Mi permetto di aggiungere le mie considerazioni personali...
...A questo interessantissimo thread, prima di dare la risposta vera e propria (sempre personalissima) al titolo del thread stesso: non voglio alimentare la diatriba pj analogici vs digitali, bensì contribuire a questa discussione in maniera serena e con argomenti motivati dalla mia esperienza.
Ritengo che l'obiettivo di un sistema di riproduzione video sia quello di riuscire a rappresentare quanto più fedelmente possibile la realtà che ci circonda, quindi non posso trovarmi d'accordo con Lino quando dice che il nero in un pj è una questione di puro marketing: sicuramente lo è quando viene usato per tentare di spingere il pubblico a cambiare il proprio proiettore digitale, magari comprato da pochi mesi, con il nuovo modello appena rinnovato (allo stesso modo di come c'è stata la corsa al rialzo nel dichiarare valori sempre maggiori di Contrast Ratio o di luminosità), ma è innegabile che il nero sia un colore ed esista in natura!!!
Rifacendomi al suo esempio dell'albero per la fedele riproduzione cromatica della realtà, aggiungerei anche che un cielo stellato di notte deve poter essere visto nero: se neanche al cinema ci si riesce, personalmente lo ritengo un limite della proiezione cinematografica e non una giustificazione per cui non si debba poter pretendere; quindi, di conseguenza, il mio punto di arrivo nella riproduzione domestica non è il cinema, ma qualcosa che tenti di avvicinarsi il più possibile alla realtà in fatto di colori ed estremi della gamma luminosa.
I proiettori digitali cercano di raggiungere i CRT soprattutto sotto l'aspetto delle basse luci e della naturalezza delle immagini, ma ancora non ci sono riusciti: per qualcuno questo gap si tratta di sfumature trascurabili, per altri di differenze sostanziali.
Io, da tritubista convinto, appartengo alla seconda schiera, però non posso fare a meno di ammettere, in tutta sincerità, che esistono due punti di fondamentale importanza:
1) La maggioranza dei tritubisti (me compreso) ha la tendenza a credere che il proprio CRT sia tarato alla perfezione, ma tirare fuori un'immagine superlativa da un CRT è sicuramente difficile, tanto più quanto più alto è il lignaggio del prodotto.
Personalmente sono passato da un Sony 1030QM ad un NEC XG 75 e se il primo di metteva a puntino in mezza giornata - perchè, poverino, più di tanto non ti permetteva (e poteva dare) -, il secondo mi ha portato via una quantità spropositata di ore notturne perchè ogni tanto trovavo qualcos'altro che poteva essere migliorato e ricominciavo a metterci le mani.
2) Personalmente mi sono accorto che ci sono cose che posso tarare al limite della maniacalità (avendo tempo, pazienza e pegnoleria), ma ce ne sono molte altre che esulano dalle mie competenze (come la gestione dei settaggi delle elettroniche), per le quali mi sono dovuto affidare all'istallatore che me lo ha venduto - nel caso, Simone Berti.
Se la base di partenza su cui ho potuto lavorare fosse stata sbagliata per una errata gestione dei valori, ad esempio, di sicuro l'immagine ottenuta più di tanto non sarebbe potuta essere buona.
Quindi mi sento di poter affermare con una certa tranquillità che tra il 9500 ed un qualsiasi digitale di alto livello, parlando in termini di qualità assoluta, non ci sarebbe storia a favore del CRT (assunto che quest'ultimo sia in condizioni ottimali).
Ma altrettanto sincermente, dati gli enormi progressi fatti dai DLP, la fatica per poter vincere uno scontro del genere è tale che al giorno d'oggi tenderei a sconsigliarne l'acquisto ad una persona che non fosse un superappassionato, con un minimo di conoscenze, una dose infinita di pazienza ed un gusto nel raggiungere un determinato risultato di visione.
Se dovessi scegliere per me stesso, mi orienterei ancora su un CRT usato - non ultimo per il fattore economico, ancora molto preponderante - ma se trovassi un Marantz od uno Sharp a max 3000€ forse rinuncerei persino ad un 9 pollici (ma un forse grosso così, però!!!).
Un saluto. Leo!
Aggiungo le mie considerazioni personali...
...A questo interessantissimo thread, prima di dare la risposta vera e propria (sempre personalissima) al titolo dello stesso: non voglio alimentare la diatriba pj analogici vs digitali, bensì contribuire a questa discussione in maniera serena e con argomenti motivati dalla mia esperienza.
Ritengo che l'obiettivo di un sistema di riproduzione video sia quello di riuscire a rappresentare quanto più fedelmente possibile la realtà che ci circonda, quindi non posso trovarmi d'accordo con Lino quando dice che il nero in un pj è una questione di puro marketing: sicuramente lo è quando viene usato per tentare di spingere il pubblico a cambiare il proprio proiettore digitale, magari comprato da pochi mesi, con il nuovo modello appena rinnovato (allo stesso modo di come c'è stata la corsa al rialzo nel dichiarare valori sempre maggiori di Contrast Ratio o di luminosità), ma è innegabile che il nero sia un colore ed esista in natura!!!
Rifacendomi al suo esempio dell'albero per la fedele riproduzione cromatica della realtà, aggiungerei anche che un cielo stellato di notte deve poter essere visto nero: se neanche al cinema ci si riesce, personalmente lo ritengo un limite della proiezione cinematografica e non una giustificazione per cui non si debba poter pretendere; quindi, di conseguenza, il mio punto di arrivo nella riproduzione domestica non è il cinema, ma qualcosa che tenti di avvicinarsi il più possibile alla realtà in fatto di colori ed estremi della gamma luminosa.
I proiettori digitali cercano di raggiungere i CRT soprattutto sotto l'aspetto delle basse luci e della naturalezza delle immagini, ma ancora non ci sono riusciti: per qualcuno questo gap si tratta di sfumature trascurabili, per altri di differenze sostanziali.
Io, da tritubista convinto, appartengo alla seconda schiera, però non posso fare a meno di ammettere, in tutta sincerità, che esistono due punti di fondamentale importanza:
1) La maggioranza dei tritubisti (me compreso) ha la tendenza a credere che il proprio CRT sia tarato alla perfezione, ma tirare fuori un'immagine superlativa da un CRT è sicuramente difficile, tanto più quanto più alto è il lignaggio del prodotto.
Personalmente sono passato da un Sony 1030QM ad un NEC XG 75 e se il primo di metteva a puntino in mezza giornata - perchè, poverino, più di tanto non ti permetteva (e poteva dare) -, il secondo mi ha portato via una quantità spropositata di ore notturne perchè ogni tanto trovavo qualcos'altro che poteva essere migliorato e ricominciavo a metterci le mani.
2) Personalmente mi sono accorto che ci sono cose che posso tarare al limite della maniacalità (avendo tempo, pazienza e pegnoleria), ma ce ne sono molte altre che esulano dalle mie competenze (come la gestione dei settaggi delle elettroniche), per le quali mi sono dovuto affidare all'istallatore che me lo ha venduto - nel caso, Simone Berti.
Se la base di partenza su cui ho potuto lavorare fosse stata sbagliata per una errata gestione dei valori, ad esempio, di sicuro l'immagine ottenuta più di tanto non sarebbe potuta essere buona.
Quindi mi sento di poter affermare con una certa tranquillità che tra il 9500 ed un qualsiasi digitale di alto livello, parlando in termini di qualità assoluta, non ci sarebbe storia a favore del CRT (assunto che quest'ultimo sia in condizioni ottimali).
Ma altrettanto sinceramente, dati gli enormi progressi fatti dai DLP, la fatica per poter vincere uno scontro del genere è tale che al giorno d'oggi tenderei a sconsigliarne l'acquisto ad una persona che non fosse un superappassionato, con un minimo di conoscenze, una dose infinita di pazienza ed un gusto nel raggiungere un determinato risultato di visione.
Se dovessi scegliere per me stesso, mi orienterei ancora su un CRT usato - non ultimo per il fattore economico, ancora molto preponderante - ma se trovassi un Marantz od uno Sharp a max 3000€ forse rinuncerei persino ad un 9 pollici (ma un forse grosso così, però!!!).
Un saluto. Leo!