Mah, non saprei, quando leggi le recensioni dei guru, dicono sempre che dopo un periodo di rodaggio ( anche una settimana ) la musicalita' cambia, ed anche di parecchio. Specialmente per le testine mc...
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Mah, non saprei, quando leggi le recensioni dei guru, dicono sempre che dopo un periodo di rodaggio ( anche una settimana ) la musicalita' cambia, ed anche di parecchio. Specialmente per le testine mc...
Chissà il parecchio di un guru a cosa corrisponde nella scala di un comune mortale.
Lasciate i guru nella loro bagna, certamente, fonorivelatori MM, MC e altoparlanti sono dispositivi elettromeccanici, ovvio che dopo un certo tempo d'uso, può succedere che l'orecchio avverta differenze nel segnale trasdotto, sono dispositivi elettromeccanici, questi sono soggetti alla fisica classica, inevitabile; un circuito elettronico è esente da questi problemi, che sia un ampli da poche decine di euro che uno spectrum analyzer da 500.000 $, se progettati con competenza funzioneranno con parametri identici, sia appena sballati che dopo anni di lavoro.
Il tutto da non confnodere con il tempo di riscaldamento.
Tutti i circuiti elettronici sono soggetti ad un certo riscaldamento e questo influisce sulle caratteristiche dei componenti impiegati.
In fase di progetto si tiene conto di questo, quindi per avere il massimo dal proprio ampli, pre, sorgente, si deve lasciar passare almeno 15/20 minuti.
Questo non vuol dire che sino a quel momento il tutto è inascoltabile e dopo il lasso di tempo indicato il suono diventa fantastico, probabilmente non vi accorgerete della differenza.
Quando si fa una taratura su un apparecchio, ad esempio la regolazione della polarizzazione di un finale, la si deve fare dopo questo lasso di tempo, poichè il tutto è arrivato alla temperatura di funzionamento ed tutti i parametri si sono stabilizzati.
Ho letto di consigli circa il lasciare sempre accesi gli ampli in modo da averli sempre pronti, consiglio assolutamente assurdo, degno di chi parla di rodaggio di elettroniche e cavi.
Le sf minima hanno bisogno di tanta corrente e tanta qualità. Se suonano meglio coi finali del sinto forse vale la pena provare un integrato di gamma più alta, o almeno un finale più generoso dell'atoll
Valuterei sui 30 minuti il tempo di stabilizzazione termica sicura dei componenti; una curiosità sui tempi di warm up necessari prima della taratura di un circuito, generalmente risultano sufficienti 30 minuti, è questo il tempo indicato nei manuali di strumenti di misura anni 80-90 HP e Tektronix, unici ad aver necessità di 48 ore di warmup alla temperatura di 23-24 °C erano alcuni modelli di frequenzimetri, comprensibile, per la stabilizzazione del quarzo oscillatore.
Stiamo però parlando di strumenti di misura in cui si devono ottenere dei risultati (numerici) affidabili e ripetibili, pertanto devono essere ottenuti nelle migliori condizioni possibili di funzionamento, parlando di amplificatori la cosa diventa meno stringente, sfido chiunque a riconoscere la differenza tra un ampli acceso da 10 muniti ed uno acceso da 30.
Parere mio, la sfida potrebbe partire già dal primo minuto/30 minuti, e venghino pure quelli che...orecchie da pipistrello.
In genere sono dall'altra parte, ma stavolta devo dire che in certi casi il suono delle elettroniche o, meglio dei finali, cambia dopo che si sono scaldati, credo sia per via del bias, ma non sono competente e quindi lascio la parola aibtecnici. Ho posseduto per un paio d'anni un ml23 che doo 10 minuti circa cambiava decisamente carattere.
Se per ml23 si intende il Mark Levinson 23 direi che solo guardando la foto è credibile che per raggiungere la normale temperatura di lavoro ci possa mettere 10 minuti.
Leggo:
"In termini generali, comunque, l'amplificazione (...), ovvero il guadagno del transistor, è estremamente dipendente dalla temperatura di esercizio: all'aumentare della stessa il guadagno aumenta. (...), il progettista dovrebbe sempre considerare una soddisfacente retroazione, tale da minimizzare gli effetti della variazione di temperatura. (cfr: https://it.wikipedia.org/wiki/Transi...zione_bipolare )"
la "soddisfacente retroazione" è un circuito aggiuntivo che "aggiusta le cose", è intuitivo che a livello audiofilo si possono percepire delle differenze tra un segnale "aggiustato" ed uno "giusto" cioè tra i due stati "freddo" e "caldo" dello stadio finale, ma è altrettanto credibile che in apparecchi con dissipatori meno massicci del Mark Levinson la stabilità termica si raggiunga in tempi molto brevi.
https://www.stereophile.com/images/99ml23541249.jpg
Che la temperatura influisca sul guadagno del transistor si sa fin da quando è stato inventato, è la competenza del progettista fare in modo che i parametri del circuito ne risentino il meno possibile, gli strumenti di alta gamma degli anni 70-80-90, erano letteralmente farciti di transistor, curiosate dentro un vecchio 3458A, di transistor ne ha parecchi, eppure, l'errore sul valore della tensione misurata su 8 digit è contenuta in 4 parti per milione.
E' una bestia di multimetro digitale da 8 1/2 cifre, da banco, che, usato, si trova al prezzo di diverse migliaia di Euro.
Capisco... diciamo che ogni branca dell' elettronica ha le sue problematiche e le sue soluzioni, un po' come il calcio ed il basabell sono entrambi sport di squadra professionistici ma per praticarli ci si allena in modo diverso e sono richieste diverse abilità.
Nel caso degli amplificatori audio la mancanza di linearità dei componenti può sì essere surrogata da accorgimenti tecnologici come i circuiti di controreazione ma in un contesto dinamico come quello delle condizioni reali di impiego con segnali di tipo musicale emergono problematiche difficilmente controllabili. All' epoca della progettazione di ML23 molto si dibatteva sulla distorsione di intermodulazione ovvero quella componente estranea ed imprevedibile di segnale presente all' uscita dello stadio di amplificazione e del tutto assente in ingresso che con le ordinarie tecniche di controreazione non si riusciva ad eliminare. A prescindere da come sia finita (ammesso che sia finita, visto il numero dei fan delle valvole che di tale problema soffrono poco o punto) possiamo concludere che non sempre non tutto si può aggiustare "ex post" qualcosa deve esser fatto fin dall' inizio nel modo più "giusto" possibile soprattutto in un contesto di continua variabilità di un segnale che non sta li fermo a farsi misurare come una tensione di cui si possa stimare il valore con ben otto cifre significative (*). :)
(*) una delle tautologie tecnologiche è la antinomia tra strumento "pronto & impreciso" e lo strumento "lento & preciso"
Sono sicuramente OT ma qualche curiosità sui segnali elettrici può interessare, quel multimetro, che ho usato per anni, misura anche cose che non stanno ferme a farsi misurare, e lo fa 6 volte al secondo su 8 digit; chilosà che anche una chiaccherata sui cavi, magari tra un po.