'1.85:1.
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Citazione:
Originariamente scritto da rider4ever
Non capisco il discorso della distanza giusta: cosa cambia dai tv in vendita attualmente?
Il discorso è questo: le specifiche SMPTE prevedono che la distanza ideale di visione *al cinema* è di 3 volte l'altezza di uno schermo in formato CinemaScope (che sarebbe 2.39:1).
Quindi, se vuoi rispettare queste regole, la tua distanza di seduta la devi calcolare non rispetto al pannello 16:9, ma rispetto all'immagine 2.39 che vi è contenuta: il problema è che, se fai così, poi sei *troppo* vicino per le immagini 16:9, che il pannello lo riempiono completamente, e quindi sono più alte di circa il 25%.
Con un pannello nativo 2.39, le proporzioni sono sempre rispettate, perche' l'altezza dello schermo rimane costante, mentre le immagini 16:9 e 4:3 occupano solo la parte centrale del pannello (si parla quindi di setup CIH, ovvero Constant Image Height).
Citazione:
Originariamente scritto da lucafrontino
(...) Non è del tutto corretto (...)
Hai ragione, mi sono espresso male io chiamandolo "frame".
Il concetto era che per un appassionato, abituato agli schermi CIH (vabbe' che molte sale USA - anche digitali - sono ancora CIW, ma lasciamole perdere), *l'immagine* Scope deve essere più larga di quella Flat, e così via per i formati inferiori. Fa parte dell'esperienza e rispetta la scelta stilistica dell'autore.
Poi vabbè, se lo chiedete a me, l'esperienza cinematografica vera e propria parte dagli 8 metri di schermo inseriti in una "scatola" completamente nera, e come tale resta difficilmente riproducibile, almeno nel mercato consumer... ma sono di parte :)