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Originariamente scritto da
Angelo M.
Sui Samsung è presente l'HDR10+ per i metadati dinamici.
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È presente ma non vuol dire che se il 99% dei contenuti è in DV il tv me li passi in hdr10+...li passa in hdr10 classico che sulla carta resta ancora inferiore al funzionamento del vision.
Poi possiamo discutere sul fatto che hdr10 va bene e bla bla bla ma se mi trovo a scegliere un tv in ottica futura il DV ce lo voglio al 100% in un tv e Samsung nn me lo dà.
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Citazione:
Originariamente scritto da
sanosuke
È presente ma non vuol dire che se il 99% dei contenuti è in DV il tv me li passi in hdr10+...li passa in hdr10 classico che sulla carta resta ancora inferiore al funzionamento del vision.
Poi possiamo discutere sul fatto che hdr10 va bene e bla bla bla ma se mi trovo a scegliere un tv in ottica futura il DV ce lo voglio al 100% in un tv e Samsung..........[CUT]
Questo articolo può essere utile.
Su determinati aspetti e a certi livelli di luminanza si affievoliscono le differenze tra hdr10 metadati statici e DV con dinamici. C' è però una perdita di informazioni scena per scena. La migliore soluzione secondo il mio parere, se possibile, non rinunciare alla sua presenza.
https://www.dday.it/redazione/35323/...funziona-guida
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Citazione:
Originariamente scritto da
sanosuke
È presente ma non vuol dire che se il 99% dei contenuti è in DV il tv me li passi in hdr10+...li passa in hdr10 classico che sulla carta resta ancora inferiore al funzionamento del vision.
Poi possiamo discutere sul fatto che hdr10 va bene e bla bla bla ma se mi trovo a scegliere un tv in ottica futura il DV ce lo voglio al 100% in un tv e Samsung..........[CUT]
In primis ci sono servizi di streaming che trasmettono contenuti in HDR10+ come Amazon Prime Video.
Poi in secondo luogo, come è stato spiegato più volte in questo forum, quando si tratta di televisori cosi luminosi come il Samsung 65S90C la circostanza che non venga supportato il Dolby Vision incide poco o nulla nella visione di contenuti in D.V..
Come riprova di quanto ho scritto basta andare in uno store dove vendono il Samsung 65S90C (per esempio Media World od Unieuro) e vedere un contenuto in Dolby Vision sul Samsung e vedere lo stesso contenuto in D.V. su un'altro televisore della stessa fascia di prezzo per avere conferma di quanto ho scritto.
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https://www.google.com/amp/s/www.avm...ion_18768.html
I formati HDR dinamici come Dolby Vision e HDR10+ hanno il vantaggio di poter inserire i metadati anche in post-produzione, regolando così il gamma e altri parametri scena dopo scena. In questo modo è possibile adattare con precisione le immagini alle caratteristiche del display, spesso molto diverse rispetto al monitor con cui è stata fatta la correzione colore. Con formati statici come HDR10 e HLG si possono invece impostare i parametri una volta sola, a meno di effettuare la correzione scena per scena prima dell'export finale. La conseguenza è che i contenuti possono a volte apparire troppo scuri, a causa del diverso andamento delle curve di luminanza (PQ o HLG) rispetto alla gamma dinamica standard (SDR).
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Anche fossero minime o inesistenti le differenze tra DV e HDR plus, non vedo perchè privarmi di quello che è il formato più diffuso, alcuni appassionati è probabile cambino il TV ogni 3/4 anni, quindi in questo caso poco male (almeno sui top di gamma) quale possa essere il futuro dell'HDR, ma buona parte delle persone il TV lo tiene anche 10 anni, o addirittura fino alla sua rottura, ne consegue che sul lungo termine la mancanza del DV è un qualcosa che potrebbe farsi sentire.
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Io non difendo a spada tratta DV, bisogna anche dire che Amazon Prime Video sta facendo dei passi per inserire il Dolby Vision a catalogo.
La serie degli anelli del potere, Jack Ryan e The Wheel of Time ne sono la prova.
Concludo accodandomi al commento di @Anathema; pur se minime le differenze (solo su alcuni TV), ha senso privarsi di uno standard HDR che ormai sta diventando un riferimento?
Ognuno tragga le proprie conclusioni.
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Ragazzi, penso proprio che il mio prossimo TV avrà il Dolby Vision.
Quindi, mi sento di escludere Samsung a priori.
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Beh le scelte di certo non mancano, non ti resta che valutare tra i vari produttori.
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Vorrei anche aggiungere che bisogna essere congruenti nel minimizzare o massimizzare le differenze tra TV OLED: se è vero che sono dettagli le differenze tra dv si e dv no soprattutto su contenuti in streaming per TV capaci ci più di 1000 nits è anche vero che le differenze sono quasi nulle tra un normale wrgb da 800-1000 nits e un qdoled o un meta da 1500 nits sugli stessi contenuti in streaming che raramente hanno una gamma dinamica reale di più di 400 600 nits e su cui incide molto di più la gestione della compressione da parte del processore video. Se invece parliamo di contenuti su bluray Uhd anche se pochi bisogna tenere in considerazione quelli masterizzati a 4000 nits su cui il toner mapping (e HDR dinamico ) necessariamente intervengono e sono comunque in numero superiori a quelli che hanno spazio colore che superi il dcip3 e quindi facciano uso delle capacità della tecnologia qdoled rispetto a wrgb. In sostanza imho se si è super esigenti si dovrebbe puntare ad avere tutto, per un normale uso basta prendere un buon medio gamma di un buon marchio al miglior prezzo del momento.
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Sì d'accordo, ma c'è qualcuno che sappia davvero in cosa differiscono HDR10 (non +) e Dolby Vision, a parte sapere che uno usa metadati statici e l'altro dinamici, o semplicemente pensate che sia meglio uno o l'altro perché lo avete letto o sentito dire da qualche parte? Grazie.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Anger.Miki
Sì d'accordo, ma c'è qualcuno che sappia davvero in cosa differiscono HDR10 (non +) e Dolby Vision, a parte sapere che uno usa metadati statici e l'altro dinamici, o semplicemente pensate che sia meglio uno o l'altro perché lo avete letto o sentito dire da qualche parte? Grazie.
Non mi sembra di sbagliare nel dire che con i metadati statici veicolati tramite hdr10 viene applicata un' unica curva di mappatura dei toni fissa e i limiti di luminosità vengono impostati una sola volta per l’intero programma e la regolazione parte esaminando unicamente la scena col picco massimo. Coi metadati dinamici il tone mapping varia ripetutamente all’interno del programma, in genere al cambio di una scena e quindi delle diverse condizioni di illuminazione ridando quindi una maggiore fedeltà.
Con i metadati dinamici di HDR10+ o DV, la curva di mappatura dei toni viene regolata scena per scena al fine di consentire la migliore riproduzione visiva per ciascuna immagine.
Forse non vale la pena avere un dispositivo che abbia la più ampia copertura possibile sui formati più diffusi? Questo andando oltre al fatto di come i costruttori implementino in vari modi i metadati dinamici sui propri tv.
Correggimi se sbaglio perché l' argomento è altamente interessante.
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Stavo giusto aprendo una discussione in merito. Anticipo qualcosa rispondendoti qui sotto:
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Originariamente scritto da
Giaguaro
...i metadati statici veicolati tramite hdr10 viene applicata un'unica curva di mappatura dei toni fissa e i limiti di luminosità vengono impostati una sola volta per l’intero programma, la regolazione parte esaminando unicamente la scena col picco massimo.
Ni. La curva PQ EOTF (come definita nel documento ST.2084 e BT.2100) è una ed è assoluta (quindi non prevede tone mapping). Ossia, al 1% di stimolo dovrà per forza corrispondere un determinato e unico valore XYZ (o xyY se preferite) ossia un determinato e unico colore, idem a tutti gli altri stimoli. Col documento ST.2086 vengono definiti i metadati statici che sono principalmente il MinMDL e MaxMDL (ossia Minimum e Maximum Mastering Display Luminance). In seguito si sono aggiunti il MaxCLL (Maximum Content Light Level, ossia il pixel più luminoso del film) e MaxFALL (Maximum Frame Average Light Level, livello medio di luce nel frame più luminoso del film). Quelli che contano a livello comsumer sono il MaxMDL e il MaxCLL, poiché alcuni TV (es. Samsung) basano il loro tone mapping sul primo e altri (es. LG) sul secondo e, in mancanza, sul primo. In entrambi i casi, il TV rispetterà la curva (ripeto: unica e assoluta) finché può, poi (poco prima del suo limite, diciamo per esempio al 80% della sua curva EOTF) applicherà il cosiddetto roll-off, ossia un unico e determinato tone mapping (che riguarda sia il gamut che la EOTF) per far sì che i dettagli speculari oltre il punto di roll-off e fino al limite del TV siano visibili. Se non applicasse nessun tone mapping, tutto quello che supera le capacità del TV (nel caso dei pannelli WOLED medi: 800 nits e 75% dello spazio colore BT.2020) verrebbe "clippato". Quindi, non c'è una determinata scena madre per ogni film su cui si basa il tone mapping ma, in base ai metadati esistono 1 o più configurazioni prestabilite di tone mapping (diversi per ogni produttore di TV).
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Originariamente scritto da
Giaguaro
Coi metadati dinamici il tone mapping varia ripetutamente all’interno del programma, in genere al cambio di una scena e quindi delle diverse condizioni di illuminazione ridando quindi una maggiore fedeltà.
No. E' l'esatto contrario. Tone mapping, nel caso di un sistema assoluto quale è quello HDR, è sinonimo di inaccuratezza.
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Originariamente scritto da
Giaguaro
Con i metadati dinamici di HDR10+ o DV, la curva di mappatura dei toni viene regolata scena per scena.
Sì, ma ci tengo a precisare che non viene regolata automaticamente dal TV (cosa che invece avviene quando si abilita il tone mapping dinamico su contenuti HDR10). Viene prestabilita da una utility (fornita da Dolby o dal consorzio HDR10+) che converte in DV o HDR10+ il master HDR10 sul quale si è concentrato il lavoro del regista (e del colorista).
Citazione:
Originariamente scritto da
Giaguaro
al fine di consentire la migliore riproduzione visiva per ciascuna immagine.
Ni (vedi sopra). La migliore riproduzione possibile sarebbe in HDR10 con un TV capace di 10.000 nits e 100% di copertura del BT.2020, che non è quella che calcola Calman in 2 dimensioni, ma l'intero cubo colore che ha 3 dimensioni, per questo si parla di volume colore. Più in là spiegherò cosa cambia tra metadati statici e dinamici (introdotti con la ST.2094 e sui derivazioni), ma prima di parlarne vi riporto alcuni passaggi del documento originario:
1 Scope
The SMPTE ST 2094 suite of documents define metadata for use in color volume transforms of content. The metadata are content-dependent and can (può, ma non è detto che lo faccia, dipende dall'utility e dall'eventuale revisione del colorista) vary scene-by-scene or image-by-image. The metadata are intended to transform High Dynamic Range and Wide Color Gamut (HDR/WCG) image essence for presentation on a display having a smaller color volume than that of the mastering display used for mastering the image essence. Multiple applications provide particular color volume transforms.
Quindi, nel caso dei pannelli QD-OLED, che hanno un gamut più esteso rispetto ai "mastering displays", non dovrebbe avvenire alcuna trasformazione (ovviamente entro i limiti dei 1360 nits post calibrazione) né del volume colore (si spera!) né della EOTF, cosa che avverrà SEMPRE ed in ogni caso nei pannelli WOLED per quanto riguarda il volume colore.
4.5 color volume transform
transform, mapping a coordinate in one color volume to a coordinate in another color volume.
Come funzionano i metadati dinamici? In pratica hanno più "modelli" di tone mapping. In alcuni verrà tone mappato in una certa maniera il gamut e la EOTF e in altri in un'altra. Ovviamente ci sarà una parte della curva che verrà bollata come lineare, ossia "va bene così" e un'altra sarà oggetto di tone mapping. Il vantaggio dei metadati dinamici è certamente palese su schermi poco prestanti poiché la trasformazione cercherà di rendere visivamente migliore l'immagine rendendola però meno accurata. Per capirci, se ho un sole a 4.000 nits e il TV può raggiungere 700 nits, scurirò l'intero quadro (rendendolo meno accurato) tranne il sole che resterà a 700 nits. In altre scene esaspererà un rosso per rendere meglio quel colore, ecc. Non è che col DV improvvisamente il nostro TV (o ancora peggio il nostro proiettore) saranno capaci di raggiungere prestazioni migliori, sia chiaro. I limiti restano gli stessi. Ci saranno solo più modelli di tone mapping che, su TV meno prestanti, potranno donare un'impatto visivo delle immagini un pochino più in linea con l'idea del master originale. Ovviamente, più sarà limitato il TV e meglio impatterà, agli occhi dell'utente medio, il sistema a metadati dinamici.
Ma veniamo al caso che m'interessa e per cui mi cadono le braccia ogni volta che lo leggo, ossia "Il Samsung S90/S95C non ha il DV, quindi lo escludo a priori!" che alle mie orecchie suona più o meno come "Ferrari non fa i diesel e quindi la escludo a priori nella scelta della mia prossima supercar!". Tutto legittimo, per carità, però... Quindi, sulla base altamente scientifica di tutto quanto detto sopra, per tutti i contenuti HDR con MaxMDL 1.000 e MaxCLL fino a 1.360 nits i metadati statici e dinamici sono inutili e verranno "ignorati" per un pannello QD-OLED, mentre su un pannello WOLED verrà comunque effettuata una trasformazione di almeno il volume colore. Per quel che riguarda gli ormai pochissimi contenuti con MaxMDL 4.000 e MacCLL superiore a 1.360 nits non ci sarà differenza tra HDR10 e DV poiché parliamo di capacità ben oltre le possibilità di miglioramento di resa di qualsiasi sistema Dolby o HDR10+.
Allora, siete ancora convinti che il G3 e compagnia WOLED cantante col Dolby Vision sia superiore al "povero" Samsung con pannello QD-OLED? In caso positivo, attendo vostri esami tecnici approfonditi. Nel frattempo, potete leggervi i documenti che vi ho indicato, si trovano molto facilmente in rete.
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Citazione:
Sì, ma ci tengo a precisare che non viene regolata automaticamente dal TV (cosa che invece avviene quando si abilita il tone mapping dinamico su contenuti HDR10). Viene prestabilita da una utility (fornita da Dolby o dal consorzio HDR10+) che converte in DV o HDR10+ il master HDR10 sul quale si è concentrato il lavoro del regista (e del colorista).
Chiaro, già che questo avviene in fase di elaborazione/rimasterizzazione del contenuto da parte di chi lo ha creato.
Citazione:
Ovviamente ci sarà una parte della curva che verrà bollata come lineare, ossia "va bene così" e un'altra sarà oggetto di tone mapping. Il vantaggio dei metadati dinamici è certamente palese su schermi poco prestanti poichè la trasformazione cercherà di rendere visivamente migliore l'immagine rendendola però meno accurata. Per capirci, se ho un sole a 4.000 nits e il TV può raggiungere 700 nits, scurirò l'intero quadro (rendendolo meno accurato) tranne il sole che resterà a 700 nits. In altre scene esaspererà un rosso per rendere meglio quel colore, ecc. Non è che col DV improvvisamente il nostro TV (o ancora peggio il nostro proiettore) saranno capaci di raggiungere prestazioni migliori, sia chiaro. I limiti restano gli stessi. Ci saranno solo più modelli di tone mapping che, su TV meno prestanti, potranno donare un'impatto visivo delle immagini un pochino più in linea con l'idea del master originale. Ovviamente, più sarà limitato il TV e meglio impatterà, agli occhi dell'utente medio, il sistema a metadati dinamici
Questo è il punto su cuì ultimamente si sta "battendo" e che conferma la regola che arrivati a certi livelli, la mancanza del DV passa + in secondo piano.
Citazione:
mentre su un pannello WOLED verrà comunque effettuata una trasformazione di almeno il volume colore
Per essere chiari, qua ti riferisci al solo DCI-P3 e al BT.2020 poiché in REC.709 anche i televisori economici offrono ormai una copertura piena o comunque quasi completa?
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Ragazzi, mi sa ho scelto l'LG C3 da 65". Mi pare un buonissimo compromesso per tutto. Mi dite se ha una modalità pre-calibrata, non dico a livello dei Panasonic JZ/MZ con la Professionale 1 o 2, ma che sia comunque valida?
Grazie.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Elegantman007
Ragazzi, mi sa ho scelto l'LG C3 da 65". Mi pare un buonissimo compromesso per tutto. Mi dite se ha una modalità pre-calibrata, non dico a livello dei Panasonic JZ/MZ con la Professionale 1 o 2, ma che sia comunque valida?
Grazie.
I due profili ISF e il Filmmaker sono molto corretti e accurati. La resa quasi perfetta OOTB non è più una prerogativa unica dei Panasonic.