ciao
rispolvero la discussione.
ho preso " i figli di hurin" altra opera di tolkien completata dal figlio che ha raccolto il materiale del padre per spiegarci ancora meglio l'origine di tutto
appena iniziato...vi terrò informati.
ciao
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ciao
rispolvero la discussione.
ho preso " i figli di hurin" altra opera di tolkien completata dal figlio che ha raccolto il materiale del padre per spiegarci ancora meglio l'origine di tutto
appena iniziato...vi terrò informati.
ciao
Preso anche io; credo lo comincerò nei prossimi giorni, ci si aggiorna.
In merito alla discussione, dopo aver quotato in pieno chi considera il Silmarillion una coltellata (sicuramente una grande opera di costruzione di un mondo fantastico, delle sue lingue e della sua mitologia, ma parlando da lettore... una vera mazzata!), vi suggerisco la "Saga di Deverry" di Katharine Kerr (Editrice Nord) ormai giunta al dodicesimo/tredicesimo capitolo (ho perso il conto...): ben costruita e piacevole da leggere.
Io non loderò mai abbastanza l'immensa saga di George R. R. Martin...sono arrivato al settimo libro (l'ultimo che avevo trovato in edizione economica), dopo aver letto i primi 6 uno dietro l'altro a ritmi da "crisi d'astinenza da lettura"! :D
Di fantasy finora ha poco (è un mondo dove la magia e le creature incantate sono meno pressoché estinti, anche se man mano che procede la saga qualcosa inizia a far capolino) e le scene d'azione sono piuttosto sporadiche, ma IMHO è scritto davvero bene, con una splendida caratterizzazione dei personaggi e dei dialoghi memorabili. Per non parlare dello svolgimento della storia, che non è mai banale e scontata. E, soprattutto, è realistico e "non perdona", pur non scadendo mai nella "tragedia ad effetto"...se Martin avesse scritto il Signore degli Anelli, Frodo non sarebbe mai arrivato vivo a Mordor! :D
IMHO da non perdere, consigliatissimo! Leggetevi almeno il primo libro, sono sicuro che molti di voi rimarranno intrappolati nella rete narrativa di Martin come è successo a me! :D
Dopo i vostri caldi consigli, nel giro di 2 mesi mi sono letto i primi 4 libri della saga del "Ghiaccio e del Fuoco"... posso ora, a ragione, fare qualche paragone con il mondo Tolkieniano. Come giustamente dice il buon Duke Fleed di fantasy c'è poco, anche se i continui richiami ad un passato di magia e creature fantastiche non mancano mai. Lo sfondo è sul modello di un medioevo europeo crudo e violento dove si intrecciano le vicende di un'infinità di personaggi, alcuni riusciti altri meno IMHO, le cui vite si snodano tra guerre, alleanze, assassinii, e via dicendo.Citazione:
Originariamente scritto da Duke Fleed
Tento di spiegare, perchè, nonostante la voglia di vedere "come va a finire" non manchi, la saga finora non mi abbia particolarmente entusiasmato...
- Secondo me è molto penalizzata, come già fatto notare da qualcuno, dalla traduzione italiana, che appiattisce non poco la narrazione e toglie poesia alle descrizioni delle lande dei "Sette Regni", non prive del loro intrinseco fascino.
- La componente fantasy pura, come già detto viene fatta percepire continuamente, ma pure continuamente mortificata, alemno fino alla nascita dei "cuccioli" ;)
- Manca totalmente il fascino Tolkieniano dell'Avventura, inteso come il Viaggio verso l'ignoto di Frodo & C. alla volta di Mordor... il piacere puro del romanzo di formazione per capirci, dove il lettore viene preso per mano dal protagonista e lo segue partecipando con lui delle sue avventure. Nella saga di Martin si susseguono tutta una serie di eventi scatenati, sembra, più per casualità che per un disegno complessivo, in cui rientrano le sorti di tutte le genti.
- Anche le descrizioni delle battaglie non sono paragonabili a quelle del SDA, il phatos e la suspense di Tolkien qui vengono IMHO sostituite da dosi di "gore" a volte eccessive.
- Nonostante la descrizione della natura e del "wilderness" sia varia, ricca di dettagli e particolareggiata a mio avviso non raggiunge le vette poetiche di Tolkien, ma qui firse, ripeto è la traduzione a penalizzare.
Ripeto, di fantasy c'è poco a mio avviso. E' una piacevole saga con personaggi che conquistano, più per i loro lati negativi, che per quelli positivi; c'è la voglia di andare avanti.... ma lo zio Tolkien rimane IMHO inarrivabile.
Ora voglio provare con Terry Brooks e Shannara.... ;)
Bye
Terry Brooks è sicuramente piacevole da leggere, ma imho è un po' troppo "infantile" (passatemi il termine); sicuramente non è neanche lontanamente paragonabile a Tolkien, ma tutto sommato gli preferisco anche Paolini, benchè i due libri di Eragon sappiano un po' di già visto.
il 4 novembre è uscito "Il Dominio della regina" in edizione Oscar Mondadori, se vai sul sito della feltrinelli risulta...Citazione:
Originariamente scritto da Duke Fleed
Grazie, me lo son preso oggi, anche perché ieri sera ho finito il settimo libro ed ero già in crisi di astinenza...micidiale, sta saga!!! :D
Consiglio a tutti la trilogia delle cronache di "Thomas Covenant, l'incredulo" di Stephen R. Donaldson, mi pare recentemente ristampate da Fanucci.
Mi sento anche di consigliare l'intera saga di "Eymerich l'inquisitore" di Valerio Evangelisti. Anche se non è un fantasy puro, ne conserva alcune caratteristiche che lo rendono un prodotto unico della letteratura di genere.
Terminata la lettura, posto le mie impressioni:
1. nonostante inizialmente incompleto e la pubblicazione postuma è assolutamente Tolkien, nel bene e nel male;
-nel bene: descrizioni come sempre accuratissime di luoghi e personaggi, e atmosfera assolutamente credibile ed adeguata alla narrazione (forse un po' troppo cupa); la trama è un buon mix tra i "mattoni" stile Silmarillion e i racconti più "infantili" come "Il cacciatore di draghi";
-nel male: descrizioni come sempre accuratissime di luoghi e personaggi... in alcuni casi si è talmente sommersi di dettagli che si fa fatica a cogliere l'intera scena, il che è secondo me uno dei più grossi limiti di Tolkien come scrittore (cosa che infatti non è mai stato);
2. un certo senso di "soffocamento", geograficamente parlando, rispetto agli spazi dello Hobbit o del Signore degli anelli: sembra quasi il tutto si svolga in una piccola cittadina circondata da mura, con il racconto che non riesce mai a prendere il volo dando realmente l'idea di essere nella Terra di Mezzo;
3. la trama è un po' povera e fine a se stessa: nulla aggiunge e nulla toglie alla saga Tolkeniana e, nonostante pagine e pagine di introduzione, si fa fatica a collocare temporalmente gli avvenimenti narrati;
4. per gli aficionados resta comunque un must; per chi deve ancora imparare a conoscere Tolkien, mille volte meglio scegliere altro.
Ciao
Dopo aver letto questo questo topic ho deciso di gettarmi a capofitto nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Vi farò sapere quanto prima le mie impressioni.
scusate, ma Turtedove con il ciclo della Legione
è da considerarsi Fantasy?
Guido
Interessante questo thread.
Anche io sono un Tolkeniano incallito e amante del Fantasy ben prima della "commercializzazione"(passatemi il termine) del Signore degli Anelli ad opera del film(che comunque non mi e' dispiaciuto, anzi...).
Di Tolkien ho letto +/- tutto, anche se e' tempo che non rispolvero letture fantasy.
Anche la saga di Shannara ritengo non sia male, anche se manca, come giustamente detto anche qui piu' volte, dello spessore dei racconti tolkeniani.
Vorrei chiedere a chi ha letto "i figli di Hurin" (che ho visto recentemente da un feltrinelli international, ma non ho avuto tempo di sfogliare), se aggiunge qualcosa ai precedenti racconti di Tolkien o meglio se ha racconti inediti.
Insomma avendo letto tutti i racconti incompiuti, perduti e ritrovati, troverei qualcosa di nuovo nel nuovo libro?
Ps Consiglio spassionatamante(anche se probabilmente e' scontato) a chi ha una buona padronanza dell'inglese di leggere le versioni originali.
Io lessi diverse volte in italiano LOTR e (ai bei tempi quando avevo tanto tempo a disposizione) per prova lessi in sequenza la versione italiana e inglese nel giro di poche settimane....e, nonostante la traduzione sia ben fatta, purtroppo alcuni nomi e parole tradotti letteralmente in italiano perdono molto della musicalita' e poesia che hanno in inglese.
E oltretutto, nonostante la lingua italiana abbia sfumature e una quantita' di termini invidiata da molte lingue estere e (nonostante) l'inglese sia spesso vista come una lingua piuttosto piatta....si scopre leggendo queste opere quanto l'inglese possa essere altrettanto musicale e piacevole.
Ho letto i primi 3 libri di Therry Brooks Shannara, mi sono piaciuti moltissimo, Le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi è anche consigliabile? Ho comprato la trilogia e mi è venuto un dubbio...
Grazie
Ciao
Le cronache del mondo emerso è accettabile, a tratti ti prende anche, ma non ai livelli del ciclo di shannara.
Le guerre del mondo emerso lo trovo orribile, ho letto il primo libro e a parte che manca quasi completamente la caratteristica fantasy è molto molto noioso. Ho comprato tutti e tre i volumi ma non credo che li leggerò mai.
Della Troisi ho letto poche pagine per poi lasciare il libro sugli scaffali...già da pochi paragrafi si evince che è scritto e pensato per un pubblico di adolescenti (non so se la cosa sia intenzionale o meno, ma il risultato finale è quello), con una qualità che per i miei standard è scarsa...francamente non so come abbia potuto finire per essere pubblicato da Mondadori...mah...evidentemente c'è una larga fetta di pubblico a cui piace, ma io ho letto (e voglio leggere) di meglio e pretendo storie più mature.
Un mio amico (anche lui appassionato di fantasy e piuttosto esigente) ha letto la prima trilogia della Troisi e mi ha detto che secondo lui è davvero da evitare.
Ma d'altra parte a me non è piaciuto nemmeno Shannara (anche se mi hanno detto che il secondo libro è migliore...solo che non so se avrò "il coraggio" di prenderlo in mano! :rolleyes: ) e trovo il Signore degli Anelli un pacco, quindi fate un po' voi... :D