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Tra quelli citati conosco poco (perché appena in possesso) l'Audiolab 6000A.
Ti posso dire che ha un suono equilibrato e trasparente, per me tendente (appena) al caldo. Provato con i diffusori in firma, che si dice non siano facilissimi. Audiolab riesce a pilotarli senza problemi.
Con gli stessi diffusori prima avevo un Yamaha A-S501, rispetto al quale con il 6000A mi trovo ugualmente bene in "apertura" e gamma media + alta, ma molto meglio sulla gamma bassa. Oltre tutto in generale il suono è più ... vivace, coinvolgente. Soundstage migliore, più profondità e coordinate, sai dove sono posizionati gli strumenti.
Lo Yamaha tendeva a distorcere, anche se poco, ma sopratutto si induriva ad una certa a avanzata della rotella, mentre con l'inglese niente di tutto ciò finora, dalle poche prove fatte.
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Ciao, intanto grazie per la tua testimonianza ho letto solo adesso il tuo intervento. Negli ultimi giorni ho fatto alcune riflessioni e sto pensando di orientare le mie scelte verso un diffusore attivo, molto probabilmente per l'uso Nearfield penso sia la soluzione migliore, anche perchè da quella distanza di ascolto avrei meno problemi riguardo a distorsioni varie, riflessi delle onde stazionarie ecc..., i diffusori passivi secondo me per esprimersi al meglio vanno prima di tutto allontanati quanto più possibile dai confini delle pareti e la distanza dall'ascoltatore è considerevolmente maggiore rispetto ad una situazione nel campo vicino, l'unico mio dubbio è che ho letto da diverse parti che quasi tutti i diffusori attivi producono un lieve ronzio e/o fruscio specie quando non c'è nessun segnale di riproduzione, ora non so se questo possa essere risolto utilizzando condizionatori di rete, prese filtrate oppure prodotti come l'ifi DC Blocker.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Videophile
Negli ultimi giorni ho fatto alcune riflessioni e sto pensando di orientare le mie scelte verso un diffusore attivo, molto probabilmente per l'uso Nearfield penso sia la soluzione migliore
come ogni scelta, ha i suoi pro e contro. Da un lato i monitor attivi hanno una performanza invidiabile, ma a livello di suono ... quelli che ho ascoltato li ho trovato un po' freddi e metallici. Non farti influenzare pero', le mie orecchie son diverse dalle tue :)
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All'inizio pensavo anche io che i diffusori attivi avrebbero avuto un suono privo di colorazione, questo in parte è vero in quanto i monitor da studio sono stati concepiti per uno scopo ben preciso, che è quello di avvicinarsi quanto più possibile al segnale originario trasmesso dalla fonte, ma dipende anche dal tipo di filosofia adottata dal produttore mi riferisco sopratutto alla frequenza di incrocio del crossover e dalle parti di materiale utilizzate per le membrane e/o il cabinet, ad esempio le Dynaudio BM5 MKIII per le loro caratteristiche potrebbero essere indicate anche per l'uso home entertainment, non discostano cosi tanto dai modelli home tipo le vecchie Dynaudio Excite X14A, in più per chi lo desiderasse è sempre possibile intervenire sulle varie bande di frequenze con software appositi tipo sonarworks ecc..., in modo da effettuare una calibrazione adatta al nostro stile personale di utilizzo.