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Citazione:
Originariamente scritto da
bradipolpo
... discussione ...
Sì, a quanto pare ho innescato una discussione per commentare l' annuncio dell' uscita di un nuovo film, annuncio che altrimenti sarebbe passato inosservata.
Magari qualcuno andrà anche a vedere il film per vedere se ho ragione o torto, e pagherà il biglietto in sala per sé e per la sua famiglia.
Non è questo forse il senso del forum? :)
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Sarò strano io ma non lo comprendo tutto sto pippone filosofico su un film "caciarone" come Hunger Games.
Fosse stato un film storico avrei pure capito, ma qua stiamo parlando di un film che metterei alla pari con Tomb Raider et similia.
Suvvia...
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C' é un genere di film che per analogia con la musica potremmo definire "pop", destinati cioè al grande pubblico delle famiglie e degli appassionati "di genere" (f.s. e azione in questo caso).
Questi film, proprio in quanto apparentemente finalizzati al mero "sano" intrattenimento, sono il veicolo ideale per messaggi di tipo pedagogico.
Giustamente il "messaggio" deve essere semplice quanto, soprattutto, sottinteso, non esplicito, e mirare al cuore dello spettatore piuttosto che alla razionalità, tutto questo per avere il massimo della efficacia.
E' ad esempio evidente che nei film distopici, più che ispirarsi alle dittature reali della storia recente e contemporanea, si tende ad imitare la società occidentale moderna, enfatizzandone alcuni aspetti.
Questa è l' essenza stessa degli Hunger Games: un reality show televisivo costruito in un contesto che è una chiara allusione alla nostra contemporaneità "occidentale":
L'animatore di Hunger Games:
https://www.distretto12.it/wordpress...Flickerman.jpg
Alfonso Signorini presenta "Il grande fratello":
https://www.largomento.com/wp-conten...82-780x470.png
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Citazione:
Originariamente scritto da
pace830sky
Sì, a quanto pare ho innescato una discussione per commentare l' annuncio dell' uscita di un nuovo film, annuncio che altrimenti sarebbe passato inosservata.
Magari qualcuno andrà anche a vedere il film
Meno male che ci sei tu a riportare le persone in sala altrimenti le case cinematografiche cosa farebbero…………….
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Intendevo dire che molti annunci di nuove uscite qui su AVMAGAZINE purtroppo cadono nel nulla mentre meriterebbero che se ne parlasse.
E' ovvio che se parlo di qualcosa, anche criticandone alcuni aspetti, questo qualcosa mi interessa, ed a volte si riesce a mantenere aperta una discussione nonostante l' alto S/N ratio dovuto ad interventi stranamente irritati (?!?!?!) o dalle varie opinioni.
In fondo non sembra così difficile ignorare una discussione o un post che non ci interessa, se non altro perché qualsiasi risposta equivale ad un "up" della discussione ed anche di questo sono grato a chi interviene anche solo per manifestare i suo dissenso.
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Nel confronto "signorini vs Hunger Games": vale la pena di notare che l' attività di Signorini come presentatore del Grande Fratello è successiva all' uscita del primo film della serie, chissà che non sia uno di quei casi in cui è la realtà ad imitare la finzione, sempre che entrambi (Signorini e gli autori di H.G.) non si siano ispirati ad un modello precedente che non conosco.
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Grazie per la news.
@pace830sky
Ciao, in effetti Signorini in precedenza era stato opinionista della medesima trasmissione, prima di diventarne conduttore.
La prima edizione del grande fratello in Italia è datata 14 Settembre 2000, se non sbaglio la prima in assoluto era stata nel 1999 in Olanda, il libro, da cui prende spunto la prima trilogia, di Suzanne Collins è datata lo stesso giorno del primo grande fratello Italiano, ma esattamente 8 anni dopo: 14 Settembre 2008, data della sua pubblicazione.
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Sì, un chiaro sintomo che il mondo di Hunger Games sia una proiezione nel futuro di ciò che della società di inizio secolo (non troppo diversa dall' attuale) non piaceva all' autore, anche se della divisione della società in distretti rivali non trovo molto riscontro se non nei vari "ghetti" etnici (neri, ispanici ecc) che potrebbero essere nelle città USA.
A distanza di tanti anni comunque il peggio del peggio dei reality non è sfociato in giochi violenti ma nella rappresentazione della vita vuota di giovani coatti (maranza, cazzoni ecc ecc) americani in Geordie Shore in cui ragazzi e ragazze decisamente "periferici" nei modi e nei riferimenti culturali vivono una sorta di eterna vacanza con sbronze quotidiane, accoppiamenti occasionali, conflitti per gelosia e chi peggio ne ha peggio ne metta. Comunque vi si pratica più l' amore (fisico) che non la guerra.
(che ne avesse curiosità ne trova puntate su Pluto Tv, a produzione è MTV).
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Contiene tante cose Hunger Games, non solo la degenerazione dei reality.
Anche quello, la spettacolarizzazione della violenza mandava in delirio i cittadini di Capital City ma al tempo stesso era il terrore per quelli dei distretti che si vedevano mietere i partecipanti ogni anno tra i loro figli…. con la sola eccezione di qualche distretto simpatizzante per Snoke. Era usato come un’arma intimidatoria per soffocare sul nascere ribellioni.
Ma contiene anche l’uso dei media a fini propagandistici, da ambo le parti. Da Snoke e successivamente dalla ghiandaia imitratrice con i passthough per infiammare la ribellione nei distretti.
Poi c’è l’uso della tecnologia. Dispongono di una tecnologia spaziale, possono manipolare la materia, creare ibridi con la bioingegneria. Nonstante tutto questo ci presenta la solita umanitá fdvisa, afflitta dai problemi fi tutti i nostri giorni.
Contiene anche un’ammonizione finale: che una dittatura sanguinaria è facile che sia sostituita da un’altra dittatura… altrettanto sanguinaria
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Hunger games prende vari spunti da "l'implacabile" con Arnold Schwarzenegger :
Dittatura
Coprifuoco
Pass per poter viaggiare
Il network di stato che comanda e distorce notizie e uno show televisivo basato sulla violenza per dare al popolino un 'attrazione di svago.
Sono d' accordo che questo genere di dittature da film distopici hanno poco a che spartire con quelle vere dei paesi mediorientali, dove un eroina, ma pure un eroe palestrato, verrebbe fatto fuori in 10 minuti.
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Forse sono state più di ispirazione Rosa Parks o San Suu Kyi
https://it.wikipedia.org/wiki/Aung_San_Suu_Kyi
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@tutti: interessanti i chiarimenti sugli antecedenti cine-letterari
Anche se scontato in quanto il riferimento è piuttosto esplicito aggiungerei alla lista "Il Gladiatore" e "Spartacus" (Spartaco inteso come mito, anche cinematografico, non la serie che è uscita nel 2010).
Nel caso si Spartaco si adatta sia la storia vera che il mito di eroe popolare della sinistra storica (quella che parlava di classe operaia e rivoluzione per capirci).
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Ci puó anche stare però non vedo in Hunger Games emergere una vera ideologia comunista, vedo solo questo desiderio di essere liberi dalla tirannia di Snoke Del resto il dopo Snoke sembrerebbe più una democrazia presidenziale alla francese.
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Io ho ricordo di un celeberrimo episodio di Star Trek classic in cui due popoli in guerra tra loro da secoli decisero, per evitare le distruzioni causate dalle bombe, di farsi guerra tra loro utilizzando una simulazione al computer. Una sorta di Risiko. Il computer comunicava le perdite umane causate dagli attacchi simulati ed ambo le parti erano tenute a mandare, volontariamente, quel numero di civili indicati dal computer come morti nell’attacco simulato ai disintegratori… una guerra, civile e pulita, senza le distruzioni tipiche di tutti iconflitti…
Gli Hunger Games mi ricordano questa idea di guerra pulita. Fattibile, accettabile. Il compromesso perfetto per evitare maggiori danni e distruzioni.. e dolori.
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Citazione:
Originariamente scritto da
giannia
...emergere una vera ideologia comunista ...
No, no, parlavo dell' assurgere di di Spartaco a mito (tanto per fare un esempio: magari qualcuno ha il nonno che si chiama Spartaco perché il bisnonno era un socialista accanito... ), ovviamente Hunger Games con le ideologie della sinistra Europea non c'entra nulla (se ho ben capito i reportage dagli USA da quelle parti chiamare qualcuno "socialista" è quasi un insulto).
Sì, anche io credo che il sistema istituzionale dell' infelice Paese di H.G. sia ispirato a quelli occidentali.