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Citazione:
Originariamente scritto da Marzapane80
Oggi mio nipote di 11 anni...
Prima di lanciarti in qualsiasi spiegazione, accertati che l'infante padroneggi il concetto di variazione di una grandezza fisica nel tempo che prevede - di base - la conoscenza dei diagrammi cartesiani utilizzati per la rappresentazione grafica di tale variazione.
A 11 anni frequentavo la seconda media e le mie conoscenze di analisi matematica erano nulle.
Magari, con gli anni, le cose sono migliorate e le nuove generazioni sono meglio istruite.
Parafrasando, non si può parlare di calcolo differenziale se non conosci l'addizione.
Il concetto di analogico, come ben illustrato nei post precedenti, nasconde quello di funzione continua;
se è chiaro cosa è continuo, il passaggio al discreto (leggasi digitale) è semplice e comprensibile.
Costruisci dalle fondamenta.
Auguri.
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Facciamo un altro esempio.
La musica reale (fisica) è un segnale analogico: la frequenza delle note, come pure la loro durata può assumere qualsivoglia valore (si pensi al violino o al trombone a coulisse).
Se è registrata, la resitrazione per quanto ottima non sarà mai identica all'originale.
Invece la musica scritta sul pentagramma è digitale. La successione delle note e la loro durata assumono un numero finito di valori.
Un buon esecutore potrà eseguire la musica originale, anche se il rigo musicale fosse scritto male, una fotocopia di una fotocopia.... finchè ovviamente si mantiene leggibile.
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Citazione:
Originariamente scritto da 6367
...La musica reale (fisica) è un segnale analogico...
Se è registrata, la resitrazione per quanto ottima non sarà mai identica all'originale...
Mi sembra un esempio un po' stiracchiato.
In teoria è il digitale che non sarà mai in grado di riprodurre un suono uguale all'originale ma, attraverso un numero molto alto di campionamenti, di andarci molto vicino.
Lo scopo del digitale non è quello di riprodurre un suono come faceva l'analogico, ma di riprodurre quel suono (o quell'informazione audio o video che sia) facendola sembrare fedele, mutilando l'originale di tutte quelle sfumature che l'occhio e l'orecchio non sono in grado di cogliere. Oltretutto ciò porta una serie di vantaggi economici non trascurabili che sono alla base della sua implementazione. Quindi un segnale digitale sarà sempre un qualcosa di artificiale che cerca di avvicinarsi il piu' possibile alla realtà. Quando asserisci che la musica registrata in analogico non sarà mai identica all'originale, probabilmente ti basi sul fatto di conoscere elettroniche di valore non eccellente, e comunque non è così, perchè il sistema analogico si basa sull'esatta riproduzuione dell'originale come ha spiegato bene Nordata :read: . Ti assicuro che bendato in una stanza non riusciresti a riconoscere la differenza tra esecutori in carne e ossa da un impianto analogico come dio comanda. Ciò non toglie che lo stesso confronto fornirebbe lo stesso risultato con un impiato digitale di altissimo livello, ma si tratterebbe di una valutazione errata dei nostri sensi che non sono in grado di cogliere sfumature oltre una certa perfezione.
Simpatico l'esempio del pentagramma che resta valido finchè la fotocopia è leggibile ;)
ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da Bidddo (°J°)
basa sull'esatta riproduzuione dell'originale
Questo non è fisicamente vero ne possibile, l'evento non è uguale ma è una sua rappresentazione molto vicina anche se non esatta.
La rappresentazione sarà tanto più simile quanto più la catena è sensibile alla variazione delle grandezze fisiche, ma sempre simile, non potrà mai essere uguale.
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Citazione:
Originariamente scritto da Riker
... non potrà mai essere uguale.
Forse non sono stato spiegato (cit). Ho scritto che l'analogico "si basa", non che riproduca l'originale. Intendevo dire che l'analogico ha come fine la riproduzione "intera" dell'originale. Il digitale segue una filosofia diversa. Attraverso i campionamenti, prende pezzi piu' o meno numerosi dell'originale e costruisce qualcosa che si avvicina moltissimo all'originale.
ciao
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Grazie a tutti, credo di averci capito qualcosina in più.
Ma mi sa che mio nipote dovrà attendere che glielo insegnino a scuola prima di capire la differenza...:D
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Citazione:
Originariamente scritto da Bidddo (°J°)
....mutilando l'originale di tutte quelle sfumature che l'occhio e l'orecchio non sono in grado di cogliere...
Questo però, più che al digitale, sembra una definizione maggiormente adatta a definire i vari sistemi di compressione, tipo MP3 per l'audio o MPEG per il video/immaggini, per non parlare di DobyDigital o DTS, in cui si tolgono dall'originale tutte quelle componenti che, per limitazioni oggettive o questioni psicofisiche legate al modo di funzionare del sistema occhi-cervello o orecchie-cervello, si ritiene inutile conservare, ad esempio quelle legate alla gamma di frequenze realmente udibili dall'orecchio o gli effetti del mascheramento tra due segnali.
Con il digitale è vero che si toglie qualche parte del segnale, quella tra un campionamento e l'altro, ma si toglie democraticamente tutto :D, quindi non le sfumature.
Che poi le differenze risultanti, con campionamenti a bit e frequenze elevati, sia questione di sfumature è un altro discorso.
@ Marzapane80
No, no, spiegaglielo ora, così impara a non fare più domande imbarazzanti. :D
Ciao
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Mah !!!
Secondo me se glielo spiega ora in modo completo.... dopo due minuti di ascolto... se ne andrebbe stizzito :D .. come a dire ma vaff.... io avevo chiesto la differenza.... non tutto stò casino che non ci prendo un'acca ;)
ciao
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Semplice semplice?
Supponi di dovere salire da un piano di una casa all'altro...
Puoi usare la rampa per le carrozzine o puoi usare le scale.
La rampa per le carrozzine ti porta al piano superiore senza gradini, le scale invece ti obbligano a fare degli scalini. Più sono gli scalini, più la scala assomiglierà alla rampa.
Il suono analogico, che è poi quello che giunge alle nostre orecchie ascoltando, ad esempio, uno strumento musicale non amplificato, è paragonabile alla rampa.
Il suono digitale, proveniente ad esempio da un CD che riproduce lo stesso strumento, è assimilabile alla scala. E tanti più saranno i gradini (più elevata la frequenza di campionamento), tanto più sarà vicina alla rampa.
I gradini sono la parte "cattiva" del digitale, la possibilità della rampa di avere delle irregolarità (esempio la polvere e il fruscio degli LP...) la parte "cattiva" dell'analogico.