Forse il problema di scarsa diffusione della cultura non va sottovalutato :D.Citazione:
Originariamente scritto da vernavideo
Ovviamente scherzo.
Ciao
Luigi
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Forse il problema di scarsa diffusione della cultura non va sottovalutato :D.Citazione:
Originariamente scritto da vernavideo
Ovviamente scherzo.
Ciao
Luigi
Quoto.Citazione:
Quindi, sono sicuro che voi crediate in queste bellissime affermazioni di principio, ma nell'ergervi a paladini della libera circolazione della cultura c'é indubbiamente un'inconsapevole ipocrisia.
Semmai il filesharing può essere definito morale (non legale, ma morale) in quanto lotta ai prezzi alti, ma dipende dalla moralità soggettiva di ognuno. Personalmente credo che i pirati moralisti si contino sulla punta delle dita.
Ehm...Citazione:
Originariamente scritto da vernavideo
forse prima di pensare al p2p dovresti perfezionare un po' il tuo italiano:D
P.S. Sto scherzando, naturalmente;)
Ciao.
Caro Verna, scusa ma questo discorso dello scibile umano da rendere disponibile a tutti gratuitamente proprio non mi torna.
Non so quale sia la tua occupazione, ma per fare un banale esempio prendiamo il mio caso: sono un dottore commercialista che si occupa prevalentemente di problematiche fiscali e contenzioso tributario.
Io cerco in tutti i modi di proteggere i risultati dei miei studi ed in particolare gli atti da me predisposti, la cui esclusività mi permette in qualche modo di mangiare.
Allo stesso modo, non vedo come un autore o un editore potrebbe essere contento che la sua opera si diffondesse senza averne un ritorno economico.
Ciao
Luigi
Il problema è diverso, mi spiego.
Chi produce "un'opera dell'ingegno" ovviamente, in quanto produttore, ha anche giustamente il diritto di fruire della stessa dal punto di vista economico, alias di guadagnarci sopra. Fin qui tutto ok, il problema nasce quando questo diritto comincia a ledere gli altrui diritti, vale a dire per quanto tempo bisogna avere il diritto di guadagnare sopra ad un qualcosa che si è prodotto? Sinceramente, ad esempio, guadagnarci fino a 70 anni dopo la morte mi sembra un pò eccessivo, come eccessivi diventano i modi per guadagnare n volte sempre sulla stessa cosa (ed il discorso si applica in modo davvero "esemplare" ai film ed alle canzoni), per capire bene quello che dico basta guardare questo link :
http://chartitalia.blogspot.com/2004...-mi-costi.html
Insomma, guadagnare su quello che si fa sì, costruirci sopra una rendita, per cui uno percepisce a vita, ed anche oltre, un "tot" su qualcosa che ha fatto una volta non mi sembra corretto nei confronti di tutti quelli che lo stipendio lo prendono una volta sola per quello che fanno, e non n volte. Anche perchè, la SIAE, i balzelli sui CD, i DRM, ecc... quanto gravano sulle tasche di ciascuno di noi?
Il rispetto delle opere dell'ingegno va bene, ma deve esserci il rispetto anche per i consumatori e non un rispetto a senso unico.
Bye!
Il discorso sulle modalità, percentuali, durata è giusto e sacrosanto che sia fatto, però nelle sedi opportune, dalle organizzazioni preposte e via dicendo, il tutto rispetando le leggi.
Quello che non è giusto è dire a priori "Non è giusto e allora io agisco e difendo i miei "diritti" in proprio".
Gli "espropri proletari" non mi sono mai piaciuti: quello che mi interessa o piace costa troppo ? E allora entriamo in venti in un supermercato e ci prendiamo quello che vogliamo perchè tutti devono possedere quello che desiderano (bello, filosificamente giusto, ma utopistico).
Ci piace "007 Casino Royal" ma andare al cinema a vederlo (magari bene, in una bella sala) costa qualche Euro ? Bene, ed allora in migliaia lo scarichiamo alla faccia di quei fessi che hanno pagato per vederlo al cinema e quando esce poi in DVD mi faccio pure la copia così sono a posto, ed ho aumentato la mia cultura.
Le Major ci guadagnano ? Anche un calciatore più o meno bravo, allora smettiamo tutti di andare allo stadio ed andiamo a vedere i ragazzini che giocano all'oratorio e risparmiamo; ma molti di quelli che si stracciano le vesti sui guadagni derivanti da un brano musicale non fanno una piega davanti agli ingaggi miliardari di qualche pseudo campione (purtroppo non lo possono scaricare gratis, al più si cerca il modo di entrare gratis allo stadio).
Guadagnano facendo film orrendi, OK, non vado a vederli, ma se la qualità è così orrenda, quindi non è cultura, perchè sono i film più scaricati ? Cade la giustificazione "culturale".
Non credo che tutti scarichino Il Settimo Sigillo o Metropolis, così come non credo che scarichino brani di Berio o Nono, ma solo Take That, FestivalBar o Le Vibrazioni, evviva la cultura !
Ciao
Perche' no? Non dovrebbero esistere scuole gratuite e biblioteche?Citazione:
Originariamente scritto da luipic
Quindi anche tu devi lavorare tutti i giorni per portare a casa la pagnotta, sbaglio?Citazione:
Non so quale sia la tua occupazione, ma per fare un banale esempio prendiamo il mio caso: sono un dottore commercialista che si occupa prevalentemente di problematiche fiscali e contenzioso tributario.
Mettiamo invece il caso che tu fossi un ricercatore medico che scopre una cura contro il cancro. gli ingredienti costano poco, ma decidi di brevettare il prodotto o il procedimento per ottenerlo. Per te sarebbe un affare, non dovresti piu' lavorare, ma solo chi puo' permettersi di pagare il prodotto al prezzo che decidi tu' puo' curarsi. E il bello e' che magari hai studiato in una scuola pubblica.
Ecco, per le cure per l'aids e' andata proprio cosi', e milioni di persone muoiono ogni anno per garantire profitti alle aziende farmaceutiche in virtu' del diritto sul prodotto (brevetto)
Ma e' proprio qui che ti sbagli: non a caso sempre piu' autori cercano di stare lontano dalle major che tendono a "pompare" solo prodotti commerciali, e permettono il download gratuito delle loro opere. Guarda un po', si sono accorti (e non solo loro) che facendo cosi' vendono molto di piu' visto che il danno provocato dalla minore circolazione della musica coinvolge tutte le professioni coinvolte:Citazione:
Allo stesso modo, non vedo come un autore o un editore potrebbe essere contento che la sua opera si diffondesse senza averne un ritorno economico.
1. Gli autori contemporanei, per i quali una scarsa circolazione delle proprie musiche significa minori possibilità di esecuzione e quindi minori introiti.
2. I musicisti, costretti a rivolgersi anche per studio personale alle opere di pubblico dominio, cioè all'editoria obsoleta, disincentivando la conoscenza dei testi prodotti dall'editoria corrente e interrompendo così il ciclo vitale 'studio musicologico/pubblicazione/esecuzione' su cui si basa lo sviluppo della cultura musicale;
3. I revisori ed i curatori delle edizioni critiche, che non vedono studiata e diffusa la loro produzione;
4. Le biblioteche, la cui attività istituzionale viene limitata, per non essere assimilata alla "pirateria" e scadere nell'illegalità;
5. Gli stessi editori, in quanto la minore conoscenza della musica e del loro operato è causa di mancati guadagni sulle esecuzioni.
6. E in fine al pubblico che, in assenza di una sufficiente diffusione della musica e di un costante incentivo al suo studio da parte degli esecutori, vede restringersi il repertorio delle opere presentate
Certo, finirebbero i guadagni favolosi per gli "strimpettari" da 4 soldi, ma non mi sembra un grande danno per l'umanita'...
Ciao,
Stefano
Propongo a tutti i Cari Soloni che amano fare i finocc(bip)i con il cu(bip)o
degli altri di elargire il loro stipendio in beneficienza a favore di tutti i
ragazzini a cui così finalmente la cultura sarà accessibile :)
Mauro
Ciao Nordata,
Scusa, ma dove hai letto questa affermazione?Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Bravo, hai messo il dito su un'altra piaga causata dal diritto d'autore: I calciatori guadagnano quegli stipendi favolosi proprio in virtu' dei diritti pagati alle societa' calcistiche. E certo che la qualita del gioco del calcio e' aumentata in maniera smisurata, mica come ai tempi di Rivera e Mazzola..........Citazione:
Anche un calciatore più o meno bravo, allora smettiamo tutti di andare allo stadio ed andiamo a vedere i ragazzini che giocano all'oratorio e risparmiamo
Praticamente stai dicendo che le leggi contro la cultura, ehm..pirateria esistono solo per proteggere i guadagni di totti e dei take that.Citazione:
Guadagnano facendo film orrendi, OK, non vado a vederli, ma se la qualità è così orrenda, quindi non è cultura, perchè sono i film più scaricati ? Cade la giustificazione "culturale".
Non credo che tutti scarichino Il Settimo Sigillo o Metropolis, così come non credo che scarichino brani di Berio o Nono, ma solo Take That, FestivalBar o Le Vibrazioni, evviva la cultura !
Che coincidenza, anche io......
ciao,
Stefano.
P.S.
scusate per il pessimo itagliano, ma sono quasi 20 anni che vivo all'estero.....anche se in realta' l'errore che mi avete fatto notare e' un typo genuino causato dalla nuova tastiera swiss-french.
A vecchia sola, come stai?Citazione:
Originariamente scritto da Plexi47
Comunque, se ti fermi un'attimo a rifletterci sopra, le leggi contro la pirateria le hanno fatte per metterlo in quel posto anche a te......
Ciao,
Stefano
No, sto dicendo che le leggi antipateria sono fatte per proteggere i detendori dei diritti; diritti di qualsiasi natura, il ritornello scemo e la sinfonia sublime.Citazione:
Originariamente scritto da vernavideo
Ti affermavi la liceità del diritto alla conoscenza.
La mia frase voleva significare che il 99,99% di quelli che scaricano non lo fanno per amore di conoscenza, ma solo per il meno nobile intento di non pagare per divertirsi.
@ Tutti
Mi accorgo che la discussione, iniziata per commentare una notizia è pian piano scivolta nel vecchio discorso pro/contro diritti d'autore e pirateria, che non c'entra molto con il titolo della discussione.
Pertanto rientriamo tutti in tema.
Grazie e ciao
Non e' vero, dopo la legge urbani del 2004 sul diritto d'autore, e le sue conseguenze, sono sopratutto i diritti dei consumatori a venire lesi, oltre ad un generale decadimento di qualunque espressione artistica o sportiva.Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Vorrei che fosse chiaro che non sostengo che sia giusto abolire il diritto d'auore, ma semplicemente di riportare le cose come erano prima del decreto urbani e precisamente che :
-non sia reato penale(!) scaricare o copiare opere coperte da diritto d'autore per fini personali e senza scopo di lucro.
-Vengano disposte ampie deroghe alla legislazione sul diritto d'autore per l'uso didattico delle opere coperte da questo diritto
- Vengano altresi' previste delle deroghe per l'uso a scopo umanitario di prodotti coperti dal diritto d'autore o brevetto che dir si voglia (mi riferisco oviamente ai milioni di vittime che non possono accedere alle cure per l'aids proprio in vrtu dei brevetti sui medicinali)
- Vengano messi fuorilegge tutti i meccanismi di DRM, che ledono i diritti dei consumatori
Tutto qui.
Ciao,
Stefano.
P.S.
Sinceramente non vedo cove sia l'OT: stiamo discutendo delle conseguenze dell'interpretazione di una delibera dela cassazione, proprio come da titolo.
..il mio avatar credo parli da solo;) free e senza lucro!!!
I primi interventi nella discussione erano in tema: è ora possibile ? No, Si, dipende, perche si, perchè no, ecc.
Parlare come stiamo facendo da qualche intervento sulla liceità o meno del diritto d'autore e di come andrebbe modificato proprio non c'entra con tale sentenza, che ha semplicemente detto che nel 1999 non era penale (rimane sempre la parte civile, di cui io mi preoccuperei molto di più).
Per cui, ripeto l'invito a tornare in tema.
Ciao
esatto!Citazione:
(rimane sempre la parte civile, di cui io mi preoccuperei molto di più)
Io ancora continuo a non capire perchè la repubblica e il titolo del thread definiscano scaricare "lecito".
Ciao.
Ritorniamo in topic, parliamo ad esempio di download di film.
Ora, io a cinema vado pocchissimo, forse un film l'anno, a volte neanche quello, onestamente non ritengo giusto pagare il cinema e poi pagare a prezzo pieno il film in DVD qualora volessi acquistarlo. Questo poichè, visto che i diritti del film li ho pagati insieme al biglietto, vorrei che questo mi fosse riconosciuto al momento dell'acquisto (ah bene, ci risulta che lei abbia già visto il film, quindi, poichè ha già pagato i diritti, questi le verranno scontati dall'acquisto del DVD). Spesso acquisto direttamente il DVD di film che sulla carta potrebbero interessarmi, almeno così posso rivedere n volte tale film senza dover ripagare ogni volta per vederlo, ed in più, se dovessi vedere che il film in questione proprio non mi piace, faccio sempre in tempo a riciclarlo come regalo per qualche compleanno in modo da rientrare della spesa!:D
In ogni caso, spesso, tramite amici, capita che qualcuno mi dica "guarda questo film è davvero bello, vedilo, se vuoi te lo presto io....", inutile dire che spesso si parla di divx.
Beh, devo dire che in questo modo ho conosciuto film che mi ero "perso" (Matrix, Il gladiatore, ecc...) che adesso fanno stabilmente parte della collezione dei miei DVD. Nel mio caso, e vi assicuro che non sono il solo, la pirateria ha fatto effettivamente aumentare le vendite. Certo, non tutti sono/saranno come me, è ovvio, ma dire che la pirateria è sempre un male è un'errore, anche perchè, quando si contano i fantomatici "danni della pirateria" si suppone sempre, ed in maniera evidentemente errata, che tutto quello che viene scaricato da una persona, se non fosse stato possibile scaricarlo, sarebbe stato acquistato legalmente, ed il che, anche un bambino lo capisce, è quantomeno improbabile per non dire di peggio.
Con questo non voglio fare un'elogio alla pirateria, ci mancherebbe, ripeto se uno produce qualcosa è giusto che guadagni da questo qualcosa, però è giusto che vengano tutelati tanto i diritti dei produttori, quanto quelli dei consumatori.
Se vado su play.com vedo che i titoli in vendita, CD o DVD che siano, hanno spesso un costo del 30%-40% in meno rispetto all'equivalente comprato in uno dei negozi nostrani (on-line o da strada che siano)......perchè? Perchè altrove i consumatori sono più tutelati con prezzi più equi?
La scusa è che in Italia c'è la pirateria, ma se uno si astiene dal comprare per protesta, le vendite calano e la colpa è sempre della pirateria, non ho mai sentito uno studio che, tra le altre cause, ipotizzasse, anche solo per sbaglio, che l'abbassamento delle vendite poteva essere anche causato da una bassa qualità o da prezzi troppo alti...
L'altro ieri era colpa delle cassette che permettevano la copia di dischi e/o CD, ieri era colpa dei marocchini ai lati delle strade, oggi è colpa di internet (e quindi del download di cui sopra), ma mai è colpa dei produttori.
Non lo so, sinceramente è un mercato che davvero mi lascia male, nel mercato ci siamo tutti, c'è chi vende e c'è chi compra, ma in questo mecato si parla solo e sempre di chi vende, chi compra è uno che ruba a priori, se poi non compra o compra poco perchè c'è davvero poco da comprare questo non interessa, la colpa oggi è di internet.....
Bye!