Ciao a tutti e complimenti per la realizzazione.
Premesso che io non saprei nemmeno da che parte iniziare, posso chiedere a quanto ammonta il costo dell'operazione "Finale di Potenza" ?
Sono molto curioso.
Grazie e Buona Natale a tutti.
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Ciao a tutti e complimenti per la realizzazione.
Premesso che io non saprei nemmeno da che parte iniziare, posso chiedere a quanto ammonta il costo dell'operazione "Finale di Potenza" ?
Sono molto curioso.
Grazie e Buona Natale a tutti.
:sbavvv: :ops: sti CAZ.. :eek: sono sbalordito ,affascinato da cotanta competenza :cry: purtroppo x me è un campo nel quale non capisco un emerito ca... non mi potrei mai cimentare in una realizzazione di questo tipo :( sono bravo con le mani ma solo con materiali quali legnio e simili , sono veramente sbalordito !!! complimenti vivissimi ......... dovrei fare un bel corso di elettronica MOLTO applicata :D
che dire BUON ASCOLTO
Di componenti:Citazione:
Originariamente scritto da Guba
- 30 x-fet: 105€ totali
- minuteria e componentistica varia (incluse viti e connettori): 160€
Di alimentazione:
- dei trasformatori non so quantificare bene in quanto è passato molto. Il costo stimato cadauno è di 50-80€ (ne ho 2)
- 12 condensatori da 10.000 microFarad: al tempo li pagai 10.000-12.000£ (ora costeranno 5-7 euro). Mettiamo 60€.
Il case, fatto fare su misura, probabilmente 150€ (è in alluminio).
Ad occhio e croce direi un ca. 600-650€.
@MDL, @Guba, @zcaioca
Grazie per i complimenti ;)
A proposito... :D
Stavo pensando di cambiare la mia sezione di alimentazione dismettendo i mie attuali trasformatori con 2 toroidali (per eliminare il piccolo ronzio che si sente in assenza di segnale).
Le specifiche, per ognuno, sarebbero queste: 600-700VA, 220V (avvolgimento primario), 42V (avvolgimento secondario).
Ho chiesto già alcuni preventivi online, non è che voi conoscete qualcuno di fiducia che fa pagare poco, consigliando ottime marche? :D
Hai già provato a sentire Elettronica Novarria di Milano ? (che probabilmente già conosci).
Ciao
Purtroppo mi sembra di capire non vendano trasformatori toroidali :(Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Io cerco solo quelli...
Io penso che cotanta capacità meriti di essere...
CONDIVISA. :D :D :D
Perchè non pubblichi, un pochino per volta magari, un bel piano di lavoro con descrizioni e dettagli, step by step, su come costruire il tuo finalone ?
;) ;)
A puntate, magari...:D
perchè non mi sembra proprio giusto che noi comuni mortali (e scimmie superiori come me, non dimentichiamolo...) si stia qui a "sbavare" perchè non potremo mai avere un simile "bestio" perchè incapaci di organizzare un simile lavoro elettronico (finchè si tratta di legno e ferro vabbè, ma disegnare una basetta a partire dallo schema elettrico.... brr....).
In questo modo avresti la gratitudine eterna dei "brothers" del forum, un posto in prima fila in Paradiso, una cena pagata da ciascuno di noi... (sto vergognosamente cercandodi corromperti, non so se si vede...)...
Che ne dici ?
La prima puntata potrebbe essere:
Finale "LORD VADER" (che come nome mi sembra azzeccato)
LISTA COMPONENTI.
La seconda puntata potrebbe essere
Finale "LORD VADER": I CIRCUITI STAMPATI.
e così via...
Daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.....; ) ;) ;) ;)
:D quoto in pieno OGNI parola :D :D
daiiiiiiiiii fallo :friend:
Citazione:
Originariamente scritto da Guba
Ma voi siete matti :D :D :DCitazione:
Originariamente scritto da zcaioca
Mio padre ha detto che potrebbe pensarci... cmq bisogna avere delle basi minime per capirsi.
Bisogna avere gli strumenti per testare (minimo un tester) e saperli "leggere".
Esistono, inoltre, delle difficoltà intrinseche come la selezione degli x-fet e fet: cioè anche tra componenti uguali (stessa marca/modello) potrebbero esservi dei risultati diversi in termini di guadagno (cioè un fet potrebbe erogare 15 ampere come 10 ampere come 9 etc...). Tutto questo dev'essere prima testato: o da chi li vende (difficile) o da chi lo sa fare (ad es. io non ho potuto eseguire questo tipo di prove e mi sono affidato ad un amico).
Senza contare il pericolo latente di uno scorretto assemblaggio della componentistica che potrebbe portare alla bruciatura dei finali e/o altri transistors. Naturalmente, per ovviare a questo inconveniente, esistono degli accorgimenti: invece di dare alimetazione diretta, si mettono in serie delle resistenze di "bassa resistenza" ad attenuare l'amperaggio... ed essere veloci ad accorgersene, non star lì 10min. e staccare...
Ciao,ho letto con molto interesse la discussione,ho realizzato moltissimi amplificatori nella mia vita a partire da quando avevo 16 anni (vedi megalomane matto da legare)ma mai con transistor fet,mi piacrebbe cimentarmi in questo progetto,premetto che ho gia diversi componenti come i trasformatori toroidali da ben 2,5kw e condensatori resistenza radiatori ecc ecc,strumentazione in sovrabbondanza (oscilloscopio generatori ecc ecc ),tempo quanto ne voglio (vedi pensione)ma l'unica cosa che mi manca e la possibilita di fare i circuiti stampati a breve termine,non so se potresti evenualmente aiutarmi in questo senzo,saluti dalmazio
Ciao Dalmazio :)Citazione:
Originariamente scritto da dmoglianesi
La realizzazione, in casa, dei circuiti stampati non è impossibile, almeno per il metodo che ho seguito. Conosco almeno 3 metodi:
- Formi il circuito a mano, trasferendo sul lato ramato della vetronite le piste etc. con trasferibili autoadesivi (tanta pazienza e tanti auguri).
- Usi un pezzo di vetronite, con rame già trattato con vernice fotosensibile, e lo esponi per alcuni minuti in camera oscura alla luce ultravioletta (hmmm mai fatto, più professionale ma un po’ complicato).
- Usi pellicole fotosensibili per circuiti stampati (metodo che ho usato io).
Un foglio A4, che ho acquistato in un negozio di elettronica a €4.00 l’uno, mi è servito per 4 circuiti (equivalente a 4 canali con 6 xfet ciascuno), per i circuiti dei canali frontali che hanno 12 xfet ciascuno ci sono voluti 1 foglio per due circuiti.
Si stampa con una laser (o una fotocopiatrice) in una sola passata i circuiti/o lato rame sul foglio suddetto - lato ruvido - dopo di che si appoggia il foglio sulla vetronite, più precisamente sul rame, cercando di tenerlo fermo con dell’adesivo di carta (o altro) sui bordi, si passa sopra il foglio più volte - lato lucido - con un ferro da stiro a 180°C per far aderire bene le piste stampate sul rame (è importante la temperatura). Si toglie il foglio e si dovrebbero vedere sul rame, perfettamente incollate, le varie piste del circuito. A me è capitato che piccole porzioni non si siano traferite completamente - forse perché il ferro non era alla temperatura perfetta di 180° - ma con una penna nera indelebile per scrivere sulla plastica (CD e quant’altro) ho rimediato alle piccole imperfezioni aggiungendo il mancante.
A questo punto si immerge la vetronite per circa 30 minuti in acido per circuiti stampati (il tempo dipende dall’acido se è più o meno esausto, dalla temperatura e dal mescolare il liquido durante l’operazione) e voilà il gioco è fatto. L’acido lo trovi sempre al negozio di elettronica già pronto, costa pochi euro. Va versato in un recipiente piano di plastica perché corrode, attenzione al maneggio, è caustico e sporca; può essere riutilizzato diverse volte prima di esaurirsi.
Non resta che bucare il circuito per i componenti con una punta sottile, da 0,8-1mm per i resistori e una più grossa per fet etc. Un trapano a colonna va molto bene.
I disegni dei circuiti stampati li trovi nei primi posts del thread.
Ciao e buon divertimento.
Qualche altro consiglio/precisazione sulla realizzazione in proprio dei c.s.
Il prodotto citato che utilizza il sistema del trasferimento a caldo si chiama "press 'n peel", si trova anche presso alcuni rivenditori di materiale elettronico in rete, non è molto economico, ma è abbastanza semplice e veloce da utilizzare.
Il sistema della fotoincisione. tramite lampada a luce di Wood e stampaggio della maschera con stampante laser su un lucido per proiezioni, è da tenere in considerazione se si devono fare più copie dello stesso stampato; richiede anche qualche prova per determinare la durata ottimale dell'esposizione alla lampada.
Per l'incisione vera proprio della scheda conviene riscaldare l'acido, intorno ai 30° o un po' di più, in modo da ridurre di molto i tempi di incisione.
Un altro sistema per ridurre i tempi ma, sopratutto, per ottenere una corrosione uniforme, è quello di immergere la lastra da incidere in verticale nella vaschetta e fare in modo che l'acido sia sempre in movimento, questo si ottiene facilmente con un semplice aeratore per acquari immerso sul fondo.
Come si può vedere entrambi gli scopi, riscaldamento e movimento si possono ottenere proprio con un riscaldatore e aeratore per acquari, utilizzando un vaschetta di plastica stretta e alta.
Per la foratura sarebbe meglio usare punte apposite per la vetronite, anche queste reperibili presso i negozi del settore, in quanto quelle normali durano molto poco se usate su questo materiale.
Prima di passare alla stampa vera e propria conviene fare qualche prova su carta normale per verificare e, se del caso, correggere, la scala di stampa, basta poco perchè la foratura risulti leggermente sfalsata provocando l'impossibilità di inserire poi gli integrati o i componenti con spaziatuta fissa.
Ciao
ciao tantissime grazie per gli schemi e i consigli.solo un'ultima informazione,dove potrei trovare dei radiatori di quelle dimensioni?sicuramente ne realizzero un esemplare della versione a 12 finali per tutte le prove del caso per poi passare alla versione definitiva ,saluti dalmazio
Bella domanda!Citazione:
Originariamente scritto da dmoglianesi
Come ho già scritto, mi son ritenuto fortunato di conoscere qualcuno che costruisce amplificatori (filosofia valvolari ed ideatori dell'Inpol technology, attentissimi al design, leggi Pathos). E' un po' che non lo sento, credo che la sua ultima creazione sia un amplificatore 5.1 per l'HT (:eek: sono basito).
Alcune foto per fare pubblicità :p
Il debutto nel mondo hi-fi
http://www.pathosacoustics.com/twin2.jpg
Il Cinema-X (5.1)
http://www.pathosacoustics.com/cinamaX.jpg
InPower (amplificatore monofonico)
http://www.pathosacoustics.com/power2.jpg
InPol2 (preamplificatore)
http://www.pathosacoustics.com/INPOL2-1.jpg
Tornando IT, è lui che mi ha fornito i radiatori che giacevano inutilizzati (il che vuol dire che non ne aveva in serie). Forse qualcun'altro qui può dare qualche informazione su dove reperirli o farseli fare: purtroppo io sono a corto di idee.
Tiene cmq presente, come ho già avuto modo di scrivere, che questo finale praticamente non produce quasi il benchè minimo calore: al massimo è freddo (non ho sbagliato a scrivere, anche dopo lunghi periodi di attività è proprio freddo :D).
Se posso vi dico la mia su dove guardare x i contenitori e dissipatori, mi pare che c'è l'imbarazzo della scelta!!!:D :D :D :D
Link: http://www.hifi2000.it/default.asp?id=14&mnu=14