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Giusto per chiarire, non è che non mi piace, mi è del tutto indifferente, come mille altri siti di blog e chiacchiere presenti in rete, trovo solo per nulla professionale che un blog citi discussioni di questo forum guardandosi però bene dal nominarlo o metterci un link, mentre al contrario qui non si perde occasione per nominarlo ogni 3 per due.
Come o detto, questione, appunto, di professionalità, da che mondo è mondo è prassi citare le fonti a cui si fa riferimento.
Se poi, per caso, mi fosse sfuggita una citazione fatta in precedenza, con relativo link, allora chiedo veramente scusa.
Spero di essere stato chiaro, non mi piace che mi si attribuiscano intenzioni che non mi passano neanche per l'anticamera del cervello.
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Scusa Nordata ma in realtà nell'articolo non si fa mai riferimento a questa discussione ma solo alla petizione su firmiamo.it, per cui non ci vedo un comportamento scorretto da parte loro.
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Penso anche io che si possa attribuire il riferimento al sito della petizione (che mi risulta essere firmiamo.it).
Spero che la faccenda sia chiarita e che non ci si torni più su, ai fini di questa discussione e della petizione non è pertinente per niente.
Speriamo piuttosto che quegli articoli possano almeno far venire i sensi di colpa a qualche major...speriamo...
Grazie ancora ragazzi per il vostro impegno ;)
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io mi domando se nella Major ita ci sia gente che legge sti articoli o che si informi sui propri prodotti perché imho penso proprio di no...
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Citazione:
Originariamente scritto da
Stefanik
Speriamo piuttosto che quegli articoli possano almeno far venire i sensi di colpa a qualche Major
Pur con tutto il bene che voglio ad AVM ho qualche piccolo dubbio sul fatto che in California (o dintorni) lo seguano.
Citazione:
Originariamente scritto da
cescoss
io mi domando se nella Major ita ci sia gente che legge sti articoli o che si informi sui propri prodotti perché imho penso proprio di no...
Qui la speranza è già meglio riposta, rispetto a quanto appena scritto.
Sono anzi praticamente sicuro che qualcuno abbia letto tutta la diatriba, ma le sedi locali delle Case produttrici sono solo diramazioni commerciali che curano la distribuzione e nel caso di questioni tecniche, seguono gli ordini della Casa madre.
Se si deve eseguire un doppiaggio, pratica diffusa in Italia e pochi altri Paesi (anche questo credo abbia un suo peso nelle decisioni relative all'argomento di questa discussione) verrà ovviamente seguito in Italia e con la supervisione della sede italiana, ma il decidere se farlo o meno (per prassi ormai lo si fa da sempre) è deciso in Casa madre.
Lo avevo già scritto altre volte in passato e mi sembra che ritorni anche su articoli vari scritti qua e là: il numero di vendite in Italia, così come in tantissimi altri Paesi del mondo è risibile rispetto al totale del venduto.
La realtà è che, escluse Cina e India, dove la cosa è determinata dal numero della popolazione, la lingua più parlata o comunque compresa è l'inglese, seguito dallo spagnolo (per via del Sud e Centro America), francese (per via delle ex colonie) e tedesco, più che per il numero per l'importanza.
Per l'inglese le Majors sono a posto, per spagnolo e francese qualche cosa con audio HD ogni tanto viene fatto, così come per il tedesco, poichè viene considerato anche il volume di vendite; credo che fuori dall'Italia forse qualcuno in Somalia conosca ancora l'italiano, ma non credo che possa incidere molto sul volume di vendite dei BD localizzati in italiano.
Esclusi i Paesi citati prima i film non sono doppiati (evitando così la recitazione teatrale del doppiaggio e l'effetto di "incollato sopra") e ci si accontenta dei sottotitoli od anche del commento fuori campo di una persona che legge tutte le battute, questo anche per lingue parlate da un numero elevatissimo di persone, ad esempio l'arabo.
Qualche giorno fa parlavo di un film con una mia amica brasiliana e mi è venuto in mente questa discussione e le ho chiesto se lo aveva visto in portoghese, la risposta è stata: "no, in inglese, con i sottotitoli), e credo che in Brasile si vendano sicuramente più BD che non in Italia e che abbiano certamente attori che potrebbero fare il doppiaggio così come sicuramente hanno degli studi di registrazione, altro che audio HD.
Il fatto che un BD abbia dello spazio vuoto inutilizzato, tanto per citare un esempio, non è che automaticamente richiede di riempirlo con una operazione che non è a costo zero (poco o tanto che sia il costo è comunque un costo aggiuntivo).
Sicuramente una iniziativa da lodare, ma la cosa andrebbe vista anche dal punto di vista globale, detto in parole molto povere: ma quanto conta il fatturato italiano rispetto a quello globale o rispetto a quello di tantissimi altri Stati in cui avviene la stessa cosa, anzi, non esiste neanche la versione doppiata (e non parlo della Manciuria?
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Ma quello che qui nteressa è sapere quanto è questo costo aggiuntivo: quale è il costo di una traccia DD5.1 rispetto ad una DDTrueHD7.1? o di una DTS5.1 rispetto ad una DTS HD HR 7.1 (o MA 7.1)? Come si contano questi costi? Si pagano i diritti per un tot di tracce, che ne so per 1mln di dischi, il DD5.1 lo paghi 100, il DDTrueHD7.1 lo paghi 200?
Se guardiamo al recente Il cacciatore e la regin di ghiaccio, cosa ha spinto Universal a creare una traccia italiana DTS HD HR 7.1, piuttosto che una con il solito DTS5.1 half rate con il quale ha sempre localizzato tutte le tracce (almeno fino a quando hanno inziato ad usare DolbyAtmos anche loro, vedi Everest o Minions ad inizio anno, o l'ultimo Warcraft), con unico disco europeo? Si parla di limitare i costi, ma perché hanno preso questa decisione per un film che di certo non ha avuto gran riscontro nemmeno al cinema? Perché invece di usare il solito disco multiEU, hanno deciso di dividere i due grandi mercati europei, Francia e Germania? In Italia poi non è nemmeno stato proiettato (e venduto per l'homevideo) in 3D, tanto per ribadire quanto successo abbia avuto il film, quindi il discorso dei costi non può essere una spiegazione valida, altrimenti lo avrebbero venduto con il solito DTS5.1...
Finché non si dice chiaramente QUANTO influisce sui costi l'uso di un codec lossless rispetto ad uno lossy, restiamo sempre con il dubbio
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
Il fatto che un BD abbia dello spazio vuoto inutilizzato, tanto per citare un esempio, non è che automaticamente richiede di riempirlo con una operazione che non è a costo zero (poco o tanto che sia il costo è comunque un costo aggiuntivo).
Per una società di authoring, inserire una traccia lossy o una lossless è indifferente. Non comporta differenze di costo tra una e l'altra. :)
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Ciao,
Volevo far notare una cosa sulla questione costi. Seguiamo l'ordine cronologico di creazione del sonoro del film per il mercato Italiano.
Prima di iniziare le procedure di doppiaggio, si tengono provini (mediamente cinque) per scegliere le voci dei protagonisti. I provini non sono propriamente gratuiti, paga la major e le vengono inviati. La major sceglie le voci che le aggradano. Nota interessante, specialmente per film facenti parti di saghe (ma non solo), vedasi marvel, la "pedanteria" qualitativa è tale che non viene permesso ad un un doppiatore di dare voci a più personaggi....nemmeno fra film diversi...nemmeno fra film e serie TV (ad esempio, se uno doppia un personaggio in Avengers, non gli viene permesso di dare voce ad un altro in Agents of Shield...nemmeno se secondario). Salvo casi estremi, cmq approvati dalla major, questa è la modalità. E qui i costi salgono inevitabilmente, perchè a forza di cercare voci diversificate si finisce per non riuscire magari ad incastrare i diversi impegni...con conseguente non ottimizazzione delle sessioni e prolungamento della lavorazione.
Poi c'è il doppiaggio vero e proprio. Durante il quale, sempre la major, manda un suo supervisor (a volte di più) in sala a seguire la lavorazione. Con tutti i costi relativi di trasferta, permanenza e surplus stipendio.
Dopo il doppiaggio, questo non sempre ma per i titoloni spesso, il mix viene fatto in Inghilterra o a Los Angeles. Di nuovo, la major paga il direttore o chi per esso, per andare in loco a seguire il mixaggio (se non è presente il madrelingua che ha seguito le operazioni di doppiaggio, esiste il rischio che la colonna esca incpmprensibile...vale a dire che serve avere uno di madre lingua sensibile alla resa).
La major in questione paga altresi, i surplus per 7.1 e Dolby Atmos (e, vi assicuro, non sono affatto pochi).
Facendo la somma, i costi di localizzazione sono ingenti...pur trattandosi di un mercato piccolo rispetto a francesi o tedeschi. Il che fa trasparire come, almeno dal lato artistico, le major pretendano qualità assoluta. E sono disposte a spedere sazio per averlo.
Poi la palla passa alle divisione Home Theater, e milioni di investimento in qualità finiscono in un dolby digital.
C'è qualcosa che non va ... una trasferta Italia - USA costa ben piu di un audio HD in un blu ray. E quindi?
Per questo non liquiderei il tutto con la scusa "Il mercato è minuscolo". Lo è anche quello cinematografico, rispetto Francia e Germania. Eppure, non mi pare di vedere mancanza di Dolby Atmos e/o 7.1 nei cinema...anzi. La Warner ne abusa in allegria da anni. Blackmass e Io prima di me sono usciti in 7.1 al cinema...qualcuno deve spiegarmi l'utilità del 7.1 su due film che sono solo dialogati. Per non parlare di Magic MIke XXL in Dolby Atmos (!!!).
FKB
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
l fatto che un BD abbia dello spazio vuoto inutilizzato, tanto per citare un esempio, non è che automaticamente richiede di riempirlo con una operazione che non è a costo zero (poco o tanto che sia il costo è comunque un costo aggiuntivo). .......[CUT]
Tanto per fare un esempio. I 3, 4 o 5 Gigabites di spazio non utilizzato potrebbero essere utilizzati per codificare la traccia italiana spuntando sull'encoder DOLBY l'opzione full rate 640Kb/sec invece del 448 e, ti posso assicurare, che non costerebbe nulla - sempre di DOLBY DIGITAL si tratta -. Non è la soluzione che andiamo cercando ma almeno rappresenterebbe un segnale di attenzione nei riguardi degli appassionati italiani. Confermo anche, come ha giustamente detto nano 70, che la si potrebbe addirittura codificare in formato Lossless..... senza costi aggiuntivi....
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rispondo un attimo a fbrighi: il tuo discorso purtroppo comporta errori perché proprio nel caso dei marvel abbiamo Christian Iansante che doppia Jeremy renner (falco nei vari avengers), bradley cooper che da la voce a Rocket (guardiani della galassia) e addirittura il concorrente scemo di tony stark in iron man2 (mi pare fosse hammer il nome) quindi abbiamo lo stesso doppiatore per almeno tre personaggi marvel diversi inoltre son sicuro ci siano almeno un altro paio di personaggi con la stessa voce (il doppiatore di di caprio che da la voce a daredevil) quindi anche sto discorso fa acqua e inoltre si continua a parlare di doppiaggio quando la questione è:
perché film come mad max fury road che al cinema era in un fantastico dolby atmos ITA lo troviamo in br e br 4k in dd5.1????
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Non mi convince il fatto del "non costa nulla" perchè presupporrebbe che Dolby e DTS siano Organizzazioni no profit, che le apparecchiature usate negli studi di registrazione che oltre ai canonici sistemi di compressione lossy permettono anche l'uso di un numero maggiore ci canali e di codifiche costino esattamente come quelle che non lo permettono, che i software usati per l'authoring e la post produzione abbiano lo stesso costo sia che servano solo per il DolbyDigital che anche per DTS: X e che, per finire, il costo di un'ora di sala registrazione o post produzione sia il medesimo qualsiasi sia il formato e la codifica audio che si vuole adottare; concordo che la stampa del disco abbia lo stesso costo, così come la paga del doppiatore.
Ho la vaga sensazione che non sia esattamente così, probabilmente, poco o tanto che sia, vi sia alla fine un costo di produzione diverso.
Che la differenza possa essere assorbita tranquillamente dal numero di vendite può darsi, ma questo rientra in una politica commerciale decisa oltre oceano (probabilmente), quello che per noi potrebbe essere un "sacrificio sopportabile" potrebbe non essere considerato tale da chi deve tirare fuori i soldini per quello che viene considerato un mercato minore (ed una esigenza di una piccolissima parte di questo mercato minore); la triste realtà è questa, può non piacere, ma in ottica globale di fatto è questa la situazione.
Il fatto che vi siano qua è là delle eccezioni del tal film o del tal altro può essere dovuto a particolari accordi, ad esempio (è solo una ipotesi buttata lì) magari il regista in fase di contratto ha preteso che tutte le edizioni avessero lo stesso trattamento A/V "per non sminuire l'alto valore artistico dell'opera" o altre ragioni particolari.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Fbrighi
Il che fa trasparire come, almeno dal lato artistico, le major pretendano qualità assoluta.
Sicuro?? Perché il mix del doppiaggio ita della trilogia Lo Hobbit è a dir poco penoso. :)
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Rispondo a cescoss.
Premetto che parlo con cognizione di causa, in quanto ho diversi contatti all'interno dell'ambiente, che mi educono sull'evolversi di queste "questioni". Infatti, se leggi bene, ho scritto "salvo casi estremi e comunque approvati". Christian Iansante è voce italiana sia di Jeremy Renner, che di Bradley Cooper (voce di Rocket originale). Escluso Justin Hammer di Iron Man 2, che fu doppiato quando l'universo Marvel ancora non era così esteso, e aggiungo, la distribuzione era Paramount, più permissiva della Disney, l'altra deroga è stata concessa, non senza fatica (era in piano di metterci Quarta su Rocket, se non erro), dopo aver convinto la Disney che nell'eventuale caso di incontro tra i due, la caratterizzazione particolare di Rocket "consentirà" di mantenere la stessa voce per entrambi. E' successo una cosa similare in precedenza sull'edizione tedesca del primo I mercenari. In Germania Stallone e Swarzy hanno lo stesso doppiatore ... mantenuto anche quando sono insieme, dacchè il lavoro di caratterizzazione ha consentito di evitare "sovrapposizioni". In quanto al "niet" sui riciclaggi, per quanto possibile viene abbastanza seguito...sicuramente sui personaggi principali. Di recente mi è stato segnalato che un interprete di rilievo dei film Marvel è stato "scartato" su un personaggio secondario di Agent of Shields, in quanto proprio già interprete di un altro personaggio. Che sia una politica recente può darsi, che poi ogni major abbia maglie più o meno strette anche ... che spendano il disastro per applicare i loro principi invece, è di fatto. E il discorso non fa x nulla acqua...anzi.
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Citazione:
Originariamente scritto da
nano70
Sicuro?? Perché il mix del doppiaggio ita della trilogia Lo Hobbit è a dir poco penoso. :)
Oddio, bisogna vedere qual'è il termine di confronto. Se assumiamo l'inglese o francese/tedesco che hanno un 7.1, ci credo che lo sia. Tralasciando anche la qualità intrinseca, che da noi è lossy e per loro è lossless.
Se invece la qualità è analoga, vuol dire che così era il mix di partenza ... è difficile che un mix venga male, quando lo si crea si ha sempre l'originale a raffronto. Non vorrei dire boiate, ma uno dei fonici mi disse che in certi casi si possa addirittura farlo "in automatico", basandosi sull'originale.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Fbrighi
in certi casi si possa addirittura farlo "in automatico"
Mi preoccupo sempre quando si delega ad una macchina un compito in cui è richiesta anche un minimo di sensibilità
"artistica": vedasi la calibrazione video o la correzione acustica ambientale (per rimanere in tema AV).