In ufficio utilizzo un DELL 24" 16:10 e mi trovo benissimo... ma per casa il 40", anche se è più scomodo per lavorare, mi va bene comunque!
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In ufficio utilizzo un DELL 24" 16:10 e mi trovo benissimo... ma per casa il 40", anche se è più scomodo per lavorare, mi va bene comunque!
Ecco adesso siamo daccordo... è un compromesso....non l'ideale.Citazione:
Originariamente scritto da djufuk87
I monitor per PC sono chiaramente meglio... ma per quello che ci devo fare io il tv 40" è un ottimo compromesso per tutto! :)
Se avessi dovuto lavorare molto avrei preso sicuramente un 19" lcd e avrei utilizzato il TV solo per film/multimedialità ;)
Ho letto rapidamente tutto i thread, e vi sottopongo qualche considerazione in merito.
Un pannello LCD, che sia montato in un monitor per PC o in un televisore, è sostanzialmente lo stesso oggetto, al netto delle eventuali differenze di dimensioni e di fattore di forma. Altro discorso invece per il trattamento del segnale video, in genere molto diverso fra monitor e televisori, che sono oggetti progettati per funzioni principali molto diverse.
Secondo me bisognerebbe quindi fare innanzitutto una distinzione netta fra le questioni riguardanti l'aspetto geometrico, e tutto il resto che riguarda invece trasporto ed elaborazione del segnale.
Per il primo aspetto, beh, la cosa secondo me è molto banale: la distanza d'uso corretta di un monitor da PC è quella che permette di percepire il dettaglio che il monitor è in grado di riprodurre, e dipende quindi esclusivamente dalla dimensione del pixel.
Vediamo, io col PC desktop uso ormai da anni un Samsung SyncMaster 213T, un monitor LCD 4:3 21,3" 1600x1200 (tra l'altro ottimo come monitor, da ogni punto di vista, ma pessimo per il video a causa dell'elevata persistenza tipica degli LCD di qualche anno fa); la dimensione orizzontale dell'immagine è 432 mm, il che significa che il dot pitch è esattamente 0,27 (ogni pixel misura 0,27x0,27 mm). In questo momento, mentre scrivo, la distanza fra i miei occhi e la superficie del 213T è pari a 55 cm (misurata adesso), usando font normali. In salotto ho un Samsung 40A656, un TV 40" 16:9 1920x1080, che visualizza un immagine larga 880 mm, e quindi ha un dot pitch di 0,46 mm. E' molto facile vedere che per scrivere in uguali condizioni con il 40", usando il medesimo font, dovrei tenere gli occhi a circa 94 cm dalla superficie del pannello (0,46 / 0,27 * 55). Se mi metto a 1 metro dal 213T leggo a fatica il testo che sto scrivendo, e perciò farei la stessa fatica a 1,70 metri dal 40A656. E infatti, provando ad usare la TV come monitor con il portatile (in DVI->HDMI 1920x1080), ho verificato che se mi allontano oltre 1,5 metri diventa molto difficile leggere il testo ed utilizzare la maggior parte del software. Facendo una semplice proporzione, posso calcolare che la distanza ottimale (almeno per me) per usare una TV 32" 16:9 come monitor sarebbe 75 cm (32 / 40 * 94), distanza compatibile perfino con la scrivania dove sto usando il 21", profonda 1 metro. Perciò, in base alla mia esperienza e a semplici calcoli, ritengo che non sia per nulla assurdo usare una TV LCD 32" come monitor, ma neppure usare un 40", un 52" o un 60". Si tratta soltanto di adeguare la distanza occhio-pannello in proporzione (ad esempio, un enorme TV 60" andrebbe benissimo a 1,5 metri). Naturalmente, credo che questo uso possa avere senso soltanto se la TV serve anche per la sua funzione principale (a distanza superiore), altrimenti è molto più sensato mettere un monitor tradizionale su un tavolo e stare più vicini, risparmiando così soldi, spazio ed energia elettrica. Il fattore di forma 16:9 nella maggior parte dei casi non è il più adatto all'uso del PC, io trovo più pratico il 4:3 (che peraltro è sparito): il mio 21" ha una risoluzione leggermente inferiore ad una TV full HD, ma la sua risoluzione verticale è maggiore, inoltre è pivottante e posso girarlo in verticale in un attimo, cosa impossibile con una TV (utilissimo per fare impaginazione a pagina intera, o per navigare alcuni siti web). Inoltre, le TV sono al massimo 1920x1080, mentre esistono in commercio dei monitor LCD con risoluzione maggiore, tipicamente 1920x1200 ma anche mostri da 2560x1600. Certo però che una TV 32" full HD costa molto meno di un monitor per PC 30" a risoluzione elevata.
Per il secondo aspetto, la faccenda è più articolata. In generale, i televisori hanno l'abitudine di considerare il segnale in ingresso un flusso video più che un'immagine, e fanno su questo una grande quantità di elaborazioni, su colore, luminosità, contrasto, gamma, e via così; tutte cose che in genere sono deleterie per l'uso come monitor (un monitor dovrebbe farsi i fatti suoi e visualizzare quello che gli arriva senza manipolarlo troppo). A seconda dei modelli di TV, alcune elaborazioni si possono disattivare, altre no. Se si compra una TV full HD pensando di usarla anche (o addirittura prevalentemente) come monitor, è opportuno verificare prima alcune caratteristiche tecniche della TV che si sceglie. Una fondamentale è senz'altro la possibilità di impostare la mappatura 1:1 fra i pixel del segnale in ingresso e i pixel del pannello (altrimenti l'immagine viene degradata da una leggera scalatura), questa è la funzione che Samsung chiama "just scan" (perché di fatto rimuove il cosiddetto "overscan" tipico dei segnali TV). Altre sono appunto la possibilità di disattivare tutte le funzioni di processing che possono creare problemi (sharpening, contrasto dinamico, motion compensation, ecc.). Molte TV hanno anche un ingresso VGA, e in questo caso bisogna verificare che sia supportata su questa connessione la risoluzione nativa del pannello (1920x1080 non interlacciata). E' anche necessario che la scheda video del PC supporti l'uscita a 1920x1080, su VGA, DVI o HDMI.
Per l'aspetto processing, le prove che ho fatto collegando il PC portatile (un Acer con GPU ATI) al 40A656 sono risultate più che soddisfacenti. Si riesce effettivamente a mappare 1:1 i pixel sia da tutte le porte HDMI che dalla VGA. E' sufficiente azzerare lo sharpening ("nitidezza") e disattivare tutti i filtri per eliminare qualsiasi alone o artefatto di processing. Entrando dalle porte HDMI si può utilizzare la funzione di interpolazione 100 Hz (eventualmente utile per la riproduzione di materiale video dal PC), mentre entrando dalla VGA gran parte del processing viene saltato a priori.
In sostanza non ho trovato nessuna controindicazione all'uso del 40A656 come monitor, se non quella che è troppo piccolo per permettere l'uso del PC da qualche metro di distanza (cosa che sarebbe molto simpatica in salotto), ed è invece troppo grosso per metterlo su una scrivania (il modello da 32" invece si potrebbe probabilmente usare). Diciamo che il giorno (spero lontano) che si dovesse guastare il 213T, ci penserò...
C'è comunque in atto una certa convergenza, con le TV LCD che offrono funzionalità da monitor, e i monitor che offrono funzionalità da TV (rapporto 16:10, ingressi component, ecc.).
io dicevo il 17 come monitor principale del pc da usare oltre al tv.Citazione:
Originariamente scritto da rossoner4ever
solo la tv da usare come monitor non mi sembra come dicevo il massimo. al limite uno si prende un crt che c'è gente che li regala.. almeno si legge sul pc senza far fatica e per il resto si usa la tv.
E io ti dicevo che 17 pollici come monitor principale è anche piccolo.;) Ci vuole un 20/22 pollici 16/10. Se si vuol parlare di misura ideale. Il 17 pollici non è neanche wide... sono superati (per non parlare dei CRT). Sia ben chiaro....va bene usare un 17 pollici....ma stiamo parlando di misura ottimale da usare per applicazioni PC.