questo e` un'altro discorso...
Caro Igor,
fino adesso si era parlato del fatto che un certo dispositivo sia piu` o meno distorcente di un altro.
La controreazione, invece, e` un qualcosa proprio di una certa configurazione circuitale, e porta con se` pregi e difetti indipendentemente dai dispositivi attivi impiegati per l'amplificazione in se`.
Che poi questa sia la causa principale o meno della distorsione del segnale, e` cosa da dimostrare caso per caso, per ogni singolo amplificatore.
Che esistano poi altre cause di distorsione e` altrettanto indubbio.
Resta il fatto che una valvola, qualunque essa sia, e` caratterizzata da una distorsione propria enormemente superiore a quella di un MosFet, per esempio.
Nota bene che non sto dicendo che suoni meglio o peggio, prendo semplicemente atto di una caratteristica fisica inconfutabile che distingue le due tipologie di prodotto.
Quindi, nella speranza che il progettista sia capace di fare il suo mestiere, e` altrettanto inconfutabile che a parita` di "validita`" della circuitazione complessiva del nostro amplificatore, la soluzione a MosFet, per esempio, introdurra` minori alterazioni rispetto al segnale originario.
Ribadisco solo il concetto che se un oggetto, per quanto eufonicamente, aggiunge contenuti al segnale originario, per me non e` "alta fedelta`", ma, al massimo, "alta piacevolezza": che va benissimo, per carita`, ma non mischiamo le pere con le mele!
Andrea
P.S.:
Quanto poi al resto della catena, non mi fare parlare, senno` qui cascano i muri....
Ciao!
Mamma mia, non facciamo i sofistici...
Gente, tutto questo disquisire sulla pressione sonora e`, ricordiamoci bene, relativo....
Inoltre non dimenticate che la stessa decresce con la distanza, quindi, a meno che non usiate le casse a mo' di cuffie, 120 dB a 30 cm dal trasduttore NON sono piu`120 dB a quattro o cinque metri....
E quello che a noi interessa e` la pressione nel punto d'ascolto, non dove essa si genera.
Resta il fatto che per riprodurre la gamma dinamica di un ascolto musicale e` necessario avere un sistema in grado di presentare correttamente e senza compressioni sia un pianissimo che un fortissimo orchestrale, e questo richiede, a meno di diffusori efficientissimi, una discreta capacita` di erogazione di corrente.
Notate che serve per i picchi, perche` il contenuto medio energetico di un brano e` veramente contenuto...ma un colpo di grancassa o di timpano puo` serenamente oltrepassare di una ventina di dB quel livello medio, e cioe` circa un migliaio di watt (impulsivi, aho`, mica continui).
Questo e` uno dei motivi per cui la multiamplificazione risulta spesso piu` naturale, perche` consente di distribuire l'erogazione dell'energia sullo spettro uditivo, garantendoci una dinamica complessiva superiore a quella che si avrebbe con un unico megafinale.
Non ci fossilizziamo sui 120 piuttosto che sui 130 dB, poiche` sono numeri indicativi, non necessariamente rappresentanti la realta` nel nostro specifico ambiente.
Bye, folks!