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Originariamente scritto da Giandegian
Mai visto ed ascoltato niente di simile, emozioni allo stato puro! Possiamo parlarne per ore, ogni canzone, ogni attimo, ogni battuta trasmetteva sentimenti, niente di retorico, nessuna minestra riscaldata, uno spettacolo attualissimo e proiettato al futuro sia per i contenuti che per gli aspetti tecnici. Soldi spesi bene!
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Quoto in pieno quanto da te affermato.
Premesso che il posto dove viene realizzato il concerto conta dico anche che non è il solo termine di paragone per giudicare una performance (non scordiamoci che in Italia siamo anni luce indietro rispetto al resto di europa in quanto a spazi dedicati esclusivamente ai concerti, rock e non solo) e secondo me dobbiamo ritenerci fortunati che uno perfezionista come Waters abbia scelto l'Italia per alcune date del suo tour.
Qui stiamo parlando della massima espressione creativa ed introspettiva di Waters, del primo "concept album" della storia del rock.
Ricordo a chi non lo sapesse che a parte, il "mitico" Syd Barrett l'anima, la mente ed il cuore dei Pink Floyd è stato nel bene e nel male proprio Waters.
Con questo non voglio dire che Gilmour non sia un altrettanto valido artista, anzi...lo reputo uno dei 5 chitarristi più bravi al mondo ma, secondo me, paragonare la musica di Gilmour a quella di Waters è come paragonare la musica commerciale alla musica d'autore.
Vi consiglio, per chi ama i Pink Floyd e Roger Waters e vuole approfondire le loro origini e sapere quanto hanno contribuito ad influenzare quello che oggi vediamo proposto da artisti come i Rolling Stone o gli U2, il seguente libro "Pink Floyd. The wall. Rock e multimedialità" Editore Nuovi Equilibri.
Aspetto con ansia il passare dei giorni che mi dividono dal grande evento e spero di potervi trasmettere dopo averlo visto almeno in parte le emozioni che sono sicuro questo "pazzo" inglese mi saprà dare.
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@Giandegian: mi stai quasi facendo cambiare idea... http://www.faccine.eu/smiles/1145789...lici (125).gif Un paragone con il video di YT?
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Originariamente scritto da andpal67
paragonare la musica di Gilmour a quella di Waters è come paragonare la musica commerciale alla musica d'autore.
Non esageriamo.. http://www.faccine.eu/smiles/1145789513-Felici (65).gif
Quindi non eri al concerto di Aprile..capito bene? :)
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Originariamente scritto da andpal67
Con questo non voglio dire che Gilmour non sia un altrettanto valido artista, anzi...lo reputo uno dei 5 chitarristi più bravi al mondo ma, secondo me, paragonare la musica di Gilmour a quella di Waters è come paragonare la musica commerciale alla musica d'autore.
Non sono per nulla daccordo, senza Gilmur e Wright i meravigliosi testi del "simpatico" Roger (persona modesta :D) non hanno assolutamente la stessa forza.
Se studi bene ed ascolti le parole dello stesso Roger Waters ti renderai conto che considera TDSOTM un lavoro non proprio perfetto.
"Hanging on in quiet desperation is the English way" ad esempio lo trovo geniale, lui oggi lo trova infantile e primitivo ("non posso credere di essermela cavata in quel modo").
La genialità qualche volta sta proprio nella incompiutezza , lasciare qualcosa di oscuro e confuso fa volare la fantasia, il tutto è aiutato dalle tastiere di Wright e cesellati dagli assoli raffinatissimi di Gilmur.
La stessa compattezza e bilanciamento testo/musiche non si trova più in The Wall (un album meraviglioso ma che di PF ha poco) e quel modo di suonare/scrivere Waters lo ha abbandonato del tutto.
Ritengo che ci sia molto più dei Pink Floyd in questo:
http://www.youtube.com/watch?v=kP2uY...eature=related
Che in tutti i lavori (non riferiti al periodo PF) di Roger Waters da solo.
Roger che per paradosso non ama in modo particolare quello che fece nei primi anni "70 .... conoscendo il personaggio non sorge forse il sospetto che ciò avviene perché tutto questo non gli appartiene totalmente :eek:
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
considera TDSOTM un lavoro non proprio perfetto.
"Hanging on in quiet desperation is the English way" … lui oggi lo trova infantile e primitivo
La stessa compattezza e bilanciamento testo/musiche non si trova più in The Wall (un album meraviglioso ma che di PF ha poco) e quel modo di suonare/scrivere Waters lo ha abbandonato del tutto.
È capitato a molti personaggi/artisti (non solo musicisti, ma anche scrittori e poeti) di prendere le distanze dalle creazioni dei periodi precedenti.
A noi sembra strano perché quelle canzoni (o libri in caso di scrittori) ogni volta continuano a darci le stesse emozioni e sensazioni, anche a distanza di molti anni e ci piace sapere che lo stesso vale per l’autore.
Ma l’autore, a distanza di molti anni, è cambiato. Naturalmente, il RW di oggi non è lo stesso di 40 anni fa (così come ognuno di noi), e probabilmente ha abbandonato del tutto quel modo di suonare/scrivere perché oggi non si riconosce più nelle cose di quel periodo.
Considerazione a parte.
personalmente trovo interessante e più completo un autore che nel tempo cambia e cerca nuovi modi espressivi piuttosto che musicisti/cantanti che per tutta la vita rimangono incollati al proprio clichè e scrivono musica e canzoni senza mai cambiare registro musicale. E qui l’elenco sarebbe lunghissimo, ma il buon RW appartiene ad un'altra categoria in compagnia di pochi altri grandi
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Hai ragione sul discorso della evoluzione... ma qui c' è qualcosa che non torna.
In questo specifico caso non direi che il processo è una evoluzione ... ma di una "individualizzazione" e per qualche verso un ripiegamento in se stesso (che è poi quello che viene celebrato con The Wall )
Posto che non possiamo pretendere nulla di veramente nuovo da artisti che si avvicinano ai 70 anni e che indubbiamente "hanno già dato" .
Rinnegare il passato è una rottura rottura, ma a questo punto perché continuare a suonare le vecchie canzoni degli anni dei PF?
Ecco una delle tante contraddizioni... anzi no...
Welcome to the machine. :D :D
Non è voglia male a RW ( anzi gli ho voluto male solo quando ha scelto Doyle Bramhall II nel tour del 2000 che è bravissimo ma inadatto... :mad:)
sono sicuro che lo show sarà stato valido, piacevole e rievocativo.
Ma ormai per quanto si celebri la grandezza ed i fasti del passato forse sarebbe il caso di proporre qualcosa di nuovo e in minore scala prima di diventare come gli Stones.... :mad:
Ciao
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D’accordo sul ripiegamento su se stesso e anche sugli Stones.
Una precisazione su quanto ho detto prima. tra quelli che reputo pochi grandi c’è uno che ha mantenuto negli anni lo stesso registro musicale ma è senza dubbio un grande ed è Bruce Springsteen, mentre un musicista che ha saputo sperimentare con successo evolvendosi è sting
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Fabio, hai sicuramente ragione, ma finchè questo cliché avrà successo, perchè mai dovrebbe inventarsene altri? in più il panorama mondiale della musica non è più in grado di proporre novità di spessore che scalfiscano la notorietà di Brontosauri coe i Pink Floyd.
per cui ben venga RW con il vecchio TW :D
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Originariamente scritto da revenge72
In questo specifico caso non direi che il processo è una evoluzione ... ma di una "individualizzazione" e per qualche verso un ripiegamento in se stesso (che è poi quello che viene celebrato con The Wall )
Secondo me hai centrato in pieno il discorso
che è poi, proprio questa sua "individualizzazione", l'input allo scioglimento della band.
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
Hai ragione sul discorso della evoluzione... ma qui c' è qualcosa che non torna.
In questo specifico caso non direi che il processo è una evoluzione ... ma di una "individualizzazione" e per qualche verso un ripiegamento in se stesso (che è poi quello che viene celebrato con The Wall )
In realtà quella che era una "involuzione", anzi una introspezione 30 anni fa, oggi assume un significato più ampio con la riproposizione di quest'opera che invece si è "evoluta" rispetto ai giorni nostri.
All'epoca le paure di Waters lo fecero chiudere in se stesso e non gli permisero più di reggere il confronto con ciò che i PF avevano creato fino ad allora, perdendo ogni tipo di relazione con la realtà che viveva.
Oggi le paure così ben descritte in questo concept album vengono proposte come un mezzo di denuncia sul nazionalismo, sul razzismo, la religione etc. etc.
Per questo penso che non sia sbagliato riproporre questo album dopo così tanto tempo.
Allora era una denuncia delle sue paure, oggi può esser visto come una denuncia delle paure di molti altri che in questi anni si sono sempre più affermate.
E' il bello dei grandi artisti e dei grandi album...col passar del tempo non diventano obsoleti ma rimangono sempre attuali :D
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Originariamente scritto da La_Elena
Scusa ma non ho capito quale è la tua idea, veramente...:)
Per il resto che paragone ti devo fare, il concerto è stato uguale identico, ma essere lì o vedere un video su YT siamo lontani anni luce!
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La mia idea era di non andare al concerto di Luglio, e non ne sono del tutto ancora convinta :D
Beh sapere che il concerto è stato come quello a Chicago non è poco... non era così scontato. Grazie comunque per le tue opinioni: mi sono utili :)
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Cioè fammi capire, potresti andare al concerto di luglio, ma non sei convinta??? :eek: :D
Vergogna.... a letto!!!!:ncomment:
The Wall :mc:
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Originariamente scritto da andpal67
Qui stiamo parlando della massima espressione creativa ed introspettiva di Waters, del primo "concept album" della storia del rock.
Con il massimo rispetto per Waters ed i PF, faccio notare che il grande "The Wall" non è il primo concept album della storia del rock.
A caldo mi vengono in mente "Tommy" dei The Who (1969) e "The lamb lies down on broadway" (1974) dei Genesis. Ma ce ne sono sicramente altri pubblicati prima del 1978 anno del "Muro".
:)
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@barnipardo
Beh The Wall non è nemmeno il primo concept album di Pink Floyd, a partire da The Dark side of the moon sono tutti concept album fino a The final cut.
Ciao