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I film di Nolan (ma anche gli altri a formato variabile) sono proiettati in sale non IMAX in formato scope tagliando la parte superiore ed inferiore. Ciò significa che il contenuto è già pensato per non tagliare nulla di essenziale.
Quindi tendenzialmente taglio al formato più piccolo, esattamente come fanno in sala.
Nel caso di Dunkirk per esempio, Nolan ha adottato (probabilmente di proposito) un formato 2,20:1 che consente di tagliare una percentuale minore di frame, quindi non ho proprio dubbi. Così anche Tron Legacy, per citare un altro esempio.
E devo dire che durante la visione non si avverte alcuna perdita.
Del resto anche se avessi un processore che in realtime mi gestisse il passaggio 2,20:1 <-> 16:9 credo che il risultato spiazzerebbe lo spettatore notevolmente: un continuo tira e molla che non credo sia tollerabile. E questo sì che sarebbe una visione alterata non certo quella che il regista si attende, in quanto in nessuna sala viene visto in tal modo. Ma più in generale trovo che sacrificare l'intero frame IMAX per vederlo inscritto nel 2,35:1 sia sbagliato.
Con questi contenuti le scelte sono a mio parere solo due:
1. Tagliare lo scope come avviene in sale non IMAX
2. Dotarsi di schermo enorme 16:9, stile IMAX, che consenta di vedere tutto in formato a "larghezza costante" (CIW) ma con i seguenti effetti collaterali:
a. i contenuti 16:9 nativi non IMAX sono troppo alti e l'eccessiva immersività "in verticale" potrebbe essere fuori luogo
b. si perde l'effetto wow dei film in formato scope nativo (90% dei film prodotti?)
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Interessante punto di vista