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contrasto
x antani
>>Non vedo come possa variare il contrasto (che giusto per ricordarlo è la differenza fra chiaro e scuro) passando da wide a tele, a parità di dimensioni proiettate.
Inoltre il tuo ragionamento non sta in piedi....
>>>
non ci siamo...
Il mio non è un ragionamento.
Non so perché varii il contrasto tra tele e zoom.
Non dico che la luminosità non conta, ma che conta meno di altre cose.
Il mio non è solo un ragionamento.
Anche io la pensavo nel modo in cui tu dici.
Non è questione di gusti.
E' questione di esperienza.
Io la pensavo esattamente come te, ma dopo ho provato. E l'esperienza mi ha mostrato le cose che ho scritto. Tutto qui.
Molto ragionamento e poca esperienza portano all'errore. Poco ragionamento e molta esperienza portano alla verità.
Che dovrei fare, rinnegare quello che ho visto? potrei aver cannato di brutto sulle spiegazioni, ma non posso negare che alla prova pratica quell'immagine era un po' più contrastata di quell'altra. Che ci devo fare?
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il contrasto varia anche con lo zoom, con la qualità dell'ottica, con le riflessioni interne al percorso. Ogni obiettivo fa storia a sè.
Non parlate mai di messa a fuoco: se lo schermo è grande dovrebbe anche essere curvo. In fotografia i bordi dei grandangolari sono tutti un pò sfuocati, perchè la distanza del soggetto varia anche di molto ai bordi e la chiusura del diaframma non la compensa.
La stanza vuole buia, altrimenti la luce diluisce, sbiadisce l'immagine.
Il fuori fuoco stira l'immagine col medesimo lieve risultato.
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>>se lo schermo è grande dovrebbe anche essere curvo.>>
è vero?
è un problema solo se è grande?
quanto grande?
nel mio non noto il fenomeno, ma c'è da dire che il fuoco del panny non è mai il massimo.
Avevo letto dei pazzi americani con lo schermo curvo. E' quindi per questo e non per avere un'immagine più avvolgente?
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Aldilà di tutte le discussioni valide svolte fino ad adesso volevo aggiungere un altro elemento da considerare quando si parla di larghezza (altezza) dello schermo di casa.
Anch'io prima di scegliere la misura sono andato in un cinema moderno qui a Milano e, righello alla mano, ho misurato sulla piantina per l'antincendio il rapporto tra distanza delle ultime file e larghezza schermo: circa 1:1 !
A casa (anche per problemi altri) ho un rapporto di 2:1. Avrei voluto uno schermo più ampio ma non molto di più perchè, e qui il concetto che volevo esprimere, un conto è la misura del rapporto tra due dimensioni e un conto sono i valori assoluti delle stesse:
L'occhio umano e la sua focale secondo me reagiscono in maniera differente se quello che guardo è a 3 metri piuttosto che a 20.
E, sempre secondo me, a parità di rapporto tra distanza e larghezza (o meglio sarebbe dire altezza) l'immagine più lontana "stanca" di meno.
...non parlo di "collo" ma di "occhi"
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SCHERMO CURVO
non so rispondere se lo schermo vuole sempre curvo, secondo me sì.
Non ho vpl, non posso provare. Per i possessori è facile verificare se il fuoco migliora. Con uno spago lungo quanto la distanza obiettivo - centro schermo, portarlo sul lato, a quella distanza e angolazione posizionare un foglio rigido bianco su un cavalletto e osservare se l'immagine migliora.
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stasera provo
il problema è che se migliora... aha! mi faccio uno schermo in muratura!
CHE FIGATA!
vabbé
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Concordo con Martabio, cinema o non cinema ognuno fa le proprie prove
(magari sulla parete) e ne trae le conseguenze.
Per me 16:9 220 di base visto da 4 metri è la dimensione giusta.
Chiaro che è piccolo per il 2.35:1, ma mi sa che zio Panny potrà rimediare
quasi agevolmente :D
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Citazione:
Originariamente scritto da Alessandro Conte
... ma non posso negare che alla prova pratica quell'immagine era un po' più contrastata di quell'altra...
E probabilmente hai anche ragione. Nel senso che i 16 FL sono necessari per un ambiente totalmente oscurato, tipo cinema. In un ambiente domestico, con le inevitabili rilfessioni, bisogna salire anche a 30-50 FL.
Questo però indica solo che in molti ambienti la luminosità di molti proiettori home non è nemmeno sufficiente per fare 2 metri, non significa che il proiettore possa senza problemi arrivare a 4 m.
Io uso uno schermo di 2,4 m, e se potessi lo vorrei più grande, però già così secondo me il mio Epson fa fatica. Se oscurassi tutto non credo avrei problemi, ma per quasi tutti noi l'ambiente è purtroppo un elemento invariante.
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Ci siamo capiti.
E sullo schermo concavo che mi dici? qualche esperienza?
L'idea mi attizza parecchio (da maniaco dello schermo super-ravvicinato).
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Teoricamente lo schermo curvo migliora l'uniformità del fuoco. Però con una schermo di 2 metri praticamente l'effetto è irrilevante, mentre la costruzione è molto complessa. Ma se sei un perfezionista ....:D
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Ma... Lo schermo curvo non dovrebbe essere usato nel formato 2,35.1 in abbinamento ad una lente anamorfica proprio per compensare l'effetto botte derivante dall'eventuale vicinanza del proiettore allo schermo?????
:confused:
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Questa è la prima volta che la sento. Se una lente anamorfica deforma l'immagine è opportuno scaricarla nel cesso.
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Citazione:
Originariamente scritto da Antani
Non vedo come possa variare il contrasto (che giusto per ricordarlo è la differenza fra chiaro e scuro) passando da wide a tele, a parità di dimensioni proiettate.
Dipende da ottica a ottica, comunque il motivo dell'aumento della luminosità in wide e dell'aumento del contrasto in tele dovrebbe essere legato alla luminosità massima (apertura massima) dell'ottica stessa. In wide per esempio potrebbe essere una f2.8, in tele potrebbe calare anche a f5.6 (come nei tele delle fotocamere). Quando usi l'ottica in tele cala la luminosità perchè è come se usassi un iris e lo chiudessi. A parità di immagine proiettata quindi avrai sì un calo di luminosità, ma anche un aumento di contrasto. Infatti il numero dopo f indica il rapporto tra il diametro dell'obiettivo e la lunghezza focale dello stesso, quindi se cala vuol dire che sto "chiudendo il buco", non so se mi spiego.
Per questo imho è sempre meglio mettere il vpr il più distante possibile dallo schermo e sedersi il più vicino possibile, in modo da utilizzare schermi più piccoli, ma averli bene illuminati anche con lo zoom tirato al massimo. Si avrà un aumento di contrasto, una migliore messa a fuoco su tutto lo schermo (anche quella migliora se chiudo il diaframma, vedi "profondità di campo" in fotografia) un minore rumore percepito dal proiettore (è più distante dalle orecchie) minori aberrazioni introdotte dall'ottica perchè se ne usa la parte meno periferica.
Tutti questi fattori comunque variano da proiettore a proiettore, visto che le ottiche degli stessi non sono tutte uguali...
Spero di non aver scritto troppe cavolate tutte assieme, nel caso ci vorrebbe un aiuto dell'Admin o del buon Alberto Pilot, che su queste cose sono più ferrati di me sicuramente ;)
Per quanto riguarda "l'effetto prima fila" e tutti i discorsi legati al giusto rapporto tra distanza dallo schermo e larghezza dello stesso imho state friggendo aria impanata, visto che sono sempre e comunque scelte soggettive.
Io non ho mai guardato quanto sia largo lo schermo o quanto sia io seduto distante dallo stesso al cinema, so che c'è un fattore di riempimento del mio campo visivo oltre al quale la visione non mi è piacevole.
Questo rapporto a casa mia corrisponde a uno schermo da 240 guardato da 3,6 metri in 2,35:1 (1,5 per pura fatalità).
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Citazione:
Originariamente scritto da antani
Questa è la prima volta che la sento..........
Bhè... Si.. L'ho letto non mi ricordo dove, epoi mi è capitato di vederlo coi miei occhi (quest'effetto botte ai lati dell'immagine) in qualche cinema che per forza di cose usa la lente anamorfica.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da iaiopasq_
...A parità di immagine proiettata quindi avrai sì un calo di luminosità, ma anche un aumento di contrasto...
Un aumento di contrasto potrebbe avvenire solo se la riduzione di luminosità fosse in proporzione superiore alle basse luci rispetto alle alte. Non credo che questo sia una regola.