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igor ha scritto:
Speriamo che prima o poi qualcuno se ne accorga che la Cultura sta andando a ramengo, speriamo che l'attuale Ministro abbia gli attributi giusti per mandarli veramente tutti a quel paese se gli tagliano i fondi più di quello che lui ha concordato, come aveva già paventato qualche settimana fa!
sugli attributi dei ministri di questo governo non giurerei, ma spero veramente che i fondi stanziati per la cultura possano in futuro solo crescere... e spero che a nessuno venga in mente di privatizzarli!!!!!:eek: :cool:
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maurocip ha scritto:
[I...., ma spero veramente che i fondi stanziati per la cultura possano in futuro solo crescere........[/I]
Quale cultura ? La cultura di chi, secondo chi, a gusto di chi ?
Sappiamo tutti di certi corposi finanziamenti andati a CERTO cinema italiano che in sala ha fatto un fiasco epocale.
Oppure vogliamo parlare dei sovvenzionamenti dati a certi registi teatrali per la produzione di "opere" che vedevano più attori sul palcoscenico che spettatori in sala (e io ne so qualche cosa in quanto mia moglie, essendo critico teatrale per un quotidiano, non me ne ha fatto perdere uno).
E ancora, dell'organizzazione di certe mostre dove ad una scarsa affluenza di pubblico si arricchivano gli organizzatori, i consulenti, i grafici , con i finanziamenti.
E TUTTO CON I NOSTRI SOLDI !
E' tutto uno schifo, un magna.magna e io mi sono stufato di farmi un c**o così dalla mattina alla sera, per dare i soldi a questi.
Avendo una attività privata ogni mattina mi metto sul mercato e spero che le mie capacità mi consentano di prendere lo stipendio a fine mese, senza contributi statali, incentivi, sovvenzionamenti e altre truffe simili.
Ale
:eek: ho scritto più di 3 righe.
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personalmente sono stanco di aiutare tutto e tutti.
potrebbero magari attingere ai fondi di Bonolis/Ventura/Costanzo per sponsorizzare arte, visto che loro con l'"arte" ci campano.
inoltre mi sembra che per quanto si finanziono attività artistiche, i profitti qunado ci sono, vadano poi nelle tasche di pochi e magari non servono a rifinanziare altri progetti.
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alex_co_99 ha scritto:
E TUTTO CON I NOSTRI SOLDI !
con i nostri soldi ci fanno tutto ed il contrario di tutto e quello versato alla cultura è qualcosa di infinitesimo nel mare magnum degli sperperi pubblici.
E' facile fare esempi eclatanti di malversazioni anche in questo settore.
Ma ti posso testimoniare che un uso corretto produce ottime cose.
Qui a Terni un gruppo di appassionati, grazie a questi contributi ha potuto far nascere una stagione di splendidi concerti jazz (arrivati alla 6a edizione) che ha fatto arrivare qui, nel nulla del nulla nomi importanti della scena italiana e mondiale, mantenedo il prezzo del biglietto in soli 5 euro e permettendo a molti di avvicinarsi a questa musica.
Se usano per questo i miei soldi (sono un impiegato, quindi la mia tassazione è molto più certa di quella di tanti professionisti o imprenditori), non solo non ne sono disturbato, ma ne sono lieto.
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Io ci credo nel ruolo educatore della stampa e dei mass media in generale.
Non credo però che la cultura sia monopolistica.
L'offerta c'è ed è diversificata.
Credete che quando lanciano un programma in televisione, soprattutto una grande produzione, dicano: "beh proviamo questo programma, vediamo come va, tanto se lo mandiamo sul primo canale in prima serata ha successo comunque, gli italiani si bevono tutto"?
No.C'è uno studio dietro sui gusti del pubblico con psicologi,sociologi,ecc. C'è un feedback insomma.
Citazione:
Le persone vanno a vedere HP e HP esce in 800 sale e i sondaggi lo vedono preferito per l'enorme campagna pubblicitaria alle spalle.
Veramente, per entrare nello specifico, il traino di Harry Potter è il libro.Tutti si aspettano che un nuovo libro sia tradotto in film.
Gli interessati, cioè principalmente bambini e adolescenti, sono molto ben informati a riguardo senza l'aiuto di enormi campagne pubblicitarie.
Poi è ovvio che queste aiutino.
Comunque ricordo proprio una grande campagna pubblicitaria di qualche anno fa.Il film si chiamava "Le sciamane" e la campagna fu iniziata addirittura un anno prima.
Adesso è normale per le grande produzioni cominciare così presto, ma allora, e per di più per un film italiano , fu una sorpresa.
Risultato: il film non fece un becco di un quattrino e venne tenuto in sala solo per una settimana.
Perchè?
Perchè era una cretinata, senza nemmeno un grande attore (grande nel senso di conosciuto intendiamoci) e si sa che i grandi attori invogliano il pubblico a vedere un film.
Quindi la pubblicità aiuta si ma non è determinante nella scelta.
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Luka74 ha scritto:
Quindi la pubblicità aiuta si ma non è determinante nella scelta.
E il contrario?
Cioe' senza pubblicita', quante possibilita' ha un film di essere visto?
Cambiando discorso, trovo deprimente che il cinema italiano (che quando vuole sa essere grande) sia seguito + all'estero che in patria.
Vicino casa mia, propio al confine con la francia, in un paesino che non contera' + di 10000 anime si svolge da oltre 20 anni un importante festival del cinema italiano:
Festival del cinema italiano di villerupt . (scommetto che molti titoli neanche li conoscevate)
Per concludere mi amareggiano le parole di alex e stazzaletta.
Se i fondi vengono dirottati per evidenti fenomeni di corruzione, si deve combattere la corruzione e non tagliare i fondi. non a caso la corruzione dilaga presso le popolazioni lasciate in stato di ignoranza.
Ciao e scusate lo sfogo,
Stefano
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vernavideo ha scritto:
Per concludere mi amareggiano le parole di alex e stazzaletta.
ti amareggiano, ma sono la sacrosanta verità. ne ho i marroni pieni di rimpinguare l'assistenzialismo profuso a tutti i livelli.
sto generalizzando ed uscendo dallo specifico, però se hai possibilità e capacità trovi chi nel privato ti finanzia. non vedo perchè lo stato dovrebbe investire in progetti destinati a fallire prima che partano.
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stazzatleta ha scritto:
sto generalizzando ed uscendo dallo specifico, però se hai possibilità e capacità trovi chi nel privato ti finanzia. non vedo perchè lo stato dovrebbe investire in progetti destinati a fallire prima che partano.
Perchè alcuni beni e servizi essenziali vanno ben gestiti a livello statale.
Il fallimento dello stato basato sul mercato è evidente anche al più ottuso capitalista (a parte il ns presidente del consiglio ed il suo amichetto americano).
La malversazione e la corruzione esistono sia se è lo stato che eroga sia se è il privato.
Il segreto non è privatizzare ma è controllare l'uso delle risorse.
invece di prendercela con le pagliuzze, guardiamo alle travi (vedi il ridicolo progetto del ponte sullo stretto, evidentemente non produttivo di reddito e falsamente finanziato dai privati...).
Un regista emergente (sia esso di teatro o di cinema) o un jazzista che si affaccia alla ribalta grazie a queste sovvenzioni può sbocciare.
La cultura è un bene collettivo, non lo si può delegare al finanziere d'assalto di turno....
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Citazione:
stazzatleta ha scritto:
sto generalizzando ed uscendo dallo specifico, però se hai possibilità e capacità trovi chi nel privato ti finanzia. non vedo perchè lo stato dovrebbe investire in progetti destinati a fallire prima che partano.
La scala non potrebbe esistrere senza i fondi pubblici (cosi' come il teatro in genere)
Senza fondi pubblici trovamelo un privato che ci investa, e lo stesso vale per il cinema.
Il problema e' che la stragrande maggioranza degli organi statali e ' corrotta all'inverosimile e si investe in progetti dove e' piu' facile rubare. questo si' che mi scassa i marroni.
Ciao,
Stefano
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maurocip ha scritto:
La cultura è un bene collettivo, non lo si può delegare al finanziere d'assalto di turno....
Anche xche', mi preme ribatterlo, e' propio nelle popolazioni meno 'colte' che + dilaga la corruzione.
ciao,
stefano
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Citazione:
maurocip ha scritto:
Un regista emergente (sia esso di teatro o di cinema) o un jazzista che si affaccia alla ribalta grazie a queste sovvenzioni può sbocciare.
Ma parliamo di creare dei professionisti o dei mantenuti. ???
Se la musica non "tira" e il jazz ancora meno .... qui prodest ???
Alla cultura o al Jazzista ???
Non è mica obbligatorio vivere jazzando sovvenzionato dallo stato: si può sempre andare a zappare un poderetto e tenersi la musica come hobby.
O a lor signori fà troppo volgare ???
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Peval ha scritto:
Ma parliamo di creare dei professionisti o dei mantenuti. ???
Se la musica non "tira" e il jazz ancora meno .... qui prodest ???
Alla cultura o al Jazzista ???
Non è mica obbligatorio vivere jazzando sovvenzionato dallo stato: si può sempre andare a zappare un poderetto e tenersi la musica come hobby.
O a lor signori fà troppo volgare ???
Il jazzista campa bene facendo il suo mestiere, poichè alla fine fa la vita che vuole fare, realizza i dischi che vengono comprati e fa i concerti in giro per il mondo a pagamento.
Perchè questo sia possibile è necessario che esistano i festival jazz (umbria jazz è uno di questi ed è universalmente riconosciuto).
Questo circuito virtuoso nasce è può fiorire solo grazie alla attenzione dello stato.
La recente creazione della casa del jazz a Roma da parte del comune, prendendo e ristrutturando una villa appartenuta ad un boss mafioso è un esempio.
Vuoi vivere ascoltando Britney Spears... accomodati.
Sono orgoglioso che in italia ci siano cose come l'accademia di S. Cecilia o i vari festival jazz estivi; sono orgoglioso del fatto che l'auditorium di Roma sia unico in europa.
Senza lo stato non esisterebbero queste cose e certi movimenti morirebbero prima di nascere.
Ma forse è troppo facile sparare a zero (d'altronde quello di Roma Ladrona è un cavallo di battaglia della Lega che ci governa), evidenziare i casi eclatanti di nepotismo e di malversazione.
Preferisco pensare che Fabrizio Bosso suoni una tromba piuttosto che maneggi una vanga.
Ma c'è chi vive felice con la suddetta B. Spears, la De Filippi e compagnia cantante.
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maurocip ha scritto:
Il jazzista campa bene facendo il suo mestiere, poichè alla fine fa la vita che vuole fare, realizza i dischi che vengono comprati e fa i concerti in giro per il mondo a pagamento.
Quindi può "sbocciare" da solo, senza bisogno dei miei/nostri soldi: una bella notizia, soprattutto considerando che "fa la vita che vuole fare"; l'importante è che non la faccia sul mio groppone.
Se il signor Vattelapesca dovesse pretende di fare "la vita che vuol fare" a mie spese solo perchè "fà cultura" ..... a mio parere può iniziare ben altre culture (magari dei cachi).
Per il resto possiamo parlare mesi, forse anni: ciò che per tè è cultura per mè potrebbe essere cultura d'elite.
Perchè sovvenzionare il festival jazz e non la sagra della castagna che magari attira più gente .... o il museo della piadina che sicuramente è maggiormente legato alle mie tradizioni ???
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maurocip ha scritto:
Preferisco pensare che Fabrizio Bosso suoni una tromba piuttosto che maneggi una vanga.
Pienamente daccordo, basta che lo mantenga tu :D :D
E vogliamo controllare le ricevute .... :D
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Peval ha scritto:
Perchè sovvenzionare il festival jazz e non la sagra della castagna che magari attira più gente ....
Perche', non lo sapevi che anche quelle vengono sovvenzionate con soldi pubblici?:D
E non sai che vengono stanziati finaziamenti pubblici per promuovere prodotti dop come la tua piadina?
Certo, non tanti come quelli spesi per cinema, teatro e musica...per fortuna.
Ciao,
Stefano