Io ho la i1D3PRO vendutami in bundle con CHROMAPURE ed utilizzo ARGYLLCMS e mi fa scegliere solo tra REFRESH e LCD
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Allora LCD è la scelta più corretta
Comunque anche quando calibravo il gamut a 125 punti con il RADIANCE+CHROMAPURE, i risultati migliori con il mio vecchio JVC RS46, li ottenevo utilizzando lo spazio colore su STANDARD e non su WIDE, quindi anche con DISPLAYCAL mi sa che la storia si ripete.
Esatto. È proprio ciò che intendevo evidenziare.
Credo che sia una generale,
và sempre scelto un preset o spazio colore,
Più vicino possibile al riferimento (un triangolo del gamut, n'è all'interno del riferimento, n'è troppo ampio rispetto ad esso),
non a caso, anche con l'Epson laser si ottengono i miglior risultati partendo dal preset "Natural", un triangolo di poco più ampio del riferimento, e un punto del bianco quasi centrato.
Viceversa, con il preset Cinema, triangolo molto più ampio del riferimento, punto del bianco più distante,
si ottengono risultati peggiori.
A questo punto mi sento di dire che il discorso della scelta del gamut più ampio può andare bene con le tv, ma con i vpr, almeno i JVC, no, parlo utilizzando DISPLAYCAL.
Ragazzi, come è stato già detto, prima di avviare la produzione di una 3D LUT, è meglio partire già il più vicini possibile all'obiettivo. Altrimenti perdete dinamica (e numero di sfumature) per strada.
Ovvio che con una 3D LUT il gamut non può crescere. Per questo motivo alcuni dicono che è meglio partire da un gamut più grande che da uno più piccolo. Però non esagerate. Meglio quello già quasi perfetto, anche se non dovesse essere perfetto come dimensioni al 100%. La cosa vale sia per i proiettori che per i display.
Emidio
Quindi dovendo scegliere se partire tra un gamut poco ristretto ed un gamut poco più ampio, mi pare di capire che sia meglio partire da quello poco più ampio. E' corretto?
sì, ove possibile faccio così
Se poco, sì. Tanto per fare un esempio: sul VT60, quindi il tuo caso Filippo, non so se partire dal gamut nativo sia conveniente, mi pare troppo più ampio del target, questo credo intenda Emidio.
Non è detto, anzi...
fai una lettura veloce o un Quick profile (solo Primari) e con entrambi i preset,
dopodichè scegli, quello con un DeltaE più basso,
quasi sicuramente quello con il gamut più ristretto, avrà un valore più basso.
In pratica bisogna scegliere quello più vicino al riferimento, anche se questo non coprisse il 100% con tutti i primari
Attenzione poichè anche questo potrebbe non essere sufficiente a giudicare la scelta migliore: i dE potrebbero essere più bassi su tutta una serie di gradienti, ma potrebbe essere maggiore l'incidenza complessiva del color banding (solarizzazioni), decisamente più penalizzanti all'atto della visione rispetto ad avere un colore con dE 1 rispetto a 1,5, tanto per fare un esempio. Senza contare, soprattutto per quanto riguarda i VPR, il calo della dinamica.
Ovviamente attendiamo che Emidio confermi. :)
Partendo da un gamut troppo ampio, è molto più facile ritrovarsi con banding o solarizzazioni,
a causa di un intervento più pesante per arrivare al riferimento.
Un gamut nativo (o preset), più vicino al riferimento, anche se non copre perfettamente il 100% di 1 o 2, dei 3 primari (o il 98/99%), darà risultati migliori, perchè necessita di meno correzioni.
Poi in genere un gamut nativo (o preset), più vicino al rifemento, parte anche con un punto del bianco più centrato, quindi si avrà un'altro parametro con minor intervento.
Appunto, e io che ho detto? :p Pertanto non è sufficiente giudicare il risultato, determinando poi la scelta del gamut preset, guardando solo ai dE come suggerivi sopra...