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Se si apprezza il jazz (ma anche se si è all'oscuro di questo magnifico
genere, è un buon punto di partenza) c'è:
Jazz At The Pawnshop - 30th Anniversary (Proprius Records)
E' unanimamente considerato una pietra miliare delle incisioni live jazz
sia come qualità artistica che di incisione.
E' un pò caro (sono 3 SACD + 1 DVD) però che capolavoro!!!
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secondo me il massimo dal SACD lo puoi ottenere da registrazioni DSD native trattate il meno possibile, in tutto il resto è difficilmente riscontrabile una differenza evidente. Jazz at the pawnshop (ma così come il cantate domino o antiphone blues o i vari Test CD della OPUS3 o proprius) sono registrazioni analogiche minimaliste di trent'anni fa, a mio avviso vanno meglio in CD.
Ottime registrazioni DSD sulle collection LINN che si possono acquistare a pochi euro su amazon.co.uk.
Eccellenti registrazioni in HDCD (un formato CD un po più curato in tutte la fasi di produzione ed un po' equalizzato per colmare le lacune di buona parte degli impianti domestici...) sui sampler della NAIM, anche quelli a pochi euro su amazon.co.uk.
Per apprezzare le differenze servono inoltre macchine con meccaniche e convertitori di buona qualità, ed una catena ottimizzata in grado di riprodurre dinamica ed estremi di banda in maniera lineare.
insomma il SACD ci offre una possibilità, ma se tutta la catena (dalla registrazione al mastering ai diffusori non tralasciando l'ambiente di ascolto) non è in grado di esprimerla potremmo anche sentire peggio di un normale CD più compresso e quindi più facile da riprodurre dalla maggior parte degli impianti domestici.
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Anche io mi sono affacciato da poco nel mondo dei SACD, e tra i pochi che possiedo, oltre al già citato Jazz at the Pawnshop, consiglio caldamente questo:
http://ecx.images-amazon.com/images/...500_AA240_.jpg
World's Greatest Audiophile Vocal Recordings [SACD] Chesky Records
Saluti
Matteo
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Pink Floyd - ‘Dark Side of the Moon’ (EMI, 2003) è stato anche il mio primo SACD.
Per il Jazz confermo: Jazz At The Pawnshop - 30th Anniversary (Proprius Records)
Se invece ami la classica non puoi non ascoltare:
Shostakovich - Symphony no. 7 "Leningrad" - diretta da Janson - della RCO LIVE registrata nel 2006
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Citazione:
Originariamente scritto da amrvf
Per apprezzare le differenze servono inoltre macchine con meccaniche e convertitori di buona qualità, ed una catena ottimizzata in grado di riprodurre dinamica ed estremi di banda in maniera lineare.
insomma il SACD ci offre una possibilità, ma se tutta la catena (dalla registrazione al mastering ai diffusori non tralasciando l'ambiente di ascolto) non è in grado di esprimerla potremmo anche sentire peggio di un normale CD più compresso e quindi più facile da riprodurre dalla maggior parte degli impianti domestici.
Ottima precisazione. Per esperienza personale posso dire che spesso, anzi quasi sempre, mi ritrovo a godermi un SACD in stereo anziche in multicanale in quanto le differenze esistenti tra la mia catena 5.1 (Denon DVD2930+AVR2807) e quella HiFi (DCD1500ae+PMA1500ae) in firma sono abissali. L'ascolto in stereo della catena DCD1500ae+PMA1500ae è decisamente più rilassante e coinvolgente.
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Salve... mi sento di consigliarvi, oltre ad alcuni di quelli già citati come "UP" di P. Gabriel, "TDSOTM 30th" dei Pink Floyd e Diana Krall, anche le riedizioni in SACD della discografia dei Depeche Mode, in particolare "Playing the angel" e il mitico "Violator". ;)