Originariamente scritto da rinorho
Ho riletto il mio post, Mamma mia! Così come è venuto sembrerebbe avere il senso che ha dato nordata.
Comunque, sicuramente quello dell'esempio del collegamento LNB/ricevitore sat non era inteso per riferirmi ad un segnale digitale poichè è risaputio che al quel segnale non è associata nessuan grandezza tipica delle digitali (frequenza di clock, ec, )
Infatti, una volta che LNB ha ridotto la frequenza dal campo delle microonde fino alle frequenza "trasportabile" via cavo, è compito del ricevitore estrarre il flusso digitale.
Però era un ottimo esempio riscontrabile nelle nostre abitazioni dove le distanze possono essere significative. In alternativa, sarebbe stato meglio un se avessi proposto di realizzare con il doppino telefonico 100 metri di cavo da utilizzare sulla S/PDIF, ma gli effetti non sarebbero stati così macroscopici. Non perchè il segnale è digitale , ma semplicemente per il numero di informazioni correlate al segnale audio/video rispetto a quello audio.
Avete ragione, mi sono molto espresso male, intendevo far comprendere solo l'importanza del cavo adeguato, così come deve avvenire anche per i segnali digitali, di qui l'accostamento con i cavi ottici utilizzati appunto, quando le distanze divengono importanti nelle trasmissioni digitali.
Non mi sarei mai sognato di scrivere che il segnale LNB/ricevitore è soggetto ad esempio a Retun Loss o a JITTER, tipici fenomeni dei segnali digitali.
Tuttavia, la banalizzazione dei segnali digitali e della loro trasmissione è un errore assai comune.
Infine, che sulle distanze "corte" sia da evitare la doppia conversione elettro-ottica è risaputo, ma non tanto per la distorsione riscontrabile, che se vogliamo altro non che una conseguenza... ma esclusivamente perchè la doppia conversione necessaria per la trasmissione (ele-opt opt-ele) introduce Jitter in tutte le sue componenti; tipico di tutte le trasmissioni digitali.
Ciao
Rino