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Originariamente scritto da
55AMG
Per quanto riguarda l'ascolto non ha tutti i torti, la resa cambierebbe da ambiente ad ambiente e da ampli ad ampli.
Questo è vero, ma la cosa che poteva fare per "instradare" il cliente inesperto era di fare sentire magari un paio di prodotti anche a caso, magari diametralmente opposti come tipo di suono e fare notare le differenze per farle capire. Magari per capire che tipo di suono poteva appagarlo.. insomma da qualche parte si poteva partire ecco, poi si sa che perdere tempo non piace a nessuno ma dubito che in questo periodo ci siano i negozi imballati di gente quindi tra il girarsi i pollici e "buttare" un'oretta mah, sarebbe cambiato poco
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Ogni negozio fa storia a se.... anni fa compravo di piu' e di solito allo stesso storico negozio. La prima volta che sono andato mi hanno trattato come se mi conoscessero da anni. Ho spiegato cosa cercavo (casse.. ampli... un po' tutto insomma :D) e mi hanno fatto sentire un po' di tutto, spiegandomi quello che secondo loro era piu adatto alle mie esigenze (è cosi che si conquista il cliente...). Sono tornato diverse volte fino a che purtroppo hanno chiuso. Mi sono quindi rivolto ad un altro storico negozio nella stessa grande città del Nord per realizzare il mio primo impianto HT (secoli fa) e l'esperienza è stata un po' come la tua. All'epoca ero molto piu giovane e mi hanno trattato come uno "sfigatello". Chiedevo informazioni e quasi mi ridevano in faccia. Brutta esperienza ma ripeto... non sono tutti cosi.
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Sembra proprio che entrare a fare parte della community di audiofili sia una cosa difficile!
Ma la cosa che più mi spaventa è: tutti noi abbiamo in comune una cosa cioè la passione per la musica.
Quindi non penso ci sia una persona più audiofila o meno audiofila.
E' bello parlare di setup, diffusori e ampli ma una delle prime domande che io farei è che musica ascolti.
Ho visto recentemente una vignetta ironica, non ricordo dove (forse TNT-Audio), dove c'era scritto:
"La musica esiste per ascoltare l'impianto"
e non viceversa:D
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Purtroppo non è del tutto vero, così come un appassionato di treni non è necessariamente un viaggiatore, l'audiofilo non è necessariamente un musicofilo - anche se ha ovviamente i suoi generi preferiti ed ascolta molta musica.
Difficilmente un audiofilo ammette fenomeni come la pulsione all' acquisto (la classica "scimmia" che non ti molla finché non ha speso), il piacere del possesso, la curiosità dei particolari tecnici, il malcelato orgoglio di una supposta competenza in una materia per tanti ostica ecc ecc Eppure se un sociologo ficcasse il naso tra noi ci vedrebbe tutto questo ed anche peggio...
Io credo che si debba avere la maturità di ammettere "umano sono e nulla di ciò che è umano mi è estraneo".
D' altro canto il mondo sarebbe così noioso senza vizi e senza irrazionalità... ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da
pace830sky
In campo HT (cinema) in tutti gli apparecchi (almeno quelli dei marchi più rilevanti) c' é un processore digitale del suono (DSP); tramite una procedura guidata ed un microfono si misurano i picchi anomali di volume sulle varie frequenze e su quelle frequenze si applicano dei filtri per attenuare il picco. Oltre al DSP che sta nel Marantz che non è..........[CUT]
Molto bellino! Quello che fai te con il DSP a parte lo faccio io col PC :)
Hai usato un microfono particolare?
Io sapevo dell'esistenza della equalizzazione ma ho scoperto solo ora che vendo macchine a parte!
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Il microfono è a corredo sia dell' anti-mode esterno (dspeaker) che dei sintoamplificatori multicanale.
Gli appassionati (non io) che vogliono affinare la messa a punto, soprattutto del subwoofer, possono fare una ulteriore rilevazione usando programmi come REW e microfono campione (per lo più UMIK-1). I parametri di equalizzazione dei sintoamplificatori possono essere quindi aggiustati manualmente, quanto meno per i Denon e Marantz, tramite una applicazione per telefonini (Audyssey MultiEQ editor app).