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Perchè solo in Italia si sentono parlare i genitori dicendo "mio figlio di quà mio figlio di là,perchè non è giusto per mio figlio".............
I genitori giustificano tutto ciò che fanno i figli,mentre un ceffone ogni tanto(io ne ho presi ai tempi e quando sono cresciuto ho capito perchè me li davano........... me li meritavo)sarebbe un vero toccasana,anche in maniera simbolica naturalmente,una severa punizione servirebbe per educare meglio,oppure un lavoro partime,al posto della "paghetta" responsabilizzerebbe(la leva purtroppo non esiste più,quella si che era educativa).
Poi non parliamo della scuola,dove gli insegnanti non possono nemmeno permettersi di alzare la voce; invece a me una volta la mia maestra mi diede un bel ceffone(non ricordo per cosa,ma ero un "tarantolato" quindi penso che avesse ragione)ed io arrivato a casa lo dissi ai miei.
Per tutta risposta mia madre mi disse che evidentemente dovevo averla fatta grossa,e se non ne volevo un altro dovevo darmi una calmata.
Ora,i miei genitori mi hanno educato al rispetto e sopratutto al lavoro fin da quando ero giovanissimo(ho sempre lavorato al pomeriggio negli anni scolastici)poichè c'era bisogno per andare avanti,ed ora sono orgoglioso di essere così prorpio grazie alla rigida educazione dei miei......
Ho solo un rimpianto,che le nuove generazioni hanno tutto e subito(ed anche troppo),quindi difficilmente daranno il valore alle cose come lo do io e,per capirci,la generazione di quelli che si sbattevano.........
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Esperienze personali...
... non avendo figli, preferisco parlare delle mie personali esperienze.
Il bullismo è sempre esistito. Ci sono sempre stati certi loschi figuri (che dai più sono spacciati come i duri, come i forti ma che in realtà sono dei deboli).
Io ho iniziato sin dalle elementari ad aver a che fare con persone che ti rubano la merendina, il panino, o altro. C'è chi reagisce prendendo a pugni e calci il compagno reo del misfatto, chi come me ha sempre cercato il supporto dell'autorità, i genitori, gli insegnanti, i presidi. La cosa è andata avanti nel corso degli anni fino alle superiori e al militare. Qui i tre episodi più brutti.
1) superiori.
Sin dal primo anno, la nostra insegnante di lettere voleva che si leggessero i giornali tutti i lunedi mattina. Non ricordo con precisione quanti eravamo, ma all'incirca, 20-25 alunni.
L'insegnante ci aveva autorizzati a portare in classe qualsiasi giornale noi volessimo, sia si trattasse di una testata politica oppure indipendente. Una buona metà veniva con il corriere dello sport o la gazzetta. C'era chi come me portava quotidiani indipendenti come ad esempio il messaggero o il tempo, ma c'era anche chi portava giornali di partito. l'unità, il popolo, ecc., ecc.. Uno dei miei compagni di classe portava lotta continua, un altro, il secolo d'italia. Quello che portava lotta continua veniva sempre a rompere i cosiddetti al sottoscritto... perché? Gli stavo antipatico? Non solo. Lui diceva che il giornale che portavo io era un giornale fascista! Davanti all'insegnate gli ho detto, perché non vai a dar fastidio a Patrick? Il compagno di classe che portava il "vero" giornale fascista. Per tutta risposta mi ha stracciato il giornale e siamo venuti alle mani. L'insegnante è andata su tutte le furie e ha voluto che entrambi l'indomani fossimo accompagnati dal preside dai nostri rispettivi genitori. Lui s'è presentato con sua sorella maggiorenne, io con mia madre. Secondo voi, che tipo di famiglia aveva il tipo? Sapete perché non ha risposto alla mia domanda? Perché Patrick era alto 190 cm!!! E per uno alto (basso) come me, non è molto conveniente. Da quel momento in poi, però ha smesso di fare il bullo.
Altro episodio. Un mio compagno di classe che mi aveva rubato la merenda si è beccato da me il rimbrotto, fuori dall'aula mi ha messo con le spalle al muro iniziando a minacciarmi pesantemente. Io ridevo e lui si inca..ava come una iena. Il motivo del mio riso? Alle sue spalle era come d'incanto comparso mio cugino che era nella stessa scuola da 4 anni ormai, faceva infatti il 4°. Provate ad immaginarvi la faccia del bulletto quando mio cugino l'ha preso per il collo, l'ha alzato di mezzo metro e sbattuto contro il muro! Ci siete? Da quel momento in poi non s'è più azzardato ad importunarmi. Anche lui aveva seri problemi familiari.
2) Militare.
Cercherò di riassumere in poche righe.
1983. Caserma di Anzio. 9° Battaglione "Rombo". Passato il silenzio, io come caporale dovevo fare il famoso rapportino su chi c'era e su chi non c'era. Arriva trafelato un ragazzo dicendo che M si sarebbe presentato in ritardo. Era dall'ufficiale di picchetto sbronzo ma sarebbe arrivato. Io non faccio il rapportino, anche perché mi fidavo di questo ragazzo e anche del fatto che l'ufficiale di picchetto, contrariamente a quanto avrebbe dovuto fare, l'ha invece fatto rientrare in camerata. M arriva ed inizia ad urlare sotto l'evidente effetto dell'alcol. Gli faccio gentilmente presente che ora fosse e lui per tutta risposta mi minaccia, va in bagno per farmi un gavettone di acqua e di altro liquido. Io cerco di bloccarlo impedendogli di bagnarmi. Risultato si bagna lui, mi sferra un pugno al naso e appena inizio a sanguinare, non contento cerca di colpirmi ancora. Io ho evitato di colpirlo. All'epoca facevo arti marziali se lo avessi colpito e avesse sbattuto la testa poteva anche morire. Sono corso in bagno a bagnarmi il naso per fermare l'emorragia. Urli e schiamazzi hanno portato in bagno altri militari ma soprattutto l'ufficiale di picchetto. Costui mi ha ordinato di presentarmi in medicheria (leggasi infermeria). M il giorno dopo s'è presentato per formularmi le sue scuse, ma l'ufficiale medico prima e il comandante di compagnia poi, saputo in realtà cosa era accaduto hanno formulato un'accusa ben specifica. Insubordinazione e percosse verso un superiore. Morale della favola, prima processo militare con conseguente periodo di detenzione di ben 4 mesi e mezzo, poi terminato il periodo di militare, il processo civile. M era venuto a conoscenza del telefono di casa e mi tempestava di minacce. Alla fine come per incanto ha smesso.
Questi episodi mi hanno insegnato sempre una cosa. I bulli fanno i bulli fino a quando non trovano qualcuno che si dimostra più forte e deciso di loro e a quel punto diventano dei pecoroni. Fin tanto che questi bulli non trovano qualcuno più potente rimarranno solo dei poveracci, gente inutile nella società. Purtroppo ci scappa il morto a volte in queste situazioni. Il bullismo va denunciato. Tacere non serve a nulla. Da solo ragione a queste persone deboli.
Spero che la mia personale esperienza possa essere stata di aiuto.
Grazie per l'attenzione.
Ciao!
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Interessante.... aggiungo una cosa, forse i tempi saranno anche cambiati (in peggio) ma oggi MOLTI risolvono le questioni non + con i pugni ma con coltelli o altro... ecco perchè molto volte ci scappa il morto...
ciao Paolo