Sono dell'idea di Valebon, certo bisogna saperli costruire :O) !!!
Io ne ho fatti due da paura provare per credere!!!
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Sono dell'idea di Valebon, certo bisogna saperli costruire :O) !!!
Io ne ho fatti due da paura provare per credere!!!
allora proviamo, parlaci del progetto mi interessa molto.
ciao alex
le cose importanti sono:
la scelta dell'altoparlante
la cura del progetto
la pazienza nella realizazzione del cabinet
un po' d'orecchio.
In verità devo ammettere che se con un subwoofer autocostruito è possibile ottenere risultati notevolissimi, a patto di sapere bene cosa si sta facendo, credo che sia un pò difficile raggiungere Velodyne o altri, per il semplice fatto che il progetto del sub nasce prima dell'altoparlante e non dopo: ciò implica precise scelte nella realizzazione del trasduttore, con masse, motori e cedevolezze ad hoc. Nonostante ciò è possibile, anzi consigliato, l'uso di un driver professionale che può utilmente essere "stravolto" nell'implementazione sia in bass reflex che in cassa chiusa. Si, avete capito bene, in cassa chiusa. Il motivo è semplice: un driver da 15" professionale in genere staziona attorno ai 97-98 dB, motivo per il quale può essere "ridotto" a suonare a 92-93 decibel semplicemente attenuando la gamma mediobassa da 97 dB e lasciando invariata la risposta in gamma bassa che si allinea automaticamente. Una realizzazione di questo tipo fu implementata dal sottoscritto quasi dieci anni orsono su un diffusore a nastro da 85 decibel usando un woofer da 95 dB che lavorava in sospensione pneumatica con una frequenza a - 3 dB di 80 Hz, ma che una volta riallineato poteva scendere tranquillamente a 40 Hz con una tenuta appena superiore al nastro. Scalando le sensibilità possiamo ammettere di trovarci in una situazione simile con i 2 Visaton che potrebbero scendere attorno ai 25 Hz anche senza il passa alto a due poli che NON è mai stato brevettato da nessuno. I miei due cent alla discussione, a cui verranno aggiunti altri cent su un prossimo articolo su Digital VideoCitazione:
valebon ha scritto:
Mah! La mia esperienza è diametralmente opposta :confused: Ho sempre sentito suonare meglio i sub costruiti "su misura", sia in ambito car che in ambito home.
Per carità, non dico che Velodyne & c. suonino male (ci mancherebbe), ma IMO si possono ottenere prestazioni simili spendendo una frazione del loro prezzo.
Ovviamente servono componenti al di sopra di ogni sospetto e soprattutto un progetto ben fatto. Per il primo punto basta cercare, al secondo ci pensa il Prof. Faunt :D
byezz
Giampy.
Giampiero,
sono d'accordo in linea teorica, ma si tratta sempre di un "acconcio" che paga poi un prezzo elevato in termini di pressione acustica ottenibile; in genere, i driver pro sono caratterizzati da escursioni piuttosto limitate, e solo con componenti eccezionali (e di costo elevato) l'allineamento da te citato puo` essere pagante anche sul piano della dinamica, non ti sembra?
Francamente, la cosa piu` complessa per l'autocostruttore, nel momento in cui si volesse riprodurre le prestazioni di prodotti come i Velodyne, sarebbe il controllo accelerometrico del trasduttore, che prevede circuitazioni non proprio alla portata di chiunque.
Altro parere da pochi spiccioli, ovviamente..
Ciao
...allora a questo punto chiederei a chi ha adeguate conoscenze in tal senso di proporre un progetto completo dove trasduttore, cabinet, ampli e preamp con circuitazione adeguata (rotazione di fase, sensibilità, freq. di taglio e pendenza, ecc) in modo che quelli come me, affascinati dal DIY possano finalmente decidersi alla costruzione del proprio bambinello.Citazione:
andrea aghemo ha scritto:
Francamente, la cosa piu` complessa per l'autocostruttore, nel momento in cui si volesse riprodurre le prestazioni di prodotti come i Velodyne, sarebbe il controllo accelerometrico del trasduttore, che prevede circuitazioni non proprio alla portata di chiunque.
Il problema che mi ha sempre frenato nella costruzione è proprio l'assenza di un progetto sviluppato con tutte le attenzioni del caso.
Del resto ancora oggi sono senza LFE, me non vorrei ripiegare a breve su uno scadente prodotto commerciale.
Sergicchio,
dubito che la cosa sia facilmente fattibile, anche perche` credo diverrebbe quasi antieconomico proporre una cosa del genere all'autocostruttore.
Circuitazioni complesse e sofisticate sono comunque costose, e la reperibilita` dei componenti, a volte, rasenta l'impossibile (prova a cercare un accelerometro da incollare ad un woofer in un negozio di componentistica elettronica!).
Gli amplificatori disponibili in kit non hanno, di solito, delle gran prestazioni, e raramente sono accoppiabili con facilita` ad uno specifico trasduttore.
E poi, che cosa bisognerebbe proporre? un HGS 15 replica (ammesso che sia possibile), un minisub di alte prestazioni, od un colosso da tre quintali con 6 woofer da 18 pollici?
Scherzo, ma fino ad un certo punto...
Io, ad esempio, consiglierei solo sub dipolari alla Linkwitz, ma questo e` il mio gusto personale, e comporta la necessita` di realizzare sub di grosse dimensioni e piuttosto intrusivi (per non parlare della equalizzazione attiva); mia moglie, anima pia, si e` rassegnata, e non chiede il divorzio solo per solidarieta` femminile (cioe` cerca di evitare che qualcun altra debba rischiare la disgrazia di vivermi insieme), ma non e` da tutti accettare questo, e forse neanche serve....
Penso che ci si rivolga all'autocostruzione, se non si e` dementi come il sottoscritto, principalmente per risparmiare denaro rispetto a soluzioni commerciali medie, e non top: a tal fine, sono disponibili in rete decine e decine di progetti per realizzare oggetti di prestazioni piu` che sufficienti nella stragrande maggioranza dei casi, che possono far dormire sonni tranquilli.
Ciao
Ok, va bene quello che dici Andrea. Ma il problema rimane. Personalmente da un sub da integrare nel mio modestissimo impiantino non chiedo grandi cose, ma per esempio non sono riuscito a trovare in rete uno schema decente per la costruzione di un modulo che abbia per esempio la regolazione continua della fase acustica. E sai quanto questo può essere importante in un sub. Anche la stragrande maggioranza dei sub commerciali hanno un solo controllo di tipo 0° 180°. Per non parlare poi della frequenza del passa basso regolabile con continuità, della pendenza regolabile di tale filtro ecc. ecc.
Se è vero che allora esistono tali progetti in rete e qualcuno li ha già trovati farebbe cosa gradita a metterli a disposizione di tutti.
Per il discorso potenza ci sono diverse soluzioni, alcune con ampli integrati in unico modulo, altri a mosfet, altri ancora a commutazione in classe D. Personalmente un ampli a mosfet sarebbe il mio preferito. Peccato solo che la gloriosa coppia di mosfet J50 K135 no sia più disponibile. Scatenatevi con i link.;)
Non ha troppo senso parlare di escursione quanto di volume di aria spostata, motivo per il quale ad un 15 pollici bastano 5 millimetri per potersi esprimere. Il Bassotto 2 (Suono di una decina di anni orsono) con due Beyma da 15 pollici si permetteva 118 decibel a 40 Hz, altro che chiacchiere di teoria. L'aspetto principale, ripeto, non è mai costituito da una singola grandezza. Oggi con due woofer peerless da 10 pollici si realizza un sub da 48 litri con una f-3 di 19 Hz in cassa chiusa, senza alcun condotto. L'oggetto già suano al mio laboratorio, tanto che se alla MOL supera l'esame dei 100 dB minimi lo pubblico. Su Digital appena mi concedono un pò di respiro pubblicherò un intero articolo sui sub, con modelli teorici, discorsi sulla fase variabile e schemi pratici. Abbiate pazienza!Citazione:
Sergicchio ha scritto:
Ok, va bene quello che dici Andrea. Ma il problema rimane. Personalmente da un sub da integrare nel mio modestissimo impiantino non chiedo grandi cose, ma per esempio non sono riuscito a trovare in rete uno schema decente per la costruzione di un modulo che abbia per esempio la regolazione continua della fase acustica. E sai quanto questo può essere importante in un sub. Anche la stragrande maggioranza dei sub commerciali hanno un solo controllo di tipo 0° 180°. Per non parlare poi della frequenza del passa basso regolabile con continuità, della pendenza regolabile di tale filtro ecc. ecc.
Se è vero che allora esistono tali progetti in rete e qualcuno li ha già trovati farebbe cosa gradita a metterli a disposizione di tutti.
Per il discorso potenza ci sono diverse soluzioni, alcune con ampli integrati in unico modulo, altri a mosfet, altri ancora a commutazione in classe D. Personalmente un ampli a mosfet sarebbe il mio preferito. Peccato solo che la gloriosa coppia di mosfet J50 K135 no sia più disponibile. Scatenatevi con i link.;)
Ciao ragazzi. Giampy
AR-TI-CO-LO AR-TI-CO-LO!Citazione:
Giampy ha scritto:
Su Digital appena mi concedono un pò di respiro pubblicherò un intero articolo sui sub, con modelli teorici, discorsi sulla fase variabile e schemi pratici. Abbiate pazienza!
Ciao ragazzi. Giampy
e qualche progetto aperto a più sviluppi.
Ciao