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Originariamente scritto da
marklevi
Fare "una cassa" è facilissimo.
Più o meno.
Anche lì dipende dato che ci sono vari modi di fare le cose e materiali diversi che si possono usare.
Solo per fare una scatola puoi passare dalle viti ai morsetti passando da spine o biscotti, puoi fare degli incastri o assemblare a 45 gradi.
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Per quello che mi risulta, il risultato acustico è pressoché ininflunte, se si usano le accortezze minime indispensabili.
Ora, io non ho idea di come sia fatto o cosa sia un filtro del secondo ordine, però mi viene riferito che la "cassa" va fatta in base agli elementi che si scelgono.
Poi, che sia a 2,3,4 o più vie, dipende esclusivamente da quali trasduttori (coni, tweeter ecc) si scelgono.
La scelta va fatta in base a ambiente, necessità e gusti. Poi però la strada (litraggio, cross over) è quasi obbligata
O almeno questo è quello che ho capito io...
Questo fino al bass reflex classico col tubo di accordo o per la sospensione pneumatica.
Ci sono molti casi che vanno oltre, con progetti complessi di trombe o labirinti acustici particolari (mi viene in mente la jbl4520, con una "tromba" che in realtà è un percorso a chiocciola), ma sono per l'appunto "casi", dove la ricerca sfida la fisica acustica.
Nella normalità, anche di diffusori top-audio, la ricerca è minima e si limita alla scelta dei componenti. Il mobile, che ovviamente fa la sua differenza nel prezzo, conta molto meno.
Se penso a come è fatta una PROAC D48, per fare un esempio, nella quale non mi pare abbiano adottato figure geometriche particolarmente innovative, penso che quesat teoria sia abbastanza realistica.
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Originariamente scritto da
redhot104
Se penso a come è fatta una PROAC D48, per fare un esempio, nella quale non mi pare abbiano adottato figure geometriche particolarmente innovative, penso che quesat teoria sia abbastanza realistica.[CUT]
I mobili di modelli meno recenti della Proac, come quelli di Harbeth o delle vecchie Tannoy, sono una sorta di interpretazione delle risonanze controllate, in pratica sono volutamente flessibili (ovvio entro certi limiti). Infatti sono diffusori che hanno una notevole sensibilità ai cambiamenti di posuzionamento.
Sempre per restare in tema con altri costruttori qui citati, quelli di Kudos sono ultra rigidi e pesantissimi. Consiglio di leggere il link che ho postato in modo approfondito per avere un’idea. Diffusori quasi insensibili al posizionamento.
Insomma, ad ogni marchio la sua filosofia e il suo suono. Tutto giusto o sbagliato a seconda di ambienti di ascolto, generi musicali, posizionamento rispetto alle pareti, ecc.
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Il tutto senza prendere in esame l’influenza di varie forme geometriche. C’è chi combatte le risonanze dannose con superfici il più possibile irregolari o curvilinee, il più delle volte accompagnare ad estrema rigidità (kef blade. Viva audio, Estelon, Wilson Benesch, ad esempio),
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Originariamente scritto da
pela73
Più o meno.
Anche lì dipende dato che ci sono vari modi di fare le cose...
Penso che il discorso partiva da una base (il sub in cartone) e poi indiasse vari step.
Sincerante credo che spine e tagli a 45 gradi siano una inezia di miglioramento se il mobile è già fatto con dei buoni incollaggi e qualche rinforzo interno. Esempio nella mia torre internamente ci sono tre "quadrati scavati" che oltre a irrubostire tutte le pareti, collegano tra loro le pareti opposte.
Non c'è nulla di particolare se non una "carcassa" in mbf da 18mm su cui sono fissati i midwoofer, la parte nera, e pannelli in okumè e betulla da 8mm incollati per estetica e maggior rigidià/smorzamento, il fatto che siano materiali diversi rispetto all'mdf sottostante aiuta a "diversificare" l'azione.
https://imgur.com/bY31S90
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Originariamente scritto da
redhot104
Ora, io non ho idea di come sia fatto o cosa sia un filtro del secondo ordine, però mi viene riferito che la "cassa" va fatta in base agli elementi che si scelgono.
Poi, che sia a 2,3,4 o più vie, dipende esclusivament..........[CUT]
Un filtro del primo ordine ha solo un elemento "sul percorso" che va verso l'altoparlante. Un secondo ordine ha un secondo elemento che invece è messo in parallelo. Del tipo sul crossover del tweeter, nel 1° ordine hai solo un condensatore messo "interrompendo" il cavo (uno dei due è indifferente ma poi anche qui ci sono teorie..), mentre nel 2° ordine c'è il condensatore e poi dopo una induttanza messa tra il cavo del + e - . Serve a raddoppiare la caduta del taglio delle frequenze che non servono.
Il progetto va visto "nel complesso" delle prestazioni ricercate, ogni aspetto può incidere sugli altri, è come una ricetta ed è bene avere chiare le prestazioni che si vogliono raggiungere.
la 4520 è una "tromba ripiegata" lunga 4m, così da avere pressione fino ai 30Hz, stando a questo documento
https://audio-database.com/JBL/unit/4520.html
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Originariamente scritto da
fedezappa
Consiglio di leggere il link che ho postato in modo approfondito per avere un’idea. Diffusori quasi insensibili al posizionamento.
Quella pagina l'ho letta un paio di volte. Il fatto che il mobile sia rigido ok. Ma non vedo cosa c'entri col posizionamento e interazione con l'ambiente. E' una cassa "piccola", dai 500Hz a scendere l'emissione sarà anche posteriore, non è che possono modificare la fisica. Le onde che hanno una lunghezza superiore alla dimensione del baffle andranno a svilupparsi sfericamente come in ogni altra cassa.
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Citazione:
Originariamente scritto da
marklevi
Il fatto che il mobile sia rigido ok. Ma non vedo cosa c'entri col posizionamento e interazione con l'ambiente. E' una cassa "piccola", dai 500Hz a scendere l'emissione sarà anche posteriore, non è che possono modificare la fisica. Le onde che hanno una lunghezza superiore alla dimensione del baffle andranno a svilupparsi sfericamente come in ogni altra cassa.[CUT]
La spiegazione che mi do è che:
- il mobile rigidissimo evita sul nascere anche le risonanze più insignificanti per cui il diffusore tende a privilegiare maggiormente l’emissione diretta (meno quella riflessa) rispetto ad altri diffusori (es le Proac 2.5 citate prime)
- al di sotto dei 500hz la risposta è asciutta e molto veloce, quindi quella sfera non invade in modo esagerato l’ambiente, cioè lo invade con pressione e db minori. Per guadagnare qualcosa (nel caso avrei le misure in ambiente da postare), al contrario, ho dovuto relativamente ravvicinarle agli angoli. In ogni caso, fatto sta che spostarle 30/40 cm a dx o sx oppure avanti indietro non fanno più di tanto la differenza nella resa, al contrario di ciò che ho percepito con altre casse.
Quando ho un po’ più di tempo e calma posto le misure del diffusore sx (praticamente ad angolo) e di quello dx (stessa distanza dalla parete di fondo ma la parete dx si trova a 2 metri). Non vedo ste gran differenze nelle curve.
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Un altro diffusore che a detta dei recensori sembra essere poco sensibile al posizionamento:
https://www.stereophile.com/content/...-6-loudspeaker
Queste però non le ho ascoltate.
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Originariamente scritto da
fedezappa
Beh un po' meno sensibile per forza, il tweeter è "guidato" dalla membrana del woofer e nella sua parte bassa (2500? 5000Hz?), dove un normle tweeter a cupola emette su tutto il semispazio, questa è appunto "compressa" nei 100 120 gradi della membrana che produce il resto del suono.
La metodologia delle misure e la loro interpretazione non è mai semplice da applicare e interpretare... ho provato molte prove, es bookshelf con relfex anteriore e posteriore, otturati e no, a varie distanze da pareti e fondo e i risultati sono tutt'altro che chiari a colpo d'occhio :D
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Originariamente scritto da
antani
Ancora oggi utilizzo un subwoofer nell'home theatre e un impianto stereo con diffusori autocostruiti 4 vie con crossover digitale con filtri FIR a fase lineare che applicano anche la correzione ambientale, multiamplificato con 8 finali
A mio parere l'autoc..........[CUT]
Esattamente quello che intendevo. Da notare che uno dei migliori progetti in assoluto di diffusore commerciale, "senza compromessi", il Nautilus, è un 4 vie multimaplificato. I 4 altoparlanti sono inevitabili per avere eccellente dispersione nei medio-alti ed elevate pressioni acustiche con altoparlanti a membrana rigida.
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Io ragazzi capisco tutto ma....a questo punto se voglio un diffusore no compromise me lo faccio fare con tutte le infiocchettature progettuali che mi intrigano e non sto a regalare i soldi.
Anche perchè spenderei migliaia di euro in meno che prendendolo da un brand famoso....io guardo i video di Mike Borghese che prende i componenti su Axiomedia e mi sono reso conto di quanto costa realmente uno speaker...
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Citazione:
Originariamente scritto da
JohnTuld
Esattamente quello che intendevo. Da notare che uno dei migliori progetti in assoluto di diffusore commerciale, "senza compromessi", il Nautilus, è un 4 vie multimaplificato. I 4 altoparlanti sono inevitabili per avere eccellente dispersione nei medio-alti ed elevate pressioni acustiche con altoparlanti a membrana rigida.
E perchè in casa, con pareti vicine, mobili come ostacoli, soffitti nudi, dovremmo avere "eccellente disperiosione"? è bene che sia regolare (altoparlante X limitato nella sua gamma bassa per un buon incrocio con la via inferiore) piuttosto che troppa ampia. I grandi pannelli elettrostatici, dipoli, array (Infinity IRS) sono tutti direttivi (sorgente ampia in relazione alla frequenza emessa) in un modo o nell'altro. Io preferisco guide d'onda o trombe a "direttività controllata" almeno dove è possibile con dimensioni ancora contenute.
Non vedo il nesso "pressione elevata" con "membrana rigida". Mi sembrano cose slegate.
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Originariamente scritto da
Nico_
Io ragazzi capisco tutto ma....a questo punto se voglio un diffusore no compromise me lo faccio fare con tutte le infiocchettature progettuali che mi intrigano e non sto a regalare i soldi.
Anche perchè spenderei migliaia di euro in meno che prendendolo da un brand famoso....io guardo i video di Mike Borghese che prende i componenti su Axiomedia e mi sono reso conto di quanto costa realmente uno speaker...
In realtà i prezzi per le aziende sono molto inferiori perchè comprano all'ingrosso :D
E come fai a sapere che anche chi ti sta facendo il "progetto su misura" non ti stia supercazzolando con soluzioni fantasiose? :D
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Citazione:
Originariamente scritto da
marklevi
E come fai a sapere che anche chi ti sta facendo il "progetto su misura" non ti stia supercazzolando con soluzioni fantasiose?[CUT]
L’unica sarebbe che l’artigiano ti porta da provare una coppia di diffusori che ha in casa come è successo a me, ma abitiamo a 50 km, in altri casi non è semplice. Certo non impossibile, se si è disposti a pagare/accettare il disturbo (es 50/200€ per la prova se poi non si acquista/commissiona una coppia di diffusori).
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Beninteso, a me non interessa di come si raggiungono i risultati, solo di quanto mi costerebbe un progetto di questo tipo a confronto di prezzi di riferimento di oggetti noti “nuovi ben scontati/usati in ottime condizioni”.
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Ma se li comprate da un artigiano che autocostruzione e' :confused:?
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Originariamente scritto da
antani
Ma se li comprate da un artigiano che autocostruzione e' :confused:?
Un focus più preciso per il 3d sarebbe “autocostruzione VS diffusori artigianali su commissione VS diffusori di aziende note”.