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Citazione:
Poi c'è quello che ha assunto una persona che si dimostra incapace o che non sa assolutamente cosa vuole dire serietà e professionalità (e magari fa i suoi 47 giorni di malattia all'anno in cui era ...poco malata) e se la deve portare - a libro paga - fino alla pensione....
Quando la giusta causa potrebbe avere senso se lo Stato funzionasse a dovere.
Io sono per i licenziamenti "liberi" perchè chi è bravo possa andare avanti e chi non se lo meriti possa restare a casa. Ovviamente anche il datore di lavoro deve pagare in modo "forte" ogni tentativo di sopruso. Non si può avere libertà senza rispetto.
Mi fanno ridere, per non piangere, i sindacati che fanno sciopero all'Alitalia perchè non vogliono i licenziamenti: ma se non ci sono passeggeri che ci stanno a fare tutti quei dipendenti? Forse se i dipendenti fossero stati bravi anche l'Alitalia sarebbe andata bene e non ci sarebbe stato bisogno di licenziamenti ma l'Alitalia è andata male e quindi si deve licenziare. La colpa può essere anche di chi ha gestito l'Alitalia ma in ogni caso un lavoratore "inutile" è da lasciare a casa (inclusi i manager). Tanto ci sarà bisogno di volare e qualcuno ci farà volare e questo qualcuno avrà bisogno di dipendenti.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da chiaro_scuro
Quando la giusta..... di dipendenti.
Ciao.
Quoto in toto!
Francesco
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Vorrei dire la mia:sono commerciante,ho diverse attivita' e per quanto riguarda l'evasione non riesco a capire perche' la persona comune se la prende sempre e comunque con la mia categoria:io ad esempio lavoro soltanto con ditte molto importanti(firme),di conseguenza la merce e' interamente fatturata,e sempre di conseguenza,gli scontrini vanno battuti dal primo all'ultimo,dunque evasione zero!(pago un mare di euro annui tra tasse e iva,e la cosa non mi fa ovviamente piacere).Bisogna rendersi conto che la VERA evasione e' quella causata da una certa tipologia di professionisti,quelli che forniscono prestazioni senza lasciar prove e tracce.Esempi? Ristoratori e baristi(gli alimenti entrano nei ristoranti e nei bar spesso e volentieri in nero,non ci sono prove materiali,guai a chiedere scontrini o ricevute fiscali...ho letto che un caffe',al costo,viene 6 o 7 centesimi...fate un po' il conto!).Vogliamo parlare poi di avvocati o dentisti?300 euro per un parere legale di 10 minuti?Ricevute naturalmente manco a parlarne,il mio dentista,invece,propone tariffe differenziate a seconda di richiesta di ricevuta o meno,a me risulta invece che la ricevuta sia obbligatoria,e che i preventivi vadano fatti IVA compresa...e si potrebbe andare avanti,eccome,percio' basta con queste generalizzazioni sui commercianti,per favore,c'e' molto,ma molto di peggio...
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Se parli con un commercialista o un avvocato diranno quello che hai detto tu ma rivolto verso di te :(
Io direi che il modo migliore sarebbe che tutti, dipendenti inclusi, possano scaricarsi le fatture in modo che abbiano "convenienza" a farsi fare la fattura. Solo che ha detto Padoa Schioppa che così non va bene perchè si tassa il risparmio ma nessun giornalista gli ha fatto notare che è meglio (direi giusto) tassare il risparmio piuttosto che il "pane" quotidiano......
Ciao.
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Originariamente scritto da fdistasio
Io invece mi scandalizzo: parliamo di oltre il 12%...e che facciamo,raddoppiamo i contributi in 10 anni? E con quale contropartita?
Ma soprattutto,ai dipendenti sono stati aumentati i contributi?
AI lavoratori autonomi di sicuro.
Sui redditti di quest'anno io pagherò il 23,50% (ventitrevirgolacinquantapercento) :eek: :eek: :eek:
Su quelli 2006 pago il 18,20%. Un aumento del 5,30%.
Come vedi, se tu ti scandalizzi io cosa dovrei dire?
La cosa più assurda è che il contributo INPS va pagato dal datore di lavoro o dal committente.
I dipendenti che ho letto lamentarsi qui dei contributi INPS, come se fossero loro a pagarli, sappino che sono i loro datori a pagarli e se ci sono aumenti nella contribuzione INPS, questa ricade interamente sul datore e non erode minimamente la loro busta paga.
Al contrario i professionisti, gli imprenditori, i lavoratori autonomi se lo pagano di tasca loro ed al committente spetta solo un piccolo contributo.
Quindi un aumento nella contribuzione INPS significa una reale erosione del reddito netto.
Faccio l'esempio del mio caso, che rappresenta la situazione di ca. 4 milioni di lavoratori.
Quando è stata introdotto l'obbligo del cotributo INPS, l'aliquota da versare era del 10% sul reddito netto a fronte di un rimborso a carico del committente del 4% (che ricadeva sull'intero fatturato quindi).
Ora l'aliquota è salita al 23,50% ma la percentuale a carico del committente è sempre del 4%.
Io, dopo oltre 20 anni di lavoro, non posso comunque lamentarmi dato che posso permetteremi di fatturare delle cifre di un certo tipo anche grazie all'esperienza che mi viene riconosciuta.
Ma per un giovane che si affacciasse ora alla mia o altra professione, la situazione è molto più dura di quanto non lo fosse per me vent'anni fa.
Ciao.
[edit] p.s.: se faccio un calcolo di tutto quello che pago di tasse e contributi vari, fra INPS, IRPEF, IRAP, tasse varie accantonamenti previdenziali ed assicurativi e non ultimo il costo del commercialista che fa i conti, la percentuale è di circa il 65%. :(
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Vorrei quotare interamente il messaggio di Girmi però non posso farlo visto che è vietato dal regolamento...
Comunque spero che serva per chi è ancora convinto che i dipendenti pagano più tasse o inps delle altre categorie: prima di sentenziare informatevi,parliamo di cifre (come ha fatto giustamente Girmi) e non di quello che vi hanno detto così possiamo ragionare su qualcosa di concreto
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Originariamente scritto da Francesco SP
Giusto per curiosità: hai chiaro in mente che la tua aliquota è del 24% mentre un "commerciante" quando ha pagato "quasi il 20%" (come dici tu) ha coperto solo poco più di un terzo di quanto deve versare allo Stato?
Francesco
Guarda che lukpeta intendeva solo le tasse previdenziali e non tutte le tasse trattenute dalla busta paga, che nel mio caso sono:
Inpdap a carico dello stato = 24,20
Inpdap a carico dip = 8,80
Irap = 8,5
Contr. Prev.le carico stato = 7,10
Contr. Prev.le carico dip = 2,50
F.C.= 0,35
Varie = 2,0
IRPEF = 33
per un totale di 86,45% sulle mie competenze, ben lontato dal 52% dichiarato da kaljeppo.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
...se faccio un calcolo di tutto quello che pago di tasse e contributi vari, fra INPS, IRPEF, IRAP, tasse varie accantonamenti previdenziali ed assicurativi e non ultimo il costo del commercialista che fa i conti, la percentuale è di circa il 65%. :(
Mi hai tolto la frase dalla tastiera...
Giusto ieri stavo riflettendo con il commercialista se non valga la pena chiudere la società, visto che, tra importo totale del prelievo fiscale, spese fisse obbligatorie e aumento della non detraibilità di altre spese fisse, ormai si supera un limite "umano". Un trend iniziato più di dieci anni fa e ormai incancrenito.
Lavorare tanto senza riuscire MAI ad accantonare un euro comincia ad essere indecente. :rolleyes:
P.S.: lunedì sera chiedo lumi a Gordon sul possibile trasferimento all'estero di baracca e burattini.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
La cosa più assurda è che il contributo INPS va pagato dal datore di lavoro o dal committente.
I dipendenti che ho letto lamentarsi qui dei contributi INPS, come se fossero loro a pagarli, sappino che sono i loro datori a pagarli e se ci sono aumenti nella contribuzione INPS, questa ricade interamente sul datore e non erode minimamente la loro busta paga.
Si ma se non ci fosse il bisogno di versarle all'inps, quell'importo sarebbe dato in busta paga in modo che il dipendente le versasse come contributi a chi vuole lui, e se non vuole la pensione se li potrebbe spendere come vuole.
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Originariamente scritto da ginogino
IRPEF = 33
Allora sarai contento di sapere che le aliquote IRPEF per i redditi 2007 sono:
27% < 28.000
38% > 28.000
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da ginogino
... quell'importo sarebbe dato in busta paga in modo che il dipendente le versasse come contributi a chi vuole lui, e se non vuole la pensione se li potrebbe spendere come vuole.
Per come ragionano i nostri governanti da decenni, non credo che l'importo sarebbe lo stesso.
Troppo bello sarebbe, non credi?
Ci sarebbero altri modi per farli "scontare" in altro modo.
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Citazione:
Originariamente scritto da ginogino
…in modo che il dipendente le versasse come contributi a chi vuole lui, e se non vuole la pensione se li potrebbe spendere come vuole.
E in quanti pensi lo farebbero?
Io credo lo 0,1%, col risultato di una massa di anziani senza nenche il becco di un quattrino il cui sostentamento ricadrebbe comunque sulla spesa pubblica.
Ricordi Esopo?
Siamo tutti cicale.
Io credo che se qualcuno ci obbliga a fare le formiche non sia un male,anzi.
Il problema casomai sono le differenze fra un formicaio e l'altro.
Ciao.
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Originariamente scritto da ginogino
per un totale di 86,45% sulle mie competenze,
Riguardando le percentuali il totale non può essere questo.
La base imponibile cambia da imposta a imposta per effetto della deducibilità.
Non sono un commercialista e non so dirti voce per voce quali siano gli imponibili, ma so che ai fini IRPEF l'imponibile è al netto della contribuzione previdenziale.
Quindi non puoi semplicemente sommare le varie aliquote.
Un'altra cosa. Se sei un dipendente perché paghi l'IRAP?
E perchè l'8,50%? Mi sembra che al massimo arrivi al 5,25% per le grosse imprese, a seconda della regione.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Riguardando le percentuali il totale non può essere questo.
La base imponibile cambia da imposta a imposta per effetto della deducibilità.
In effetti è stato un calcolo fatto in maniera troppo semplicistica, un calcolo corretto è che su 1000 euro di competenze le ritenute previdenziali e assistenziali a carico dello stato sono di euro 415,75 quindi i 1000 euro di partenza andrebbero maggiorati di 1.415,75 totale spettante comprese i contributi, su questa somma i contributi sono i già detti 415,75 più i contributi a mio carico che sono euro 144,25 per un totale di euro 560,00 e con una semplice proporzione i contributi previdenziali pagati in totale sono il 39,56% sul totale, dalla differenza tra il totale lordo meno i contributi si ottiene l'imponibile IRPEF a cui vanno applicati i scaglioni di reddito, il 33% è la mia aliquota massima applicata.
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Un'altra cosa. Se sei un dipendente perché paghi l'IRAP?
E perchè l'8,50%? Mi sembra che al massimo arrivi al 5,25% per le grosse imprese, a seconda della regione.
Ciao.
L'IRAP per noi dipendenti è la ritenuta che ha sostituito S.S.N. e per noi è del 8.5 a carico dello stato.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
E in quanti pensi lo farebbero? ....
Purtroppo credo ben pochi, è appunto per questo che oltre ai contributi il datore di lavoro versa anche IRPEF.