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Citazione:
Originariamente scritto da rinorho
Esistono ancora contratti a tempo indeterminato?
L'82 % dei contratti di lavoro.
Quanto ai licenziamenti via SMS: per i numerosi lavativi (malattia a targhe alterne, graffi che causano infortuni prolungati, movimenti in stile bradipo), assunti a tempo indeterminato, sarebbe da prevedere il licenziamento via calcione nel sedere.
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Citazione:
Originariamente scritto da erick81
L'82 % dei contratti di lavoro.
Penso tu ti riferisca alla totalità dei contratti in essere, compresi dunque quelli attivati 20 o 25 anni orsono. Sui nuovi contratti credo che la percentuale di quelli a tempo indeterminato sia drammaticamente più bassa.
Ciao, Marcello.
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Citazione:
Originariamente scritto da erick81
L'82 % dei contratti di lavoro.
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Questa l'ho già sentita da un noto uomo politico... ma non mi pare sia così: i contratti a tempo ind. sono pochi al giorno d'oggi.
Molte invece sono le agenzie per il lavoro, tante quasi come le agenzie per i prestiti personali...a che cosa vi fà pensare questo?
Per quanto riguarda il comunicato via sms, non mi permetterei mai di comunicare via sms con l'azienda per cui lavoro e mi aspetterei che lo stesso facciano loro...
Poi sappiamo tutti che alcuni soggetti si meritrebbero un calcio nel sedere, ma quei soggetti purtroppo siedono sulle poltrone e non li mandi via nemmeno a cannonate.
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come dice giustamente Toro, oggi sono pochi i posti trasformati a tempo indeterminato.Prima dell'introduzione di questa estrema "flessibilita'" erano tanti.....
Posso capire(ma non accettare :mad: ) che si utilizzi molto nei call center perche' non e' richiesta una professionalita' elevata, ma una disponibilita' eccessiva(in tutti i sensi), ma le ditte che cambiano continuamente personale proprio non le capisco, ..tu' formi una persona per poi cambiarla con un'altra che devi formare ..e via dicendo?Mah...non so' se il gioco dei risparmi sulle spese personale vale la candela della scarsa competitivita' delle aziende nel mercato europeo e mondiale.:confused:
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Nell'esprimere una grossa solidarietà a erick81, rispondo anche
a excaliburciccio.
Se in particolare le medie aziende rinunciano ad avere gente più esperta
e preferiscono assumere con contratti precari, è perchè per loro (>15
dipendenti) il contratto a tempo indeterminato è una specie di
matrimonio, in cui separarsi dall'altra metà, può essere estremamente
difficile.
La resistenza a fare contratti a tempo indeterminato sta tutta là.
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Citazione:
Originariamente scritto da erick81
L'82 % dei contratti di lavoro.
Quanto ai licenziamenti via SMS: per i numerosi lavativi (malattia a targhe alterne, graffi che causano infortuni prolungati, movimenti in stile bradipo), assunti a tempo indeterminato, sarebbe da prevedere il licenziamento via calcione nel sedere.
Sei così lontano dal mondo del lavoro... che lo si capisce sia dalle percentuali che daie sia dalle cose che dici su quelli assunti a tempo indeterminato...
Dalle mie parti, negli ultimi 3 anni su 100 nuovi assunti, 90 sono a tempo determinato e dopo il secondo rinnovo... si sceglie un'altro!
Ciao
Rino
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Citazione:
Originariamente scritto da maliik
...alcuni soggetti si meritrebbero un calcio nel sedere, ma quei soggetti purtroppo siedono sulle poltrone e non li mandi via nemmeno a cannonate.
Sicuramente è così, ma moltissimi soggetti analoghi occupano normali posti da dipendente, da cui è altrettanto difficile schiodarli, specialmente se la ditta è di grandi dimensioni o è un impiego pubblico.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da rinorho
E siete competitivi?
Competitività e contratti a tempo determinato sono correlati?
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Citazione:
Originariamente scritto da rinorho
Sei così lontano dal mondo del lavoro... che lo si capisce sia dalle percentuali che daie sia dalle cose che dici su quelli assunti a tempo indeterminato...
Mi conforta sentire che, Nordata e Zaphod, di certo non due ventenni, non la pensano molto diversamente da me sul comportamento di parte dei lavoratori italiani.
Ad ogni modo:
- I lavoratori a tempo indeterminato sono oltre l'82% (dati Istat);
- I lavoratori a tempo indeterminato sono circa il 75 % (dati Confindustria);
http://www.lkv.it/articoli/05_06/rag..._sui_dati.html
I dati raccolti indicano una struttura occupazionale stabilmente ancorata ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato (oltre il 90 per cento dell'organico aziendale), che rappresentano la forma contrattuale di gran lunga prevalente.
Riguardo ai flussi di assunzione, su un totale di circa 50mila assunzioni effettuate, nel 50 per cento dei casi si tratta di contratti a tempo indeterminato, seguiti da quelli a tempo determinato (39 per cento), formazione-lavoro/inserimento (9 per cento) e apprendistato (2 per cento).
[...]
poco meno della meta' dei contratti a termine e' stata trasformata in contratti a tempo indeterminato nel corso dell'anno .
A casa mia 50 % + la metà di 50 %, fa 75 %.
Ti porto la mia esperienza: qualche mese fa ho deciso di andare a fare un'esperienza lavorativa fuori dall'azienda di famiglia. Assunto a tempo indeterminato. Rino, non occorrono 50 anni per essere Ingegnere e direttore di produzione.;)
Quanto al resto, a Caserta i fannulloni non ci sono?!? (smile)
In Lombardia, dove di lavoro ce n'è poco (1/3 delle tasse che fanno girare l'Italia arrivano da qui), è fisiologica una presenza di lavativi, non licenziabili nelle aziende con più di quindici dipendenti. Penso sia così in tutta Italia.
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Sicuramente è così, ma moltissimi soggetti analoghi occupano normali posti da dipendente, da cui è altrettanto difficile schiodarli, specialmente se la ditta è di grandi dimensioni o è un impiego pubblico.
Ciao
Quoto in pieno.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da excaliburciccio
come dice giustamente Toro, oggi sono pochi i posti trasformati a tempo indeterminato.Prima dell'introduzione di questa estrema "flessibilita'" erano tanti.....
Il lavoro interinale e i Coccoricò non li ha introdotti il malefico (per alcuni) SB.
Ciao
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Si sta parlando del nulla: in aziende sotto i 15 dipendenti che differenza c'è tra determinato ed indeterminato?
E qui in Italia abbiamo tante aziende importanti che quelle con 15+ dipendenti saranno esse stesse in numero di 15...
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Citazione:
Originariamente scritto da mark2x
Si sta parlando del nulla: in aziende sotto i 15 dipendenti che differenza c'è tra determinato ed indeterminato?
E qui in Italia abbiamo tante aziende importanti che quelle con 15+ dipendenti saranno esse stesse in numero di 15...
E meno male che le aziende con meno di 15 dipendenti possono licenziare: se un'azienda con 10 addetti nè assume 2 "con il mal di schiena", come si dice a Milano, rischia seriamente di colare a picco. Stò parlando di industria, non di terziario eh.
Ciao
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Come al solito veritas in medio (non il dito).
Se da una parte vengono licenziati giustamente i portatori di "mal di schiena", dall'altra vengono anche licenziate persone capaci, ma da imprenditori incapaci e/o per far posto ad incapaci raccomandati.
Generalizzare non va bene, solamente le persone dovrebbero esser trattate, in qualunque situazione, da persone. Punto.
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Ci stiamo intorcinando (al solito) in una serie di posizioni arroccate sulle proprie convinzioni. ;)