si, ma ne ampli de cdp si possono danneggiare in qsta maniera, cmq...Citazione:
Originariamente scritto da uainot
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si, ma ne ampli de cdp si possono danneggiare in qsta maniera, cmq...Citazione:
Originariamente scritto da uainot
non metterei la mano sul fuoco per il CDP. l'HK in pure direct salta parecchia elettronica, quindi è meno probabile, ma non impossibile. è difficile dire come si comporta a priori dell'elettronica guasta.
dopo quante ore circa può essere considerato rodato l'hk 990?
Che una apparecchiatura elettronica scaldi, poco o tanto, è normale, quanto scaldi dipende poi dalla tipologia di apparecchio.
Nel caso di un amplificatore di potenza la dissipazione sarà sicuramente pià alta di un pre o di un lettore CD, anche qui dipende poi dalla tipologia circuitale (corrente a riposo) e dalla ingegnerizzazione (dissipatori più o meno grandi per questioni di economia).
In ogni caso, non è il calore che può rovinare tale tipo di prodotti, sempre che non ci sia già un guasto latente, se il progetto è appena appena onesto, ma allora non sarebbe neanche il caso di stare a sprecare tempo a parlare di un prodotto di cui si teme possa guastarsi se lasciato acceso per un po'.
Ci sono dei PC che scaldano molto di più e lavorano 24 ore al giorno.
Buttati in un angolo del mio laboratorio ho alcuni apparecchi, tra cui un ampli, neanche di marca, che sono rimasti accesi praticamente ininterrottamente per almeno 20/25 anni, senza alcun problema (studi di broadcasting).
Ciao
Concordo se parliamo di timbrica, sinergia con uno piuttosto che un altro componente e taluni altri aspetti, ma ci sono dati oggettivi su cui non si può discutere (per esempio la dinamica).Citazione:
Originariamente scritto da uainot
A me l'HK non è piaciuto proprio perché l'ho trovato inferiore rispetto a concorrenti anche molto meno costosi su paremetri per me fondamentali (dinamica e microdinamica).
Quoto Nordata, secondo me ogni tanto ci si fanno troppe pip*e mentali: in casi del genere, al massimo ci si dovrebbe preoccupare dell'assorbimento elettrico...Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Mi basta riaccendere l'ampli.Citazione:
Originariamente scritto da uainot
@ nordata
il problema di Zanbot con l'ampli non è legato al discorso di criMan che ha lasciato l'ampli acceso.
io ascolto musica anche per più di 2h e non mi preoccupo del calore che l'ampli irradia, anzi più è caldo e meglio suona.
quello che volevo dire è che se viene dimenticato acceso consuma e scalda praticamente tanto quanto in funzione, quindi dopo gli ascolti vale la pena ricordarsi di spegnerlo. non perchè si rompe, ma perchè consuma per niente.
@ Zanbot
hai provato a contattare l'assistenza?
i dati sono oggettivi se vengono misurati con uno strumento e si conosce come usare al meglio lo strumento e quali sono i suoi limiti.Citazione:
Originariamente scritto da Morpho
se lo strumento sono le orecchie, allora il dato resta soggettivo.
le orecchie trasmettono la stessa sensibilità sotto altre sensazioni e con l'ausilio di altri sensi al pilota come al collaudatore che guida, al pescatore che pesca con la canna al tocco, al cercatore di funghi che si orienta nella ricerca, all'ebanista che crea capolavori rispetto a un altro,etc. etc.......
Salve ragazzi!!!!
Se avete visto bene le 2 foto l'impianto e' semplicemente rimasto acceso due ore cosi con il cdp aperto!!! mia moglie lo ha usato e lo ha lasciato cosi'! nessun problema. Ascoltava "Dire Straits" a volume sostenuto....
Quando sono tornato scaldava---
Sul fatto delle accoppiate ampli diffusori e' veramente un casino , gli accuphase in tutti i contesti ascoltati non mi sono piaciuti invece con le Focal Electra la sinergia era eccellente. Solo il cruccio della gamma bassa ma forse come indicava qlc E-350 dovrebbe mitigare il problema. Il medio alto e la gamma alta sembra quella di un valvolare.
Le ProAC sono ottimi diffusori ero indeciso anche io all'epoca se acquistarli.
Sulla durata del rodaggio non saprei 200 ore. Dopo il rodaggio l'HK 990 in effetti guadagna un po' di ampiezza e "dolcezza" diciamo e' meno asciutto.
Le mie riserve sono per il rapporto q/p , io sono un cliente che deve comprare e quindi vuole spendere con buon senso (per quanto possibile). Pero' il nostro HK 990 tiene botta!!!
@ antonio leone
hai citato tutta una serie di casi dove vince la soggettività :-)
quelle che facciamo con i nostri sensi sono stime, invece quelle con gli strumenti sono misure. (una buona misura inoltre include il calcolo d'errore)
i nostri sensi variano in base a molti fattori, come la stanchezza, l'anzianità, l'allenamento, l'esperienza, le preferenze e nel tuo caso anche le condizioni di vendita del costruttore :-)
prendi ad esempio il mio HK ora e guardalo, toccalo, leccalo, annusalo e buttalo giù da una finestra. non indovinerai i codici pantone dello chassis, non indovinerai la sua temperatura, non indovinerai la composizione della vernice, non indovinerai da quanto tempo è acceso e non indovinerai nemmeno la sua velocità d'impatto al suolo. perchè mai dovresti sapere tutto su come suona?
se invece indovini tutte queste cose allora sei il vincitore dell'euromilions di questa settimana :-)
inoltre la nostra memoria uditiva è molto debole e i confronti che si leggono sulle riviste sono dettati più da regole commerciali che altro. esattamente come fai tu :-) dove invece non ci sono interessi, c'e' la soggetività, quindi le orecchie sono come le opinioni: ugnuno ha le sue.
come le misure......soggettive anche quelle, viste che nascono solo da esperienze dirette da chi le crea....e non a caso, non sempre conicidono.
Io ho un altro approccio, quello che esiste chi ne sà più di me e dal quale cerco di apprendere o che si tratti di un imbianchino o che si tratti di un astronauta.
:ahahah:Citazione:
Originariamente scritto da antonio leone
scusate, ho finito ora di sganasciarmi dalle risate :D
no seriamente, capisco che chi non ha mai lavorato in laboratorio o comunque come ricercatore in un ambiente scientifico, possa far fatica a capire alcuni aspetti altrimenti elementari.
le misure in ambito scientifico non sono soggettive. assieme alle misure si pubblica il metodo e tutti coloro che ripetono l'esperimento rispettando il metodo ottengono gli stessi risultati entro i margini di errore calcolati.
se un soggetto non riesce a rispettare il metodo e non ottiene i risultati attesi e dimostrati allora il problema è tutto suo. cioè non sono i dati ad essere soggettivi, ma è la misura che è stata fatta commettendo degli errori.
ad esempio se misuri la velocità della luce con sistemi moderni, devi ottenere la velocità che è stata misurata negli altri laboratori +/- 1ms e se ottieni un risultato diverso non puoi dire all'intero mondo che il loro dato è sbagliato, perchè soggettivo :D
poi antonio, puoi dirmi che preferisci usare metodi diversi, che ti fidi di più di quello che senti, che ti fidi di più degli imbianchini rispetto gli astronauti, ma assolutamente non dire che le misure sono in sè soggettive :) gli errori casomai sono soggettivi ed è per questo che non si usano i propri sensi per ottenere risultati di riferimento.
è il modo di come ci si arriva alle misure....nessuna divinità te le ha calate dall'alto......soprattutto in questo ambito