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Originariamente scritto da
thegladiator
No, non ho detto più piccoli possibile, ho detto che avevo utilizzato i 6,5% perchè i 10% accentuano troppo l'apertura a 10 IRE. Basta tenerne conto in fase di calibrazione... :)
Stefano, correggimi se sbaglio, giusto per vedere se ho capito tutto: la scelta della diversa temperatura di partenza serve per ottenere gli stessi risultati di cui hai parlato in queste settimane, nel caso in cui però si volesse ottenere un picco di Y superiore. Quindi per un'eventuale Isf Day, o comunque per una Night con molto punch. Se invece ci si accontenta di un picco di Y più standard (per una Night), oppure la Day non interessi, resta valido tutto quanto detto in precedenza, quindi anche il partire dalla temp. colore Calda. Dico bene?
Il punto però è che non ricordo quale fosse la discriminante da questo punto di vista: quale era il picco di Y massimo che hai raggiunto partendo da Calda? Se eri appunto al massimo intorno alle 90 candele sono d'accordo anch'io che sarebbe limitante...
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, ossia la dimensione dei pattern, se però per tutte le ragioni discusse in passato si continuasse a ritenere preferibili pattern più piccoli, per esempio i 6,5%, basterebbe fissare il picco di Y desiderato in precalibrazione con i classici 10-11%, verificare immediatamente - quindi senza modificare nulla - la corrispondente Y con i pattern più piccoli (presumo superiore) e tenere quella come target durante la calibrazione, svolta appunto con i pattern piccoli. No?
Ettore
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Originariamente scritto da
Zimbalo
P.S. A quest'ora ... siamo tutti OT
Comunque, se proprio vogliamo fare un'analisi, l'ABL del VT60 non è assolutamente così aggressivo come quello del kuro a default. Se non ricordo male con 10% a 120 candele (che non è il massimo raggiungibile), il full screen sta intorno alle 70 candele, quindi è ben più vicino alla situazione del kuro con ABL a 254 (che dal grafico sta intorno a 85 candele) che non con ABL default... ;)
Detto questo confermo che con i picchi menzionati dal tanto sbandierato HDR per visione al buio ci vogliono gli occhiali da sole...
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Originariamente scritto da
Tacco
la scelta della diversa temperatura di partenza serve per ottenere gli stessi risultati di cui hai parlato in queste settimane, nel caso in cui però si volesse ottenere un picco di Y superiore. Quindi per un'eventuale Isf Day, o comunque per una Night con molto punch. Se invece ci si accontenta di un picco di Y più standard (per una Night), oppure la Day non interessi, resta valido tutto quanto detto in precedenza, quindi anche il partire dalla temp. colore Calda. Dico bene?
Assolutamente SI', dici bene. Ieri sera durante Star Trek (ma anche quella precedente con Mission Impossible) ho spesso switchato in real time dall'una all'altra e sono risultate davvero sovrapponibili per gamma in ordine di marcia, gradienti di grigio, saturazione colori, incarnati. Temevo una risposta differente sugli incarnati che sono la prima cosa che "salta" quando si cambia approccio e invece sono rimasto sorpreso dalla loro coerenza nonostante il picco luminoso molto differente (su pattern 10%, e rispondo alla tua domanda, siamo a 96cd/mq vs. 119cd/mq per l'esattezza e con contrasto a 70 si superano le 130cd/mq!!).
Ora, le uniche due differenze che ho notato, ma che si possono scorgere solo in situazioni particolari, sono:
- near black: partendo da "caldo" con l'approccio Bum si ottiene davvero una neutralità ragguardevole come vi dicevo l'altra volta, ma raggiungere questo risultato comporta davvero un lavoro di bilancino (ricordate anche le osservazioni di Maverick sul 50"...) e con il limite appunto del contrasto. Partendo invece da "normale" è tutto molto più semplice ma dopo aver visto come si comporta il pannello è anche ovvio: da 0 a 40 IRE è già tutto a posto SENZA TOCCARE I CUT e il near black è già di suo neutro.
Confrontando il risultato finale sul near black a livello di neutralità (osservando le barre fino alla 25 del classico pluge low) l'approccio con normale vince di misura, ossia sono entrambi neutri ma se dovessi dare un voto direi con caldo 9 e 1/2 e con normale 10.
- altissime luci: ora, potrebbe essere un'impressione data dal maggior picco luminoso ma pur avendo ovviamente raggiunto lo stesso target (6500K) e con dE davvero simili (post 10p - sempre in manuale - 0,87 con caldo vs. 0,53 con normale) la zona diciamo 90-100 IRE appare più.... "pura". Non so come spiegarti, il pannello pare riesca a mantenere meglio la purezza del bianco in ordine di marcia (dal grafico non si rileva!). E' come se partendo da normale si annulli in modo "più naturale" la tendenza del VT di spingere sul rosso, non so se riesco a spiegarmi, ma è un "feeling" che dalla rilevazione strumentale non emerge... (può essere poi che il mio occhio sbagli e in realtà questa differenza non esista, non posso escluderlo)
Anche qui in ogni caso parliamo di una differenza sottile però mi pare proprio di percepirla e l'impressione l'ho avuta sia con Mission Impossible che con Star Trek, a anche con alcune immagini campione che uso come riferimento.
Tradotto: se devo dare un consiglio direi di partire da "normale" sia per la Night che per la Day e modulare il contrasto a seconda del picco che vogliamo raggiungere.
Citazione:
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, ossia la dimensione dei pattern, se però per tutte le ragioni discusse in passato si continuasse a ritenere preferibili pattern più piccoli, per esempio i 6,5%, basterebbe fissare il picco di Y desiderato in precalibrazione con i classici 10-11%, verificare immediatamente - quindi senza modificare nulla - la corrispondente Y con i pattern più piccoli (presumo superiore) e tenere quella come target durante la calibrazione, svolta appunto con i pattern piccoli. No?
Ettore
Perfettamente d'accordo, anzi ti dirò di più. Domenica, quando mi sono messo a fare queste prove, volevo proprio fare così... ho buttato dentro il disco Mascior per prendere la misura del picco su pattern 10% per poi passare ai 6,5%. Il fatto è che poi ho iniziato a prendere misure e quando mi sono accorto dei risultati di cui sopra mi sono scordato di switchare ai 6,5%.... :p
In ogni caso, come detto prima, la differenza sta nella regolazione dei fatidici 10 IRE (lato gamma), basta sapere che i 10% aprono di più. Per il resto l'RGB tracking fra 4%, 6,5% e 10% come più volte sottolineato è davvero molto simile...
Partendo dal presupposto che il disco Ted è quello fatto meglio, il più professionale e quello che contiene davvero tutto (near black, saturazioni a diversi punti, sequenza dei pattern corretta rispetto a Calman etc.) sarebbe un peccato non usarlo. Ergo, si potrebbe fare così (ossia l'inverso di quello che hai proposto): si prende la misura del gamma a 10 IRE coi 6,5% (o coi 4%) e, a parità di impostazioni (qualunque), si rileggono i 10 IRE con gli 11% di Ted. Al che troverete, giusto per fare un esempio, che con i 4% state a 2,16 e con gli 11% a 2,11. Bene, a questo punto avrete che il delta sul gamma è circa 0,05 e ne potete tenere conto calibrando tranquillamente con gli 11%. Spero sia chiaro quello che intendo...... :)
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Citazione:
Originariamente scritto da
thegladiator
Dunque, pannello su alto lo usa per la Day, per la Night usa medio come di consuetudine, black level su light è l'impostazione corretta sui modelli USA...... cosa rimane?
Bravo Filippo, sei sempre uno dei più attenti! ;)
Cosa rimane?
Potresti uploadare i settings su devicecontrol? Giusto per dare un occhiata alle varie impostazioni.
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ehm........ temperatura su "normale".... :D
Certo, stasera lo faccio..... :)
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Temperatura colore normale l'avevo già scritto per questo mi chiedevo cosa mancasse.
Citazione:
Nei settings di D-Nice per vt60 (modello USA) ci sono 2 costanti non comuni e cioè Color Temp=Normal e Black level=Light, inoltre per una day utilizza anche Panel Brightness=High. ... è anche vero che sono settings che divulga e non quelli che tiene segreti.
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Ci siamo fraintesi..... con "cosa rimane" intendevo che scartati due aspetti su tre di quelli che hai elencato rimaneva PROPRIO temperatura su normale. :)
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Citazione:
Originariamente scritto da
thegladiator
Comunque, se proprio vogliamo fare un'analisi, l'ABL del VT60 non è assolutamente così aggressivo come quello del kuro a default. Se non ricordo male con 10% a 120 candele (che non è il massimo raggiungibile), il full screen sta intorno alle 70 candele, quindi è ben più vicino alla situazione del kuro con ABL a 254 ...[CUT]
Stefano, penso che tu abbia fatto confusione fra Full field e scacchiera ANSI.
Con 120 cd/m2 su window 10%, avrai circa 40 cd/m2 su Full field e circa 70 cd/m2 su ANSI.
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Dici? Può essere.... però mi pareva di avere di più di 40 cd/mq su full field....
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Si, circa 40. 70 cd/m2 su Full field mi sembrano tantine ...
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Alla prossima controllo per curiosità. :)
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Citazione:
Originariamente scritto da
thegladiator
..........[CUT] E' come se partendo da normale si annulli in modo "più naturale" la tendenza del VT di spingere sul rosso.... è un "feeling" che dalla rilevazione strumentale non emerge... (può essere poi che il mio occhio sbagli e in realtà questa differenza non esista, non posso escluderlo).....
La cosa è plausibile. Come dicevi, partendo da Normale si è costretti a diminuire il B Gain, e probabilmente il fatto di non dover toccare il Red Gain aiuta a mantenere l'equilibrio di cui parli.
Se ricordi, della delicatezza dei comandi del RED 2pt e della anomala risposta (in relazione a quanto ci si aspetterebbe sulla base delle esperienze passate sui plasma in genere) del VT60 alle sue variazioni avevamo parlato in passato, dopo i primi interventi nel Service (ma la cosa è analoga a quanto accade nel normale menu utente). Quando sembrava che il mio 55VT60 avesse un picco luminoso inferiore alla media intervenni nel Service alzando il G Gain per guadagnare in Y massima raggiungibile, ma mi accorsi che una volta raggiunto il livello desiderato, e agito sul Red per ricompensare, le reazioni erano assai strane, dato che ne ottenni delle inaspettate variazioni anche nel picco di Y. E da lì ipotizzammo che, appunto, il colore guida in questi pannelli non fosse più al 100% il Green, come è sempre stato sui plasma, ma appunto il Red, il che aveva senso dato che fin dalla loro nascita si sapeva che questi pannelli avevano una particolare spinta sul rosso (per volere di Panasonic). Tornando al discorso iniziale, se tutto questo fosse vero le tue ipotesi hanno ancora più senso: se prima ci si doveva guardare dal toccare in maniera rilevante il Green durante la calibrazione, adesso il fatto di non aver toccato il Red ha portato a questi vantaggi proprio perché è la componente più delicata, alla quale si legano le caratteristiche dominanti del pannello.
Non so se è proprio così, ma a me sembra una bella spiegazione... :D
Ettore
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Sì, plausibilissimo e d'accordo al 110%. Ti dirò di più: il motivo per cui con temperatura "normale" si guadagnano candele nasce dalla risposta nativa del pannello e si capisce (ricordi che ne avevo parlato quando abbiamo preso i valori del service e visto che tutti erano molto vicini?) dai valori del service. La situazione è che il R-GAIN è sempre a FF (in esadecimale il valore massimo) e vengono modulati G-GAIN e B-GAIN per raggiungere la temperatura di default. Ora, dato che il rosso a più di FF non può andare (da qui il nostro ragionamento che il nuovo riferimento è proprio il rosso e non più il verde) per "ricreare" la temperatura "calda" (che di default è -500K rispetto al riferimento) partendo dalla risposta "nativa" del pannello l'elettronica cosa fa? Abbassa G e B di un tot, ma abbassando G ovviamente si abbassa il picco luminoso. La temperatura "normale" (che di default è +600K rispetto al riferimento) invece per essere raggiunta comporta (rispetto sempre al rosso che nativamente sta ad FF) un abbassamento inferiore di G e B e di conseguenza il picco luminoso massimo raggiungibile (in virtù di un minore abbattimento di G) risulta decisamente più alto. Ciò, all'atto della calibrazione, poi comporta che:
1) appunto è possibile raggiungere un picco bianco più alto a parità di contrasto
2) non si tocca, o quasi, il "delicato" R-GAIN (infatti l'ho dovuto portare solo a -3)
3) non è necessario toccare il G-GAIN
4) si scende di B-GAIN ma questo non comporta nessuna conseguenza nè alla luminanza (ricordo che il blu porta solo il 7% della luminanza, il rosso il 21% e il verde il 72%) nè ad altri aspetti
Chiaro? :)
P.S. Bumtious approach + D-Nice approach = Gladiator approach © :D
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Assolutamente.
E un altro fondamento della calibrazione dei plasma, in particolare Panasonic, è stato demolito: basta temperatura colore Calda come base di partenza per la calibrazione... :eek:
In caso invece di semplice regolazione immagine senza rilevazioni strumentali, tutto resta invariato, perché usare quei circa 7100K come impostazione di base senza poterli compensare con le regolazioni avanzate rende IMHO l'immagine troppo lcd-like, perdendo gran parte del DNA qualitativo dei plasma, mentre quei circa 6000K cui porta l'impostazione Calda sono molto più sopportabili dall'occhio umano per sua stessa natura...
Ettore
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Sì, in caso di impostazione base va assolutamente messo "caldo", anche qui sono d'accordo...