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Dal post #8
2. Errors
This usually causes very significant changes in the sound, often loud popping noises but occasionally less offensive effects. Any data loss or errors in either are a sign of a very broken link which is probably intermittently dropping out altogether.
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Citazione:
Originariamente scritto da
FabrizioA
Dal post #8
2. Errors
This usually causes very significant changes in the sound, often loud popping noises but occasionally less offensive effects. Any data loss or errors in either are a sign of a very broken link which is probably intermittently dropping out altogether.
E' su questi effetti che non ho trovato nulla. Insomma se un sistema perde un bit (e quindi presumibilmente un campione) ogni 10.000 cosa ne è del suono?
Insomma un'area (effetto meno evidente) dove un cavo SPDIF potrebbe fare la sua parte esiste.
Io appartengo agli scettici. Pragmaticamente penso che un un'elettronica mediocre possa beneficiare da un ottimo cavo, ma penso anche che un buon cavo faccia appieno il suo lavoro anche il elettroniche di alto livello.
Sono quindi molto restio ad investire in cavi di alta qualità, però una possibile area di intervento (ripeto, non investigata) la vedo.
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A questo punto tutto sta a definire cosa s'intende per buon cavo:
Un RG59 con conduttore in rame e schermatura bastante ad evitare che le interferenze rovinino il segnale è considerato un buon cavo?
Secondo me si, il suo lavoro in fondo è trasportare il segnale da A a B senza che si deteriori, tra l'altro le distanze sono minime, generalmente questi cavi difficilimente superano il metro e mezzo. Di meglio hai (forse) se ti rivolgi ad un cavo in argento che ha una conduttività migliore oppure in situazioni particolari con schermature particolari se il cavo è installato in ambienti ricchi di disturbi elettromagnetici (ma sono situazioni limite).
Anche un cavo in epigurio arrichito e tripla schermatura in avimuxio depotenziato dal costo di millemila euro/mt è un buon cavo (sopratutto per chi lo vende), ma ne vale la pena se poi ambedue fanno lo stesso lavoro?
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Un'altra considerazione: in ambito strettamente informatico il trasferimento di grandi masse di dati è all'ordine del giorno, ad esempio tramite USB tra PC e periferiche varie e in questi casi tutti sanno che un solo bit errato provoca danni anche irreparabili, ad esempio il blocco del programma, eppure si usano cavi normalissimi, nessun produttore di cavi informatici o ditte del settore ha mai pubblicizzato cavi speciali, ma tutto funziona regolarmente da decenni.
Solo in ambito audio, con segnali di frequenze molto più basse e meno problematiche ci deve per forza essere sempre il componente "magico", "speciale", "realizzato appositamente" e, ovviamente, costoso che da solo cambia tutto.
Ad esempio, il citato cavo USB, in informatica quello volgare da 2 Euro trasporta GB di dati ad alta velocità, sena errori, in campo audio il cavo USB di collegamento tra un lettore ed un DAC deve per forza essere costosissimo altrimenti si deteriora il messaggio sonoro (ma spiegare almeno una volta cosa c'è di speciale e perchè questo avverrebbe, mai :rolleyes:).
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
Un'altra considerazione: in ambito strettamente informatico il trasferimento di grandi masse di dati è all'ordine del giorno, ad esempio tramite USB tra PC e periferiche varie e in questi casi tutti sanno che un solo bit errato provoca danni anche irreparabili, ad esempio il blocco del programma, eppure si usano cavi normalissimi, nessun produttore..........[CUT]
Qui la situazione credo sia un po' diversa, nel senso che un conto è copiare un file/pacchetto, un conto è avere uno streaming diretto di un segnale audio/video. Comunque in generale sono d'accordo con quello che dici, anzi i cavi USB audiofili creano solo problemi!!
Io solo ieri ho rifatto un test con il mio HRT Streamer II (solo usb, senza alimentatore esterno, quindi più soggetto alle oscillazioni di corrente su USB), utilizzando prima un cavo Lindy usb bello spesso e placcato oro da un metro e poi un normale cavo per stampanti da 1,5m di quelli abbastanza sottili e neri.
Ebbene il risultato è stato sorprendente, perchè il cavo super oro della Lindy, creava talmente tanti errori, che il suono che usciva dal DAC, aveva proprio il tipico difetto dei vari "pop" fastidiosi e audio completamente a singhiozzo.
Poi metto il classico cavo delle stampanti da 2 soldi e tutto va che è una meraviglia!! anche mettendo 24bit/96khz che sul cavo placcato oro Lindy, mandava subito tutto in palla, con diversi "pop", disturbi acustici, ecc.
Quindi dalla mia personale esperienza, specie su DAC che non dispongono di un alimentatore esterno e che si alimentano solo tramite USB, utilizzare cavi cosiddetti "audiofili" è addirittura deleterio!!!
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
... Ad esempio, il citato cavo USB, in informatica quello volgare da 2 Euro trasporta GB di dati ad alta velocità, sena errori, in campo audio il cavo USB di collegamento tra un lettore ed un DAC deve per forza essere costosissimo altrimenti si deteriora il messaggio sonoro (ma spiegare almeno una volta cosa c'è di speciale e perchè questo avverrebbe, mai ) ...
Direi che un'applicazione di trasferimento dati ad alta velocità ed una audio in tempo reale hanno requisiti e protocolli diversi.
Nel trasferimento dati ad alta velocità esiste un protocollo con CRC e meccanismi di ritrasmissione che ti garantiscono l'integrità degli stessi, a costo di variazioni della capacità totale di trasmissione. Non è vero per un'applicazione audio (puoi immaginare cosa succede se il pacchetto arriva in ritardo).
Che poi il punto sia utilizzato in modalità 'talebano' è un altro discorso. Occorrerebbe confrontare il BER di un cavetto da 2€ con uno da 100 €. Ho come il sospetto che l'effetto sul suono riprodotto sia marginale.
Altra considerazione: Devo dire che se il problema fosse nel cavo USB, credo che qualcuno avrebbe agito sui dispositivi implementando apposite tecniche.
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Citazione:
Originariamente scritto da
ebr9999
Direi che un'applicazione di trasferimento dati ad alta velocità ed una audio in tempo reale hanno requisiti e protocolli diversi.
Nel trasferimento dati ad alta velocità esiste un protocollo con CRC e meccanismi di ritrasmissione che ti garantiscono l'integrità degli stessi, a costo di variazioni della capacità totale di trasmissione. Non è vero p..........[CUT]
Esatto! Il tipo di trasmissione è completamente diverso, tuttavia se leggi quello che dicevo sopra, i cavi USB in oro o robe varie, creano più danni che altro, specie su DAC che non hanno alimentatore dedicato. Molto meglio i classici cavi usb high speed neri ed economici, che spesso trovi insieme alle stampanti.
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Citazione:
Originariamente scritto da
dedoladoda05
...prima un cavo Lindy usb bello spesso e placcato oro...
Connettori placcati oro preferisco evitarli, hanno una conduttività peggiore rispetto al rame, e non di poco.
Hanno una loro giustificazione in quanto l'oro, rispetto al rame, non si ossida, ma finisce qui, con un poco di manutenzione è preferibile avere quelli in rame.
Non ho mai visto materiale pro (quello vero, non quello spacciate per tale...) adoperare il nobile metallo per i connettori.
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Citazione:
Originariamente scritto da
KwisatzHaderach
Connettori placcati oro preferisco evitarli, hanno una conduttività peggiore rispetto al rame, e non di poco.
Hanno una loro giustificazione in quanto l'oro, rispetto al rame, non si ossida, ma finisce qui, con un poco di manutenzione è preferibile avere quelli in rame.
Non ho mai visto materiale pro (quello vero, non quello spacciate per tale...)..........[CUT]
Ma infatti non credo fosse vero oro, era per spiegare il colore, cioè i connettori dorati e il cavo blu da 1m. E comunque faceva schifo e dava molti problemi, invece il classico cavo usb per stampanti high speed va una meraviglia.
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Citazione:
E' su questi effetti che non ho trovato nulla. Insomma se un sistema perde un bit (e quindi presumibilmente un campione) ogni 10.000 cosa ne è del suono?
Personalmente non ho mai avuto esperienze simili e non ho quindi approfondito ma ritengo che un pacchetto ogni x perso non può influenzare l'ascolto in quanto il successivo è la continuazione del precedente , per generare una variazione percettibile devono essere diversi pacchetti di seguito a fallare , tra questi due limiti esiste una gamma intermedia che essendo casuale varia tra un rumore fastidioso ed un tono impercettibile , ecco perché secondo me non esistono studi approfonditi.
Edit:
Citazione:
Non è vero per un'applicazione audio (puoi immaginare cosa succede se il pacchetto arriva in ritardo).
Per ovviare a questo basta un buffer , se non l'hanno implementato è per ridurre i costi ed evidentemente il gioco non vale la candela.
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Conosco bene la differenza tra segnali digitali informatici e quelli digitali in campo audio e sono conscio dell'esistenza, nei primi, dei protocolli per la correzione dell'errore con anche la ripetizione dell'invio dei pacchetti sino ad ottenere il valore corretto, cosa impossibile in campo audio dove la decodifica avviene in tempo reale, anche se pure qui esistono dei sistemi di correzione dell'errore, ma meno sofisticati dei primi, proprio per la questione del tempo occorrente.
Il mio era un esempio per indicare che in campo informatico, dove un solo bit errato può mandare tutto in crash, nessuno si è mai sognato di commercializzare dei cavi esoterici e meravigliosi, magari usando gli aggettivi tanto cari in certi altri campi.
Ma non solo in campo informatico, pensiamo ai campi quali gli apparecchi elettromedicali di cura e diagnosi, dove vi sono segnali digitali ed analogici, anche a livello bassissimo, in campo aerospaziale, nella strumentazione di misura, tutti campi in cui l'errore non è ammesso per nulla o in minima misura, avete mai visto pubblicizzati cavi miracolosi, avete mai visto che cavi si utilizzano in questi campi? Ovviamente ottimi, ma realizzati in base a normali leggi fisiche, quindi con un buon isolamento e schermatura ed una buona conduttività, sopratutto affidabilità.
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Osservo (è quello che dicevo prima): se la mia applicazione richiede alta affidabilità devo prendere delle precauzioni a livello applicativo (in genere con la scelta di opportuni protocolli). Il cavo normalmente fissa solo un requisito minimo.
Strano che produttori di HiFi non prevedano per l'USB applicazione audio realtime in alta affidabilità - sarebbe un buon argomento di marketing.
L'SPDIF però è un caso a parte in quanto, per la sua natura, non prevede ritrasmissioni. E' sul requisito minimo che è ambiguo, non ben definito.
Citazione:
ma ritengo che un pacchetto ogni x perso non può influenzare l'ascolto in quanto il successivo è la continuazione del precedente
In media è vero, immagino che la maggior parte dei DAC lavori così. Ho una piccola esperienza al riguardo: il mio 'connector' (in firma) ha un parametro da usare nel caso un DAC non si agganci (fixed clock). Ed in quanto tale funziona. Ora l'effetto è che i toni crepitano (il solito assordante 1 KHz). L'ordine sarà una decina al secondo ... misura molto soggettiva. Insomma il clock dell'SPDIF sarà bello stabile, peccato che qualche campione viene verso.
Provato con musica .... io differenze non ne ho avvertite, malgrado i miei sforzi.
E' chiaro, soggettivo, singolo, no blind ..... però magari trovi quello che trova inascoltabile la digitalizzazione delle musica e riconosce l'alta definizione audio da quella tipo CD ....
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Citazione:
il solito assordante 1 KHz
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io differenze non ne ho avvertite
Scusa ma non ho compreso i passaggi , senti i toni crepitare o non li senti ?
Le due frasi non vanno d'accordo..
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Citazione:
però magari trovi quello che trova inascoltabile la digitalizzazione delle musica e riconosce l'alta definizione audio da quella tipo CD ....
Non si tratta di alta fedeltà o meno ma proprio della digitalizzazione dell'audio che effettivamente è differente dall'analogico ,mi ricordo che è un problema venuto fuori proprio quando uscirono i primi CD , c'erano persone che dichiaravano mal di testa con la musica digitale , ovviamente all'epoca non essendoci internet la verifica dell'info era praticamente impossibile ( oltre che ero troppo piccolo per potermene preoccupare :eek: ) , se poi tali dichiarazioni erano effettuate in blind test o meno non lo sapremo mai.
https://documentation.apple.com/en/f...8_BitGraph.png
Ricordo che la spiegazione diceva che la causa era la seghettatura ...
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Citazione:
Originariamente scritto da
FabrizioA
Scusa ma non ho compreso i passaggi , senti i toni crepitare o non li senti ?
Le due frasi non vanno d'accordo..
Su un tono (a qualsiasi frequenza), sento un crepitio sovrapposto al tono (era questo probabilmente non chiaro).
Nell'ascolto normale nulla.
PS: Il problema l'avevo con il mio vecchio DAC MAGIC con campionamenti > di 48 KHz. Problema poi superato con l'Anthem.