Ti quoto, Micky. Al 100%.
Visualizzazione Stampabile
Ti quoto, Micky. Al 100%.
:nonsifa:Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Chi non sa insegnare, insegna ad insegnare [discende direttamente dalle regole (1) e (2)]
Chi non sa insegnare ad insegnare, fa politica [discende dalle regole precedenti, considerato che il capo di chi insegna ad insegnare è il ministro]
:p :p :p
Kaurismaki mi manca (forse troppo pa... ehm... riflessivo... :D ) Van Sant non mi sembra propriamente "riflessivo" (anzi!), mentre Kim Ki-duc lo è solo in "estate, autunno ecc" per il resto sembra preso più dalla voglia di stupire lo spettatore con situazioni estreme che non farlo "riflettere".Citazione:
Originariamente scritto da mickes2
Citazione:
Originariamente scritto da fortyseveninches
(Non ho incluso Bergman per una scelta personalissima)Citazione:
La corazzata Potemkin (1925)
Forty, perché consideri questi film noiosi? In quale punto non ti sono piaciuti? Avevi aspettative diverse prima di vedere il film? E se sì, da cosa sono dipese?
Sarebbe interessante se volessi riportare un elenco di film "nati" da stesso regista ma di cui hai avuto impressioni diverse, per avvalorare la tesi che forse sta nel linguaggio (più che nell'intenzionalità) il risultato del giudizio finale (spettatore o critico che sia).
ottimo, questo è un solido spunto di discussione, altrimenti tra pensieri del mezzogiorno, del pomeriggio e della sera... anch'io ne avrei qualcuno... :D
Van sant è riflessivo, ci sono Elephant (capolavoro, e quando dico capolavoro sottintendo anche che il film non mi ha annoiato nemmeno un secondo), Last days e Gerry a comprovarlo
e la riflessione non passa solo per il silenzio, Kim ki-duk passa dal delirio, alla violenza, all'introspezione delicata, e quasi sempre ogni scelta ha un nesso/significato. lo stupore c'è, a volte, come anche lo sconcerto, in alcune opere. la sua è cmq una cifra stilistica da grande autore.
La samaritana
Bad guy
Primavera, estate...
L'isola
L'arco
Ferro 3
le sue opere migliori
chi invece vuole stupirea a tutti i costi è Von trier. il suo cinema pretende lo stupore dello spettatore e lui lo vuole evocare in tutti i modi, accanendosi e ricattandolo.
ciò non toglie che io adori certe sue opere come Dancer in the dark e Le onde del destino, e ci infilo anche Melancholia che è il primo che mi ha convinto subito, senza ripensamenti di sorta.
Ahimé è da stamane che si continua a discutere sul fatto che a me può piacere un film anche se ho l'onestà intellettuale di definirlo "noioso", mentre le persone che finora hanno avuto la bontà di intervenire mai e poi mai definirebbero "bello" un film che li ha annoiati.Citazione:
Originariamente scritto da La_Elena
Credo che ormai stiamo solo discutendo del significato delle parole, o - se preferite - se si debba tutti ragionare con il medesimo modello culturale di riferimento o se si possa ragionare usando modelli diversi.
ma di cosa stiamo parlando??? l'onestà intellettuale non c'entra proprio nulla, scusa!
ma dai su, il punto è che te non ami il Cinema a sufficienza per apprezzare certe opere, punto.
e non c'è nulla di male in questo (ci mancherebbe altro), ma risparmiami il discorso dell'onestà intellettuale, che equivale ad un auto-presa in giro.
se un film, descritto per anni dalla critica come un capolavoro, mi annoia lo dico, ma se mi annoia non dico che mi è piaciuto, dico che non mi è piaciuto e che non lo rivredò mai più!
e cmq scappi dalle domande che ti sono state poste, forse era meglio non aprirlo 'sto topic :D
Cerco di spiegarmi meglio. E' stimolante usare modelli diversi così come è sacrosanto avere una propria opinione distante dalla critica (che magari a volte usa linguaggi un po' snobisti, aggiungiamo anche questo). Quello che voglio dire è che se si supporta un'opinione con le motivazioni alle proprie scelte allora si permette agli altri di capire e di avvicinarsi e scoprire un mondo e un'ideologia diversi magari lontani ma solidi, validi, concreti; che hanno una radice, un'origine.
Quando ti dico che ho capito il senso della Corazzata, dovrei probabilmente anche spiegartelo, spiegare quello che ho capito e che ho visto io, spiegare perché non mi ha annoiata e quali strumenti avessi per potermi permettere una visione soddisfacente. In questo modo permetterei a te di (ri)vederlo in maniera diversa, e magari di apprezzarlo come fanno in tanti (magari non tantissimi...) e potresti così arrivare a definirlo tu stesso un capolavoro.
L'intento delle mie righe non è disquisire sulla semantica di una definizione piuttosto che di un'altra, anche se il rischio è reale per discussioni di questo tipo; l'intento è voler trasmettere che condividere il punto di vista di chi ha visto più lungo di te (perdona il gioco di parole) ti permette di accorciare le distanze con quel punto di vista e quindi di apprezzare il tempo che spendi nella visione di quel film; in poche parole il confronto dovrebbe servire per arrivare a farti vivere un'emozione in più, l'emozione che ti eri perso con quel film perché non l'avevi capito. Il confronto è come un regalo che ti stai facendo e che viene "pagato" in termini emotivi.
Sono riuscita a spiegarmi meglio? :)
eri già stata molto chiara prima.
mi spiace solo che hai dovuto utilizzare ancora del tempo per scrivere quest'altro bel messaggio di chiarimento, per non riceverne nemmeno risposta. pazienza...
:confused: :confused: :confused:Citazione:
Originariamente scritto da mickes2
Se ti riferisci a me ti prego di scusarmi ma non ho nulla da aggiungere: ho preso atto che la mia proposta non ha avuto seguito e, comunque, il 3d ormai è "bruciato". Spero di avere una proposta migliore la prossima volta.
:)
Vorrei spezzare una lancia a favore di fortyseveninches :)
Mi pare di capire che il suo intento fosse volutamente scherzoso, per alcuni versi un po’ dissacrante, ma nella sostanza scherzoso, infatti prende spunto dalla mitica scena di Fantozzi e dalla corrazzata Potemkin.
Poi, come avete già sottolineato, ci sono molti film che hanno fatto la storia del cinema (che siano capolavori non lo so) ma che sono veramente pesanti.
Fortyseveninches ha usato il termine pallosi, ma credo che il senso del suo pensiero fosse film pesante, difficile da capire e da digerire, nonostante la sua “importanza”.
Sono d’accordo con Elena quando dice che per apprezzare un film di questo tipo (come la corazzata o altri polpettoni, come li chiamo io) occorre avere gli strumenti adatti per conoscerlo a fondo e coglierne tutti gli aspetti, in altre parole occorre fare una visione critica.
Per fare un’analogia io considero un capolavoro di scrittura il Maestro e Margarita di Bulgakov, mentre molti miei amici lo considerano solo un bel libro.
La differenza tra me ed i miei amici è che, oltre ad averlo letto in originale, ho letto diversi libri di critica, ho quindi conosciuto ed analizzato la struttura narrativa, le tematiche ecc ecc. Sono convinto che chiunque legga questo romanzo così come ho fatto io, lo consideri un vero capolavoro.
Per quanto riguarda i film “polpettone un po’indigesti” direi che vale lo stesso principio.
Per poterli valutare ed apprezzare per quello che sono occorre avere gli strumenti necessari per conoscerli a fondo, credo che nessuno si possa risentire se alcuni film che hanno fatto la storia del cinema sono considerati delle “cagate pazzesche” :)
Altro elemento importante da considerare ai fini della valutazione di un film è l’epoca ed il contesto in cui è nato così come il contesto culturale di chi lo fruisce.
Al terzo anno di russo la docente aveva deciso che eravamo pronti per vedere un film stupendo, un capolavoro del cinema sovietico: “Patibolo” un film di un regista georgiano. In confronto la corazzata è un cine panettone!!!!
Permettetemi una piccola segnalazione su Il quinto elemento, non lo reputo un capolavoro ma nemmeno un semplice film d’azione e fantascienza. A mio avviso il film tocca in modo leggero alcune tematiche più o meno importanti:
parodia degli stati uniti e del loro ruolo di salvezza per le nazioni del mondo. NB: nella scena finale Besson si permette di dare dell’idiota al presidente; parodia di Guerre Stellari; visione futurista di New York; esaltazione della bellezza e dell’unicità femminile; ruolo salvifico della donna e dell’amore.
Va be’ … è stato bello tornare a scrivere di temi letterari–cinematografici. Ora torno al mio vacuo lavoro :D
Forty, non è vero che il thread è bruciato; personalmente lo trovo molto stimolante.
Dimmi se ho inteso bene: come mi sembra di capire anche dalle chiarissime e pacifiche parole di Michele, forse intendevi dire che, pur riconoscendo il lavoro e lo spessore artistico alla base di titoli così altisonanti, tu li abbia trovati pesanti e noiosi. Dei "panettoni", per usare il termine lanciato da Michele :D
Se il tuo ragionamento è questo, non fa una piega, ma a maggior ragione mi viene spontaneo continuare la discussione, magari sostendendo un barlume di analisi, giusto per arrivare a scambiarsi contenuti e non solo battute. Ho solo cercato di invitarti a sostenere le tue opinioni e a ribatterle, se necessario.
Se invece il tuo intento era più simile ad aprire un thread per scambiarsi "quattro chiacchere da bar", tra battute e citazioni, allora non mi era chiaro :)
Michele, Patibolo è favoloso... un po' cupo forse, ma favoloso: come narra l'eroicità dei gesti, i tormenti, i grigi, le imposizioni dittatoriali vinte solo con la morte... bellissimo. Forse sono io che ho gusti un po' particolari, probabilmente :D
dei polpettoni pesanti, in contrapposizione al cine panettone leggero di Natale :)Citazione:
Originariamente scritto da La_Elena
sarà che Patibolo me l'hanno propinato in georgiano con sottotitoli in russo e che ero poco più che ventenne, ma per digerirlo ci sono voluti 2kg di alcaselzer :D
l'idea di forty mi intriga alquanto...
dico la mia del tutto opinabile:
Lunga vita alla signora (Olmi, 1987, leone d'argento)
Ok che i film devono essere capiti, credo e spero di averne colto il senso, ma cio' non toglie che ho passato due ore a chiedermi che cosa stavo vedendo! Altro che palloso!
Dogville (Von Trier, 2003)
sul tema capolavoro forse non lo e', ma ricordo che era comunemente spacciato come tale.
Ho sicurmente i miei limiti, ma volevo bruciare il cinema (cosa si fa per le donne...)
Detto questo ti capisco quando citi 2001 Odissea nello spazio: solo dopo i 30 anni sono riuscito a vederlo tutto. Oggi penso sia veramente un capolavoro, senza se e senza ma (ma te lo devi vedere in santa pace alle 2 di notte).
Vorrei citare Il signore degli anelli, ma poi verrei "crociffisso in sala mensa":D
R
@Michele: polpettoni, giusto... ho fatto confusione.
Beh in Georgiano con sottotilo russi avrei una certa difficoltà anche io :D
@Roberto: non ho mai visto Lunga vita alla signora ma spero di rimediare presto.
Dogville è un bel film, dai... cosa non hai apprezzato?
@Micky ti leggo :)
Non potreste anche aggiungere perché li considerate capolavori oppure polpettoni?