Citazione:
N. D'Agostino ha scritto:
Mi sembra che la discussione si faccia sempre piu' interessante. Credo pero' che ognuno di noi debba fare un piccolo passo indietro. Mi spiego meglio. Il costruttore fa il costruttore, il progettista fa il proggettista e cosi' via fino ad arrivare al'ultimo della catena: l'utente finale. Ora pero' quest'ultimo deve avere ben chiaro che per ideare realizzare un qualsiasi prodotto si deve far ricorso a tanti anni di studio ed esperienza specifica al fine di garantire la qualità del prodotto finale. Molti ingegneri e altri tecnici presenti in questo forum ne sanno qualche cosa. Ora schierarsi dalla parte degli ascoltoni o dei misuroni e' semplicemente sbagliato e vi spiego (mio parere, ma credo condiviso da tutti i realizzatori di qualsiasi diffusore presente sul mercato (anche autocostruttori)il perche'. Il team che ha realizzato il prodotto (in questo caso B&W) e' composto da molte persone e ognuno ha un compito specifico che va dalla progettazione computer aided fino alla sala di ascolto. Nessuno e dico nessuno si sognerebbe di affermare che basta questa area o quest'altra per realizzare un prodotto eccellente. Tutti coloro che ci sono passati, o che hanno un minimo di dimestichezza con il settore, conoscono le miriade di modifiche che si devono realizzare quando si e' in fase realizzativa. Ogni piccolo elemento viene vagliato per il risultato finale. Per quanto riguarda le misure poi, un altro elemento deve essere tenuto in considerazione, purtroppo e dico purtroppo, sono veramente poche le case costruttrici di diffusori che possono contare su un team tecnico e su risorse in grado di rispondere a 360 gradi su qualsiasi problematica di progettazione e realizzazione. Basta infatti aprire un qualsiasi diffusore per rendersene conto, altoparlanti di tizio, cavi di caio, filtro di sempronio e cosi' via. Non per tornare su GPM ma di persone come lui al mondo ce ne sono veramente poche, diciamo che si riescono a contare con le mani. Questo significa che molte realta' utilizzano la sezione tecnologica come accessoria e non come parte integrante della struttura complessiva dell'azienda, naturalmente cio' non significa che i prodotti siano di qualità scadente, pero' il piu' delle volte sono facilmente identificabili sia in sala di ascolto che in lab. Il lab non 'e poi quest'oggetto misterioso, forse molti voi non lo hanno mai visto, ma come parte integrate di questo c'e' anche la sala di ascolto! Le misure per definizione vengono definite sperimentali e quindi tendono a dimostrare quello che regola alcuni fenomeni fisici, ora c'e' mai qualcuno ( fra gli operatori) che ha affermato di aver capito tutto e che bastano solo le misure per capire la bontà di un diffusore? Se poi' qualcuno ha affermato il contrario mi dispiace di comunicargli che si sbaglia e che il laboratorio e' Fondamentale, basta farsi una passeggiatina ad Audio, discutere in questo caso con GPM e tornarsene a casa con un'idea diametralmente opposta. In laboratorio si studiano elementi che permettono, ad esempio l'ideazione e realizzaione di soluzione che offrono in sede di ascolto performance inaspettate e risolvono in maniera drammatica problemi legati all'ambiente. L'era dell'ascia e dei martello e quattro chiodi per realizzare un diffusore e' finita da tempo, non a caso alcune case per realizzare i prodotti utilizzano tecnologia di derivazione spaziale anch'esse non nate per sporogenesi. Il mio non e' un intervento polemico, ma credo che serva per delineare alcuni punti: laboratorio essenziale, ascolto essenziale. Non dobbiamo dimenticare poi un piccolo elemento: il cervello umano. Ne abbiamo due uguali ? No! Ed allora come pensiamo che le sensazioni provate da pinco ascoltando un diffusore siano le stesse provate da Caio? Evviva siamo arrivati al cuore del problema, il nostro hobby e' bello per questo, io la penso cosi' e tu la pensi' coli': pero' badate bene i dati oggettivi di lab sono li' e sono sempre pronti a dimostrare come vanno certe cose, statene certi ci si sbaglia veramente di rado!
Nicola sono d'accordo con te : non si puo' fare a meno delle misure e tantomeno dell'ascolto.