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Citazione:
Originariamente scritto da
lorenz975
Anche l'idratazione del corpo influisce. Il timpano è una membrana e parlandone con un mio amico medico e batterista vi assicuro che in determinate condizioni l'orecchio ha non poche variazioni di status....... non sarà un discorso audiofilo ma per esperienza io lo riscontro, ogni volta.[CUT]
E' vero!! Anche il cervello, quindi la percezione, sono molto influenzati dallo stato di idratazione. La disidratazione è, in generale, una condizione di stress che altera la percezione ed introduce variabili soggettive che, di certo, non aiutano a godere della musica che si sta ascoltando.
Oltre allo stato di idratazione che, come scrivi, cambia le caratteristiche dei timpani, penso che lo stress in generale non aiuti soprattutto nei primi quarti d'ora d'ascolto durante i quali ci si incomincia a rilassare. Oltre che i componenti penso che si debba "riscaldare" soprattutto l'ascoltatore.
Il discorso, secondo me, è "audiofilissimo".
Ciao, Enzo
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....in compenso se esagero con :cincin::ubriachi::hic:l'impianto suona sempre bene:p
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
Chimera
....in compenso se esagero con :cincin::ubriachi::hic:l'impianto suona sempre bene:p
Ciao
Tu ci scherzi ed è in parte anche vero, anche se l'alcool alla lunga disidrata...:)ma ti racconto questa, ad una serata di un gruppo amico che suonava prima di noi, il cantante aveva fatto il pieno di birra, forse due o tre ceres prima di salire sul palco. Ha iniziato con il cavo del microfono staccato (il fonico lo aveva dimenticato, capita) lui, anche se apparentemente lucido continuava a dire di "sentirsi" (in senso acustico) benissimo...pur non uscendo dall'impianto...
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E pensare che quando si sfiorano argomenti che riguardano la variabilità della percezione acustica in funzione dello stato psicofisico del momento, suggestione compresa, è facile che qualcuno risponda: "non sono mica psicopatico!!!" o con affermazioni similari.
Ciao, Enzo
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Be', il cantante ne avrà bevute due o tre, ma anche il fonico probabilmente non aveva scherzato. :D
Non è legato al settore audio, ma è un esempio, vissuto, di quanto la suggestione possa influire.
Conoscevo una persona (la conosco ancora, abbiamo in comune una "cosa") che aveva l'abitudine, quando andava a fare i week end in montagna di portarsi dietro un po' di bottiglie della minerale vuote per riempirle ad una fonte di quelle parti, poichè asseriva che quella era buona, era di montagna, ecc.
Io avevo fatto presente più volte che l'acqua del nostro acquedotto era (è) buonissima, non clorata, sterilizzata tramite ultravioletti, (tutte cose che sapevo perfettamente per esperienze professionali) mentre proprio le "acque di montagna" sono tra le più pericolose per tutta una serie di motivi (che ho conosciuto molto bene sempre per questioni professionali) in particolare poi in quella zona.
Nulla da fare.
Un bel giorno, a sua insaputa, ho vuotato tutte le bottiglie e le ho riempite con l'acqua del rubinetto dell'acquedotto.
Dopo un mesetto, alla prima occasione, ho fatto la solita domanda: "Buona l'acqua?", con ovvia risposta entusiastica e descrizione delle qualità.
Al che ho svelato il piccolo misfatto, la risposta è stata del tipo che molti iscritti sognano sovente di potermi dire, ma non si osano (solo perchè, in fondo, sono buoni). :D
Strana cosa la mente umana.
Per tornare al settore audio, quello che mi lascia perplesso è il fatto che molti danno giudizi abbastanza particolareggiati basandosi su ascolti di mesi prima, quando non addirittura di un anno o più, ho letto da qualche parte che la memoria uditiva è già inaffidabile a distanza di pochissimo tempo.
Ciao
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Nel mio caso già qualche frazione di secondo può dare illusioni strane (v. post n° 3).
Penso che ciò che viene descritto dell'esperienza d'ascolto sia una ricostruzione mentale della situazione nel suo complesso, pertanto, della sensazione vissuta che è funzione delle innumerevoli variabili soggettive. Già la vista, che è il nostro organo di senso più sviluppato, può essere soggetta a cantonate; figuriamoci l'udito...
Il nostro cervello funziona sulla base di analogie (in generale, ad esempio, si cerca di ricondurre le situazioni del presente a qualcosa di già vissuto prendendo, di solito, delle batoste colossali....).
Le analogie possono portare a dire che:
- il cavo d'argento è cristallino, trasparente ed aperto perché dell'argento ricordiamo soprattutto l'aspetto;
- gli amplificatori in classe A hanno il suono più caldo degli altri tipi di amplificatori;
- qualunque "stranezza" migliori questo o quell'aspetto della riproduzione musicale: cavi con isolante in cotone, legno antivibrazione sotto i cavi,
- ecc. ecc.
Un'altra distorsione può essere data dall'ascolto dello stesso impianto, allo stesso volume ma con cavo d'alimentazione diverso, in ambienti diversi. Se non si conoscesse l'entità delle influenze dell'ambiente, quali variazioni sarebbero imputate al diverso cavo d'alimentazione?
Ciao, Enzo
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
Strana cosa la mente umana..[CUT]
Già, basti pensare che alcuni medici ci curano alcune malattie con l'effetto placebo...ho visto persone a cui passava il mal di testa dopo aver preso "le nuove compresse effervescenti che mi ha dato il medico" che in realtà erano vitamine.
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Mi è accaduta una cosa della quale mi vergogno un po' :( per cui preferirei che rimanesse tra di noi.
Qualche giorno fa ho predisposto l'impianto per l'ascolto delle Avalon e mi sono dimenticato di disabilitare l'uscita del pre per il pilotaggio della coppia di finali che pilotano le 801. Tutti e 4 i finali erano accesi.
In sintesi, (orrore!!!), suonavano sia le 801 che le Avalon.
Mi pareva che le Avalon avessero più bassi del solito ma mi accorsi dell'accaduto solo ad ascolto terminato (della durata di circa due ore) :rolleyes: :(.
Un altro evento, secondo me anche lui un po' buffo, è che la stessa cosa accadde tempo prima quando venne a trovarmi un caro amico che spende cifre in cavi (che cambia spesso trovando differenze sensibili tra un cavo e l'altro) e neppure lui si accorse dell'anomalia :D.
La memoria dei centri dell'udito è ingannevole.
Ciao, Enzo
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Ciao Ragazzi, a proposito di assuefazione all'ascolto, circa 15 giorni fa ho installato una libreria sulla parete laterale a circa 2m da un diffusore. La libreria "spezza" la parete creando disomogeneità su un muro altrimenti quasi perfettamente piatto.
Quando ho acceso l'impianto sono sobbalzato dal divano: molto diminuite le fastidiose risonanze che sentivo sui 100-150 Hz, il tutto mi sembrava più equilibrato e pulito, mancando le risonanze che sporcavano tutto.
Riderete, ma sono molto contento di ciò, ammesso che la mia "memoria uditiva" non mi abbia fatto un brutto scherzo!
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Non è uno scherzo della memoria acustica e/o della percezione: l'effetto è reale. Una modifica all'ambiente ne cambia drasticamente le caratteristiche di risposta e di tempi di riverbero.
Ciao, Enzo
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Verissimo.
Il problema sulla memoria ce lo dobbiamo porre quando non risulta possibile misurare strumentalmente un cambiamento.
A volte ci sono differenze tra quello che uno strumento misura e quello che noi pensiamo di percepire, anzi quello che l'interazione tra i nostri sensi uditivi ed il cervello ci restituisce. Una variazione di risposta in ambiente è facilmente misurabile mentre una variazione della percezione si verifica facilmente anche senza una causa che trova riscontro in alcun cambiamento reale (e quindi misurabile).
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Citazione:
Originariamente scritto da
enzo66
Mi è accaduta una cosa della quale mi vergogno un po' :( per cui preferirei che rimanesse tra di noi.
Qualche giorno fa ho predisposto l'impianto per l'ascolto delle Avalon e mi sono dimenticato di disabilitare l'uscita del pre per il pilotaggio della coppia di finali che pilotano le 801. Tutti e 4 i finali erano accesi.
In sintesi, (orrore!!![..........[CUT]
ah, beh non preoccuparti sei in buona compagnia.ricordo di aver visto un film quasi per intero non accorgendomi di aver impostato la riproduzione 2ch anziché quella multicanale. oppure di essermi dimenticato di aver acceso il sub e ti assicuro che la differenza è ben udibile :D
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Meno male! Allora, compreso quel mio amico che, però, non lo ammetterebbe mai, siamo già in tre .
Chissà quanti ce ne sono: penso un po' tutti (di cui pochi lo ammetterebbero) in quanto i meccanismi di percezione acustica e memoria relativa sono, grosso modo, uguali per tutti.
Ciao, Enzo
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Citazione:
Originariamente scritto da
enzo66
Non è uno scherzo della memoria acustica e/o della percezione: l'effetto è reale. Una modifica all'ambiente ne cambia drasticamente le caratteristiche di risposta e di tempi di riverbero.
Ciao, Enzo
Ciao ragazzi,
so che l'ambiente è assolutamente determinante, volevo solo condividere le mie impressioni con voi, per sentirmi "compreso" :)
Quando parlo con alcuni amici di queste cose mi prendono per matto!
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Citazione:
Originariamente scritto da
enzo66
Meno male! Allora, compreso quel mio amico che, però, non lo ammetterebbe mai, siamo già in tre .
Chissà quanti ce ne sono: penso un po' tutti (di cui pochi lo ammetterebbero)
Con i miei tre,siamo in sei allora :D
In compagnia di due amici del forum,abbiamo ascoltato il mio impianto per 20 minuti (musica mch,per la precisione)senza accorgersi che il centrale fosse spento :D
Ci siamo accorti del misfatto,solo quando abbiamo ascoltato un film:D
Io non ho nessuna vergogna ad ammetterlo,gli altri due compagni di "sventura",(che leggeranno sicuramente il post)si manifesteranno se lo riterranno opportuno :D
Ciao.