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a me interessa a livello tecnologico dove avvenga la perdita di timbrica (é stato detto e mai smentito vero?) nella trasposizione al formato cd audio
ammesso che si possano avere cd fatti male rispetto a vinile e viceversa
io ero convinto che la campionatura e la conversione fossero talmente al di sopra delle specifiche del sistema auditivo umano, da rendere il passaggio addiritura "lossless",
d'altronde non penso che incidano i dischi utilizzando master di cera e registrando in diretta no?
insomma il limite é dello standard audiocd o del digitale in sé ?
nell' ultimo caso allora spiegatemi come fanno i vinile a suonare meglio se partono da un master digitale? in qs caso é un effetto placebo no? :)
scusate le domande alla colombo, ultimamente sono un pò autistico :P
p.s.
ho trovato questo che mi piacerebbe ascoltare in vinile:
http://store.acousticsounds.com/brow...?Title_ID=8179 http://store.acousticsounds.com/imag...M-142021LG.jpg
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Citazione:
Mirko ha scritto:
L'alta fedeltà del basso profondo.:D Io che ho altri parametri:rolleyes:
Mirko, l'alta fedelta' di tutti i parametri, nessuno escluso, a questo bisogna puntare.
Meglio un sistema completo che se la cava egregiamente in tutti gli aspetti, che uno che ne soddisfa ai massimi livelli solo alcuni, mentre in altri crolla fragorosamente.
Tipo Schumaker ( le 801 ) che guardava ........... :D
Saluti
Marco
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Citazione:
lanzo ha scritto:
ho trovato questo che mi piacerebbe ascoltare in vinile:
Se ascolti un disco del genere con un impianto come dico io, non avrai più pace.:cool:
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Citazione:
Mirko ha scritto:
L'alta fedeltà del basso profondo.:D Io che ho altri parametri:rolleyes:
Ahh, Mirko, dai....
credevo avessi compreso come il mio fosse solo un esempio, e non certo un discorso limitato alle basse frequenze (che pure sono una parte importante del messaggio sonoro, visto che proprio tu ti sei costruito un sub da poco tempo, se non ricordo male...).
Potremmo parlare di come si possa avvertire la saturazione di un microfono in ripresa voce e questa possa essere intesa come una asprezza attribuita alla "digitalità" dell'impianto ed altro ancora!
Intendevo, in fondo, solo affermare come uno dei due tramiti possa spalancare degli orizzonti di fedeltà riproduttiva ben superiori a quelli dell'analogico, giunto ormai ai propri limiti intrinseci.
In altre parole, il digitale non solo suona bene, se è di qualità, ma soprattutto suonerà sempre meglio, a differenza dell'analogico, che è arrivato ad un punto dal quale non è possibile effettuare ulteriori progressi.
E volevo instillare anche un pò di sano dubbio sulle certezze granitiche che mi sembrano sbandierate da alcuni partecipanti del forum: chi è contento di dove è arrivato ed è convinto non si possa migliorare, si goda il suo "arrivo" e non si curi dei vaneggiamenti di quegli scellerati che, come il sottoscritto, pensano si possa fare dei passi in avanti e che la stereofonia di oggi stia alla realtà della musica come il Super8 sta all'alta definizione....
Ciao,
Andrea
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Citazione:
lanzo ha scritto:
a me interessa a livello tecnologico dove avvenga la perdita di timbrica (é stato detto e mai smentito vero?) nella trasposizione al formato cd audio
ammesso che si possano avere cd fatti male rispetto a vinile e viceversa
io ero convinto che la campionatura e la conversione fossero talmente al di sopra delle specifiche del sistema auditivo umano, da rendere il passaggio addiritura "lossless",
d'altronde non penso che incidano i dischi utilizzando master di cera e registrando in diretta no?
insomma il limite é dello standard audiocd o del digitale in sé ?
nell' ultimo caso allora spiegatemi come fanno i vinile a suonare meglio se partono da un master digitale? in qs caso é un effetto placebo no? :)
scusate le domande alla colombo, ultimamente sono un pò autistico :P
p.s.
ho trovato questo che mi piacerebbe ascoltare in vinile:
http://store.acousticsounds.com/brow...?Title_ID=8179 http://store.acousticsounds.com/imag...M-142021LG.jpg
Lo standard cd e' vecchio ormai, nacque con alcune limitazioni, legate principalmente alle possibilita' tecnologiche di quel tempo, ma ormai ci sono i DVD-Audio e i SACD, ed anche i vecchi cd possono in parte essere "risanati" con sofisticate tecniche.
Se ad esempio hai un masterizzatore dvd e' possibile convertire un cd audio in dvd video con solo tracce audio a 96Khz/24 bit.
Oltre al ricampionamento a 24bit e l'upsample a 96Khz. tramite un sofisticato algoritmo, ci si svincola anche dal problema del fragile sistema di correzione degli errori dei cdaudio e a conseguenti letture scadenti dovute a meccaniche e ottiche di lettura non all'altezza.
Ecco il link : www.eximius.nl
Saluti
Marco
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Io non so se avete mai sentito un analogico di alto livello. E' totalmente diverso dal digitale, il digitale è piatto, senza armoniche senza aria attorno agli strumenti. E' una macchina senza cuore. Forse tutto questo digitale vi serve per farvi apprezzare tutto quel po po di roba che vi mettete in casa, perchè senza regolazioni non può suonare. Io sono per l'impianto essenziale: Il miglior trittico analogico, il miglior pre e finali, e le migliori casse.
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Microfast
grazie ottimo link
Mirko
Hai tribute disc2? poesia vero?
io sono sempre più confuso,
visto che l'obbiettivo dell' hifi é rendere il suono quanto più conforme a quello originale, c'é qualcuno che frequenta concerti e/o teatri ed é pure audiofilo?
poi entra in gioco la sensibilità soggettiva
non sarà una diatriba senza via d'uscita?
:confused:
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Mirko non é che il tuo impianto sia troppo votato all'analogico e abbia difficoltà con sorgenti digitali?
da ignorante mi viene da pensare all' ampli valvolare che ha di pregio una bassissima attitudine all' intermodulazione, ottimo per una sorgente + "sporca" e con poca soglia segnale/rumore - magari si rileva poco robusto verso la più precisa e dimamica sorgente digitale, quest'ultima magari si aspetta di essere sfruttata in maniera completamente diversa, per esempio portare l'impianto a potenze più elevate mantenendo pulizia e precisione del suono
sto dicendo un mucchio di s******* ?
:rolleyes:
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e' il colmo!!!!
Adesso finisce che passo per un sostenitore dell'analogico!!!!
Non ho un piatto, braccio, testina nel mio impianto, i miei LP giacciono in uno scatolone (sono circa 60) i miei 700 CD girano sul mio player Electrocompaniet felici :D :D .
Ciò non toglie che il più bel suono che ho ascoltato, in temini di naturalezza, ricchezza armonica, ecc. ecc. l'ho sentito con l'analogico.
Ma non è stato sufficiente a farmi fare il passo... indietro (ho aderito al digitale nel 1986).
Ma smettiamo anche di sbandierare la fedeltà come qualcosa di ogettivo:
Citazione:
Fedeltà di riproduzione non vuole necessariamente dire piacevolezza all'ascolto: se non smembriamo questa dicotomia, non si faranno mai dei passi avanti nella riproduzione sonora.
La fedeltà non esiste, perchè l'evento sonoro originale è semplicemente irriproducibile, condizionato da mille fattori, compreso quanti spettatori sono in una sala.
Ho ascoltato quest'anno una marea di concerti e tutti, dico tutti, avevano condizionamenti ambientali, alcuni erano amplificati, tutti prevedevano un mixer (e parlo solo di concerti Jazz e classica, il rock è da un po' che non lo frequento più dal vivo)...
Quindi il mondo della riproduzione sonora è RIPRODUZIONE, bellissima, suadente, seducente ma riproduzione (avete mai ascoltato i dischi per audiofili: i triangolidi una grande orchestra trillano tridimensionali
ma li avete mai sentiti così in un auditorium????)
Quindi sono DIGITALE per scelta, ma la musica più convincente che ho ascoltato in riproduzione è stata in analogico, tutto qui.
Inoltre, nessuno dice che il SACD non sia superiore al CD (anche se in STEREO numerosi "ascoltoni", uno tra tutti il Cicogna di AR valutano minima la differenza).
Dico che per acquistare SACD, per me, è necessario che in quel supporto sia presente la musica che amo. Non comprerò mai un disco perchè si sente benissimo, ma con musica che mi interessa poco.
Non devo impressionare nessuno col mio impianto, devo solo sentire la musica che amo.
OT-on
Ieri o girato su due dei siti internet più battuti per disponibilità
di titoli SACD: su una lista di oltre 100 titoli che mi interessano di jazz (recensioni su AR e Jazzit, non roba introvabile) 3 e dico 3 erano presenti ed erano tutti degli anni 60-70...
OT-off
Viva la musica
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Citazione:
lanzo ha scritto:
ho trovato questo che mi piacerebbe ascoltare in vinile:
Ho ormai da qualche anno questo cd, pur trovandolo bellissimo, ultimamente lo ho ascoltato poco, non riusciva a suscitarmi emozione, ma qualche settimana fa l'ho ascoltato da un audiofilo in vinile ed è stato come ascoltare un disco nuovo e dato che è doppio e che riacquistarlo nuovo in vinile costerebbe una schioppettata :mad: , mi sono ripromesso di cercarlo usato in qualche mercatino, perchè l'acquisto merita sicuramente.
Questo per dire che vi sono alcuni generi musicali dove la musicalità viene esaltata dal supporto, dove non è richiesta una dinamica esplosiva o altri parametri nello specifico e quindi non vedo del perchè uno non possa destreggiarsi tra i vari supporti, sfruttandone a proprio vantaggio le potenzialità migliori e adattarli allo scopo.
Antonio
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io ce l'ho su cd e la prima volta l'ho ascoltato in macchina ma le emozioni sono arrivate forti già in quella fattispecie di obrobrio che é l'impianto stereo della mia ex macchina, questa é cmq un etichetta che fa ottime registrazioni
io preferisco il secondo disco,
ti invito ad ascoltare All The Things You Are, io quando lo ascolto da solo al minuto 2:20 e all' ottavo quando fa quei passaggi mi commuovo, e poi arrivo alla fine del cd in estasi potrei non pensare più a niente, il trio più forte del secolo e non sono andato a vederlo quando ha suonato in italia pochi anni fa...
altro disco che vi consiglio caldissimamente é Michel Petrucciani - Flamingo, una vera poesia
ehm il mio cd originale l'ho prestato/regalato, il tuo me lo vendi?
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Citazione:
Puka ha scritto:
Ho ormai da qualche anno questo cd, pur trovandolo bellissimo, ultimamente lo ho ascoltato poco, non riusciva a suscitarmi emozione, ma qualche settimana fa l'ho ascoltato da un audiofilo in vinile ed è stato come ascoltare un disco nuovo e dato che è doppio e che riacquistarlo nuovo in vinile costerebbe una schioppettata :mad: , mi sono ripromesso di cercarlo usato in qualche mercatino, perchè l'acquisto merita sicuramente.
Questo per dire che vi sono alcuni generi musicali dove la musicalità viene esaltata dal supporto, dove non è richiesta una dinamica esplosiva o altri parametri nello specifico e quindi non vedo del perchè uno non possa destreggiarsi tra i vari supporti, sfruttandone a proprio vantaggio le potenzialità migliori e adattarli allo scopo.
Antonio
Guarda qua:
http://store.acousticsounds.com/sear...chText=jarrett
25 dollari.
Dividiamo le spese?
Ciao
franco
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Citazione:
lanzo ha scritto:
ti invito ad ascoltare All The Things You Are, io quando lo ascolto da solo al minuto 2:20 e all' ottavo quando fa quei passaggi mi commuovo, e poi arrivo alla fine del cd in estasi potrei non pensare più a niente, il trio più forte del secolo e non sono andato a vederlo quando ha suonato in italia pochi anni fa...
altro disco che vi consiglio caldissimamente é Michel Petrucciani - Flamingo, una vera poesia
ehm il mio cd originale l'ho prestato/regalato, il tuo me lo vendi?
Oramai siamo proprio OT :cool:
Se ti piace il genere di Jazz del "minuto 2:20", allora dovresti sentire un virtuoso del pianoforte, Michel Camilo in -On fire- e -Michel Camilo-
Di Petrucciani mi sono sempre riproposto di approfondire la sua conoscenza e forse è il caso che inizi ;)
Se c'è una cosa di cui sono geloso è dei dischi, figuriamoci venderli ;)
Per Gasugasu: perchè no.
Anche se volevo aspettare fino alla seconda metà di giugno, quando, qui a Torino, vi è una enorme mostra mercato di dischi usati, dove si fanno ottimi acquisti, soprattutto dai commercianti stranieri, francesi in special modo.
Ricordo che Tribute l'ho visto l'anno scorso, ma non l'ho acquistato perchè avevo già il cd e mi sono "buttato" su altro.
Ritornando in Topic: Un disco che và assolutamente ascoltato in vinile è il concerto di Colonia di Jarrett, di solo pianoforte, dove il phatos viene esaltato dal supporto.
Ricordo anche un'ascolto a casa di Andrea Aghemo di questo concerto dove anche se il suo set-up è sbilanciato verso il digitale, l'analogico era da preferire per musicalità.
Devo infine dare ragione ad Andrea per quel che riguarda la riproduzione "fedele" e l'eufonicità, è sicuramente un limite non riprodurre la musica nella sua "intierezza", a volte tendiamo a ricercare il suono che piace a noi stessi e lo "pieghiamo" al nostro volere, ad es. una tromba spesso e volentieri risulta "fastidiosa" e laceraorecchie all'ascolto, perchè la dovremmo stemperare?
Come la dinamica, perchè và limitata?
Ciao
Antonio
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cercherò Michel Camilo sicuramente, sempre che non sia tipo chick korea perché per me é troppo virtuoso e poco "terreno" :)
petrucciani é stato un grande, grandissimo artista, un modo di suonare preciso, deciso e geniale, la bellezza che gli mancava esternamente l'ha espressa col pianoforte, il disco "flamingo" é stato suonato assieme al violinista stephàne grappelli e non va ignorato, te lo garantisco
ritornando in topic con un impianto scarso mi conviene tenermi i cd, ho visto che le mie povere casse arrivano a fine corsa solo col rumore di fondo e i clic del disco :confused:
cos'é l'eufonicità?
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Re: e' il colmo!!!!
Citazione:
maurocip ha scritto:
...La fedeltà non esiste, perchè l'evento sonoro originale è semplicemente irriproducibile, condizionato da mille fattori, compreso quanti spettatori sono in una sala.
Ho ascoltato quest'anno una marea di concerti e tutti, dico tutti, avevano condizionamenti ambientali, alcuni erano amplificati, tutti prevedevano un mixer (e parlo solo di concerti Jazz e classica, il rock è da un po' che non lo frequento più dal vivo)...
Il fatto che teologicamente sia impossibile conoscere il vero nome di Dio non ha mai fermato l'uomo nella ricerca dello stesso..:D
Mauro, paragoni altisonanti a parte, concordo sul concetto che la riproduzione assoluta e fedele dell'evento originario sia impossibile, ma non ci dimentichiamo che possiamo benissimo accontentarci di una illusione credibile: ora, non pensi che questo più modesto (per quanto di difficile raggiungimento) obiettivo sarà forse un giorno raggiungibile? E non credi sia più semplice ottenerlo con il digitale piuttosto che con l'analogico?
Per usare un'analogia in campo video, francamente non mi preoccupa il fatto che un film di oggi sia realizzato in grossa parte al computer, se l'illusione proposta non ha nulla di artificioso ed appare fluida e vivida come nel mondo reale!
Restare appiccicati alla stereofonia ed all'analogico è un pò come cercare di ottenere il massimo da una fotografia in bianco e nero, ma dimenticandosi che esistono il colore e la tridimensionalità!
Onestamente, il fatto che solo il digitale potrà accompagnarci nel percorso dell'ottenimento della "illusione" dell'evento reale mi sembra di una tale lapalissiana evidenza che solo l'ottusità può negare....ad oggi non ci siamo ancora arrivati, ma quanto a capire quale sia la strada che possa condurci alla meta, non comprendo come si possa avere dei dubbi.
Ciao,
Andrea