I dati sono pubblici e consultabili da chiunque, ma la fruizione via web, o in altro modo, è un servizio e come tale è giusto che sia remunerato.Citazione:
Originariamente scritto da KwisatzHaderach
Ciao.
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I dati sono pubblici e consultabili da chiunque, ma la fruizione via web, o in altro modo, è un servizio e come tale è giusto che sia remunerato.Citazione:
Originariamente scritto da KwisatzHaderach
Ciao.
fonte: Corriere della sera
"Secondo il Codacons i cittadini possono chiedere un risarcimento danni. «Stiamo predisponendo sul sito Codacons.it un modello che gli utenti possono scaricare per avviare le dovute azioni contro l'Agenzia delle Entrate e chiedere fino a 1.000 euro ciascuno di indennizzo per la grave violazione della privacy» dichiara il presidente Carlo Rienzi."
Anche il sito del Codacons è intasato in questo momento. Speriamo bene.
Non potete sapere che fastidi ho avuto oggi grazie a quella bella personcina di Visco (che per fortuna non si occuperà più di queste cose nell'immediato futuro). Spero vivamente che si possa intraprendere una qualche forma di class action.
Sono amareggiato. Si è già citato il caso di quelli che dichiarano poco e poi vanno in SUV? Nelle fantasie italiche questo è un topos ricorrente, tutti già pronti con i forconi. Ma nessuno ha pensato che potrebbero esserci anche persone che pur guadagnando bene tengono un profilo volutamente basso per le situazioni ambientali e/o personali?
Sono proprio contenti che questi signori che volevano instaurare una DDR fiscale con relativa Stasi si siano tolti dalle scatole.
«Follia, questa è follia» scrive Grillo, riferendosi a quanto deciso dalla agenzia delle entrate. «Gli è stato suggerito dalla Ndrangheta, dalla Mafia, dalla Camorra e dalla Sacra Corona Unita. Padoa Schioppa e Visco, con la benedizione di Prodi e del centro sinistra unido che mai sera vencido, hanno eseguito» prosegue il comico genovese, secondo il quale «dopo l’indultoche ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso - scrive - meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento». Secondo Grillo infatti con la pubblicazione online dei redditi «i rapimenti di persone saranno facilitati, il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate. I nullatenetenti e gli evasori non avranno comunque nulla da temere. Chi paga le tasse sarà punito, chi ne paga molte potrà essere sequestrato, taglieggiato, rapinato».
E dire che di solito non sono molto in accordo col comico genovese.
Ai mod: se l'intervento è troppo politico naturalmente accetterò le conseguenze. Scusatemi ma sono arrabbiato.
Concordo.Peraltro il mio reddito oggi e' stato lurkato 15 volte,fanno 15.000 euro tondi:D
Oltretutto, aggiungo, sarebbe stato possibile sapere con esattezza quanti milioni di euro guadagna qualche "paladino" della giustizia sociale...non sia mai detto :D
Infatti è noto che la criminalità organizzata rapisce a caso...non sa se uno è ricco o no! :rotfl:
Invece avrebbero potuto collegarsi al sito delle Entrate e far pagare il pizzo anche a qualche barbone dotato di Cayenne! :p
E' bello vedere come quando uno viene colpito sui suoi interessi, si attacchi sui vetri nei modi più simpatici! :mc:
Su queste cose siamo bipartisan! :ciapet:
Continuo a fare il bastian contrario (tra l'altro Rodotà, noto mastino della privacy, ha detto che il tutto è perfettamente in linea con la legge).
Visto che la differenza tra un ladro e un evasore è che il primo ruba molto ad una sola persona mentre il secondo ruba poco un pò a tutti, spero che siate anche contrari alle ronde cittadine, visto che violano la privacy dei ladri..e ovviamente se vedete un ladro che entra nell'appartamento di uno sconosciuto, non chiamereste mai la polizia, visto che sarebbe delazione....
A parte gli scherzi, la differenza tra la nostra cultura e quella anglosassone viene ampiamente confermata da questa vicenda. In alcuni paesi, se qualcuno aiuta a rintracciare un evasore riceve sconti fiscali (per non parlare del fatto che l'evasore va in galera immediatamente).
Da appassionati di cinema, vi ricordate degli Intoccabili e di come hanno preso Al Capone?
Onestamente non si se esistano davvero paesi in cui se qualcuno aiuta a rintracciare un possibile evasore riceve sconti fiscali, ma se così fosse sarebbe davvero molto pericoloso, si instaurerebbe un clima davvero di panico e di sospetto generale, tutti che non vedrebbero l'ora di denunciare qualcuno pur di riuscire ad ottenere qualche sconto.....ve l'immaginate la pioggia di denunce a destra ed a manca?
Mi ricorda molto i tempi del nazismo o del fascismo, dove molti cercavano solo il pretesto per denunciare eventuali "nemici del regime" pur di ricavarne qualche vantaggio.....ma la storia proprio non ci ha insegnato nulla? E se proprio non volessimo scomodare la storia, guardando nel recente passato, la vicenda degli ausiliari del traffico che facevano multe a spron battuto, spesso false o attaccandosi ad ogni minima irregolarità pur di incassare la percentuale e quindi di trarne dei benefici (tipo ti faccio la multa nel mentre che, subito dopo arrivato, stai andando a pagare il parcheggio alla macchinetta), non ci fa fischiare un pò le orecchie?
Tornando al nostro caso, ci sono 1000 motivi per cui una persona fisica possa avere un reddito basso pur avendo un buon tenore di vita, ad esempio se una persona avesse una s.r.l. e come persona fisica si assegnasse uno stipendio di € 1.000 al mese ed il resto lo lasciasse in azienda come utili non distribuiti che facciamo? Gli eventuali "guardoni esterni" quali strumenti avrebbero per la valutazione della situazione contributiva delle persone? Tutti potrebbero denunciarlo solo perchè vedrebbero un reddito basso? O se invece il grosso dei ricavi di una persona venissero dall'estero dove se ne fossero già pagate le relative tasse? O se semplicemente la persona in questione fosse titolare di una s.n.c. dove lavorano anche dei familiari (e sulle cui teste quindi va diviso il reddito totale)?
E allora chi guadagna nella norma ma ha una bella macchina in leasing aziendale, tipo mercedes, deve potersi prendere decine di denunce solo perchè nell'ideologia popolare viene considerato un ladro?
Gli organi di controllo ci sono, nello specifico la guardia di finanza esiste, c'è già quindi un'organo competente in materia, che ha sia la cultura sia le carte per valutare con esattezza la realtà contributiva di ognuno di noi, perchè dovrei quindi correre il rischio che un pinco-pallo qualsiasi, che non sa nulla della mia situazione lavorativa, che non sa nulla del mio tipo di lavoro, che non sa nulla di quali sgravi hanno i professionisti, possa denunciarmi solo perchè, secondo lui, non ho un reddito congruo con il mio stile di vita?!?
No, in questo caso non ci siamo proprio perchè la gente spesso non sa proprio come funzionano le cose da questo punto di vista (nessun dipendente sa ad esempio che i professionisti possono scaricarsi diverse cose, abbassando quindi anche notevolmente il proprio reddito), addirittura, come ho scritto in un mio post di ieri in questo stesso 3d (questo), spesso si confonde il guadagno con il fatturato!!
Speriamo che questo rimanga un episodio isolato, anche perchè, tra parentesi, tutti i professionisti e le aziende l'anno scorso hanno dovuto redigere un fantomatico "Documento Programmatico di Sicurezza" nel quale si OBBLIGANO detti soggetti a trattare con i guanti ed a mettere sotto chiave tutti i dati PERSONALI relativi ai propri clienti.....e per lo stato detta legge non vale?!? Se io divulgo anche solo il nome di un mio cliente su internet senza che questi mi abbia dato il consenso rischio dei guai e lo stato invece può mettere non solo il mio nome su internet, ma anche la mia data di nascita, la città dove risiedo (e così è un'attimo anche calcolarsi il codice fiscale visto che spesso è anche la città dove uno è nato - che manna per i ladri d'identità) nonchè tutta la mia situazione contributiva????
Penso che andrò a fare una visita al sito del Codacons per richiedere quel risarcimento dei danni.....
Tra parentesi, come ben documentato in quest'articolo del corriere della sera, solo in Italia c'è stata questa buffonata delle dichiarazioni on-line aperte a tutti gli anonimi guardoni, all'esterno neanche se la sognano una cosa del genere......perfino negli Stati Uniti dove la privacy sta diventando sempre più in lusso le dichiarazioni sono note solo agli addetti ai lavori!!!
Sempre più amareggiato, per non dire altro ma poi il post diverrebbe politico e verrei bannato in meno di un'attimo!:ncomment:
L'accesso ai dati in questa forma è probabilmente sbagliato, ma dobbiamo tutti capire che su richiesta ogni cittadino dovrebbe potervi accedere.
L'imponibile fiscale (e di conseguenza le TASSE) non è - a mio parere - patrimonio del singolo contribuente, da tenere segreto agli altri, ma patrimonio di tutti.
:)
Pizzo,Citazione:
Originariamente scritto da Pizzo
quello che tu dici già esiste, anche se onestamente non ne capisco il motivo, ma in ogni caso già si può fare.
Chiunque oggi, fornendo le proprie credenziali e con il proprio documento alla mano (quindi dando evidenza di chi va a vedere i dati di chi), può recarsi negli uffici dell'agenzia delle entrate e richiedere i dati contributivi di chiunque, già è così.
A parte tutto ti faccio comunque riflettere su un'altra cosa che mi è venuta in mente....sul sito dell'agenzia delle entrate, sfogliando gli ormai famosi dati contributivi, chiunque poteva aver accesso a quattro dati fondamentali di ciascun individuo, a parte quelli reddituali, ovvero :
- Nome
- Cognome
- Data di nascita
- Città di residenza
Se consideriamo che spesso la città di residenza è anche quella di nascita, con questi dati è facile calcolarsi, con una buona sicurezza, anche il codice fiscale di una persona, inoltre, tramite le banalissime pagine bianche, è anche possibile risalire all'indirizzo della persona......risultato?
Tutti i dati di tutti sono lì in bella mostra, dalla A alla Z, per la gioia di quelli che sulle truffe e sui furti d'identità ci campano.....mi pare per lo meno assurdo, non trovi?
Bye!
Scusatemi ma di cosa stiamo parlando? La possibilità di vedere i redditi dei contribuenti esiste da decenni: io, parecchi anni fa, potevo vedere attaccate al muro del mio piccolo comune le liste dei contribuenti del mio paese e senza dover fornire alcunchè.
Quindi dove sta il problema adesso? Se esiste un problema esisteva anche prima, o no?
No,Citazione:
Originariamente scritto da AlexZone
il problema è che prima se volevi vedere le dichiarazioni di qualcuno andavi dagli organi preposti, ti facevi riconoscere (e quindi veniva tracciato chi vedeva cosa) e poi accedevi ai dati di tuo interesse.
Con la bravata di ieri i dati sono stati posti davanti agli sguardi anonimi di tutti i dati contributivi (e non) di tutti gli italiani, non si sa più quindi chi abbia visto cosa, oltre poi a generare una marea di problemi dal punto di vista della privacy e del rispetto dei dati personali che, come ho indicato nel post più sopra, sono stati letteralmente gettati ai quattro venti (quando io ripeto, se solo divulgassi il nome di un mio cliente su internet senza esserne stato preventivamente autorizzato, sarei passibile di denuncia in violazione alla legge sulla privacy).
Bye!
Non è vero.Citazione:
Originariamente scritto da damon75
Come ho detto nel post precedente, io, già tanti anni fa, ho potuto andare in comune e leggere, tranquillamente e senza fornire alcunchè, le liste dei contribuenti del mio comune, appese al muro, come una qualsiasi delibera.
Non so all'epoca le cose come funzionavano, ma come ho detto nei post precedenti, dall'anno scorso è entrata in vigora la normativa sulla privacy (la famosa 626) che obbliga i soggetti terzi (aziende, professionisti, ecc...) all'obbligo di tutela e di riservatezza dei dati personali trattati.Citazione:
Originariamente scritto da AlexZone
Senza un'apposita delibera firmata dalle persone interessate, non è possibile pubblicare nulla di una persona, pena ovviamente la denuncia per violazione della legge sulla privacy.
Addirittura io, per fare una fattura, e ripeto per fare una fattura, devo far firmare al mio cliente un modulo nel quale attesto che i suoi dati personali saranno trattati esclusivamente per le finalità correlate all'attività dell'azienda (alias fare fatture), saranno custoditi sotto chiave e su computer protetti da password e dotati di firewall......fai un pò tu!:cool:
Io anni fa avevo assolutamente bisogno di rintracciare una persona (coinvolta in un caso di fallimento con fuga del responsabile), e non ho fatto altro che chiedere di visionare le liste elettorali, cosa che mi hanno concesso di fare senza neppure chiedermi un documento. Questo è il metodo preferito dai rompipalle pubblicitari per venire a rompervi, ma ne esistono a decine.
La questione è: perché queste cose non danno fastidio a nessuno di quelli che saltano su quando si tratta di soldi? A partire dalle varie associazioni di consumatori, bravissime a fare il diavolo a quattro, salvo accorgersi che il richiedente non ha grandi possibilità finanziarie (esperienza personale anche qui).
Per tacere di chi si erge a capitano del popolo non avendone i requisiti; come il signor Grillo, che è ricco di famiglia e in vita sua se l'è passata sempre bene, e guarda le cose dalla prospettiva del piccolo-borghese, o se preferite dell'Uomo Qualunque.
L'Agenzia delle Entrate ha dimostrato ancora una volta di non avere molta saggezza a spiattellare tutti i dati di un individuo liberamente; bastava, per esempio, nascondere l'indirizzo e limitarsi a nome e codice fiscale, oppure, meglio, richiedere il codice fiscale dell'interpellante.
Ma, visto che la Costituzione dice che tutti sono tenuti a contribuire in ragione della loro capacità contributiva, perché dovrebbe essere contraddittorio il fatto di associare un nome ad un reddito e rivelare il tutto? Casomai la contraddizione dovrebbe essere nel fare il contrario, cioè nel dare la possibilità di sottrarsi ad un'informazione che, per come è fatto il fisco, riguarda tutti i cittadini; e non solo il diretto interessato.