Visualizzazione Stampabile
-
Vedi le stupidaggini perchè le vuoi vedere. Ti ho precisato che anche io ho sentito un miglioramento ma, per eccesso di zelo, non ho dato ascolto ad una sensazione perchè fatta da me che sapevo quello che stavo facendo e per di più fatta a freddo, senza confronto se non con l'ascolto del giorno prima, e con altri brani. Il mio amico ha fatto un raffronto al volo ed è un musicista. Tu in tutto il succo del discorso vuoi vedere solo questo? Liberissimo.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
Giampy
Tu in tutto il succo del discorso vuoi vedere solo questo?
Ho detto questo?
Posso comprendere che, se ho dato quest'impressione, la responsabilità di aver comunicato male è mia.
No, era l'unica parte del discorso (interessantissimo) che poteva lasciare aperto qualche dubbio sulla reale entità delle differenze percepite, che poi è quanto interessa in questa sede. Non ho ben compreso in cosa consistano le "stupidaggini", ma non indagherò oltre. :)
Grazie comunque di aver aggiunto qualche dettaglio in più.
-
Ciao Giampy,
grazie dell'esperienza che ci hai raccontato, e di cui non mi permetto di dubitare nel modo più assoluto, anzi personalmente ne farò tesoro quando si tratterà di arrivare agli affinamenti più sottili.
Permettimi però di farti notare che lo spirito e il succo di quanto ci hai scritto potrebbe essere facilmente travisato, mal interpretato. Mi riferisco all'ordine di grandezza degli effetti di questi trattamenti della corrente, soprattutto alla luce poi del tuo criptico accenno ai crossover realizzati con i DSP.
Forse ho letto io male tra le righe, ma sembrerebbe quasi che io, che ho nominato i crossover digitali, ho scritto un bel po' di fesserie, ed i condizionatori di rete invece servono parecchio perché sennò l'Aloia senza sembra quasi rotto. D'accordo, un po' si simpatico colore nel raccontare un aneddoto ci vuole, e ci sta bene. Ma hai letto di cosa discutevo prima con Antonio Leone? Un condizionatore di rete Accuphase da 9.000€!!! Diconsi novemila!
Io sono dell'idea che con quella cifra si accede ad un meraviglioso mondo fatto di pregiatissimi DAC professionali, trasduttori sopraffini, e soprattutto software che consentono di realizzare automaticamente crossover tramite filtri FIR con tutti i driver allineati temporalmente, e saltando a piè pari la marea di vincoli di progettazione che da sempre i crossover passivi hanno imposto.
Per me, e per tantissimi altri, tutto ciò ha effetti (potenziali) sulla qualità del suono di svariatissimi ordini di grandezza superiore ad un condizionatore di rete, e con una cifra forse perfino inferiore. Sei d'accordo? Beh se sì, visti i messaggi precedenti, forse sarebbe meglio precisarlo, non credi?
-
L'accessorio Accuphase in questione costa da solo più del mio sudatissimo impianto ---- se uno lo acquista penso lo faccia per perfezionismo avendo magari un impianto costosissimo (che so 50000 - 100000 € e più) e per cui le pratiche e più economiche soluzioni proposte da Enzo magari non vengono valutate. C'è nell'umano spesso una ricerca della perfezione che spinge magari un poco oltre la razionalità. Non mi sento comunque di sottovalutare l'oggetto a priori- come anche sono poco propenso a credere che basti qualche software e qualche modulo hypex a costruire un impianto valido -- perdonatemi ma sono scettico forse più su questo.
I grandi quelli che fanno la storia e che contribuiscono alla tecnologia primeggiano solitamente in una virtù primaria: l'umiltà
Jakob
-
Citazione:
Originariamente scritto da
aristoweb
Se la tensione di rete di casa dovesse ad esempio scendere a 200v, con lo stabilizzatore si riporterebbe la tensione a 220v, migliorando la dinamica dell'amplificatore?
occhio che la tensione di rete è 230V
-
Premetto che nulla vale più della soddisfazione personale. Quindi se si è felici dopo un acquisto, di qualsiasi tipo esso sia, va bene così. Però qualora volessimo spostarci dal qualitativo al quantitativo, allora si lascino da parte le opinioni e si parli di parametri più oggettivi che non dipendano dalla bontà dell'apparato uditivo dell'ascoltatore. Dopo aver collegato il pezzo da 9000 al vostro impianto, invece di mandare le magiche note ai diffusori mandatele a qualsiasi strumento capace di fare un'analisi spettrale del segnale (probabilmente anche un oscilloscopio moderno potrebbe bastare). Diamo un "Numero" alla modifica (eventuale) del segnale e poi giudichiamo se 9000 euro siano pochi o tanti. Pero' che poi non ci si inventi "il fenomeno sconosciuto" che la fisica non sa descrivere perchè di quello che esce da due conduttori di corrente si sa tutto (così come si sa tutto delle onde e della loro descrizione e caratterizzazione matematica, dalle onde sonore alle elettromagnetiche fino alle equazioni d'onda della fisica quantistica).
Ultima osservazione: perdonatemi, ma non capisco il perchè di sentirsi offesi quando si parla di suggestioni. Le persone guariscono da malattie per effeto placebo (ovvero ingerendo acqua ma credendo di assumere farmaci) e noi non possiamo essere presi per i fondelli dal suono che producono un paio di diffusori. Ma è anche bello che sia così!
-
Citazione:
occhio che la tensione di rete è 230V
E questa da dove esce fuori ?
Che io sappia la tensione è 220 V +/- 4% che corrisponde ad un range di 211,2 - 228,8 V
Comunque da un apparato digitale non uscirà mai una sinusoide perfetta...
-
Citazione:
Originariamente scritto da
jakob1965
L'accessorio Accuphase in questione costa da solo più del mio sudatissimo impianto ---- se uno lo acquista penso lo faccia per perfezionismo avendo magari un impianto costosissimo (che so 50000 - 100000 € e più) e per cui le pratiche e più economiche soluzioni proposte da Enzo magari non vengono valutate.[CUT]
La soluzione pratica ed economica di far ricorso ai filtri anti-disturbo, di cui al mio intervento, è utile per attenuare le armoniche che affliggono la tensione di rete.
Se, invece, la tensione di rete fosse afflitta anche da oscillazioni pesanti, talvolta anche ben oltre il +- 10% contrattuale, allora occorrerebbe fare ricorso anche a stabilizzatori attivi che, se di qualità, sono per forza di cose costosi.
Un mio amico che abita in un gruppo di case isolato vede talvolta la tensione di rete oscillare tra 180 e 240 V circa: lì, più che uno stabilizzatore, occorrerebbe Gesù.
Ciao, Enzo
-
Citazione:
Originariamente scritto da
FabrizioA
E questa da dove esce fuori ?
Che io sappia la tensione è 220 V +/- 4% che corrisponde ad un range di 211,2 - 228,8 V
Lo era un tempo. Adesso, per utenze domestiche e piccole utenze artigianali, è 230 V ± 10% tra un conduttore polare ed il neutro; 400 V ± 10% tra due conduttori polari.
Ciao, Enzo
-
Si , hai ragione , ho visto solo ora che la legge 105/49 è stata abolita con il comma 4 art. 21 del decreto legge 24/1/2012 N°. 1
Citazione:
4. A far data dall'entrata in vigore del presente provvedimento, sono abrogate le disposizioni di cui alla legge 8 marzo 1949, n. 105, recante "Normalizzazione delle reti di distribuzione di energia elettrica a corrente alternata, in derivazione, a tensione compresa fra 100 e 1000 volt".
5. Dalla medesima data di cui al comma 4, si intende quale normativa tecnica di riferimento per i livelli nominali di tensione dei sistemi elettrici di distribuzione in bassa tensione la norma CEI 8-6, emanata dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) in forza della legge 1° marzo 1968, n. 186.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
FabrizioA
Comunque da un apparato digitale non uscirà mai una sinusoide perfetta...
Questo è vero, ma uno stabilizzatore/condizionatore/regolatore di tensione, chiamatelo come volete, non deve essere necessariamente digitale, anzi, solitamente non lo sono mai, al più sono "ad onda corretta" (se ti riferivi a questo).
Per rendere il tutto economico, specialmente a grandi potenze, il circuito viene fatto lavorare in commutazione, ovvero pilotato con una onda quadra, in questo modo la dissipazione dei transistor che operano la commutazione è minima, con conseguente riduzione di costi e ingombro, la tensione in uscita viene poi filtrata con un passa basso per elminare le armoniche generate dall'onda quadra, un po' di armoniche rimarranno comunque a sporcare la tensione.
L'altro metodo è quello di usare già in partenza un'onda sinusoidale perfetta che piloterà un vero e proprio "ampli Hi-Fi" di grande potenza e con tensione di uscita di 230 V.
La distorsione sarà minima, ma occorrerà dimensionare tutto il circuito in modo opportuno, pensate ad un ampli mono da 1KW ed avrete una idea abbastanza chiara di costi ed ingombro.
Moltissimi anni fa, ad un S.I.M. (predecessore ormai scomparso da tempo del T.A.V. scomparso invece di recente) come demo delle caratteritsiche di un loro finale, nello stand della McIntosch era esposto un ingombrante TV a colori americano (in Italia novità per i tempi) quindi con alimentazione di 110 V/60 Hz che veniva pilotato da un generatoree di B.F. che usciva a 60 Hz ed il cui segnale veniva amplificato alla tensione necessaria tramite appunto un ampli mono scelto tra la gamma dei loro prodotti. il tutto funzionava perfettamente.
Ciao
-
Giustamente Nordata mi ha fatto notare che era corretto riportare il link della discussione in cui si è parlato anche di questa.
Puntualmente, eseguo:
http://www.avmagazine.it/forum/38-au...tificate/page7
-
Faccio ammenda per i 9000 euro, non l'avevo visto ....accidenti! Se è quello che genera di suo una sinusoide a 50 Hz e la amplifica fino a 230 Vac va da se che parliamo di un circuito abbastanza costoso. Io però faccio sempre il paragone con la cravatta a farfalla, quella di Marco Benedetti, tanto per intenderci. Ha un senso? Mah, ha un senso su un vestito elegantissimo, con delle scarpe eleganti ed il fisico curato. Sul mio jeans, con la maglietta, le scarpe di ginnastica e la barba di due giorni fa semplicemente ridere. Tocca vedere che abito indossi per giudicare l'esistenza degli accessori. La chiudo qui ribadendo che la filtratura attiva digitale non rappresenta affatto la panacea, è afflitta da quasi tutte le problematiche del filtro passivo ed ha bisogno, per essere messa a punto finemente, delle stesse misure. Nel 2005 ho lavorato ad un progetto di line array con filtratura digitale singola per ogni unità. Allineamento temporale? Sicuro? Come si allinea temporalmente un passa basso sperando che abbia la stessa fase del passa alto? Quanto vale e dove si misura l'offset? Il filtro non ha sfasamenti? Ma gli altoparlanti si, e tanto. Magari qualcuno che ha una esperienza di prodotti realmente costruiti e sentiti o da far sentire ci può illuminare. Va notata in fine la differenza tra condizionatore di rete (pulitore e disaccoppiatore) e stabilizzatore di rete, che è dotato di un circuito di correzione elettronica che muove una sorta di "potenziometro" che in realtà è un variac. Tempo reale? No! Velocissimo ma non in tempo per reagire su un impulso stretto e veloce. L'unico veloce è realizzato con i triac che aprono porzioni di secondario differenti, ma che immettono schifezze da commutazione che poi vanno ancora filtrate. Mah!
-
Citazione:
Originariamente scritto da
Giampy
La chiudo qui ribadendo che la filtratura attiva digitale non rappresenta affatto la panacea, è afflitta da quasi tutte le problematiche del filtro passivo ed ha bisogno, per essere messa a punto finemente, delle stesse misure. Nel 2005 ho lavorato ad un progetto di line array con filtratura digitale singola per ogni unità. Allineamento temporale? Sicuro? Come si allinea temporalmente un passa basso sperando che abbia la stessa fase del passa alto? Quanto vale e dove si misura l'offset? Il filtro non ha sfasamenti? Ma gli altoparlanti si, e tanto.
Filtri digitali, sì ma di tipo FIR a fase lineare, parlavo di quelli, l'ho scritto in uno dei post precedenti, colpa mia non averlo ripetuto a aver dato adito probabilmente ad un po' di confusione.
In basso qualche link per chiunque volesse approfondire, ma sappiate che la materia è estremamente ostica e "conviene" prendere per buone le affermazioni e le conclusioni tirate dopo una raffica di equazioni.
https://ccrma.stanford.edu/~jos/filters/ (indice)
https://ccrma.stanford.edu/~jos/filt...lly_Ideal.html (filtri linear phase per l'audio)
https://ccrma.stanford.edu/~jos/fp/L...c_Impulse.html (i filtri linear phase devono essere necessariamente FIR)
Un link poi ad un'implementazione di quanto sopra in un sistema a 3 vie basato su JRiver e Acourate
http://www.computeraudiophile.com/co...n-walkthrough/
Qualche considerazione.... questi filtri FIR a fase lineare non sono diffusi nel pro-audio perché introducono inevitabilmente livelli di latenza elevati e del tutto inaccettabili per la maggior parte delle applicazioni professionali, quindi il consumer non ha mai potuto beneficiare di travasi di tale tecnologia dal ben più serio settore pro, inoltre ci vuole tanta potenza di calcolo per generare i filtri, ovvero solo quella che riescono a dare i pc.
Ma oggi grazie a software come Acourate e Audiolense, e al player JRiver tutto ciò è a portata di mano, perfetto allineamento temporale del centro acustico dei driver(tramite ritardi sui driver), linearizzazione della risposta, e soprattutto filtri che diventano verticali e che azzerano il rischio di mandare frequenze di break-up al midwoofer, o al contrario tirar fuori troppa distorsione da un tweeter tagliato troppo basso e con poca pendenza, etc. etc.... Ci sarebbe qualche piccolo problema di pre-echo, ma è ampiamente bilanciato dai vantaggi.
P.S.
la frase più importante estratta dall'inizio del secondo link:
It is generally accepted that zero or linear phase filters are ideal for audio applications. This is because such filters delay all frequencies by the same amount, thereby maximally preserving waveshape. Mathematically, all Fourier-components passed by the filter remain time-synchronized exactly as they were in the original signal.
-
Senza scomodare tutti quei prodotti commerciali sono anni che viene utilizzato l'ottimo DRC ...
Saluti
Marco