riporto il link del quinto editoriale :
http://www.afdigitale.it/scandalo-au...noro-italiano/
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riporto il link del quinto editoriale :
http://www.afdigitale.it/scandalo-au...noro-italiano/
L'articolo però non spiega una cosa: immagino che dal punto di visto dei diritti d'uso Dolby/DTS, un conto sia proiettare un film in DD5.1/DTS, un altro sia l'uso del DolbyAtmos/DTS X; ma questo discorso vale anche per i BD? Cioè, anche se il film in sala viene proiettato in DolbyAtmos/DTS X, quindi c'è già una traccia audio italiana in DA/DTS X che può essere agevolmente "copiata" sui BD (detta in termini molto semplicistici ovviamente), il distributore deve pagare dei diritti aggiuntivi (oltra a quelli che ha già pagato per la proiezione cinematografica) a Dolby/DTS per poterla mettere anche sui BD?
Che è, alla fin fine, il discorso che ho fatto anche io, anche più di una volta, ovvero: ma c'è differenza di costo tra usare una codifica al posto di un'altra a causa di eventuali royalties, costi di lavorazione (come potrebbe essere il diverso costo dello studio di registrazione/postproduzione)? Poco o tanto che siano per ora non interessa.
Era intervenuto una volta un iscritto con un lapidario: "non costa assolutamente nulla", senza alcuna spiegazione più dettagliata, magari con qualche dato, il che mi pare strano.
La situazione, stando agli adddetti a lavori dovrebbe essere questa:
da quando siamo entrati nel Cinema Digitale, la traccia PCM non compresso è standard per la distribuzione dei DCP, e solitamente accompagnata da quelle Dolby o DTS (5.1 o 7.1), quindi da anni si lavora in PCM nelle fasi di creazione delle tracce audio, e come ben sapete il PCM è gratis per tutti
in una fase successiva, vengono create le tracce DTS e Dolby (5.1/7.1/Atmos, questo lo decide la casa produttrice), se sono derivate dal PCM, il mix dovrebbe essere identico, salvo un differente volume tra l'una e l'altra
Sulla questione delle royalties, almeno per quanto riguarda il DD classico, Dolby non chiede il pagamento all'utente che usa l'AC-3, ma alle ditte che costruiscono i chip che permettono di elaborarlo o riprodurlo, quindi se io lavoro in una ditta di Authoring, non pago il fatto che sto usando il DD per un Blu-ray che poi va in vendita, ma lo pagano le ditte che producono e vendono hardwere e softwere, quindi quando si acquista uno di questi indipendentemente se si è un privato o un professionista, nel prezzo cè anche quella percentuale che va nelle tasche della Dolby per il pagamento delle royalties.
i costi maggiori potrebbero quindi esserci nel caso si chiedesse di fare il mix Dolby/Dts 7.1 o Atmos, appositamente per le edizioni Home Video, ma se le tracce localizzate in Dts/Dolby 7.1 o Atmos sono già disponibili per la distribuzione Cinematografica, il costo sarebbe pressoché nullo, salvo non sia necessario rifare una ri-compressione, ma essendo tracce lossless (no PCM lineare) non avrebbe senso.
negli ultimi anni la tracce 7.1 sono amentate in frequenza nella distribuzione cinematografica nostrana, e nell'ultimo anno cè stato un notevole incremento dei mix Atmos localizzati;
quindi la questione è solo in parte economica, non tanto per la disponibilità delle tracce.. l'unico vero problema è quello di dover realizzare due o tre edizioni Home Video per il continente EU e qualche altro pese "secondario", almeno col BD50, se usassero tracce Atmos localizzate oltre a quella in lingua originale si dovrebbero fare tre edizione BD per il continente EU, tagliando eventuali tracce audio inutili, essendo l'Atmos retro-compatibile con il Dolby True HD, ma finche si faranno edizione uniche talvolta per tutto il mondo, vedi i vari Batman di Nolan by Warner che hanno persino il Giapponese DD 448kbps, il tutto per massimizzare i profitti su un titolo di così grande richiamo, limitandosi a fare un buon mix pompato, soprattutto nel caso primo TDK (Cav.Oscu), adottando una codifica audio da Dvd, che si distingue solo dal fatto che il Dvd è in 384kbps ed in BD a 448kbp, questo purtroppo avviene ancora oggi.
il problema dello spazio disponibile.. grazie ai dischi UHD da 100GB, sarebbe un ostacolo definitivamente superato, ora dipende solo dall'interesse e volontà delle Major, sollo per citarne qualcuna Disney, Warner, Universal, Fox, sony, Etc.., che da colossi dell'industria cinematografica che sono, non ci fanno proprio una bella figura adesso..!
l'unica scusa plausibile, è il basso livello di presenza de BD UHD allo stato attuale, essendo un nuovo formato la presenza di audio lossless localizzato in TrueHD o Master Audio 7.1 o in Atmos/DtsX avrebbe potuto fungere da traino per spingere gli appassionati a passare al formato BD-UHD, e questo la dice lunga sulle loro "egoistiche" strategie di marketing, in questo modo ben pochi aggiorneranno adesso il proprio AVR (sinto amplificatore) a i nuovi formati.
Ci sarebbe anche un altra possibile spiegazione, che si tratti di una scelta "politica" di non dare in Home Video, neppure sul formato Top UHD, l'audio nel formato migliore possibile, lasciando una sorta di privilegio "esclusiva" alla sola distribuzione Cinematografica di poter godere dell'audio lossless 5.1/7.1 o Atmos, una ragionamento simile sa tanto della solita mentalità da "italietta" dei favoritismi, voti di scambio, e dei cosi detti "furbi", Il clientelismo , di cui la maggior parte di noi rinnega in pubblico di farne parte, ma che poi nel momento del decisivo, del cambiamento possibile, fa dietro-front e continua difendere a spada tratta, come uno sorta di stato di assuefazione, di semi-catalessi volontaria.
Una piccola curiosità.. se le case vogliono usare l'Atmos, tutte le altre tracce audio presenti devono essere Dolby, nessuna traccia Dts presente, vedi il passaggio nella quinta stagione de il Trono di Spade, che con l'Atmos in lingua originale, l'audio ita è passato dal Dts lossy 768kbps al Dolby Digital non so a quale Bit-rate, tutto questo è dovuto ad accordi presi tra loro per avere la possibilità di utilizzare i loghi delle rispettive codifiche.
Che dire..... Non c' è nulla da aggiungere. ...
Per quanto riguarda il film distribuiti al cinema, la traccia è già a monte pcm=>lossless poi, per varie ragioni, il materiale fornito per l'authoring è lossy. Sarebbe interessante capire invece con le produzioni televisive come procedono. Ad es. Il trono di spade non ha una distribuzione cinematografica per cui l'audio in origine (mi riferisco al doppiaggio ita) come viene mixato? La prima stagione era in DTS Master Audio, quindi significa che a monte il mix viene sempre fatto pcm=>lossless? Le trasmissioni TV, correggetemi se sbaglio, l'audio è compresso lossy, per cui la traccia lossless servirebbe solo per il settore home video, quindi da inserire esclusivamente su Blu-Ray. Mentre con i film i costi vengono ripartiti tra incassi in sala e vendite in home video, per le serie TV i costi sono riversati solo sull'edizione home. Per cui che senso ha, per una Major intendo, sostenere dei costi per fare una traccia localizzata lossless per il solo mercato home video e poi inserire nel disco una traccia lossy? Oltre che una rimessa è un non senso. :)
io ho visto mad max fury road 3 volte al cinema Candiani di mestre in dolby Tmos..uno spettacolo totale ancora ho le lacrime..quando cavolo potrei quindi rigoderne in italiano? mai più giusto? diciamo pure che sti pagliacci non solo stanno affossando le vendite risibili dei br4k ma pure dei vari amplificatori e ht vari..non so quanto i produttori di sti dispositivi siano felici che in Italia non ci siano dischi che spingono a comprare la loro roba..
anzi aggiungo che se warner o chi altri ha pagato per mixare la traccia ita in atmos al cinema è ancor più paradossale che non la usi nei bluray...
Ragazzi... da che mondo è mondo... da quando si lavora in digitale si è SEMPRE lavorato su audio riconducibile a PCM. Ora ci sono i WAV/AIFF, una volta c'erano i DA-88 (nastri digitali) che, acquisiti, restituivano sempre il PCM. Non esiste che si lavori su qualcosa di diverso. Nessuno studio audio o di postproduzione mixa in altri formati. Tutto viene fatto in "cascata" dal PCM quindi anche lo studio di authoring riceve i PCM e poi si codifica in Dolby o dts (la differenza di volume tra dts e Dolby è solo dovuta ai metadata Dolby della normalizzazione dei dialoghi. Se si rimuove quella, il volume torna uguale al pcm e al dts). Codificare in Dolby o dts non porta a costi aggiuntivi di per sé (a meno che uno studio non voglia farsi pagare i 10 min. impiegati da un pc per la codifica audio), cambia invece mixare per Atmos o dts:X visto che bisogna lavorare di fino e impostare molti parametri a mano e su timeline di mixaggio. Il "limite" ad audio migliori (esclusa la lingua originale) è per una questione di economia di massa. Si produce un disco solo e si inseriscono 7-8 lingue aggiuntive per coprire più mercati e vendere lo stesso disco. I vantaggi economici sono molteplici: un solo master di stampa, un solo costo di fee di royalties, un solo costo di aacs, prezzo inferiore dovuto a stampe in quantità maggiore (stampare 35000 copie anziché 3000 è leggermente diverso). Facendo questa scelta, il limite diventa "fisico". Non guardate quanto spazio avanza su disco, non c'entra niente! Il motivo è di bitrate massimale per secondo imposto dallo standard. Nel BD classico è 48 Mbps (di cui 8 per l'audio). Se l'audio occupa più di 8 Mbps, il bitrate in eccesso sarà da "scalare" al video. Se un 7.1 24bit porta via 8 Mbps, un 5.1 24 bit ne porta via 5.5 Mbps circa. Ecco che basta già la lingua originale+italiano per "mangiare" 13.5 Mbps (quindi il picco video potrà essere di max 34.5). Questo sarebbe un disco SOLO per l'Italia. Ora, consideriamo le 7 lingue aggiuntive di prima e capite che non si può codificare un video con un picco da 10 Mbps! E questo anche se abbiamo un BD50 con ancora 10 GB di spazio libero! Dovendo avere massimali video non inferiori a 33-34 Mbps (per un discorso qualitativo), bisogna far star tutto l'audio in 14 Mbps. Toglietene 6-8 per la lingua originale e fate stare 6-7 lingue in 6 Mbps. La scelta del dts half-rate o Dolby a 640 è quasi l'unica scelta possibile.
Finalmente una spiegazione basata su dati e non i soliti discorsi su Serie - Serie B.
C'è un costo aggiuntivo, oltre ai limiti tecnici appena esposti, per un mercato esiguo non merita farlo.
Credo che se ognuno di noi fosse Il Mega Direttore Galattico della Major di turno farebbe esattamente la stessa cosa.
a quanto pare il direttore Mega Galattico di Sony Pictures continua a proporre sulle noivtà Blu-ray dics in DTS HD Master Audio 5.1 localizzato in italiano, sarà un profeta, la reincarnazione di Hudini, Babbo Natale..? :D
avere l'Atmos localizzato in italiano su BD50 è una Chimera, ma su BD-UHD con dischi da 100GBG, almeno sulle novità sarebbe possibile, lo ha dimostrato negli anno sony prima col True HD che tra l'altro occupa pure meno, ed in seguito come tuttora con continue uscite delle novità proposte sempre in DTS-HD MA 5.1, stiamo parlando di tracce spesso a 24-bit e con bitrate intorno ai 3200kbps, altro che Dts Half Rate e Dolby Digital a 640kbps
stando al ragionamento fatto sopra, allora in sony sono talmente ricchi e spendaccioni da poter localizzare le loro uscite in Master Audio, o che Disney da anni adotti per l'italiano quasi sempre il Dts Full-rate e talvolta il DTS-HR 24-bit 7.1
mentre poi abbiamo il rovescio della medagli dove si punta solo al profitto in barba alla qualità audio, vedi Warner con una miriade di uscite anche Novità con DD da Dvd a 448kbps, neppure a 640.. :( speriamo che almeno si decidano a pubblicare tutte le stagioni Supernatural, stile Fringe, anche DD 2.0 italiano a questo punto.
In effetti Sony è una mosca bianca, anche se, a dirla tutta, le sue tracce audio DTS HD MA 5.1 sono nel 99% dei casi a 16bit ed il bitrate si attesta sui 2300Mbps, anche per l'inglese: spesso riesce a realizzare dischi con anche 4 tracce lossless (certo, se la lunghezza del film, e quindi le dimensioni dl file video, lo consente) ;)
Quindi, alla fine, il fatto che per il cinema sia già disponibile una traccia audio DOlbyAtmos italiana, non ha alcuna influenza sul lavoro da fare per i BD, visto che in ogni caso si riparte sempre dalla lavorazione del file PCM iniziale, non si fa "copia-incolla" della traccia audio cinematografica: già questo è un passo avanti
Che il problema fosse un problema di carattere economico credo che nessuno lo mettesse in dubbio: è lampante che un unico disco con le principali tracce europee (in formato rigorosamente lossy: anche se, pure qui, ci sono le eccezioni, vedi il BD Everest o American sniper che, in unico disco, hanno una traccia inglese DolbyAtmos-DDTrueHD7.1, e le tracce FRA/GER in DA-DD+7.1, con le altre in DD5.1 standard) sia molto più remunerativo di 3-4 dischi specifici per le principali 4 nazioni d'Europa con tracce localizzate in DA; quello che tutti ci chiediamo è se davvero, la realizzazione di un disco simile anche per l'Italia (come già avviene per Francia e Germania da circa un anno) porterebbe WB (visto che di questo si parla) a perderci piuttosto che guadagnarci
@mp3dom
Domanda: è vero che il limite per i BD è di 48 Mbps, ma nel computo si contano anche le tracce audio che durante l'ascolto non sono usate? Cioè se io guardo il film in italiano occuperò sì e no 30 Mbps nel momento dell'ascolto, per cui se la traccia fosse codificata in DTS-HD comunque non sforerei il tetto dei 48. O sbaglio? Spero abbiate capito a cosa alludo
Concordo in toto. Considerato valido il discorso sul bitrate massimo e la volontà di proporre edizioni uniche per risparmiare, va tuttavia fatto notare che le edizioni veramente "uniche" non sono propriamente la regola. A parte i casi Sony (media di tre tracce dts-hd ognuno, a volte pure quattro vedasi "Il figlio di babbo natale" e non è il solo caso), anche Warner propone pure tracce HD (e anche Atmos) per lingue diverse dall'inglese, e fa almeno due edizioni europee (una per tedeschi e una per francesi). Cosa che ha fatto per Bat vs Sup per esempio, diversificando e facendo l'edizione apposta per i tedeschi stavolta. E anche fosse, ci sono soluzioni intermedie che permettono di "salvare il mix" e riempire di lingue il disco (Dolby digital plus e dts-hr, x esempio). Chi tende a farle più "uniche" sono forse Fox e Paramount, già Universal ha inziato da un po a diversificare (vedasi regina di ghiaccio, ma anche minions e everest). Quindi il discorso può valere per chi fa effettivamente le edizioni "striminzite", ma non per chi già diversifica. Riguardo le economie di scala poi, vanno considerati tutti gli aspetti. Se è pur vero che stampare più copie identiche costa meno, c'è da considerare anche che le Major hanno sicuramente accordi commerciali coi replicatori. Nel senso di "Io ti garantisco tot titoli l'anno da editare, tu mi fai pagare meno ognuno", cosa più che possibile. Guardate cosa ha fatto la Disney per Civil War, in pratica ha localizzato il disco 3D in ogni mercato. Il film dura parecchio e il video pesa effettivamente molto, se ci fosse qualche vincolo di bitrate e si volesse "tirare al risparmio" con meno edizioni possibile (e tracce meno performanti), potevano piazzare un inglese dts-hr e mettere più tracce dts half rate o peggio dolby digital per aumentare le stampe. Non l'hanno fatto. Quindi una via di mezzo tra costi e qualità esiste. Quindi, alla Disney, un barlume di decenza e rispetto verso il consumatore ancora c'è. Aggiungo un'ultima considerazione. Il discorso di minimizzare le edizioni aveva senso anni fa, quando uscì il blu ray e gli studi dovevano ammortare licenze e macchinari nuovi. Se vi ricordate per il dvd, dopo un'iniziale assestamento, tutte le edizioni uscivano localizzate solo in italiano (e, dopo le pressioni degli AD italiani, anche col DTS). Attualmente, sebbene un'authoring blu-ray costi più di un dvd, i vincoli sul numero di edizioni non sono più così evidenti (e, infatti, alcuni stanno diversificando).
totalemente d'accordo con voi. Faccio un' ultima considerazione che fino ad oggi è sfuggita. 20 anni fa con il DVD era possibile concedere alla traccia italiana una banda di oltre 1 Mb/sec. Mi riferisco ai DVD con audio DTS italiano distribuiti anche dalle majors. Dischi localizzati per il nostro mercato in cui erano presenti tre tracce audio per standard . DOLBYDIGITAL 5.1 inglese(448kB/sec) Italiano DD 5.1 ( 384 oppure 448Kb/sec) ed infine il DTS halfare italiano (768Kb/sec avolte anche ES) IL MASSIMO della qualità concesa con il DVD. Considerate pure che il DVD aveva una banda di circa 10mbsec e uno spazio massimo di 8,5 Gibabites. E' assolutamente inaccettabile che oggi con i BD da 50 GB e quelli da 100 per il 4K che hanno risorse di banda e spazio enormemente superiori al DVD alla traccia audio italiana , alla colonna sonora del film, siano concesse MENO RISORSE DI BANDA E SPAZIO DI QUELLE CHE VENIVANO CONCESSE CON IL DVD !!!!