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non per insistere ma l'elettrotecnica non mente...
http://sound.westhost.com/bi-amp.htm
ai capitoli 1.4 e 1.5 viene illustrato e chiarito il concetto che avevo esposto...
Sempre riguardo l'argomento consiglierei la lettura del mitico Audio/Radio handbook edito da National semiconductor nel 1980, capitolo 5.
A metà degli anni '80 ho progettato e realizzato un sistema bi-amplificato: prempli con crossover elettronico integrato, finale 40+40W per i bassi e 15+15 per gli alti. Posso assicurare che la SPL indistorta prodotta andava ben oltre la performance del singolo finale dei bassi. Consiglierei di provare per credere...
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Straquoto..altrimenti... perchè nel professionale si multiamplifica??
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Citazione:
non può trarre benefici, in termini maggiori pressioni, da una multiamplificazione la cui somma sia superiore alla tenuta del diffusore.
Questo lo davo per scontato.
Perfetto così, mi sarebbe dispaciuto "sprecare" ampli, canali della scheda sonora e soldi per non ottenere quasi niente in più ;)
Ciao.
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Credo che il caso, cosi' come dalla domanda originaria, sia la differenza fra applicare a un diffusore un ampli a tutta banda oppure 2 ampli, della medesima potenza, allo stesso diffusore, avente separazione tramite xover e associando uscite diverse a bande diverse, ingressi parallellati.
Mi sembra evidente che, nell'uno e nell'altro caso, avremmo il medesimo swing di tensione; ne puo' trovare validita' l'assunto del citato testo:
http://sound.westhost.com/bi-amp.htm
nella parte 1.4 ove parla, in riferimento alla biamplificazione attiva, di
Addition of Waveforms poiche', con ingressi in parallelo, il ragionamento perde di cognizione.
Non vedo, alla luce della domanda che era di applicare al carico la sua massima potenza (al di la se questa procedura sia, o meno, corretta), in quali condizioni il carico riceva una potenza doppia, corrispondente a ben 1,41 volte lo swing.
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nelle tabelle che avete linkato entrambi ci sono anche le misurazioni della distribuzione della potenza fra i morsetti in funzione della fx del crossover.
http://img121.imageshack.us/img121/1...aginepg.th.jpg
http://img709.imageshack.us/img709/1861/ggge.th.jpg
Ora, le mie CM9 hano 2woofer, un medio e un tweeter.
La frequenza di taglio fra i due morsetti è 350hz.
http://img121.imageshack.us/img121/2908/66387269.th.jpg
Ora, sando alle tabelle, nel mio caso sarebbe da applicare stessa potenza ai due morsetti. In tal caso peraltro sarebbe consigliaile la soluzione che dicevamo qualche intervento fa: cioè un finale stereofonico (100w x 2) dedicato ad ogni singolo diffusore. Massima separazione e sto dentro i 200w.
Però credo che le tabelle non calcolino che i woofer sono 2, quindi forse dovrei comunque dare più watt ai morsetti inferiori.
Come mi regolo?
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chiedo venia, effettivamente ho perso di vista l'assunto orignale, cioè che non si utilizza un crossover a monte degli ampli...
La multiamplificazione in questo caso non riesce ad offrire tutti i suoi notevoli vantaggi ma qualche beneficio rimane.
Con il crossover a valle, avremo certamente i medesimi swing di tensione permessi dalla singola amplificazione ma la differenza sarà nella corrente erogata.
L'ampli degli alti lavorerà con un carico che avrà impedenza elevata alle basse frequenze e quindi minor corrente da erogare. Siccome il maggior contenuto energetico è richiesto dai bassi, il suo alimentatore sarà sempre in grado di garantire la massima erogazione in potenza per le frequenze che ci interessano, senza che eventuali protezioni la possano limitare o altro.
Anche l'ampli dei bassi, filtrato a valle sugli acuti, potrà essere spinto un po' oltre il clipping perchè il filtro toglierà le armoniche ad alta frequenza inserite appunto dal clipping.
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Citazione:
chiedo venia, effettivamente ho perso di vista l'assunto orignale
Anzi; i tuoi interventi hanno portato un po' di chiarezza sull' argomento.
Per i vantaggi che citi, nulla da eccepire; ricordo che, in alta frequenza (settore dal quale provengo), usavamo spesso la biamplificazione, nei circuiti ultralinear in classe a, ottenendo una riduzione notevole dei prodotti di intermodulazione e una uscita, ancora accettabile, un po' piu' alta.
Un saluto.
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Citazione:
Originariamente scritto da Luciano Merighi
L'ampli degli alti lavorerà con un carico che avrà impedenza elevata alle basse frequenze e quindi minor corrente da erogare.
Anche l'ampli dei bassi, filtrato a valle sugli acuti, potrà essere spinto un po' oltre il clipping perchè il filtro toglierà le armoniche ad alta frequenza inserite appunto dal clipping.
In che cosa si differisce da quello che ho scritto sul msg #16?
Non era chiaro il testo che ho tentato di fare in forma descrittiva?
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in nulla... Magari "repetita iuvant" :D
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domandona: quanti danni se i due finali utilizzati per il biampli "orizzontale" hanno guadagno diverso?
Parlo tipo di 3db in più o tre in meno (che poi dovrebbe essere il doppio vista la scala dei db).
Proprio non si può fare eh?
Dopo superstudio dei finali mi era venuta la voglia di mettere un bryston sulle basse (2bsst2) o un pass e un gamut sulle alte.
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Ah un'ultima cosa.
seguendo i vostri consigli (relativamente alla distribuzione dei watt fra alti e bassi), qualora non si possano acoppiare finali con diversi guadagni (cosa probabile), sono quasi sicuro che opterò per un integrato maestro 70 rev.2.0 biamplificando con un finale separato sulle basse.
Il finale in questione perlappunto, sarà molto probabilmente il pass x150.5 (che ha lo stesso guadagno del maestro -26db per la cronaca-).
Mi piacerebbe sapere che ne pensate.
L'unico problema è che il pass dichiara 150 w per canale e, di fatto, si avvicina ai 180. Sommando i 70 del maestro arriviamo a 250w.
Ora, le CM9, consigliano max 200w.
Può essere un problema?
Troppo oltre? Non basta semplicemente ascoltare a volumi umani. del resto vivo in condominio...dubito che porterò la manopola del volume mai a fondo corsa.
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Citazione:
quanti danni se i due finali utilizzati per il biampli "orizzontale" hanno guadagno diverso?
Conoscendo la differenza di guadagno, e' facile calcolare un opportuno attenuatore da inserire prima del finale a guadagno piu' alto.
Ciao.
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ma l'attenuatore si fà appositamente o si compra anche già pronto?
L'hand made mi sa di esperto bravo difficile da trovare e ...200€ solo di attenuatore. no?
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Sono 3 resistori a strato metallico per ogni canale, probabilmente si dovra' autocostruire (chiunque, che sia capace di saldare, lo puo' fare) il costo del materiale, compreso connettori dorati e scatolino, puo' aggirarsi sui 30-40 euro, e, se questo risolve un problema...
Ciao.
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Ho fatto una piccola verifica.
Il finale bryston che dovrei utilizzare, il 2b sst2, ha due possibili guadagni (c'è una rotellina per selezionare il valore): 23db e 29 db.
Sulle specifiche viene riportata chiaramente questa differenza di guadagno in termini di voltaggio del segnale in ingresso.
In pratica c'è scritto che per avere 23 db ci vuole un segnale a 2.2.volt mentre per aumentare sino a 29 db, il segnale deve essere a 2.3volt.
é una differenza minima (rispetto , per esempio ai modelli più potenti).
Si può costruire un attenuatore che aumento o diminuisca il voltaggio di 0.5 volt (in modo da avere 26 db come i finali audio analogue)?
E comunque, questop "filtro", non intaccherebbe qualitativamente il segnale?