E non finisce quì, è il mondo che cambia in peggio :rolleyes:.
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E non finisce quì, è il mondo che cambia in peggio :rolleyes:.
Cavoli questa sì che è funesta! Sapevo che Sony non stava andando benissimo, ma non pensavo ad un tale bagno di sangue. Già ha venduto la Vaio l'anno scorso, ora i TV...ma voglio dire, che cavolo di manager hanno in Giappone? Non si può depauperare così un'azienda di tale portata...
Ragazzi, il fatto che un esponente Panasonic dichiari pubblicamente che loro hanno introdotto "il curvo" perché lo fa Samsung (!!!!) dovrebbe suggerirvi che la situazione non è grave, di più! Io mi domando però ad un certo punto: se con le tv Pana è in perdita, Sony è in perdita, Sharp è in perdita etc. etc... son sempre tutti in perdita.... ma chi caxxo è che NON è in perdita? Ossia, chi riesce a vendere tv? Solo la maledetta e schifosissima Samsung all'interno dei suoi solarium? Se così è, mettiamoci l'anima in pace, non c'è via d'uscita. Oppure significa che al di là di tutto, il mercato è SATURO, nel senso che la gente (e non solo in ItaGlia evidentemente) non è disposta a cambiare tv ogni anno e mezzo (magari cambia il cellulare con questa cadenza ma non la tv), noi appassionati siamo una nicchia e contiamo a livello di volumi di vendite come il 2 di picche, anzi meno. E nonostante questo (ossia la nostra passione): quanti di voi, possessori di un fiammante VT, ZT, F8500, OLED LG (tanto per citare i più in voga del momento) cambieranno queste tv tra un anno o due?? Mah, io direi pochi, e sì che siamo appassionati eppure dopo che si è speso 2-3K euro come minimo la tv te la tieni per un po' se ne sei soddisfatto... diciamo 3-4-5 anni? Non parliamo poi dei kuristi che, visto l'andazzo, probabilmente si porteranno il loro 9G nella tomba facendone pure menzione sulla loro lapide tanto per cambiare!
Quindi, e torniamo all'inizio, c'è da stupirsi di fronte al disastroso risultato di Sony?
Mi permetto di correggere lievemente la traduzione: "no business is forever" significa "nessuna attività é per sempre" e si riferisce solamente alla divisione TV & Mobile.
Mi chiedo, comunque, come si possa arrivare ad una perdita netta di 1,9 miliardi di dollari... Significa veramente aver sbagliato tutto!
Di sicuro la concorrenza coreana punta all'annientamento dei colossi storici, ma una simile situazione sembra quasi un suicidio.
Chissà che tipo di brand potremo vedere in futuro: Sony-Haier? Lenovo-Sony? ....mah!
La samsung in alcuni ambiti rispetto alla Apple mi e' simpatica, e io ho uno smartphone Samsung. Ma a livello di tv la detesto proprio... Hanno distrutto il mercato della qualita, e a quanto pare continuano....
Però sta notizia mi pare un pò campata per aria nel senso che quei 1,9 miliardi di debito dovrebbero essere tutti colpa del settore mobile, almeno al 31 dicembre la divisione tv era tornata in attivo, seppur di pochissimo, dopo anni e anni di rosso...quindi che senso avrebbe venderla proprio adesso che non è più un debito? discorso diverso per gli smartphone che invece è in profondo rosso nonostante facciano tra gli smartphone migliori in circolazione nella fascia alta (z3 e z3 compact) però è un settore dove la gente compra solo iphone e samsung per partito preso. Aggiungiamoci la mancanza di pubblicità, immaginate che marketing farebbe la apple se i suoi terminali fossero impermeabili, Sony li fa da 2 anni e nessuno lo sa.
Comunque il futuro è nero, prima o poi resteranno solo coreani e cinesi, insomma i marchi che hanno basato il loro successo sul prezzo basso e mai sulla qualità, l'unica eccezione è forse per gli oled di LG ma ho paura anche quì che per fare prodotti tuttosommato accessibili a livello economico saranno sempre un compromesso, il migliore ma pur sempre un compromesso.
Di che vi stupite? Non c'è bisogno di andare fino in Giappone, quante aziende italiane hanno chiuso i battenti a causa della competizione coreana e cinese? La cosa curiosa è che la Corea del Sud fra dieci anni probabilmente si troverà nella stessa situazione del Giappone di oggi. Adam Smith ne ha spiegato il motivo 250 anni fa, nel suo "La ricchezza delle nazioni".
Le teorie di Adam Smith non sono state superate da quelle di "A beautifull mind" John Nesh? :D
la cosa bella è che in Italia ci arrovelliamo ci scanniamo destra sinistra centro... e non ci rendiamo conto che finche' in Italia ci saranno nei negozi sugli scaffali prodotti cinesi da 0,50 euro e prodotti italiani a 20 euro, fossero anche di qualita 100 volte superiore, il consumatore scegliera' quasi sempre il prodotto a 0,50. E' inutile parlare di tasse, lavoro, articolo 18 etc. quando il vero motivo per cui stiamo fallendo è la globalizzazione e la concorrenza cinese (ma anche est europea)...
Tra pochi anni i cinesi saranno in grado di fare auto equivalenti alle europee a 10mila euro invece di 25mila. E li' saranno risate...
In tutto ciò credo che la successiva condizione all'acquisto (garanzia e pezzi di ricambio), diventi sempre meno affidabile!
Lo conosco lo conosco: ma come hanno detto anche in una puntata di top gear, pochissimi anni fa le auto cinesi erano dei carretti da fruttivendolo. Adesso iniziano ad essere macchine, oggi non comprerei ancora una macchina cinese, ma con una evoluzione del genere siamo sicuri che tra 5-10 anni non saranno superiori alle europee?
Per me assolutamente no, in ambito automotive (e non solo) non saranno mai superiori come qualità. fine OT
Concordo: la Corea (del Sud) di oggi sta vivendo una situazione molto simile a quella del Giappone degli anni 70/80, con la sola differenza che le dinamiche moderne sono enormemente accelerate e pertanto la durata media di ogni ciclo economico si riduce di volta in volta.
Come in Giappone gli Zaibatsu e poi i Kairetsu hanno spinto e governato la crescita dei colossi industriali che in Italia abbiamo conosciuto soprattutto negli anni '80, così in Corea lo stato ed i rappresentanti delle famiglie più potenti hanno determinato lo sviluppo delle mega corporations che operano praticamente in ogni campo: Daewoo, Hyundai, Samsung, LG.... solo per citare le più note. La differenza rispetto all'economia occidentale (dalla quale sono stati ormai contaminati anche i giapponesi) è che questi gruppi industriali hanno un unico obiettivo: conquistare il mercato mondiale e porsi ai vertici di esso entro un certo numero di anni, a qualunque costo! Sono disposti a sacrificare gli utili, gli stipendi e la vita privata di ogni lavoratore (dall'operaio al Presidente), ma devono arrivare alla prima posizione, perchè la seconda rappresenta per loro un fallimento! E per farlo lavorano soprattutto sul prezzo, fornendo ai consumatori la miglior combinazione possibile tra prezzo, caratteristiche e qualità (percepita), costringendo i principali competitors a posizioni di nicchia o a soccombere di fronte ad un mercato che non offre più marginalità.
Un po' come stanno facendo gli arabi con il petrolio in questo momento: continuano ad abbassarne il prezzo per arrivare al di sotto del break even di USA, Russia e produttori vari, i cui costi di estrazione sono maggiori a causa delle diverse tecniche di trivellazione. Costringono gli avversari ad abbandonare il campo per impossibilità di guadagno. A quel punto si fanno avanti e rilevano le strutture (se conveniente) o impongono le loro regole (cartelli, collusioni, ecc), divenendo così monopolisti o quasi.
Diverso è il caso dell'industria cinese, che punta quasi esclusivamente sul basso costo in virtù del minor costo industriale (grazie ad un contesto sociale e legislativo che non pone limiti allo sfruttamento indiscriminato di risorse e tecnologie) e sulla crescita occupazionale, anche a scapito dei diritti degli stessi lavoratori. Il governo cinese sa che questa situazione non durerà per sempre e quindi consente una iper-crescita industriale senza preoccuparsi di ciò che essa comporta al fine di assicurare un futuro alla loro economia. In pratica lasciano che la Corea del Sud combatta in prima linea, sapendo che prima o poi anche il suo cadavere passerà lungo il fiume.
Tornando IT.... Sony, ma anche Panasonic, Sharp ed altri grandi players dell'industria elettronica giapponese dovrebbero riuscire a fare un reset e ricominciare da capo, ma ormai la loro economia è troppo legata a quella nord-americana. Non sono più in grado di remunerare gli stakeholders e probabilmente non lo saranno più. Perciò, quando un ramo dell'albero si ammala definitivamente..... lo si taglia!