Assolutamente 👍🏻
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Questo l’ha scritto l’opener nel post 13, mi sembra che abbia più di un dubbio:
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Scusa se insisto su questo punto, ma per chiarezza chiedo anche a te di quali sinergie parli:
- dal punto di vista della “comunicazione” tra sorgente (che manda files) e dac? Sono d’accordo, anche se non è il mio terreno di esperienza.
- dal punto di vista elettrico? Le idiosincrasie sono assai rare e facilmente evitabili, anche chiedendo consiglio qui.
- dal punto di vista sonico? È ovvio che la sinergia nettamente più influente sul risultato (almeno un buon 70%) è quella tra diffusori e ambiente. Secondariamente in ordine di importanza quella tra ampli e diffusori, quindi anche qui le sinergie tra elettroniche non ci azzeccano perché nel “pacchetto” all-in-one non sono compresi i diffusori. In sostanza, la sinergia che tutti ricerchiamo è una correzione con successo del comportamento dei diffusori in ambiente (a livello di timbrica, dinamica, ritmica, scena sonora, ecc). Ergo, il concetto di “sinergia tra le elettroniche”, è un concetto fuori focus.
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Se, per ragioni personali e minori rischi, non si vuole sezionare la sorgente dividendola tra streamer e dac, si può sempre spezzare la catena a livello di amplificazione. In pratica si avrebbero streamer/pre/finale. Mossa che mi trova d’accordo perché rende la catena flessibile nelle elettroniche che contano maggiormente (il pre per il carattere sonoro, il finale per quanto riguarda il pilotaggio dei diffusori).
Direi il contrario, se selezionando bene gli accoppiamenti come sostieni posso massimizzare il risultato deve essere vero anche il contrario, la possibilità di sbagliare gli accoppiamenti e ottenere un risultato non particolarmente soddisfacente. Quindi per chi è alle prime armi o limitato in tempo e/o risorse la scelta ottimale potrebbe essere un all in One.
Per quanto riguarda l' interfaccia ambiente diffusori, si apre un' altro capitolo e la correzione digitale fa miracoli..