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Originariamente scritto da
revenge72
La testina ha una sua inerzia che è enormemente superiore al tempo di reazione di un segnale digitale.
Se vuoi un esempio chiaro di un test con il segnale impulsivo ci sarebbe la Overture 1812 di Tchaikovsky nella edizione Telarc del 1978
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La cannonata (spunto dina..........[CUT]
Non ti seguo, vuoi dire che un segnale digitale è più veloce in quanto a tempo di reazione lettura/riproduzione?
Ah su questo non ci piove.
Se però parliamo dell’incisività di una batteria, ti serve una sorgente da 20000€ per riprodurla come un sistema analogico da 5000/10000. Non so se mi spiego, è solo un termine di paragone buttato lì per dare i’idea.
Faccio un esempio, io e Bolt corriamo i 100m.
sediamo Bolt in modo che sia spaesato e non si accorga subito del colpo di pistola.
Io partirò’ prima in quanto lucido e mi guadagnerò qualche metro di vantaggio, ma lui appena si capacità dello sparo mi brucia e mi dà lo stesso 3” di distacco sui 100m.
Ecco, io sono il digitale, Bolt l’analogico.
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A proposto della 1812, chi mi sa dare informazioni sulla versione SACD di Telarc? Che sono tentato dal comprarla :D
https://i.ibb.co/2NNThGf/81csy-T657-OL-AC-SL1050.jpg
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Non so se rientro nel sondaggio, avendo ormai optato per l'ascolto in prossimità (casse sulla scrivania) grazie ad una coppia delle mie PSB mini recuperata dall' impianto principale, amplificatorino in classe D e subwoofer provvisorio (comunque indispensabile per casse così piccole) - ideale sarebbe un REL T Zero ma non ho ancora provveduto all' acquisto definitivo.
Proprio in questi giorni ho aggiunto cuffie Akg K371 e dac Ifi "Zen".
Materiale: Amazon music HD, web radio (ce ne sono di buona qualità), concerti Raiplay e qualcosa da youtube.
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Citazione:
Originariamente scritto da
fedezappa
Non ti seguo, vuoi dire che un segnale digitale è più veloce in quanto a tempo di reazione lettura/riproduzione?.[CUT]
No, il transiente che rappresenta il massimo spunto dinamico per velocità ed ampiezza viene rappresentato meglio con sistemi digitali.
Quello che ho scritto riguardo alle inerzie meccaniche vale per la testina, ma vale anche (in misura minore ma vale comunque) anche per il nastro analogico (quindi anche la musica su registratori a bobine/musicassetta)
Purtroppo le registrazioni digitali sono attualmente carenti di dinamica per altri fattori che derivano dal famigerato livello di loudness.
Dall' anno 2000 in poi le produzioni hanno cominciato a comprimere dinamicamente le registrazioni al fine di farle suonare con volume più alto.
Se comprimi la dinamica significa che il volume medio sale, ma i transienti saranno meno staccati dalla media del volume della registrazione.
Quindi la batteria diventa meno dinamica ma non per limiti del digitale ma per precisa scelta da parte della produzione.
La colpa non è nel segnale digitale che può contenere questi transienti tranquillamente e meglio sei sistemi analogici ma proprio per come ti presentano le edizioni digitali che non sono più ottimizzate per un ascolto HI-Fi ma per l' ascolto in macchina o con cuffiette di poco valore.
All' inizio dell' era CD per paradosso, pur con limitazioni tecnologiche, producevano CD (che era il formato audiofilo per eccellenza) con una dinamica devastante tanto da poter danneggiare gli impianti.
Quindi per tornare al tuo paragone.
Bolt è sempre Bolt e tu sei sempre tu.
Bolt che reagisce fulmineamente in 1/10 del tuo tempo quel giorno è perfettamente reattivo e in forma per fare un nuovo record del mondo.
Si mette in gara con te e prima che ci sia lo sparo il suo allenatore lo avvisa che se vincerai tu ci guadagnerete entrambi.
Bolt mette da parte il suo orgoglio, sente lo sparo, parte tranquillo in tutta calma (anche se reagisce più velocemente) e... ti lascia vincere... del resto non era la finale dei campionati del mondo o delle olimpiadi.
Quindi tu sei più veloce di Bolt, sei più reattivo? No per entrambe le domande semplicemente Bolt su indicazione dall' alto ... ti lascia vincere.
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Per tornare in topic come ascolto la musica.. risposta in tutte le maniere :D
Salotto su SACD/LP/CD - Hi Res.
Ho spostato in cantina la piastra di registrazione (Technics RS-AZ6).
Giradischi Thorens TD166 MKII con setup fatto maniacalmente (mi piacciono anche gli orologi meccanici) con oltre i consueti mezzi anche con l' oscilloscopio (o meglio con Visual Analyzer) sia per anti skating/Azimuth che per il carico sul pre phono.
Dato che ho subito consciamente i limiti del disco nero molti anni fa, non ho alcun problema a fare fare un percorso eretico al segnale a valle del pre-phono che entra in un mini PC, viene ripulito dai botti passando per una scheda audio.
Ovviamente ho effettuato più prove per accertarmi preventivamente che il doppio passaggio AD/DA fosse inudibile con correzione a zero dei botti che aumentando (commutazione diretta tramite l' uscita tape nell' ampli). Una volta constatata la trasparenza ho tenuto fisso il tutto :D (i dischi da sempre li lavo e tengo maniacalmente ma non basta).
Poi ci sarebbero due piccoli impianti ulteriori uno in studio e l' altro in taverna.
Infine non disdegno affatto (anzi forse è il massimo del coinvolgimento in assoluto) i concerti in saletta cinema ( e siamo a 4 postazioni :D ) nell' interrato ove impianto mi permette un coinvolgimento viscerale con volumi live (senza arrivare al livello di quello di MDL :D).
Quando vado a passeggiare con il cane ci sarebbe anche il Fiio + Grado SR60e, in alternativa anche Grado SR60e+cellulare e spotify.
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Citazione:
Originariamente scritto da
revenge72
...le produzioni hanno cominciato a comprimere dinamicamente le registrazioni al fine di farle suonare con volume più alto...
...eppure nelle discussioni sull' audio dei film si dice l' assoluto contrario: dialoghi bassi per farti alzare il volume e farti saltare sulla sedia quando cominciano botti e spari...
...francamente (poi magari sbaglio) tra l'appiattire la dinamica ed il condizionare l'utente ad alzare il volume non vedo un nesso logico...
...la spiegazione che mi ero data del problema della dinamica ha a che fare con il numero di bit di profondità della codifica (vedi).
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Ok tutto chiaro sul discorso registrazioni compresse, quelle fanno solo danni.
D’accordo anche sul fattore dinamica, come avevo espresso anch’io (riguardo alla differenza/forbice di db a favore del digitale).
Ora devo indagare maggiormente sul perché, nei miei ascolti, il suono delle percussioni, a parità di incisione (ho ottime incisioni sia su cd che vinile, ad esempio Amandla di Miles Davis), sia così pesante e preciso col giradischi.
Questa caratteristica (piattume se confrontato al Rega p7), è emersa in diversi lettori di prezzo medio.
Alcuni hanno una spiccata morbidezza (li c’è poco da fare, sono scelte progettuali dettate dal l’esigenza di rendere più mordido ed espressivo il segnale musicale), ad esempio lettori/dac Rega, Musical Fidelity, Marantz (in particolare il cd 16).
Altri sono molto meno gentili (es Densen b400+ e Nad s500), ma sono più esili, come se la presunta velocità, sempre parlando di batteria, dipenda dal minor “peso armonico” dell’impulso (anche questo potrebbe essere un sound studiato in fase di progetto).
Potrei fare un parallelismo con i mini diffusori che appaiono sempre più articolati di quelli voluminosi, vuoi per le masse in gioco (diametri e magneti dei wf) di minori dimensioni, vuoi perché tagliano le frequenze più basse, le più problematiche da controllare.
Dicevo, il peso/impatto/“sensazione di velocità”, in questi confronti, è sempre a favore del giradischi, che suona semplicemente “giusto”. Per assurdo potrei prendere un’ottima incisione in cd e una pessima incisione in vinile, e il giradischi rischierebbe ancora di vincere in quei parametri.
Ma come dicevo forse si tratta di due suoni diversi che comunicano sensazioni diverse nonostante la superiorità del digitale.
Rimango comunque dell’idea che un giradischi ha sempre un rapporto spesa/resa più favorevole, e comunica più verve indipendentemente dalla qualità d’incisione (probabilmente si tratta del famoso PRAT, per dirla come gli inglesi).
Scusate l’OT, anche se nel mio caso ciò a a che fare con strettamente con le mie abitudini di ascolto e cioè, quando voglio ascoltare meglio, ascolto il giradischi. Se invece mi interessa in quel momento dedicarmi solo al lato artistico della musica, tra analogico e digitale non faccio differenze
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Originariamente scritto da
pace830sky
...eppure nelle discussioni sull' audio dei film si dice l' assoluto contrario: dialoghi bassi per farti alzare il volume e farti saltare sulla sedia quando cominciano botti e spari.......[CUT]
Questo perché un film si suppone che se vuoi usare una codifica lossless (oppure comunque di qualità) hai un impianto fisso, di sicuro non ne usufruisci in mobilità quindi la traccia è ottimizzata per impianti che possono reggere ampi spunti dinamici.
Prendi ad esempio 007 Spectre scena iniziale a Città del Messico, dopo la musica nel momento in cui Bond si mette ad ascoltare prima di sparare tutto è basso quando spara e viene giù il palazzo se hai riserva e possibilità di ascolto ti godi il terremoto, chi vive in appartamento/usa un impianto minimale/diffusori TV o soundbar si lamenterà.
Per gli altri utenti che non hanno possibilità i lettori e i TV hanno una funzione di normalizzazione dei dialoghi che risolverebbe il loro problema e i sub spesso hanno il "night mode".
Dovrebbero semplicemente leggere il manuale del lettore, cosa evidentemente è troppo difficile.
P.S.
Anche se una codifica 24 bit permette(rebbe) 144 dB di S/R ... ma non si possono superare i 120 dB di S/R per ragioni termiche quindi anche in studio non superi mai la risoluzione reale di 20bit. Le abitazioni hanno un rumore di fondo, se va bene, di 25/35 dB chi è che può permettersi un transiente che sfrutti anche 96 dB sopra il rumore di fondo?
Risposta ... MDL solo Mimmo :D
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Citazione:
Originariamente scritto da
fedezappa
icevo, il peso/impatto/“sensazione di velocità”, in questi confronti, è sempre a favore del giradischi, che suona semplicemente “giusto”. Per assurdo potrei prendere un’ottima incisione in cd e una pessima incisione in vinile, e il giradischi rischierebbe ancora di vincere in quei parametri........[CUT]
Ti faccio una domanda che cela implicitamente la risposta.
Sul tuo ottimo Rega P7 hai una testina MC oppure MM?
Nel 90% dei casi sarà una testina MM.
Ora per quale motivo esistono testine MC se questa è una configurazione più sfavorevole?
La testina MC usa bobine e non magneti, non ha lo stilo sostituibile e costa di più.
Risposta:
A fronte di un volume decisamente più basso in uscita e tutte le altre complicazioni la testina MC ha meno massa (Bobine Vs magneti) rispetto alla MM .
Meno massa = meno inerzia.
Meno inerzia = migliori risposte ai transienti.
e anche:
Meno massa = meno inerzia
Meno inerzia = possibilità di leggere frequenze più alte
Negli anni '70, epoca in cui non esistevano "paturnie audiofile", quando c' erano in commercio testine e giradischi non inferiori agli attuali (sono gentile) sentirono l' esigenza di passare a qualcosa di tecnicamente migliore e lo realizzarono con il CD.
Gli audiofili dell' epoca passarono al CD con sollievo e meraviglia per la qualità che avevano conquistato. Un CD nel 1990 costava 26.000 £ lo stesso disco su LP o MC costava 15.000 £.
In un epoca in cui la musica digitale non poteva essere fruita in mobilità o con dispositivi di bassa qualità il CD vinse a mani basse anche se era più costoso.
La condanna del CD fu per paradosso la diffusione di massa .. le autoradio, i boombox e i lettori portatili. :D
Gli stessi formati oggi come oggi cosa costano su Amazon:
Dire Straits "Brothers in Arms" CD € 7,37 ( e si tratta di un SACD!!!!!!)
Dire Straits "Brothers in Arms" LP € 21,30
Dato che quell' album venne registrato originalmente in digitale a 16 bit 44.100 Hz e non esisteva alcuna ripresa analogica degli strumenti, guarda cosa succede a livello di range dinamico:
http://dr.loudness-war.info/album/li...others+in+arms
Presta attenzione alla data della edizione e al DR.
Il CD del 1985 ha un DR con valore 20!!!
La versione LP del 1985 ha valore 17.
Oggi come oggi tutto quello che va sopra il 14 è oro che cola indipendentemente dal formato utilizzato.
Quindi in definitiva il problema non è tanto il formato ma l' edizione e quanto hanno preventivamente compresso e per fare Hi-Fi basterebbe persino l' LP (a parte i tick tock , la distorsione nelle tracce interne, lo sfavorevole rapporto S/N, la risposta di frequenza che dovreste vedere con i vostri occhi con un disco test e oscilloscopio), un disco nero ha una risoluzione che sarebbe paragonabile a 13 bit (e questa non è una provocazione è una valutazione persino ottimistica).
Sullo stesso sito puoi indagare riguardo altre registrazioni e vedrai che quello che ho scritto (con rare eccezioni) è confermato.
Tieni presente anche che se nello stesso anno in edizione LP e CD vedi che la prima è migliore di un singolo punto .... deriva dal fatto che su LP le frequenze sotto i 35Hz sono difficili e semplicemente la testina non ci arriva; se prendi il CD e applichi un filtro passa alto a 35Hz il DR alla fine coincide (per non dire che va meglio sul file digitale da CD).
Se l' edizione del 1988 su CD ha DR16 e quella del 2002 ha DR8 non ci sono dubbi sul fatto che hanno letteralmente piallato la dinamica scientemente e volontariamente.
Ad ogni modo la cosa è del tutto ininfluente dovremmo chiederci solo quale è l' edizione che suona meglio senza puntare il dito su una "superiorità dell' analogico"... che semplicemente non esiste.
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@revenge72, grazie x la risposta, a questo punto dovrei andare a cercare registrazioni, sia su cd che vinile, con pari livello di DR, per fare una valutazione più obiettiva.
Ho diversi titoli in entrambi i formati e non escludo possa averne qualcuno a DR identico.
Mi piacerebbe se qualcuno potesse fare lo stesso confronto, coinvolgendo cd, vinile ed eventualmente liquida x ottenere altri riscontri.
Quanto alla testina, la mia è una MM di Rega modificata da Torlai.
Avrei la possibilità di fare un confronto con delle corrispondenti MC sempre Rega ma dovrei aspettare almeno 2/3 anni per portarla a fine carriera, ora sarebbe una spesa inutile, e si parlerebbe di almeno 6/700€, forse 400€ sull’usato.
Quanto alla maggior velocità di una testina rispetto MC rispetto a una MM, è risaputo sia così, andrebbe solo fatto un confronto a parità di tutto (base, braccio, pre phono), per poter avere un riscontro anche a livello di ascolto. Purtroppo di mc ho sentito solo una Denon DL103 ed era montata su Thorens TD160 e non nel mio impianto.
In ogni caso, i confronti tra lettori CD e giradischi, anche in quel caso hanno evidenziato le stesse differenze, maggior punch per quanto riguarda i giradischi.
Ribadisco potrebbe essere una casualità e le caratteristiche degli stessi lettori che non riescono ad equivalere in quel determinato parametro a quei piatti.
La mia non vuole essere assolutamente una disamina pro/contro cd o vinile, anche perché ascolto con soddisfazione entrambi. Voglio solo cercare di capire esattamente cosa determina quale risultato (cioè il fatto che a casa mia non ci sia storia a favore dell’analogico).
Dovrei fare un confronto pari pari con una sorgente digitale che equivalga come prezzo alla somma dei prezzi di tutti i componenti della catena analogica e non posso permettermelo in questo momento, a meno che qualcuno venga a casa mia col suo lettore/dac da 5/6k.
Ora non continuo oltre, sono già OT e non voglio tediarvi.
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Se volete un disco, non importa il supporto (LP, CD, DVD-A) registrato in maniera sublime e tutto in digitale, allora ascoltate The Nightfly di Donald Fagen.
http://dr.loudness-war.info/album/li...m=The+Nightfly
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Ho editato il primo messaggio aggiungendo una domanda, ovverosia:
A che volume ascoltate? E perché?
Io personalmente ascolto la musica liquida e CD intorno ai - 25/22,5db invece per il vinile alzo di qualche db. Peccato sia dovuto al guadagno della tesina.
È vera la storia che (come i film) i vinili e i CD hanno un volume di riferimento che si riferisce al volume di mixaggio?
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Se in casa ci sono altre persone a 60dB, se non c’è nessuno in orario consono anche 85dB medio i picchi sono oltre...
L’ascolto a volume Reference che io sappia vale per i film per il resto dipende molto dalle esigenze e dal tipo di impianto...
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1- Ho le Canton CT920 in firma, importanti torri da 95cm. Non uso il subwoofer perchè scendono facilmente fino a 18hz, grazie ad un intelligente crossover attivo posizionato tra il pre e l'ampli del mio ottimo Yamaha DSPA2. Il crossover non è altro che un filtro passa-alto che impedisce alle frequenze subsoniche di arrivare alle casse e provocare inutili movimenti del cono che non produrrebbero alcun suono. Con la luce strobo, tempo fa, mi divertii a notare che effettivamente i due woofer si muovono pochissimo e generano bassi tellurici.
2- Non ho equalizzatori. Solo il DSP interno dello Yamaha DSPA2, ma lo uso solo con le codifiche DD-DTS
3- Ho bypassato i controlli dei toni con il pulsante dedicato. Voglio essere certo di ascoltare come è stato registrato (esclusa la timbrica di ampli-casse che non posso cambiare)
4- Credo che il futuro sia lo streaming di qualità. Massima comodità, qualità variabile da ottima a salire grazie a DAC sempre più evoluti ed economici, librerie sterminate.
5- Difficile da descrivere il volume... in decibel? Grazie alla generosità dell'ampli, anche a volumi normali l'ascolto è soddisfacente. Ma se il brano mi prende, alzo il volume e 100 decibel forse li supero (devo provare la prossima volta e riporterò qui il risultato)