ma non avevi detto che lo vedi il 30 e che tutti i proiettori dell' anno scorso è come se non fossero mai esistiti ? ;)Citazione:
Originariamente scritto da maurocip
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ma non avevi detto che lo vedi il 30 e che tutti i proiettori dell' anno scorso è come se non fossero mai esistiti ? ;)Citazione:
Originariamente scritto da maurocip
hai ragione, ho assimilato il 6000 al 5000, errore imperdonabile.Citazione:
Originariamente scritto da Marco75
Ho visto 3 o 4 volte il 5000 (una di queste allo shoot out e mi era sembrato il peggiore del lotto).
Il 30 dovrei vedere il 6000 (ma ancora non sono sicuro dia farmi 300 km) e ti saprò dire se, per il mio modo di vedere, ha mantenuto le stesse qualità del 5000 o si è evoluto.
In realtà non volevo evidenziare il tuo entusiasmo (legittimo) per ciò che hai comprato... quello che volevo dire nella mia infelice frase che hai quotato, è che probabilmente il tipo di immagine che tu prediligi, ben evidenziato dalla tua preferenza per la seconda immagine da te allegata, onestamente per me inguardabile, è molto lontano da cio che piace a me ;)
sono anch'io allineato con i tuoi gusti.Citazione:
Originariamente scritto da maurocip
Se dovessi vederla sul mio schermo, comincerei subito a smanettare sulle regolazioni.
Io sono del giudizio che l' impianto debba essere in grado di rappresentare tutti i dettagli possibili che sono contenuti nella pellicola (ma anche il filmato digitale) originale per il cinema secondo le volontà e scelte artistiche del direttore della fotografia concordate con il regista.
Questo significa che l' impianto dalla normale distanza di visione dovrebbe avere la possibilità di rappresentare immagini iperdefinite senza però introdurre artefatti quali in ringing tipico delle unsharpen mask (ricordo comunque che c' erano trattamenti chimici che esaltavano l' effetto bordo anche con le pellicole in B/N con gli stessi artefatti introducibili dall' uso smodato del comando nitidezza).
Se poi il direttore della fotografia vuole immagini flou... queste verranno fuori da sole... ma l' impianto dovrebbe riuscire a tirare fuori tutti i dettagli possibili dal sistema.
Non vorrei essere frainteso io preferisco una immagine leggermente flou alla stessa con dettagli forzosamente tirati fuori con i filtri di enfatizzazione della nitidezza (che creano artefatti).
Mi regolo quindi in questi temini, dalla distanza di visione normale alzo la nitidezza fino al massimo livello in cui non cominci (anche pochissimo) a venire fuori il ringhing che non deve assolutamente esserci.
Quello che dovrebbe entrare nella zucca di chi realizza i DVD-HD DVD/BRD e che le modalità di trasferimento da pellicola al supporto finale per la distribuzione HOME dovrebbe esserci sempre presente almeno il direttore della fotografia che deve mettere l' ultima parola.
@Maurocip
No dirmi che i colori della Velvia erano poi così naturali :D i verdi e i rossi erano decisamente sparati... (non a caso si parlava spesso di verdi Velvia) e la pellicola era anche un po troppo contrastata (e direi anche con una sensibilità che non era proporio di 50 ISO forse direi meglio 32/40) .. se sbagliavi di un minimo l' esposizione sotto le ombre si chiudevano immediatamente ho degli scatti fatti a 3000 mt in una bellissima giornata di agosto con il polarizzatore dove il cielo diventava quasi nero...
Come dettaglio eccezionale, a patto che ci fosse un minimo di velo sul sole. Come fedeltà vera e propria in esterni ... meglio le PROVIA 100F :D ..
Per tornare in topic prima che arrivi Obi con la reflex e mi faccia fare la fine che ha fatto il mio avatar in SW EP1 :D che le scelte artistiche del film vanno salvaguardate anche se sono errate. il supporto non dovrà contenere di suo enfasi di colore e nitidezza che non sono volute da chi ha pensato il film, io a casa mia mi regolo cercando di rispettare questa regola e se il film è flou e desaturato al cinema (vedi Salvate il soldato Ryan ) come sul supporto che vado a riprodurre non cerco di recuperare una immagine accattivante ma FALSA sparando la nitidezza e la saturazione a palla, così come non cerco di spianare la grana se voluta per ragioni artistiche con i filtri di riduzione del rumore (sono in grado di capire quando un regista vuole le immagini granulose).
Fabio... ma anche delpifabio
Interessante discussione. Io sono del parere che la finalità dell'home theater sia quella di avvicinarsi il più possibile, a casa propria , alle condizioni di visione della pellicola cinematografica in una moderna sala di proiezione, nella quale la qualità delle attrezzature sia a livelli di riferimento. L'HD è a mio avviso soltanto la più aggiornata modalità di visualizzazione dei supporti digitali disponibile oggi per l'ambiente domestico e dovrebbe essere finalizzata comunque al raggiungimento di una visione "da cinematografo". Immaginate di essere invitati alla prima di un nuovo film in una sala cinematografica di assoluto livello. Io non credo che passereste due ore a giudicare se le immagini sono più o meno "sharp", se il contrasto è adeguato e se la luminosità è sufficiente. Ciò che vedete è ciò che il regista vuole farvi vedere. Il dettaglio, i colori, la luce sono quelli che il regista ha scelto. Passereste due ore attenti soprattutto alla trama del film ( spero ). Cosa cambia a casa propria per far nascere la pretesa di ottenere una iperdefinizione senza modelli di riferimento, con immagini taglienti che non si vedono mai , e ripeto mai , in una sala cinematografica ? Il cinema non è il desktop di windows , o un programma CAD , o un videogioco. Il cinema è il cinema.
Tanta gente , appassionata di HiFi e condizionata da ciò che talvolta viene scritto sulle riviste specializzate , ha per anni rincorso chimere nell'ascolto della musica con il proprio impianto domestico (la "tridimensionalita" esasperata dell'immagine musicale con lo stacco netto tra i vari piani orchestrali, il respiro del quarto violoncellista di fila, lo scricchiolio della suola delle scarpe del direttore d'orchestra, i 20 Hz della grancassa , il rumore delle meccaniche del clarinetto , ecc. ). Poi , finalmente, per la prima volta ha assistito ad un concerto , magari alla Scala, ed ha scoperto con grande meraviglia che sentiva.....molto peggio di come sentiva a casa , sentiva molte meno cose di ciò che il proprio impianto faceva apprezzare. In conclusione, a mio modesto avviso, non ci si dovrebbe affannare tanto per ricreare a casa propria un cinema che non esiste.
Buona notte a tutti.
E' interessante notare che queste discussioni sono molto più popolari oggi perchè, grazie ai supporti HD, si nota molto di più la differenza tra un film e l'altro, a livello di fotografia.
E' chiaro che in SD il tutto si sfuma molto di più, ma in HD possiamo notare meglio (meglio anche rispetto al cinema, visto che abbiamo un riferimento fisso, mentre magari al cinema non andiamo sempre nello stesso posto, o magari hanno cambiato le macchine e non lo sappiamo), le differenti scelte fatte da registi e direttori della fotografia. E in certi casi le critichiamo anche, magari prendendosela con il supporto, che invece dovrebbe essere per quanto possible "neutrale", cioè non aggiungere nulla e, possibilmente, non togliere nulla dell'originale.
Ad esempio, a me non è piaciuta la fotografia di "War of the Worlds" di Spielberg, perchè secondo *me* la grana così grossa ci azzecca poco con un film di quel tipo (avrei preferito uno stile alla Michael Bay), ma non per questo mi andrebbe bene comunque una versione in DVD o in qualsiasi formato HD che rimuovesse la grana!
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Come ho sempre scritto, e come mi sgolo da tempo, gli impianti, sia Audio che Video devono essere TARATI STRUMENTALMENTE al fine di garantire la restituzione corretta, proporzionata e lineare della banda sia a livello di frequenze che di colorimetria. Tutto questo è per di più propedeutico all'educazione dell'occhio e dell'orecchio ad un riferimento strumentale dando per scontato, comunque, che tali rilievi vengano fatti ad arte da persone capaci e competenti.
Nella maggior parte dei casi, dopo una taratura, specie se si hanno "abitudini" fuori standard, il risultato può anche per certi aspetti piacere meno, ed è li che parte la "rieducazione" al riferimento e ci si comincia pano piano ad educare a qualcosa di equilibrato e corretto ;)
Solo così si ha la certezza che sulla propria catena e nel proprio ambiente quello che si sta riproducendo è quello che sta sul supporto .... qualunque esso sia :cool:
Il raggiungimento di tale setup non è semplice .... e quello che ho descritto è una teoria metodologica di approccio al problema.
Man mano che si va avanti ci si accorge che comunque entrano in ballo fattori oggettivi e soggettivi con cui bene o male concordare una mediazione quanto più vicina possibile al modello ;)
In ogni caso, dopo essersi abituati al riferimento è impossibile tornare indietro e ci si lascia sfuggire la famosa frase "Ma come ho fatto fino ad ora ...." :D .... provare x credere :cool:
Sono perfettamente daccordo... anzi di più :D :D adesso Girmi mi cazzierà... :D ... sulla temperatura cromatica... io la desidererei per i VPR sempre a 6.500 °K anche se poi vado a perdere in contrasto...Citazione:
Originariamente scritto da Highlander
Questo perché le lampade da proiezione al cinema... hanno questa temperatura cromatica... per i display sono meno delicato perché tendenzialmente sono più luminosi di un VPR.
Sarò un estremista ma occupandomi di illuminotecnica Mr. Kruithof ( cercate il relativo diagramma :read: ) mi insegna che a minori valori di illuminamento deve corrispondere una temperatura cromatica inferiore; pena una percezione dei colori falsata; il diagramma non è valido in assoluto ma il meccanismo psicovisuale che c' è dietro è assolutamente verificato...
Per il resto tutti daccordo meno ci mette di extra l' impianto ... meglio è (e questo vuole dire nessuna enfatizzazione ma resa assolutamente lineare e possibilmente neutra.... quindi tutto meno che yankee :D ).
Ciao
Sono anche io per la nitidezza quando parlo di immagine naturale, ma ovviamente nei film l'immagine non deve essere una presa diretta del set, sarebbe come bypassare il lavoro di fotografia.
L'hd ha effettivamente portato alcune esagerazioni, tra cui l'odiosa mania del rumore video "artistico" e la saturazione esagerata.
Come ha già detto qualcuno,a casa sarebbe bene replicare la fotografia della pellicola, ma sarebbe anche bene girare con una fotografia meno "caciarona"
Ciao!
Vado controcorrente :DCitazione:
Originariamente scritto da Highlander
Ma così non rischiamo di uniformare le percezioni umane ???
Che ben si sà, sono diverse da individuo ad individuo ??
Poi, ad alterare le nostre percezioni ci vuole davvero poco, basta essere stanchi, stressati o essere controllati da emozioni forti. Ad esempio, quando uno si arrabbia, non è oggettivo e si dice che “non ragiona”.
Quindi sbagliare è umano ma ci sono tre strade che possiamo prendere (sono generalizzate):
1) Credere alle nostre percezioni e non voler sentire niente da nessuno.
2) Credere solo alle percezioni di tutti gli altri.
3) Tenerci pronti a cambiare non fidandoci ciecamente né delle nostre percezioni, né di quelle degli altri, ma cercando di ottenere più informazioni possibile.
Se tengo buona la terza però......... non sarò mai soddisfatto :eek: :eek:
Scusate se sono finito forse un pò OT. :rolleyes:
ciao :cool:
Ps ... per restare IN :D vi dico che Non ho preferenze.... dipende tutto da ciò che stò guardando ;)
Giancarlo ... non rischiamo nulla ! anzi ...
Le percezioni rimarranno comunque sempre soggettive. A parità di impianto/installazione/taratura ognuno ne ricaverà sempre percezioni diverse rispetto ad altri individui .. ;)
Quello che conta, però, è che la base sia corretta, lineare e omogenea strumentalmente in modo di avere un riferimento Certo :cool:
Poi... voglio dire... esistono pure i daltonici ... ma non per questo vado a correggere il vpr per far vedere i colori giusti a chi per natura li inverte .. :rolleyes:
Ciao ;)
beh, direi la velvia famosa per i verdi saturi (un po' troppo? :D ) non per i rossi... Sui rossi la kodachrome era imbattibile....Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
Comunque con le Fuji (velvia o provia, non ha importanza) e un buon parco obiettivi, la definizione c'è (c'era :cry: ) tutta ed era fantastico scoprire particolari, senza dover sparare sharpness (ed artefatti) come vedo in molte immagini digitali (fotografiche ma anche da VPR) ;) .
Mauro il 5000 che hai visto a Roma allo shoot out era tarato malissimo, anche a me non è piaciuto per niente, il 6000 ti posso garantire che è un ottimo proiettore, se passi per Roma sei invitatoCitazione:
Originariamente scritto da maurocip
ciao Pasquale
Molto volentieri ;)Citazione:
Originariamente scritto da pax
ma non credo di riuscire prima di gennaio...
purtroppo DEVO scegliere entro il 20 dicembre e spero di vedere il 6000 questo venerdì...
Poi dovrò prendere una decisione....
resta comunque che se posso un salto da te lo faccio volentieri :)
io credo, a mio modesto e ignorante parere, che uno, che ha una passione che principalmente deve restituire gioia e piacere, deve si seguire dei riferimenti, ma tutto ha un limite dettato da se stesso.
Mi spiego, io adoro il cinema e il mio sogno è un home theater definitivo. Però per prima cosa voglio godermi il film, se devo passare la vita a tarare e modificare, smetto subito e torno al mivar. Credo che tutti abbiate + o - ragione e per quelli come me che si sono appena affacciati al mondo dell'alta fedeltà siete un riferimento, però alla fine, se uno è felice di vedere per esempio matrix virato seppia, perchè per lui è il massimo della libidine, che lo faccia, liberissimo di godersi la sua personale interpretazione di una passione che in primis deve appagare se stessi.