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renato,
il fatto che si usi un impulso non è significativo: da questo si può infatti da questo si può ricavare esattamente il modello di tutto il sistema (stanza ecc...).
Il problema è che l'equalizzazione è fatta nel dominio delle frequenze, e non in quello dei tempi, su cui però influisce in maniera simile.
Quello che non è chiaro, e qui appunto cercavo l'esperienza di chi ci è già passato, è quanto sia ampio il margine che si ha in questo dominio.
In pratica (mi rivolgo a Marco) se fai diverse misure con gate di durata diversa quanto queste si somigliano?
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Rispondo a tutti e due .
Premesso che non sono assolutamente un esperto di acustica e che quindi potrei sbagliarmi a me sembra di aver capito che sotto i 300 Hz. ( e piu' si scende e piu' questo si accentua ) il comportamento del suono cambia:
Diventa sempre piu' preponderante l'influenza delle modali ( risonanze ) che sono perfettamente trattabili e senza problemi con filtri parametrici, e sempre meno quello delle prime riflessioni ( al contrario poco trattabili digitalmente ).
C'e anche da dire che spesso ci si puo' fermare qui con il trattamento digitale.
Comunque salendo in frequenza succede esattamente l'opposto e in un locale molto riflettente potrebbe effettivamente succedere quello che ipotizza Renato.
Trattando pero' il locale in modo da avere un tempo di riverbero buono ( cosa che io ho ottenuto e che reputo importantissimo ) diventa equalizzabile la risposta in frequenza senza tutti i problemi descritti da Renato o perlomeno in misura trascurabile ( o quasi ).
Per rispondere a Michele dico che ( lasciando perdere le frequenze sotto i 100 Hz. che non ho ancora compreso forse a causa del mio locale ribelle ) cambia di poco il risultato diminuendo il gate, se non che oltre un certo limite si taglia in basso la risposta in frequenza misurata ( non puoi certo misurare 20 Hz. con 3 mS. di gate )
Aggiungo che per il momento non mi sono cimentanto ( se non in una prova fugace con DRC ) nella correzione in fase, ma da quello che ho visto, se in basso i risultati sono fantastici, al contrario nel resto della gamma toccare la fase e' estremamente delicato e anche quando fatto bene basta spostarsi di cm. per avere grosse variazioni all'ascolto, mentre lavorando solo in ampiezza questa criticita' non si nota assolutamente ( molto ma molto meno ).
Non nascondo che non me la sento assolutamente di trattare la teoria di tutto questo ( e penso non sarebbe cosi' facile neanche per un esperto ).
Per ora mi accontento di usare praticamente i modesti strumenti che ho, insieme alle mie modestissime conoscenze ( che spero pian piano di migliorare ) e di valutare quindi i risultati ottenuti.
In ormai quasi tre anni ( ovviamente non potendo permettermi di vivere di rendita non sono tre anni di continui test .... ) il miglioramento e' stato costante, ed e' ormai da un bel po di tempo che ( a differenza dei primi test ) nulla mi fa pensare di premere il pulsante per bypassare la correzione.
Questo mi conforta e mi invoglia a continuare.
Saluti
Marco
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Domanda
IL livello di riflessione e di assorbimento della stanza non dipende anche dall'intensita' sonora ?
Cioè penso che maggiore è l'intensita' dell'onda meno impieghera' a smorzarsi,quindi che livello di volume si dovrebbe usare x i segnali di test ?
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Re: Domanda
Citazione:
Mac ha scritto:
IL livello di riflessione e di assorbimento della stanza non dipende anche dall'intensita' sonora ?
Cioè penso che maggiore è l'intensita' dell'onda meno impieghera' a smorzarsi,quindi che livello di volume si dovrebbe usare x i segnali di test ?
no, il comportamento è lineare.
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Io uso intorno agli 80 dB. di emissione.
Saluti
Marco
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Re: Re: Domanda
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
no, il comportamento è lineare.
Allora ipotizzando che un certo materiale assorba il 60% di una certa frequenza,il restante 40% che viene riflesso dovrebbe restare "vagante" in aria e quindi creare una coda sonora.
Quindi mi viene da pensare che se il segnale di partenza è basso il 40% che non viene assorbito sara' ancora piu' basso e quindi non udibile,mentre se il segnale di partenza è alto(maggiore volume) io riesco a sentire questo 40% e quindi udire la coda sonora.
scusate se ho detto qualche cazzata,ma sto cercando di capire
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Re: Re: Re: Domanda
Citazione:
Mac ha scritto:
Allora ipotizzando che un certo materiale assorba il 60% di una certa frequenza,il restante 40% che viene riflesso dovrebbe restare "vagante" in aria e quindi creare una coda sonora.
Quindi mi viene da pensare che se il segnale di partenza è basso il 40% che non viene assorbito sara' ancora piu' basso e quindi non udibile,mentre se il segnale di partenza è alto(maggiore volume) io riesco a sentire questo 40% e quindi udire la coda sonora.
scusate se ho detto qualche cazzata,ma sto cercando di capire
Quello che dici adesso e' corretto, e' nel primo messaggio che ti sei espresso male.
La percentuale di assorbimento non cambia come dicevi tu al variare del volume .
Saluti
Marco
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Re: Re: Re: Domanda
Citazione:
Mac ha scritto:
Allora ipotizzando che un certo materiale assorba il 60% di una certa frequenza,il restante 40% che viene riflesso dovrebbe restare "vagante" in aria e quindi creare una coda sonora.
Quindi mi viene da pensare che se il segnale di partenza è basso il 40% che non viene assorbito sara' ancora piu' basso e quindi non udibile,mentre se il segnale di partenza è alto(maggiore volume) io riesco a sentire questo 40% e quindi udire la coda sonora.
scusate se ho detto qualche cazzata,ma sto cercando di capire
Mac intendo dire che la stanza ha comunque un comportamento lineare: certo si avrà il "rimbalzo" del suono che andrà a sommarsi a quello diretto, ma la quotaparte riflessa sarà sempre percentualmente la stessa.
Quindi dov'è il problema?:confused:
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Citazione:
Microfast ha scritto:
Io uso intorno agli 80 dB. di emissione.
Saluti
Marco
Marco, perchè 80db? con emissioni più basse ci sono controindicazioni? Io ho fatto qualche prova intorno ai 65db
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Citazione:
Microfast ha scritto:
Io uso intorno agli 80 dB. di emissione.
Saluti
Marco
Misurati a un metro? O dalla posizione di ascolto e con tutti e due i diffusori?
ciao
Michele se non ricordo male il soffitto della tua sala è a "mezzo spiovente" (si dice così?), hai pensato di realizzare una sorta di cielo appeso in modo da realizzare un assorbitore per le basse "un tube trap triangolare gigante", potresti utilizzare ad esempio della moquette trattenuta con dei tiranti. In seguito potresti fare le rifiniture con un EQ.
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Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
Marco, perchè 80db? con emissioni più basse ci sono controindicazioni? Io ho fatto qualche prova intorno ai 65db
Piu' abbassi il livello piu' sei soggetto ad interferenze ( rumore ambientale ).
Quindi dipende anche dal rumore di fondo del propio ambiente e se possibile il pc e' meglio che stia alla larga.
Insomma col silenzio assoluto la misura viene meglio, se misuri emettendo il segnale di test piu' alto copri piu' facilmente i disturbi.
Saluti
Marco
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Citazione:
da88 ha scritto:
Misurati a un metro? O dalla posizione di ascolto e con tutti e due i diffusori?
ciao
Michele se non ricordo male il soffitto della tua sala è a "mezzo spiovente" (si dice così?), hai pensato di realizzare una sorta di cielo appeso in modo da realizzare un assorbitore per le basse "un tube trap triangolare gigante", potresti utilizzare ad esempio della moquette trattenuta con dei tiranti. In seguito potresti fare le rifiniture con un EQ.
Microfono all'altezza delle orecchie ( sinistro per il canale sinistro etc etc ), dalla posizione di ascolto e rigorosamente un canale alla volta.
Saluti
Marco
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Citazione:
da88 ha scritto:
Michele se non ricordo male il soffitto della tua sala è a "mezzo spiovente" (si dice così?), hai pensato di realizzare una sorta di cielo appeso in modo da realizzare un assorbitore per le basse "un tube trap triangolare gigante", potresti utilizzare ad esempio della moquette trattenuta con dei tiranti. In seguito potresti fare le rifiniture con un EQ.
Poi mia mamma mi appende a me!:p
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Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
Poi mia mamma mi appende a me!:p
...se ti vesti abbastanza imbottito...:D ;)
ciao
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Ho fatto le prime misure con ETF del mio canale frontale sinistro e devo dire che è proprio un bel giochino!
Devo dire anche che non avevo capito un bel nulla del suo funzionamento!
La cosa è piuttosto complessa e tira ancora una volta fuori la teoria dei sistemi, funzioni di Bode e chi più ne ha più ne metta: in conclusione geniale!
Tutti i problemi che avevo tirato fuori, che aveva sottolineato renato vengono in realta bypassati in maniera furbissima!
Come tutti (!) sapete è possibile ricavare un modello matematico di un sistema tramite la risoluzione dell'equazione integrale si un integrale di convoluzione una volta che si eccita il sistema con un impulso o con un segnale costante e se ne misura la risposta.
Quello che fa ETF, non potendo per ovvie ragioni fornire un impulso al sistema (segnale di durata nulla e ampiezza infinita) per non spararvi tutti i driver del vostro diffusore in faccia, utilizza un segnale di intensità costante della durata di 9 secondi, misurando tramite il microfono tutto quello che gli arriva (suono diretto, riflessioni, ecc...).
Visto che in 9 secondi si suppone che il sistema sia andato a regime (il suono in 9 secondi compie 340x9=3060m cioè 3Km) il modello che si va a ricavare ETF è completo di ogni aspetto.
Una volta ricavato questo modello matematico si è liberi di cambiare ogni parametro all'interno di ETF senza bisogno di fare altre misurazioni: voglio vedere come si comporta il mio sistema se gli mando un gate di 10ms? Bene faccio un bel "update" variando il gate e ho tutte le informazioni che voglio.
Ovviamente quello che mi visualizza ETF per un gate di 10ms è quello che io realmente sentirei con un segnale di 10ms, cioè compreso di riflessioni ecc, e questo lo posso visualizzare anche nell'evolversi del tempo (per vedere echi ecc).
Non so se rendo l'idea: il sistema stanza ha in sè alcune caratteristiche di riflessione e assorbimento e in questa maniera ETF le misura e poi risimula tutte.
Non c'è il problema delle diverse misurazioni a seconda del segnale che ho in ingresso, perchè questo è semplicemente standard.
Occhio inoltre a non confondere la simulazione di ETF, dopo aver fatto la misura, come un'effettiva simulazione: non è così in quanto il modello non è ottenuto per via teorica, bensì per via sperimentale, il che garantisce che sia attinente alla realtà (nei limiti della bontà del microfono, ecc...).
Spero di aver fatto un po' di chiarezza sulla confusione che avevo sollevato!